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Visualizza Versione Completa : cronologia dei presidenti



Eric Draven
10-03-07, 02:06
salve,nella speranza di poter finalmente parlare con calma di cultura americana,mi sono posto un problema: qui in Italia si tende a parlare dei presidenti USA più famosi,per vari motivi: Lincoln,Wasghinton,Kennedy,Nixon, Roosvelt,i 2 Bush,Reagan,Truman,Johnson,Clinton; ma di tutti gli altri cosa sappiamo davvero? sarebbe bello fare un albo cronologico dei vari presidenti e poi magari commentarne l'azione. Che ne dite?

Zarskoeselo
10-03-07, 11:25
Certamente. Dovrebbero essere questi se non erro.
1 George Washington 1789 1797 nessun partito
2 John Adams 1797 1801 Federalista
3 Thomas Jefferson 1801 1809 Democratico-Repubblicani
4 James Madison 1809 1817 Democratico-Repubblicani
5 James Monroe 1817 1825 Democratico-Repubblicani
6 John Quincy Adams 1825 1829 Democratico-Repubblicani
7 Andrew Jackson 1829 1837 Democratici
8 Martin Van Buren 1837 1841 Democratici
9 William Henry Harrison 1841 1841 Whig
10 John Tyler 1841 1845 democratico ma eletto vicepresidente per i Whig
11 James Knox Polk 1845 1849 Democratici
12 Zachary Taylor 1849 1850 Whig
13 Millard Fillmore 1850 1853 Whig
14 Franklin Pierce 1853 1857 Democratici
15 James Buchanan 1857 1861 Democratici
16 Abraham Lincoln 1861 1865 Repubblicani
17 Andrew Johnson 1865 1869 democratico ma eletto vicepresidente per i Repubblicani
18 Ulysses Simpson Grant 1869 1877 Repubblicani
19 Rutherford Birchard Hayes 1877 1881 Repubblicani
20 James Abram Garfield 1881 1881 Repubblicani
21 Chester Alan Arthur 1881 1885 Repubblicani
22 Stephen Grover Cleveland 1885 1889 Democratici
23 Benjamin Harrison 1889 1893 Repubblicani
24 Stephen Grover Cleveland 1893 1897 Democratici
25 William McKinley 1897 1901 Repubblicani
26 Theodore Roosevelt II 1901 1909 Repubblicani
27 William Howard Taft 1909 1913 Repubblicani
28 Thomas Woodrow Wilson 1913 1921 Democratici
29 Warren Gamaliel Harding 1921 1923 Repubblicani
30 John Calvin Coolidge Jr. 1923 1929 Repubblicani
31 Herbert Clark Hoover 1929 1933 Repubblicani
32 Franklin Delano Roosevelt 1933 1945 Democratici
33 Harry Spencer Truman 1945 1953 Democratici
34 Dwight David Eisenhower 1953 1961 Repubblicani
35 John Fitzgerald Kennedy 1961 1963 Democratici
36 Lyndon Baines Johnson 1963 1969 Democratici
37 Richard Milhous Nixon 1969 1974 Repubblicani
38 Gerald Rudolph Ford Jr. 1974 1977 Repubblicani
39 James Earl Carter Jr. 1977 1981 Democratici
40 Ronald Wilson Reagan 1981 1989 Repubblicani
41 George Herbert Walker Bush 1989 1993 Repubblicani
42 William Jefferson Clinton 1993 2001 Democratici
43 George Walker Bush

unknow (POL)
11-03-07, 14:43
le schede di tutti i presidenti (http://it.wikipedia.org/wiki/Lista_Presidenti_USA)

Andrea I Nemesi (POL)
11-03-07, 22:14
Mi pare che un bel po' di tempo fa fosse pure stato fatto un sondaggio per stabilire i migliori Presidenti... I primi tre, se non ricordo male, erano Lincoln, Washington e Roosevelt.

Gilbert
12-03-07, 13:59
Io mettere questi tre agli ultimi posti.

Rooselvelt non lo perdonerò mai per la bomba atomica, Lincoln pare fosse perfino bisessuale (a leggere ciò che sostiene la rivista Storia in Rete n.15-16 gennaio febbraio) ma personalmente politicamente sono avverso con lui per questioni politiche che mi avrebbero visto essergli fortemente contrario, Washington tradì il suo Re e questo mi basta per non amarlo.



