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millenomi
17-04-07, 10:27
Chiesa in prestito ai luterani E fra i cattolici finisce a botte


di Stefano Filippi - martedì 17 aprile 2007, 07:00
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nostro inviato a Verona

Dentro, nella cattedrale, il vescovo imponeva le mani ai nuovi diaconi; fuori, sul sagrato, le mani si alzavano e volavano botte tra fedeli cattolici, apostolici, romani e pure un po' rissosi.

Il detonatore è stato il volantinaggio, l'ennesimo, del gruppo tradizionalista Sacrum Imperium, che da mesi «combatte» (il frasario bellico è il loro preferito) «una durissima battaglia in difesa del santo co-patrono della diocesi» contro il vescovo di Verona «contornato dalla cricca progressista al potere in diocesi e da altri cattocomunisti di lungo corso». Dovunque vada monsignore, là si appostano i crociati della tradizione per accusarlo di essere un traditore e persecutore. Ma fino a domenica pomeriggio non era mai successo niente.

Il «casus belli» è la cessione ai luterani di una chiesa sconsacrata. Era la casa in cui nacque San Pietro Martire, prete, allievo di San Domenico, inquisitore degli eretici, ucciso nel 1252 dai catari presso Seveso (è sepolto a Sant’Eustorgio a Milano), proclamato santo da Innocenzo IV in meno di 12 mesi e patrono della città scaligera assieme a San Zeno.

Strano destino, quello di Pietro da Verona: è il primo martire dell’Ordine dei Domenicani e il santo più veloce nella storia della Chiesa; ma due tentativi di intitolargli delle chiese sono falliti e il tempio lungo l'Adige che porta il suo nome, riscattato dal popolo e donato alla Curia, fu sconsacrato; la vicina parrocchia di Santo Stefano (la proprietaria) vi ha ospitato mostre, concerti, riunioni, depositi di biciclette e da gennaio, due giorni la settimana, lo mette a disposizione dei riti protestanti.

«È uno scandalo che la chiesa sia stata consegnata agli eretici luterani, eredi spirituali del pugnale cataro che spense il martire», inveisce Maurizio G. Ruggiero, coordinatore di Sacrum Imperium e della «strategia tradizionalista». Domenica alle 17 Flavio Roberto Carraro, vescovo dimissionario avendo compiuto 75 anni il 3 febbraio, doveva ordinare i nuovi diaconi. Mezz'ora prima della cerimonia è scattato il solito volantinaggio. Qui le versioni divergono. Dice Ruggiero: «Uno dei militanti è stato provocato da una persona vestita in abito scuro e cravatta (si apprenderà poi che era un prete!) spalleggiata da alcuni laici: male parole, tentativi di scippare i volantini dalle mani dei fedeli fino a strapparli con la violenza allo stesso Danieli. Si è arrivati così a un alterco e allo scontro fisico, i due sono rotolati per terra, altri attaccavano briga».

fonte http://www.ilgiornale.it

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Sto ancora sorridendo

La Papessa
17-04-07, 15:48
Invito Millenomi ad aspettare a sorridere....aspetti di aver sentito parlare, o meglio, delirare, il Maurizio Ruggiero, in un qualche dibattito, su un qualsiasi argomento...
Nemmeno nella letteratura comico-demenziale più spinta esiste una figura talmente grottesca ed incredibile.
Io non ci credo ancora....

millenomi
18-04-07, 10:55
Invito Millenomi ad aspettare a sorridere....aspetti di aver sentito parlare, o meglio, delirare, il Maurizio Ruggiero, in un qualche dibattito, su un qualsiasi argomento...
Nemmeno nella letteratura comico-demenziale più spinta esiste una figura talmente grottesca ed incredibile.
Io non ci credo ancora....

Pax Pleroma Papessa,

Arcana corrispondente che dirti, qui fra le dolci colline toscane amiamo sorridere per siffatti moti dello spirito umano. Solamente il pensiero di dedicare una Chiesa ad un inquisitore, mi provoca una certa torsione delle budella... Il sapere poi come si è conclusiva la vicenda, mi porta solamente a pensare come sia lontano l'uomo di religione, dal messaggio spirituale di un Cristo, che parlava di cielo e spirito.

VeteroCatholico
20-04-07, 08:44
Pax Pleroma Papessa,

Arcana corrispondente che dirti, qui fra le dolci colline toscane amiamo sorridere per siffatti moti dello spirito umano. Solamente il pensiero di dedicare una Chiesa ad un inquisitore, mi provoca una certa torsione delle budella... Il sapere poi come si è conclusiva la vicenda, mi porta solamente a pensare come sia lontano l'uomo di religione, dal messaggio spirituale di un Cristo, che parlava di cielo e spirito.

