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Visualizza Versione Completa : Buon compleanno a Pio Filippani



teodoro
10-03-07, 13:40
AUGURI A PIO FILIPPANI-RONCONI PER IL SUO LXXXVII COMPLEANNO.


Il 10 marzo 1920 nasceva a Madrid Pio-Alessandro Carlo Fulvio dei conti Filippani-Ronconi.
Patrizio Romano.
Conte del Sacro Impero (Reichesgraf).

I Filippani sono un ramo laterale dei Pamphili, che la leggenda genealogica a sua volta collega alla Gens Postumia.

La famiglia Filippani ritorna a Roma allo scoppio della guerra civile spagnola.

Il giovane Pio studia le lingue indo-euoropee oltre al turco, all’arabo e all’ebraico, al cinese.
Pratica il Tantra Yoga. Conosce Julius Evola e altri esponenti del gruppo di Ur.

È lettore dei radiogiornali in lingua straniera dell’EIAR.

Allo scoppio della II guerra mondiale si arruola volontario, combatte in Libia con l’Afrikakorps.
È Sergente, poi Sottotenente di Fanteria.

Dopo l’8 settembre è Ubersturmfuhrer delle Waffen SS.
Nel suo Buch di ufficiale si legge alla voce religione: “Heide” – pagano.
Per la difesa della linea di Nettuno riceve la decorazione tedesca della Croce di Ferro.

Nel dopoguerra incontra Massimo Scaligero che lo introduce allo studio delle opere di Steiner.
Filippani esprimerà negli anni a venire una concezione della scienza dello spirito antroposofica depurata da ogni forma di superstizione cristiana e restituita al suo significato superiore di gnosi ariana-pagana.

Intraprende la carriera universitaria all’Orientale di Napoli.
È assistente di Giuseppe Tucci.

Fondamentali le sue traduzioni del Canone Buddhista,
le sue opere su “Miti e misteri dell’India”, sulla “Filosofia della Cina”, sul Tantrismo (“Vak la parola primordiale”) su “Le vie del Buddhismo.
Un suo volume su Zarathustra e la Persia attende ancora pubblicazione (ma personalmente ci auguriamo, per un motivo che si può facilmente intuire, che tale pubblicazione avvenga il più tardi possibile…).

Negli anni della guerra fredda coopera cone le Forze NATO come decrittatore di codici.

Fonda il mannerbund degli Urri, consacrato alle escursioni, alle esplorazioni, alla meditazione.

Partecipa ad esplorazioni in Marocco.

È amico di Zahir Shà, il Re dell’Afghanistan in esilio a Roma.

Partecipa alle celebrazioni del bimillenario dell’Impero Persiano indette dallo Shà Reza Pahlevi. Tiene in quell’occasione una memorabile conferenza sulle Radici Iraniche della Regalità Occidentale. Comparando la concezione romana della Autorità Augustea con le concezioni aryo-iraniche.


Tiene seminari di Simbolica della Politica all’Istituto Suor Orsola Benincasa.

Riceve la laurea Honoris Causa in scienze politiche all’Università di Firenze.

Nella sua prolusione il prof. Bonvecchio lo definisce “quasi sacerdos et miles”.

Filippani risponde (traduzione dal latino): “Mi stupisco delle lodi immeritate che mi vengono attribuite. Tutto ciò che ho compiuto l’ho fatto per ricambiare il privilegio di esser nato romano”.

Maestro di pensiero e di vita.
Mago ed inziato, per chi lo ha conosciuto da vicino.
Carattere principesco.

So di una persona che lo ha conosciuto in India, mentre spiegava il Tantra-Yoga agli indù…