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Visualizza Versione Completa : Lunezia



Eric Draven
02-04-07, 18:29
salve,mi rivolgo ai carrarini,massesi e garfagnini che frequentano questo sito: abbiamo bisogno anche del vostro contributo per creare una regione in cui non vi sentiate più degli emarginati,la Lunezia. Per chi volesse saperne di più,visitate il sito lunezia.4000.it. E' importante,veniteci a trovare

alessandro63
02-04-07, 21:10
Credo che il tuo sia un appello inutile i massesi e i carrarini si trovano benissimo in Toscana visto che come gli altri toscani sono prevalentemente di sinistra !

Eric Draven
03-04-07, 15:46
si vede che non 6 mai stato a massa,a carrara e soprattutto in lunigiana....e cmq l'appartenenza partitica qui non c'entra una mazza

alessandro63
08-04-07, 22:52
Auguri !

Eric Draven
08-04-07, 23:44
grazie,ne avremo bisogno

WalterA
21-04-07, 02:05
mhmmm...mi sa che te conosci poco la zona della lunigiana.
Carrara patria dell'anarchia italiana!

Eric Draven
24-04-07, 19:05
allora vieni a spiegarcela te,la lunigiana........

WalterA
01-05-07, 02:29
come no, vengo subito tanto sto a siena.

Eric Draven
01-05-07, 18:20
e allora non pontificare su ciò che non sai perchè non la vivi ogni giorno

WalterA
06-05-07, 03:05
ma che hai qualche complesso di inferiorita?
Se non l'hai ma che ti scaldi tanto?

Eric Draven
06-05-07, 19:23
semplicemente mi dà abbastanza fastidio che si pretenda di parlare quando chiaramente non si ha idea di quel che si scrive

alemaggia
06-05-07, 19:32
io son di sinistra , di carrara , ma non mi trovo bene in toscana

Eric Draven
06-05-07, 23:49
il nostro è un progetto aperto a tutti. Per chi volesse saperne di più,x le amministrative di carrara segua il fronte apuano. Ed in generale,il nostro sito lunezia.4000.it. Stiamo organizzando una prima riunione di luneziani al passo del Lagastrello,diffondete la notizia!!

Viduz11
07-05-07, 19:15
Credo che il tuo sia un appello inutile i massesi e i carrarini si trovano benissimo in Toscana visto che come gli altri toscani sono prevalentemente di sinistra !
Giusto!!

WalterA
08-05-07, 05:36
Oh ma da voi ci so' passati fiorentini, pisani e lucchesi.
Ora unn'è perchè siete stati sotto modena per una manciata di anni che un siete toscani
Siena è stata repubblica per 400 anni e capitale di stato per 600 anni.

Eric Draven
08-05-07, 14:00
Massa,carrara e la Lunigiana già nei progetti dell'assemblea costituente del 1946-7 NON erano previste in Toscana,ma nell'allora denominata Emilia-Lunense,poi abortita per altri motivi. E vi sono anche progetti antecedenti,che vedevano Massa,carrara e la Lunigiana unite a Spezia e Parma. Potete verificare anche su wikipedia,cercando Lunezia,se vi servono cenni storici.

WalterA
10-05-07, 19:56
Vabbè ma con Parma e Spezia che avete a spartire in verità?

Eric Draven
15-05-07, 12:48
oltre alle ragioni storiche dettate dalla vicinanza,assolutamente interessi economici di crescita delle nostre terre. Oggi i giovani di Spezia,Massa e Carrara se possono se ne vanno. col progetto Lunezia vogliamo dar loro una possibilità di restare dove sono nati

Eric Draven
21-07-07, 17:52
Anche ad uso di tutti i bastian contrari,v'invito a visitare lunezia.4000.it e a leggervi i resoconti della riunione di ieri al Lagastrello: conoscere prima di giudicare...