Inquisitore non è sinonimo di delinquente. Ci sono stati inquisitori di varia specie e pochi di essi hanno usato la violenza. Non conosco quest'uomo, ma pare che sia stato ucciso, quindi martire. Quando ti si torcono le budella, spero che vi sia incluso anche il pensiero che quest'uomo a torto o a ragione, ha cercato di diffondere la verità "che vi farà liberi" e non la menzogna ed è stato ucciso per questo.

La vicenda è comunque molto triste. Se ne può dare anche un'altra lettura: l'essere umano ha bisogno di barriere, quando ha scoperto l'isola felice, questa diventa come una nevrosi, un idolo e il gruppo diventa qualcosa da difendere, perchè da esso dipenda la felicità. Ecco che allora si può attaccare anche violentemente chi la pensa diversamente. E' una nevrosi.

Altro che libertà.

Pace & bene.

millenomi
20-04-07, 11:17
[QUOTE=VeteroCatholico;5626692]Inquisitore non è sinonimo di delinquente. Ci sono stati inquisitori di varia specie e pochi di essi hanno usato la violenza.

L'etimologia del termine inquisitore è INQUISITOREM, colui che cerca con cura, colui che è incaricato di un'inchiesta. Nessuno ha detto ( strano gioco quello di imputare ad altri espressioni non proferite ) che è sinonimo di delinquente, ma è sicuramente vero che dall'opera di questi inquisitori, e dalla volontà che li animava è derivato dolore, violenza, disagio e morte.

Non conosco quest'uomo, ma pare che sia stato ucciso, quindi martire. Quando ti si torcono le budella, spero che vi sia incluso anche il pensiero che quest'uomo a torto o a ragione, ha cercato di diffondere la verità "che vi farà liberi" e non la menzogna ed è stato ucciso per questo.

Martire non in termine assoluto, ma martire per la Chiesa Cattolica che è espressione cristiana e non totalità della stessa. Essendo direttamente o indirettamente stati uccisi migliaia di cristiani eterodossi, in virtù dell'operato diretto o indiretto, politico e morale, dell'inquisizione anch'essi sono martiri ?

Per quest'uomo che animato da una cieca fede, cercava il male in altri uomini che solamente professavano un diverso modo di vedere e vivere il Cristo, non mi si torcono le budella.

Giovanni 14:17 lo Spirito di verità che il mondo non può ricevere, perché non lo vede e non lo conosce.

Giovanni 5:29 quanti fecero il bene per una risurrezione di vita e quanti fecero il male per una risurrezione di condanna.

Interessante come la Chiesa Cattolica si è comportata con altri cristiani, alla stessa stregua dei sacerdoti del Sinedrio verso il Cristo...

La vicenda è comunque molto triste. Se ne può dare anche un'altra lettura: l'essere umano ha bisogno di barriere, quando ha scoperto l'isola felice, questa diventa come una nevrosi, un idolo e il gruppo diventa qualcosa da difendere, perchè da esso dipenda la felicità. Ecco che allora si può attaccare anche violentemente chi la pensa diversamente. E' una nevrosi.


L'essere umano in quanto tale è corrotto, corruttibile e corruttore, e questo sommo ammonimentio lo dovrebbe porre in guardia dal predicare una verità assoluta che non è di questo mondo.
Ovviamente questa è la mia testimonianza, che non ha né vincoli e non è vincolante.

Progressista
20-04-07, 15:48
Inquisitore non è sinonimo di delinquente. Ci sono stati inquisitori di varia specie e pochi di essi hanno usato la violenza. Non conosco quest'uomo, ma pare che sia stato ucciso, quindi martire. Quando ti si torcono le budella, spero che vi sia incluso anche il pensiero che quest'uomo a torto o a ragione, ha cercato di diffondere la verità "che vi farà liberi" e non la menzogna ed è stato ucciso per questo.



Io sono certo che Hitler non si è macchiato di alcun crimine. Non fu lui, infatti, ad aprire i rubinetti del micidiale gas; non fu lui ad accendere i forni crematori ed a inserirvi i cadaveri della "santa" pulizia; non fu lui a torturare, a massacare ad uccidere! Inoltre, fu un acerrimo nemico dell'incarnazione del "demonio": il rosso Stalin! Infine, dulcis in fundo, egli fu rampollo di una famiglia austriaca cattolicissima, tanto che il commento funebre del "generalissimo" e cattolicissimo Franco, amico del cuore di Hitler fu: "Con la morte del Fhurer, il cattolicesimo ha perso uno dei suoi più grandi paladini.."

A questo punto è legittimo chiedersi: ma cosa aspetta il papato a beatificarlo, così come ha fatto per Stepinac, per Callisto, per Cirillo di Alessandria, per Martino di Tours, per Torquemada, per Bellarmino, per Pavelich, ecc.?..Non avevano forse i cardinali definito Mussolini e Hitler "gli uomini mandati da Dio"?...