Per me i più grandi presidenti restano questi ultimi Bush e Reagan, ma a questi tre repubblicani, voglio aggiungere un democratico del Sud, tale Johnson.

Gilbert
12-03-07, 14:04
Tra i peggiori secondo me anche Truman, Carter, Clinton e sicuramente Van Buren.

Kim S.
12-03-07, 14:11
Mi pare che un bel po' di tempo fa fosse pure stato fatto un sondaggio per stabilire i migliori Presidenti... I primi tre, se non ricordo male, erano Lincoln, Washington e Roosevelt.

Sì, ma anche altri come Reagan e Kennedy sono entrati nei primi tre posti (so che Ronnie apprezzerà... hehehe), in altri sondaggi... comunque potete vederli qui:

http://en.wikipedia.org/wiki/Historical_rankings_of_United_States_Presidents (i sondaggi più recenti sono verso la fine dell'articolo)

Christine
12-03-07, 17:19
Lincoln pare fosse perfino bisessuale (a leggere ciò che sostiene la rivista Storia in Rete n.15-16 gennaio febbraio) ma personalmente politicamente sono avverso con lui per questioni politiche che mi avrebbero visto essergli fortemente contrario,
:rolleyes: Ma fammi il piacere. Ogni volta che la storia non quadra con la tua ideologia, cerchi di cambiare la storia per non cambiare la tua ideologia. Non ti piace Lincoln perche era antischiavista, quindi cerchi di diffamare la sua memoria. Almeno un po di onesta', no?



Washington tradì il suo Re e questo mi basta per non amarlo.
Washington non tradi' il suo re perche non aveva un re. Era nato in America.

Gilbert
12-03-07, 17:39
rolleyes: Ma fammi il piacere. Ogni volta che la storia non quadra con la tua ideologia, cerchi di cambiare la storia per non cambiare la tua ideologia. Non ti piace Lincoln perche era antischiavista, quindi cerchi di diffamare la sua memoria. Almeno un po di onesta', no?

no cara Christine,

tra le critiche che avanzo a Lincoln non c'è sicuramente di essersi schierato per abolire la schiavitù, pur se tanti storici non lasciano dubbi circa la modalità PARTICOLARI della sua conversione abolizionista....


Washington non tradi' il suo re perche non aveva un re. Era nato in America.


Geroge Washington era ufficiale dell'esercito di Sua Maestà, cui aveva prestato giuramento, che aveva servito già nelle guerre franco indiane riuscendo a perdere ogni scontro con cui venne a trovarsi, nonostante spesso con forze superiori, contro i francesi.
AL momento del tradimento al Re, credo fosse divenuto Tenente Colonnello...

Che fosse nato nelle colonie non conta, lui aveva giurato fedeltà allo stesso Re che poi tradì. Per me non é poco.

Eric Draven
12-03-07, 18:02
Mah,Wasghinton,come tutti gli altri si è ribellato al malgoverno inglese nelle 13 colonie,quindi sta storia del tradimento lascia molto il tempo che trova. Detto questo,chi saprebbe commentare la presidenza Hoover e quantificare una sua eventuale responsabilità nel famigerato crollo di Wall Street del '29?

Christine
12-03-07, 18:05
Geroge Washington era ufficiale dell'esercito di Sua Maestà, cui aveva prestato giuramento, che aveva servito già nelle guerre franco indiane riuscendo a perdere ogni scontro con cui venne a trovarsi, nonostante spesso con forze superiori, contro i francesi.
AL momento del tradimento al Re, credo fosse divenuto Tenente Colonnello...

Che fosse nato nelle colonie non conta, lui aveva giurato fedeltà allo stesso Re che poi tradì. Per me non é poco.


Quindi ammetti che tutti gli Americani del Sud che prima avevano guirato fidelita' agli Stati Uniti erano traditori. Dici che George Washington ha tradito una persona, ma gli sudisti hanno tradito i suoi propri compatrioti e la sua propria patria.