Eric Draven
18-10-07, 15:55
il 21 ottobre a Pontremoli nasce l'associazione ONLUS regione Lunezia: il resoconto su lunezia.4000.it

Pramsan (POL)
22-10-07, 21:25
da L'opinione del 9/10/2007 pagina "Società
Un articolo di Giuseppe Benelli

Il 21 ottobre si riunisce a Pontremoli (MS) il comitato regionale per trasformarsi in Associazione Onlus “Regione Lunezia”


Il rinnovato interesse per la regione emiliano-lunense
Oggi le riforme federaliste prospettano novità che lasciano sperare in cambiamenti e rettifiche dell’attuale assetto regionale. In questa prospettiva si rianima il progetto che vede coinvolte le città di Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Cremona, Mantova, Massa Carrara e la Spezia

di Giuseppe Benelli


In questi ultimi tempi si torna a parlare del progetto della regione emiliano-lunense. Il cammino verso l’introduzione in Italia di un sistema federalista, ancora non ben definito, spinge a nuove speranze, ad una rinnovata riflessione e, a mio parere, all’urgente necessità di promuovere incontri istituzionali. Il 21 ottobre si riunisce a Pontremoli (MS) il comitato delle ragione emiliano-lunense per trasformarsi in Associazione Onlus “Regione Lunezia” e dare l’avvio all’iter burocratico per il compimento del disegno costituzionale che Giuseppe Micheli, Manfredo Giuliano e Carlo Sforza portarono alla commissione dei 75. Progetto che fu approvato, ma “momentaneamente” accantonato e posposto per opportunità politiche. L’idea di creare una regione emiliano-lunense si è presentato più volte nel corso della storia. Ai lavori preparatori del Congresso di Vienna, all’Unità d’Italia, all’Assemblea Costituente si è prospettato la possibilità di dare unità amministrativa ad un territorio che rivendica legami territoriali (“I monti dell’Appennino uniscono e non dividono”) ed una identità di tradizioni storiche e culturali.

Ma il richiamo al territorio e al vissuto storico non sempre riesce a fornire una risposta sufficiente a delineare con chiarezza la nozione di regione. Si fa appello al sentimento di appartenenza, alla coscienza d’una tradizione e di un ideale comune, all’unità dei tratti culturali che fondano l’omogeneità territoriale. Tuttavia la regione continua ad apparire un principio astratto, dai contorni e dai contenuti incerti, dove l’analisi e il mito spesso si confondono. Che ruolo ha l’istituzione politica regionale? Crea veramente la possibilità di un potere autonomo? O si tratta semplicemente di una mediazione tra il potere centrale e la popolazione, visto che tutte le collettività territoriali appartengono all’apparato dello Stato? Di qui la necessità di prendere in esame gli aspetti istituzionali, culturali, socio-economici inerenti alla proposta neoregionalista. Nel caso poi della regione emiliano-lunense il termine stesso coinvolge, da un lato, la “questione Emilia” e il suo rapporto con la Romagna, dall’altro, la “questione lunigianese”, un territorio ampio, comprensivo delle attuali province della Spezia e Massa Carrara, che gli avvenimenti politici hanno impedito che potesse assumere una propria autonomia.

Dopo il tentativo di Napoleone di far ottenere per la moglie uno stato con lo sbocco al mare, comprendente i territori del parmense, del piacentino e della Lunigiana storica, il trattato di Firenze del 1844 mette le basi del ducato di Parma, Piacenza e Pontremoli che, dopo la morte di Maria Luigia, giunge fino all’unità d’Italia. Va ricordato, infatti, a chi guarda con stupore alla proposta neoregionalista che fino al 1859 l’attuale territorio della provincia di Massa Carrara ha fatto parte del ducato di Parma e del ducato di Modena. In particolare, i Borbone con il trattato di Firenze hanno creato la regione emiliano-lunense. Ma la neonata regione durò ben poco: con l'unità d’Italia, all’atto di disegnare le province si ritenne opportuno separare la provincia di Pontremoli dal Ducato di Parma e creare l’artificiosa provincia di Massa e Carrara che addirittura non rispetta l’unità geografica del bacino della val di Magra.

Per tutte queste considerazioni non solo fattibile, ma anche corretto, sotto il profilo storico, il progetto di unificare questi territori. Quando Giuseppe Micheli, alla vigilia della Costituente, lancia sul suo giornale “La Giovane Montagna”, l’idea di una regione emiliano-lunense, risorge improvvisa l’aspirazione latente di vedere finalmente realizzato il faticoso lavoro di sistemazione territoriale. Micheli, uomo politico assai abile e organizzatore instancabile, era stato ministro dell’agricoltura e dei lavori pubblici negli anni precedenti il fascismo, come esponente di spicco del Partito Popolare. Quando si comincia a discutere della nuova costituzione repubblicana, personalità eminenti si adoperano subito per far deliberare dall’Assemblea Costituente l’istituzione della regione emiliano-lunense, comprendente le province della Spezia, Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia e il circondario di Pontremoli.

