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Visualizza Versione Completa : Omnia per ipsum facta sunt;



millenomi
29-01-07, 21:39
"Omnia per ipsum facta sunt; et sine ipse factum est nihl, quod factum est."

E' la forma latina di un celebre passo del Vangelo di San Giovanni ( il discepolo prediletto del Cristo ). Passo talmente importante che viene citato da S.Agostino ( un tempo manicheo e poi dottore della Chiesa di Roma ), proprio per scardinare il distinguo gnostico fra un Dio Cattivo ( identificato con il Dio degli Ebrei ), e un Dio buono ( Il Dio del Cristo, il Dio di Giovanni ).

Genesis concordat cum Evangelio.
2. "Moyses enim dicit" inquiunt "In principio fecit Deus caelum et terram nec nominat Filium per quem facta sunt omnia, cum Ioannes dicat: In principio erat Verbum, et Verbum erat apud Deum, et Deus erat Verbum. Hoc erat in principio apud Deum. Omnia per ipsum facta sunt, et sine ipso factum est nihil" 5. Hoccine contrarium est, an potius sibimetipsi contrarii sunt, qui ea quae non intellegunt, caecitate reprehendere quam pietate quaerere maluerunt? Quid enim dicturi sunt, cum ipsum "principium" Filium Dei esse respondero, in quo Deum fecisse caelum et terram Genesis loquitur? An forte hoc probare non potero, cum de ipso Novo Testamento, cui velint nolint fracta superbiae cervice subduntur, testes mihi praesto esse cognoscam? Ait enim Dominus incredulis Iudaeis: Si crederetis Moysi, crederetis et mihi; ille enim de me scripsit 6. Cur ergo non ipsum Dominum intellegam in quo principio fecit Deus Pater caelum et terram? Nam: In principio fecit Deus caelum et terram 7, Moyses utique scripsit, quem de Domino scripsisse ipsius Domini voce firmatur. An forte non est etiam ipse principium? Neque hinc dubitare oportebit, loquente Evangelio, ubi Iudaei cum a Domino quaesissent quis esset, ipse respondit: Principium, quia et loquor vobis. Ecce in quo principio fecit Deus caelum et terram. Caelum ergo et terram fecit Deus in Filio, per quem facta sunt omnia et sine quo factum est nihil, ut etiam Evangelio concordante cum Genesi, secundum Testamenti utriusque consensum teneamus hereditatem, litigiosasque calumnias exheredatis haereticis relinquamus. (TRACTATUS CONTRA MANICHAEOS )

Non è qui mio desiderio confutare il celebre Dottore S.Agostino, la cui vita privata andrebbe però approfondita visto che possiamo associarla più all'abilità del ginnasta, che al rigore dell'asceta. Anche se volendo il Dio dell'antico testamento è un Dio del fare, e quello di Giovanni un Dio del pensiero.

Ciò che è interessante proporvi è come questo passo del Vangelo, non è stato casualmente scelto da Agostino, per la sua confutazione del Manicheismo ( dottrina che ben conosceva avendovi fatto parte ), ma scientemente trattato, in quanto campo di scontro teologico con vari maestri gnostici.

Conosciamo come la traduzione corrente sia:

Giovanni 1:3 tutto è stato fatto per mezzo di lui, e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste.

Ma esiste anche un'altra versione, una versione gnostica:

" Il tutto è stato fatto per mezzo di lui, e senza di lui il niente di ciò che esiste è stato fatto "

Il niente è questo mondo.

pfjodor
30-01-07, 10:38
argomento interessante questo

buona giornata

millenomi
31-01-07, 10:27
Pax Pleroma,

Un'interpretazione è pur sempre l'occhio di un bimbo che osserva la realtà che lo circonda, e questa viene interpretata attraverso i propri strumenti, le proprie ispirazioni, desideri, o sensazioni.

Non sposo mai nessuna tesi, perchè una tesi è pur sempre dialettica e porta in se l'ombra della propria alternativa, l'unica sintesi possibile è l'accettazione dell'impermanenza.

pfjodor
31-01-07, 11:41
l'unica sintesi possibile è l'accettazione dell'impermanenza.

verissimo

in effetti, e' la legge dell reale

ps.
saluti antiokos.

vedo che moderi pure qui
stai proprio diventando onnipresente

bravo

:)