Eric Draven
12-03-07, 18:07
X Christine: si dice FEDELTA',non fidelità e I sudisti,non gli sudisti......x il resto abbastanza bene,anche se "i suoi propri" fa brutto,meglio I LORO compatrioti e la LORO Patria

Christine
12-03-07, 18:12
X Christine: si dice FEDELTA',non fidelità e I sudisti,non gli sudisti......x il resto abbastanza bene,anche se "i suoi propri" fa brutto,meglio I LORO compatrioti e la LORO Patria

oops...grazie :)

Eric Draven
12-03-07, 18:15
Di nulla mia signora,fa più piacere a me sapere che oltreoceano c'è chi vuole imparare una delle lingue più belle e al contempo sottovalutate del mondo....

Andrea I Nemesi (POL)
13-03-07, 00:28
Washington non tradi' il suo re perche non aveva un re. Era nato in America.
Washington era un cittadino britannico. La Gran Bretagna era ed è una Monarchia. Ribellandosi alla sua Nazione e patrocinando l'Indipendenza degli USA ha tradito il Re e la Nazione. Mi sembra semplice...
Avendo tra l'altro Washington combattuto per gli inglesi nelle guerre precedenti, immagino che abbia tradito il giuramento di fedeltà degli appartenenti all'Esercito Britannico.
Non sto discutendo se l'abbia fatto giustamente o no, ma comunque l'ha fatto.

Andrea I Nemesi (POL)
13-03-07, 00:30
Quindi ammetti che tutti gli Americani del Sud che prima avevano guirato fidelita' agli Stati Uniti erano traditori. Dici che George Washington ha tradito una persona, ma gli sudisti hanno tradito i suoi propri compatrioti e la sua propria patria.
In linea teorica, sì.
George Washington ha tradito il Re, la Nazione Britannica e tutti i suoi conterranei americani che hanno preferito schierarsi dalla parte del Re.

Gilbert
13-03-07, 00:32
I sudisti viceversa erano fedeli ai rispettivi stati secessionisti, tutti indipendenti tra loro, ma confederati secondo la tradizionale interpretazione della costituzione degli Stati Uniti post Rivoluzione Americana.

Cara Christine, i sudisti avevano molto più diritto delle colonie ribelli a rivoltarsi contro il governo centrale.
Tra l'altro la stessa costituzione federale garantiva loro il diritto di secedere, cosa che non era garantita alle colonie quando si ribellarono al loro legittimo Re.
Una curiosità, un operaio di Londra, pagava all'inizio della Rivoluzione Americana, 30 volte l'importo delle tasse che pagava un cittadino americano medio delle colonie.

Eric Draven
13-03-07, 10:18
capisco che per un monarchico il ribellarsi al re sia il massimo dell'infamia,quindi qualsiasi giustificazione per la guerra d'indipendenza non verrebbe accettata,x cui io chiuderei la questione; quello che a me interessava ed interessa in questa discussione è il giudizio sull'opera dei vari presidenti e la loro effettiva incidenza nella storia non solo americana. Per questo,visto che disponiamo di persone con ottima preparazione storica e pure di gente che vive la realtà americana in prima persona,vorrei approfondire il discorso non solo sui presidenti più famosi,ma anche su quelli che sono sconosciuti ai più (io ad esempio ignoravo l'esistenza del presidente Andrew Johnson) e che magari han vissuto periodi storici cmq decisivi. per cui vi ripeto la domanda: come potremmo giudicare l'operato di Woodrow Wilson,presidente durante la prima guerra mondiale,o di Herbert Hoover,presidente del crollo di Wall Street del '29?

Gilbert
13-03-07, 13:53
Wilson é conosciutissimo, lo stesso Hoover pure...

Wilson a mio parere resta uno dei più grandi, non il più grande, ipocriti della storia.
Fu sempre anti italiano ed anti europeo.
Su Hoover i giudizi sono contrastanti, a me non piace.

Personaggi come Martin Van Buren sono invece vissuti come nullità, rimasti patetici presidenti e dimenticati.

Gilbert
13-03-07, 14:00
Comunque non solo in quanto monarchico disapprovo Washington, non sono solo, spero, i monarchici ad avere il senso dell'onore e del proprio giuramento.
Credo che anche un cristiano di qualsiasi fede esso sia, debba sentirsi vincolato al suo giuramento, essendo esso sacro.
Di conseguenza chiunque professi ideali conservatori e cristiani.