Nell’ambito della Seconda Sottocommissione la proposta viene approvata il 17 dicembre 1946, ma nel febbraio ‘47 la questione è riaperta dalla “Commissione dei 75” e all’unanimità viene chiesta la sospensione di ogni decisione in merito, riservandosi di riprendere in esame il problema non appena in possesso degli ulteriori necessari elementi di giudizio. Dopo la crisi di governo del maggio 1947, si giunge al compromesso del 29 ottobre con l’ordine del giorno Targetti-Cevolotto-Grieco, che ritiene per il momento di non avere elementi sufficienti per procedere ad una seria determinazione delle circoscrizioni regionali secondo i criteri innovativi che vengono da più parti richiamati. Tuttavia non s’intende precludere «la possibilità di giungere ad un diverso assetto delle circoscrizioni regionali». Micheli, che dal luglio 1946 è ministro della marina nel governo De Gasperi, si trova obbligato ad aderire all’ordine del giorno e all’articolo aggiuntivo dell’on. Mortati, che consente entro cinque anni di modificare le circoscrizioni regionali.

Ma ribadisce che non ci sono «argomenti storici e tradizionali e molto meno statistici che esigano la riunione in una sola Regione di tutto il territorio che va da Piacenza a Rimini»; che sono «incontestabili le ragioni di convenienza le quali reclamano che le popolazioni del golfo della Spezia siano unite, anche amministrativamente, al loro naturale entro terra della Valle Padana»; che è «indiscutibile la necessità, nella quale si trova la Valle della Magra ed il suo centro maggiore Pontremoli, di fare parte finalmente di unità amministrative più rispondenti agli interessi di queste popolazioni». Per tutto questo, grazie all’articolo Mortati, «la Regione emiliano-lunigianese sarà domani un fatto compiuto». Solo nel corso degli anni sessanta si torna a discutere di assetto regionale, dopo tanti ritardi e rinvii, in vista dell’attuazione dell’ordinamento regionale previsto dalla Costituzione. Ancora una volta il potere centrale non tiene assolutamente conto delle aspettative e speranze dei territori emiliano-lunensi.

Alla fine degli anni ottanta, si riapre il dibattito attorno al progetto della regione emilano-lunense, regione, la “Lunezia”, che dovrebbe comprendere le sette province di Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Cremona, Mantova, Massa Carrara e la Spezia.
Oggi le riforme federaliste prospettano novità che lasciano sperare in cambiamenti e rettifiche dell’attuale assetto regionale. In questa prospettiva si rianima il progetto emiliano-lunense e l’importanza di promuovere incontri istituzionali dei territori interessati.
Il difficoltoso cammino non deve assolutamente far sottovalutare l’importanza delle aspirazioni che periodicamente risorgono. L’identità di un popolo, prima di essere condizionata dalla sua economia e dall’efficienza del sistema amministrativo, è determinata dai legami con la terra natale, dai vincoli di parentela, dai valori di aggregazione, dai dialetti e dai modi di pensare, dalla memoria storica del suo passato, dall’insieme delle norme di convivenza vissute come valori che diventano parte integrante della coscienza dei cittadini.

Trascorsi ormai tanti anni dalla costituzione delle Regioni è giunto il momento di domandarsi quali spazi e quali possibilità ha il progetto di una nuova regione formata da porzioni dell’Emilia, della Toscana, della Liguria e della Lombardia. Un’area caratterizzata da tratti comuni, la cui identità ha resistito alle intemperie dei secoli e verso la quale le attuali regioni spesso si sono dimostrate “matrigne”.
http://www.filenanny.com/files/44f7b9c9f14e0/Informazione%2022ott2007.jpg

michelef
22-11-07, 10:38
ma è in toscana??

alemaggia
22-11-07, 11:08
cos ' la toscana!?

michelef
22-11-07, 13:04
cos ' la toscana!?
la toscana è una regione!

Eric Draven
16-12-07, 12:34
ma è in toscana??
no,qui si parla di territori attualmente sotto la regione Toscana,ma che di toscano in sè hanno poco o nulla e che vorrebbero staccarsi da essa per confluire in una nuova regione,nuova sotto tutti i punti di vista.....novità a breve,x maggiori informazioni visitare www.lunezia.4000.it

Jefferson
16-12-07, 19:38
perplesso ma sei di quelle zone ? Mi era sfuggita, la cosa...

Eric Draven
17-12-07, 19:46
sì,sono di quelle zone e sono pure il moderatore di quel forum,pensa te.....

alessandro63
17-12-07, 23:01
è un buon momento dalla politica all economia per parlare di progetti come creare una nuova regione !Auguri !

