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Visualizza Versione Completa : Fumo e Salute



Infiammato
19-02-07, 19:40
Penso che sia utile informare chi fuma dei rischi che questo hobby comporta (se ci Sono), e, soprattutto, sfatare alcuni falsi miti (se ci sono).

Essendo fortemente ipocondriaco, e concedendomi qualche fumata lenta ogni tanto, sono molto interessato all'argomento.

Grazie.

greenlucifer
20-02-07, 13:25
Io mi sono fatto l' idea che le sigarette commerciali fanno male a causa delle porcherie che ci mettono dentro, una sigaretta di vero e puro tabacco puo' fare solo che piacere.

Jefferson
25-03-07, 13:41
http://www.forcesitaly.org/

assurbanipal
25-03-08, 19:13
Penso che sia utile informare chi fuma dei rischi che questo hobby comporta (se ci Sono), e, soprattutto, sfatare alcuni falsi miti (se ci sono).

Essendo fortemente ipocondriaco, e concedendomi qualche fumata lenta ogni tanto, sono molto interessato all'argomento.

Grazie.
L'esperienza degli altri è notoriamente inutile. Per questo viene dispensata con tanta facilità e noncuranza.
Ho cominciato a fumare a 9 anni e ho smesso a 57.
Non respiravo più. L'apnea è una cosa che fa riflettere. Troppo tardi.
Comunque oggi, a distanza di 2 anni , respiro ancora. Ma quanto è buona l'aria non l'avrei mai sospettato.

Shardana Ruju
25-03-08, 22:51
Vi ricordo che questo è un forum sul "fumo lento": sigari, pipa, narghilè anche, ma nella maniera più categorica NON sigarette.
Per quanto mi riguarda considero le sigarette solo mondezza velenosa, e non posso che stigmatizzarne consumo e difusione.
Tra l'altro, come già detto su queste "pagine", il fumo di sigaretta ed il "fumo lento", sono due pratiche agli antipodi, nella sostanza e nella forma.
Il fumo di sigaretta è tipicamente convulsivo, e si accompagna ad una elevata dipendenza psicologica e fisica da sostanze (tossiche) che oggi si è quasi certi non si risolvano esclusivamente nell'alcaloide tabacco.
Il fumo di sigaretta si "respira", nei bronchi e nei polmoni, introducendo dette sostanze nelle vie respiratorie con le conseguenze ormai note (sia pure se il tabagismo ad oggi è soggetto ad una campagna di nevrastenica demonizzazione atta a mistificare la molteplicità delle cause delle patologie cancerose e degenerative).
Dunque NO alla sigaretta.

Il fumo lento è associato al gusto, al sapore, alla calma, alla indipendenza.
Un fumatore di sigari o di pipa, senza tabacco è solo un po' più triste.
Un fumatore di sigarette senza sigarette è
in crisi di astinenza.

Dura lex, sed lex.

Diogene Laerzio
08-04-08, 23:23
il sigaro non andrebbe respirato come la sigaretta, per cui dovrebbe far meno male

Shardana Ruju
17-04-08, 13:01
il sigaro non andrebbe respirato come la sigaretta, per cui dovrebbe far meno male


Certo però che è sempre tabacco: quindi le controindicazioni ci sono eccome.
Il fumo è introiettato nella bocca a temperature molto alte: già solo questo rappresenta un cosidetto fattore mutageno, cioè di rischio sotto il profilo oncologico.
Poi ci sono gli eventuali problemi legati alla circolazione, all'acidità di stomaco, ecc.
A un fumatore di sigari si dovrebbe racomandare una certa costanza negli esami medici di routine.
In ogni caso non bisogna abusare nemmeno dei sigari. :)

Jefferson
22-05-08, 19:13
nemmeno dell'aria che respiriamo si può abusare, prova ad inspirare per 3 minuti di fila...bisognerebbe scrivere in cielo "l'aria uccide".

Shardana Ruju
24-05-08, 00:48
nemmeno dell'aria che respiriamo si può abusare, prova ad inspirare per 3 minuti di fila...bisognerebbe scrivere in cielo "l'aria uccide".

In effetti la campagna di "sovra-esposizione mediatica" a riguardo del "pericolo tabacco" (non che questo non sussista, tutt'altro) serve a coprire la molteplicità di fattori che inducono le patologie cancerose.

1) L'inquinamento, non solo ambientale, ma di conseguenza anche "alimentare": si pensi solo alla questione delle "nanoparticelle" (una, davvero una sola tra le tante).