Comunque il mio schierarmi per gli inglesi, durante la rivoluzione americana, NON deve essere inteso come anti americanismo.
E' solo una posizione maturata con il tempo, dal fatto che durantew la rivoluzione si schierarono due mondi e due amercihe, una tradizionale e conservatrice, contro una America, diciamo diversa, anche se in Italia direbbero massonica, radicale, progressista....pur di denigrare il nostro Risorgimento Nazionale.
Per cui chiedo, perché il nostro Risorgimento si può denigrare, ed invece sono tabù le ragioni dei britannici e di metà degli americani durante la Rivoluzione Americana ?

Gilbert
13-03-07, 14:03
Una curiosità, al momento dell'indipendenza, si pensò all'ipotesi di fare di George Washington il Re degli Stati Uniti, invece che Presidente.
Fu Washington a rifiutare l'offerta....

Come vedete il tradimento del proprio giuramento, non é da intendersi necessariamente come repubblicani bravi contro monarchici cattivi.

Andrea I Nemesi (POL)
14-03-07, 00:02
Una curiosità, un operaio di Londra, pagava all'inizio della Rivoluzione Americana, 30 volte l'importo delle tasse che pagava un cittadino americano medio delle colonie.
Questo è un fatto assodato. Il problema però non erano le tasse in sè, ma chi le decideva.
Burke era a favore dell'emancipazione americana, anch'io avrei visto bene un dominion nordamericano.

capisco che per un monarchico il ribellarsi al re sia il massimo dell'infamia,quindi qualsiasi giustificazione per la guerra d'indipendenza non verrebbe accettata,x cui io chiuderei la questione; quello che a me interessava ed interessa in questa discussione è il giudizio sull'opera dei vari presidenti e la loro effettiva incidenza nella storia non solo americana.
Non sono grande esperto di storia americana, nè vivo in America; per me, il peggior Presidente è stato, tra quelli che conosco, Calvin Coolidge. E' solo un'impressione suggerita da alcune note di F.S.Fitzgerald...

Una curiosità, al momento dell'indipendenza, si pensò all'ipotesi di fare di George Washington il Re degli Stati Uniti, invece che Presidente.
Fu Washington a rifiutare l'offerta....
Una possibilità affascinante, ma un po' difficile a realizzarsi... :D

prudencio
14-03-07, 00:28
Chiunque voglia farsi una cultura sui presidenti americani fino a Reagan dovrebbe leggere "Storia degli Stati Uniti d'America" di Maldwyn A. Jones. All'amico monarchico dico che sarebbero soldi ben spesi nella speranza di non leggere più certe bestialità.

Gilbert
14-03-07, 00:38
Chiunque voglia farsi una cultura sui presidenti americani fino a Reagan dovrebbe leggere "Storia degli Stati Uniti d'America" di Maldwyn A. Jones. All'amico monarchico dico che sarebbero soldi ben spesi nella speranza di non leggere più certe bestialità.

soldi spesi benissimo amico...infatti é un bel libro, ti consiglio di rileggerlo e di meditarci, ma di non limitarti a quello.

prudencio
14-03-07, 01:15
Mi inchino di fronte alla lettura partitica della storia. Come si può dire che George W. Bush sia non dico un buon presidente, ma uno dei migliori?

Gilbert
14-03-07, 01:19
Mi inchino di fronte alla lettura partitica della storia. Come si può dire che George W. Bush sia non dico un buon presidente, ma uno dei migliori?

si può dire che deve confrontarsi con nullità come Carter, Ford, o con bischeri come Clinton e Kennedy...quindi automaticamente é in pole position.

Bush jr, nonostante tutto, almeno é in guerra contro i terroristi, un Carter invece preferì i peggiori terroristi del mondo, sanguinari come quelli ora al potere in quella che era una Monarchia costituzionale in Persia, che si ispirava al modello occidentale delle democrazia.

Che poi Bush jr non sia il mio più grande eroe, é un dato di fatto, ma al momento é il leader del mondo in lotta contro i terroristi, nel bene e nel male! :-:-01#19


La mia lettura é politica? No é semplicemente fatta con occhi e cervello....a differenza di certi, purtroppo io leggo anche che il Giappone già aveva chiesto la resa agli americani prima che questi con due bombe atomiche causassero 160 e 80 mila morti, (nel secondo caso solo per miracolo "solo 80 mila", dato che la bomba andò fuori bersaglio e centrò un monte che disintegrò e attenuì l'effetto dell'ordigno sui civili, e con un bombardamento a raso terra su civili con napalm e bombe a grappolo altre 300 mila.