Eric Draven
24-01-08, 19:04
il 31 gennaio a Pontremoli,nella sala del '400 del palazzo comunale,nuova riunione della onlus regione Lunezia. per ulteriori informazioni,www.lunezia.4000.it

Pramsan (POL)
20-02-08, 15:46
La Storia.
"Terre di Lunezia"... terre perché , nonostante i profondi legami geografici, storici e culturali, non costituiscono ancora un'unica entità dal punto di vista amministrativo. Antiche e radicate tradizioni, retaggio di un lontanissimo passato, sono alla base dell'identità della regione "Emiliano - Lunense", o "Lunezia", che, pur non costituendo una regione "reale" è ben viva nella coscienza degli abitanti e, idealmente, comprende le province di Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Massa Carrara e La Spezia.
La storia è testimone dell'identità di questa terra, che, già nella preistoria, era abitata dalla popolazione dei Liguri-Apuani, la quale ha lasciato profonde tracce della propria esistenza, nonostante la successiva incidenza della dominazione romana. La strenua resistenza opposta dai Liguri-Apuani all'invasione, infatti, costrinse i Romani alla deportazione in massa della popolazione locale nel 180 a.C., poco prima della deduzione della colonia di Luni. Le tracce più evidenti lasciate dai Liguri Apuani sono le statue - stele lunigianesi, monoliti che rappresentano figure umane stilizzate: quelle maschili hanno gli attributi tipici dei guerrieri (pugnali ed asce), quelle femminili sono caratterizzate dalla presenza di seni e gioielli. Questi menhir rappresentano un caso unico, che non trova paragoni nel resto della Toscana, né in Liguria, mentre si possono riscontrare analogie culturali ed artistiche in Trentino, in Valcamonica e in Valle d'Aosta.
La fondazione del "municipium" di Luni, da cui deriva il nome stesso della Lunigiana, ha condizionato profondamente la storia locale: lo sfruttamento delle cave di Carrara, la costruzione della via Aurelia a ridosso della costa e l'importanza commerciale del porto di Luni, sono il frutto della "romanizzazione" di tutta la zona.
In epoca cristiana la diocesi Lunense, sede di un importante e potente vescovado, mantenne la propria egemonia sul territorio, e, durante il Medioevo, l'ordinamento feudale contribuì a disgregare ancora di più i centri della Lunezia, le cui vicende, da allora, seguirono percorsi parralleli ma indipendenti.
La questione mai sopita dell'unione delle Terre di Lunezia tornò prepotentemente alla ribalta nel 1814, anno del trattato di Fontainebleau, che sancì il passaggio a Maria Luigia, moglie di Napoleone Bonaparte, del Ducato di Parma, Piacenza e Guastalla. In questa sede venne discussa dagli statisti la possibilità di unire i territori di Parma e Piacenza con la Val di Magra e La Spezia, che costituiva il naturale sbocco al mare del Parmense. Talleyrand, già contrario alla presenza dei Bonaparte in Italia, si oppose, poiché la vicinanza della Spezia all'Isola d'Elba, dove era detenuto Napoleone, avrebbe potuto indurre Maria Luigia ad un tentativo di liberazione del marito.
La soluzione più logica secondo le analisi degli statisti dell'epoca, quindi, fu contestata solo a causa problemi politici contingenti, in un'Europa in cui era ancora vivo il ricordo delle gesta di Napoleone. Se questo non fosse accaduto, probabilmente, l'annessione della Spezia e della Lunigiana al Ducato di Parma e Piacenza avrebbe condizionato anche la ripartizione in regioni avvenuta dopo l'unità d'Italia. Così non fu, ma, anche durante il Risorgimento, continuarono i tentativi di unificare questi territori: nel 1861 Pontremoli tentò di ottenere l'annessione a Parma, La Spezia, invece, nel 1871 propose di unire il proprio territorio a quello di Massa Carrara, mentre Massa fin dal 1863 richiedeva una revisione dei confini. Pontemoli chiese ancora di essere staccata dalla provincia di Massa Carrara nel 1888 e nel 1892, ma anche in queste occasioni senza successo. Innumerevoli furono, ancora nel corso del Novecento, i tentativi di costituire una regione "Emiliano-Lunense", per sempio alla fine della Seconda Guerra Mondiale, quando venne proposta una regione comprendente Piacenza, Reggio Emilia, Parma, Modena, La Spezia e la val di Magra.
Le terre di Lunezia sono tuttora divise fra Toscana, Liguria ed Emilia Romagna... ma, nonostante questo, sono zone piene di attrattive e di luoghi unici da visitare, dalla Lunigiana storica, con i suoi castelli, i borghi medievali e i musei, alla Spezia, con le splendide località che la incorniciano (Porto Venere, Cinque Terre e Lerici solo per fare alcuni esempi), dai suggestivi paesaggi delle Apuane alla "terra dei castelli" dell'antico ducato di Parma e Piacenza.
Si tratta di un territorio ricchissimo dal punto di vista storico culturale, il cui futuro non è legato soltanto al turismo, poiché le potenzialità economiche delle terre di Lunezia sono varie: il fiorente porto della Spezia, la rigogliosa pianura Padana del Parmense, le cave di marmo delle Apuane uniche al mondo... e altre risorse tutte da scoprire.