2) Lo stile di vita, ed in particolare gli studi più recenti che associano lo sviluppo del cancro allo stress psicologico: ciò che nelle nostre società è definito "depressione", ad esempio.
Spesso, sia pure se non sempre, è solo ciò che in ogni epoca è stato definito come "infelicità".
Ma assumendo questa società per sé il metro scientista del "migliore dei mondi possibili", ne consegue che ogni stato di "infelicità" non può (non deve) essere riconducibile a fattori come il tenore di vita, l'insoddisfazione esistenziale, il senso di frustrazione determinato da una quotidianità sempre più "povera" di contenuti;
No, naturalmente l'infelicità, nel "migliore dei mondi possibili", deve essere una "malattia".
Una malattia da "curare".
Sempre più spesso, ormai, non si spinge l'individuo a comprendere le cause del proprio malessere (come ogni buon psicoterapeuta dovrebbe fare mediante l'analisi, visto che il tessuto "familiare-clanistico" è stato annientato), ma a nasconderne i sintomi, mediante l'abuso di sostanze farmacologiche.
Naturalmente questo non inficia la totalità di queste terapie, ma solo l'abuso indiscriminato delle stesse (la ricerca scientifica dirà, "se e quando", come stanno davvero le cose a riguardo...nel mentre..."sperimentazione"!).

Se i "sintomi" si possono mascherare, ciò avviene a livello del subconscio, il "traduttore" della nostra coscienza, o se vogliamo la nostra "coscienza sociale".
Ma a livello inconscio, là dove risiede la scintilla prima dell'essere umano (Anima?), ciò che era "problema" prima, problema rimane anche dopo.
Ed è da questa sorgente prima del nostro essere che si dipartono gli stimoli destinati a fornire, a produrre quelle "informazioni" errate che determinano l'insorgere, per reazioni psico-somatica, di molte patologie degenerative, cancro incluso.
Certo, queste sono allo stadio attuale solo teorie, più o meno suffragate dalla ricerca.
Ma resta il fatto che non è inibendo il pur tossico vizio del fumo (quello delle sigarette senz'altro), che si estirperà il problema del cancro: non lo dico io, è semplicemente un certo tipo di pubblicità "salutista" che diffonde questo tipo di messaggio ingannevole.

Aria, ambiente, stile di vita, emotività: se c'è questo, o almeno anche questo, dietro il cancro (come dietro altre patologie degenerative), dirlo equivarrebbe a minare le fondamenta di questa società.
Meglio dire che il "fumo uccide": cosa vera, per carità, ma non meno di tante altre cose, evidentemente più "utili" per il controllo delle masse.

Jefferson
24-05-08, 12:10
Aria, ambiente, stile di vita, emotività: se c'è questo, o almeno anche questo, dietro il cancro (come dietro altre patologie degenerative), dirlo equivarrebbe a minare le fondamenta di questa società.
Meglio dire che il "fumo uccide": cosa vera, per carità, ma non meno di tante altre cose, evidentemente più "utili" per il controllo delle masse.
Cosa falsa, a dire il vero. Perchè la statistica non è scienza, altrimenti dovremmo concludere che portare il push-up provochi il cancro al seno. Non una morte per cancro può essere imputata scientificamente al fumo; che uno invece muoia di tubercolosi lo si può affermare in modo certo e scientifico.
A me sembra che le fondamenta di una società inizino ad essere minate quando viene messa in discussione in modo tanto forte la libertà individuale, così come si è fatto e si fa con il fumo.

Shardana Ruju
27-05-08, 00:25
Cosa falsa, a dire il vero. Perchè la statistica non è scienza, altrimenti dovremmo concludere che portare il push-up provochi il cancro al seno. Non una morte per cancro può essere imputata scientificamente al fumo; che uno invece muoia di tubercolosi lo si può affermare in modo certo e scientifico.
A me sembra che le fondamenta di una società inizino ad essere minate quando viene messa in discussione in modo tanto forte la libertà individuale, così come si è fatto e si fa con il fumo.

Beh, il fumo, e nello specifico quello di sigaretta, "bene" non fa di certo:
E' cancerogeno per le sostanze inalate nei bronchi e nei polmoni, è dannoso per il sistema cardiocircolatorio, è dannoso sul piano "psicologico" per l'induzione di una autentica dipendenza (con annessa "crisi di astinenza").
Inoltre lo stesso fumo, inalato o aspirato, è di per sè potenzialmente "mutageno" per via della sua elevata temperatura (quest'ultimo problema non sussiste solo per il narghilè - a scanso di equivoci, quello a base di tabacco "arabo" aromatizzato).
Inoltre ancora non è da escludersi che nelle sigarette vengano introdotte sostanze che hanno l'obiettivo di incrementare la dipendenza.

Non a caso questo è un forum sul "fumo lento" (sigari, pipa, narghilè).