Dopo che ho letto di dati del genere posso dire, si Rooselvelt fece gli interessi dell'America a modo suo bene fino al 1945.
Nelle direttive che consegnò al suo ex vice e successore Truman, si rivelò un mostro sanguinario....soprattutto Truman cui il Giappone voleva arrendersi prima delle inutili stragi.

Gilbert
14-03-07, 01:29
Questo è un fatto assodato. Il problema però non erano le tasse in sè, ma chi le decideva.
Burke era a favore dell'emancipazione americana, anch'io avrei visto bene un dominion nordamericano.
pure io !



Una possibilità affascinante, ma un po' difficile a realizzarsi... :D

é storia...ma condivido.

Eric Draven
14-03-07, 01:29
Mah,sull'operato di Bush jr aspetterei che passi qualche anno,quando l'atmosfera di odio che lo circonda si spera sarà scemata. Io ero piccolo durante l'amministrazione Reagan,quindi magari non posso ricordare,ma credo che una campagna di disprezzo come quella messa in campo da quelli che benpensano contro Bush jr non abbia uguali. Quindi,occorrerà del tempo prima di riuscire a giudicarlo serenamente

Gilbert
14-03-07, 01:31
Mah,sull'operato di Bush jr aspetterei che passi qualche anno,quando l'atmosfera di odio che lo circonda si spera sarà scemata. Io ero piccolo durante l'amministrazione Reagan,quindi magari non posso ricordare,ma credo che una campagna di disprezzo come quella messa in campo da quelli che benpensano contro Bush jr non abbia uguali. Quindi,occorrerà del tempo prima di riuscire a giudicarlo serenamente

quoto

prudencio
14-03-07, 01:39
No non sono un sinistro carissimi, volevo solo dire che il petroliere è poca cosa rispetto a Jefferson, Madison, Jackson, Theodore Roosvelt e altri.

Eric Draven
14-03-07, 01:43
nessun problema anche se tu fossi un sinistrato,in fondo qualche parere democratico può servire ad arricchire la nostra associazione americanista. L'importante che tu non sia una pulce....

prudencio
14-03-07, 01:50
No non sono di certo di sinistra. Ma vorrei sapere perché la politica estera di Bush sia migliore di quella di Clinton. E non è una domanda polemica o retorica. Non saprei proprio come rispondere!

Gilbert
14-03-07, 01:58
secondo me perché Clinton, più che appoggiare certa sinistra a livello internazionale e bombardare chi voleva lui, non ha fatto altro.

Bush jr ha fatto, e sta facendo la guerra al terrore, sbagliando sicuramente a volte, e in modo chissà a volte imperfetto, ma la sta facendo la guerra al terrore.

Preferisco Bush anche sul piano etico religioso. E' contro l'aborto e la fecondazione artificiale che ha entrambi limitati molto per legge.

Eric Draven
14-03-07, 02:01
L'11/9 ha totalmente cambiato il modo dgli americani di interpretare la politica estera e la coscienza del proprio ruolo nel mondo: in parole più semplici,si son resi conto subito che l'attacco alle torri gemelle era una dichiarazione di guerra e si son regolati di conseguenza. Clinton si è trovato col problema di gestire il dopo guerra fredda (anche se in Europa essa non è ancora del tutto terminata,almeno nella testa di molti governanti e di parecchi cittadini) e credo si cominci a rilevare i sintomi dell'attuale situazione proprio nel periodo della sua amministrazione

prudencio
14-03-07, 15:43
Rimango dell'idea che le presidenze Bush siano state negative: agendo in modo imperiale ha indebolito la leadership americana, gli scandali e l'incompetenza di diversi funzionari hanno minato la credibilità dell'amministrazione. E nonostante il presidente abbia agito con energia nelle questioni interne la pubblica opinione è preoccupata e il presidente gode di pochissima stima.

Anche io sono vicino alle posizioni dei repubblicani e appoggio alcune scelte del presidente, ma trovo che il bilancio dei suoi due mandati non possa dirsi positivo.

Eric Draven
14-03-07, 18:16
Sugli effetti della politica interna spero che qualcuno dei forumisti residenti negli USA possa illuminarci,certamente il fatto che le elezioni di mid-term sia state vinte dai democratici non depone a favore del presidente. Cmq,ribadisco che ci vorrà del tempo prima di capire se Bush ha toppato o meno....