Eric Draven
29-02-08, 12:42
il sito della Lunezia cambia indirizzo: veniteci a cercare su www.lunezia.forumlandia.it

Ragazzo ribelle
21-04-08, 00:53
.

Pramsan (POL)
30-05-08, 23:14
La nostra prossima riunione si terrà in Noceto (PR) presso una sala pubblica messa a disposizione dal Sindaco alle ore 10,30 della domenica 29 giugno 2008.
Siete tutti invitati a partecipare.

Pramsan (POL)
15-06-08, 16:08
La nostra prossima riunione si terrà in Noceto (PR) presso una sala pubblica messa a disposizione dal Sindaco alle ore 10,30 della domenica 29 giugno 2008.
Siete tutti invitati a partecipare.


la riunione si terrà nella
"Sala civica" del comune di Noceto (PR) alle ore 10,30.

http://it.wikipedia.org/wiki/Lunezia

Eric Draven
03-07-08, 18:39
nella riunione del 29 giugno si è deciso,tra le altre cose,il nome del referente dell'associazione per la provincia di Massa. chi fosse interessato a contattarlo per saperne di più,me lo segnali via pvt

Eric Draven
24-10-08, 14:51
è in corso di attivazione il nuovo sito della regione Lunezia. prossimamente i nuovi aggiornamenti sull'attività dell'onlus

Pramsan (POL)
30-10-08, 14:00
è in corso di attivazione il nuovo sito della regione Lunezia. prossimamente i nuovi aggiornamenti sull'attività dell'onlus

E' appena nato un nuovo forum per discutere di Lunezia (la regione emiliano-lunense) che ha preso il posto del precedente.
Invito tutti a registrarsi su http://lunezia.forumfree.net/ e postare i primi posts (perplesso moderatore);

nel contempo ho anche il piacere di annunciarvi che è stato attivato il sito internet interamente dedicato alla regione Lunezia. Molte pagine sono ancora in fase di costruzione ma vedrete che con il tempo e l'aiuto dei volontari e sostenitori emiliano-lunensi diventerà un punto di riferimento per tutti i territori in questione. Compilando un apposito formulario esiste anche la possibilità per tutti voi di far parte alla redazione di alcune pagine tematiche. Vi aspettiamo su www.lunezia.com (http://www.lunezia.com/)

Se avete un Blog che tratta argomenti inerenti il territorio emiliano-lunense potete inviarci il vostro articolo principale e noi saremo lieti di pubblicarlo nelle apposite pagine del sito ufficiale della Regione Lunezia, ovviamente con un link di citazione alla pagina del vostro blog. Lo scopo sarà quello di riunire in un unico spazio gli articoli e le pubblicazioni più belle dei migliori bloggers che si interessano all'attualità, alla cultura, all'informazione, all'arte......di almeno una delle provincie, città, paesi situati nel territorio in questione. Per info appuntamento su http://www.lunezia.com/Iscrizioneerichiestedicollaborazione.html oppure sul forum :-:-01#19

Eric Draven
02-11-08, 20:20
sia il forum che il sito sono appena nati,quindi è importante che tutti coloro che sentissero l'importanza del tema ci dessero una mano,anche solo iscrivendosi e dicendo la loro sul progetto

Pramsan (POL)
10-12-08, 13:38
Lunezia su Googlemap

http://maps.google.com/maps/ms?hl=it&ie=UTF8&oe=UTF8&t=h&msa=0&msid=112699524940644412738.00045ba461f861c7ae9c6

Sul sito un intervista al "luneziano" spezzino Vergassola e una spietata analisi sulla condizione della provincia di MS tra gli ultimi posti in Italia per la qualità della vita !!!

:-:-01#19