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anto777
18-02-07, 16:19
continua la ormai giornaliera crisi della regione puglia
questa volta è il psdi







PUGLIA/ Crisi nella maggioranza
Unione, esce
anche il Psdi
«Vendola non è di parola»
BARI - Prima l’Italia dei Valori, col coordinatore regionale a ricordare al presidente della Regione Nichi Vendola di non
aver tenuto in debito conto il peso del partito. Poi i Comunisti italiani (anche loro, per la verità, con posizioni differenti tra consiglieri e partito) ad annunciare che non avrebbero più partecipato a vertici di maggioranza. Quindi la Margherita, col tormentone dei sei consiglieri che hanno chiesto la «testa» dei due assessori regionali. Ieri, l’ennesimo «buco» nel fragile puzzle della maggioranza regionale: il capogruppo del Psdi Beppe Cioce, in una durissima nota, declama: «Non siamo più disponibili a delegare ad altri le scelte ed il governo cui siamo stati chiamati dai cittadini». L'esponente socialdemocratico, questa volta sorretto dal partito guidato da Mimmo Magistro, rimarca di non aver partecipato all'ultima assemblea del consiglio regionale e annuncia che non parteciperà, né lui, né altri dirigenti del partito, al vertice di maggioranza convocato da Vendola per discutere della proposta di piano regionale della salute, fissato prima per il 21 febbraio e poi slittato al 2 marzo. «Ho maturato questa decisione dopo aver preso atto che agli impegni assunti a tutti i livelli non è stato dato seguito », spiega Cioce. «Al nostro senso di disponibilità e responsabilità, si è risposto con nuovi rinvii, a volte anche con senso di fastidio».
L’ultimatum a Vendola, che sarà ribadito da Magistro in occasione del vertice, è chiaro: «O sei in condizione di dare una svolta chiara e concreta, oppure dovremo prendere atto che sono venute meno le condizioni di solidarietà - dice Cioce – e compartecipazione che diedero vita all'intesa politica-elettorale».
Magistro ricorda le tante lettere inviate a Vendola e gli incontri avuti con lui e col coordiantore del centrosinistra Onofrio Introna: «gli incarichi, dalla direzione amministrativa del “De Bellis” alla dirigenza dell’Oncologico, per non parlare del posto mai coperto tra i revisori dei conti, sono tutti rimasti sulla carta: gli accordi, presi con una stretta di mano che per noi ha grande valore, mai mantenuti. Nel frattempo, sono mesi che denunciamo il fallimento dei nuovi dirigenti regionali, dieci dei quali su 12 non avevano i criteri per poter accedere al posto». Getta acqua sul fuoco il coordinatore dell’Unione, Introna: «non si può chiedere di riaprire i giochi di una squadra di governo, perché significherebbe dichiarare il fallimento di questa giunta. Né si può negare che sui grandi temi strategici, dalla sanità all’Aqp, i partiti della coalizione sono sempre stati ascoltati con grande attenzioni. Qualche errore gli assessori e il presidente possono averlo commesso, ma di sicuro questa maggioranza non è così fragile come si vuole far credere».
Bepi Martellotta
Mimmo Magistro, segretario regionale del Psdi