Ego sum veritas
_____________

"Si comincia con l'ascoltare i preti e poi si
finisce per credere che anche gli asini volano.
E quando qualcuno cerca di spiegare la verità
ai plagiati, il clero interviene prontamente
con la "bava" alla bocca facendo loro credere
che si tratta dell'incarnazione del "maligno":
fu attraverso questo meccanismo perverso che
masse di fedeli cattolici furono spinte a
massacrare centinaia di migliaia di "eretici",
colpevoli di non seguire la "santa" dottrina
insegnata dall'altrettanto "santa" madre Chiesa!"

..

VeteroCatholico
23-04-07, 18:04
Io sono certo che Hitler non si è macchiato di alcun crimine. Non fu lui, infatti, ad aprire i rubinetti del micidiale gas; non fu lui ad accendere i forni crematori ed a inserirvi i cadaveri della "santa" pulizia; non fu lui a torturare, a massacare ad uccidere! Inoltre, fu un acerrimo nemico dell'incarnazione del "demonio": il rosso Stalin! Infine, dulcis in fundo, egli fu rampollo di una famiglia austriaca cattolicissima, tanto che il commento funebre del "generalissimo" e cattolicissimo Franco, amico del cuore di Hitler fu: "Con la morte del Fhurer, il cattolicesimo ha perso uno dei suoi più grandi paladini.."

Sei tu che dici che Hitler non si è macchiato di alcun crimine. Non il cattolicesimo.



A questo punto è legittimo chiedersi: ma cosa aspetta il papato a beatificarlo, così come ha fatto per Stepinac, per Callisto, per Cirillo di Alessandria, per Martino di Tours, per Torquemada, per Bellarmino, per Pavelich, ecc.?..Non avevano forse i cardinali definito Mussolini e Hitler "gli uomini mandati da Dio"?...

Questi personaggi andrebbero discussi uno per uno... ma certamente con uno che si firma "Ego sum veritas" non credo che accetterebbe una verità superiore a se stesso!:-0008n

Pitagora non fu certamente uno stinco di santo e si racconta che uccise uno dei suoi discepoli, per aver trasgredito una regola... un bel maestro, non c'è che dire. Una bella differenza rispetto a Gesù che si lascia uccidere.

Certo è che è facile individuare gli appartenenti ad una struttura come la Chiesa. Molto meno facile individuare gli esponenti dello gnosticismo (o degli gnosticismi, visto che ne esistono infinite versioni, tante quanti gli gnostici stessi).

Così, è facile dall'alto della vostra sfuggente posizione giudicare chi invece si identifica in un movimento preciso, quale il cattolicesimo (che io per altro seguo non nella sua matrice romana, ma antica).

Pace & bene.

VeteroCatholico
23-04-07, 18:19
La vicenda è comunque molto triste. Se ne può dare anche un'altra lettura: l'essere umano ha bisogno di barriere, quando ha scoperto l'isola felice, questa diventa come una nevrosi, un idolo e il gruppo diventa qualcosa da difendere, perchè da esso dipenda la felicità. Ecco che allora si può attaccare anche violentemente chi la pensa diversamente. E' una nevrosi.

La storiografia odierna invece ha dimostrato che gli episodi di violenza sono stati pochissimi e che l'istituzione dell'Inquisizione ha dato molte più garanzie all'imputato che non i tribunali civili dell'epoca...

Quindi smettiamola con questa propaganda da 4 soldi.



L'essere umano in quanto tale è corrotto, corruttibile e corruttore, e questo sommo ammonimentio lo dovrebbe porre in guardia dal predicare una verità assoluta che non è di questo mondo.
Ovviamente questa è la mia testimonianza, che non ha né vincoli e non è vincolante.

La Verità esiste, ma nessuno la "possiede". Questo lo afferma anche il cattolicesimo-romano più intransigente. Al contrario, possiamo affermare di conoscere, per rivelazione, alcuni elementi di questa verità, quelli necessari per la nostra salvezza, per vivere con gioia questa vita, per vivere con una certa consapevolezza.
Questa verità è rivelata, ma è sempre da approfondire. Ci è rivelata in Cristo, nel passato, ma sta sempre avanti a noi e lo Spirito Santo ci conduce verso una sempre maggiore pienezza di verità, tra errori e passi giusti, passi avanti e passi indietro.

Pensare che su alcuni punti si può aver commesso degli errori (anche dottrinali) non è un dramma: tuttavia la Chiesa permane nella verità, perchè non fallirà la sua missione (ma potrebbe perdere delle battaglie).

Questo è pensiero vetero-cattolico (non propriamente cattolico-romano). Altra cosa però è il relativismo che proponi in cui nessuno conosce la verità, il che è una contraddizione. Infatti ciò significherebbe affermare di conoscere almeno la verità di non avere altre verità. E in base a che cosa è possibile conoscere tale verità?
Sarebbe più corretto non esprimere opinioni e meditare nel silenzio.

Pace & bene.

millenomi
23-04-07, 19:18
[QUOTE=VeteroCatholico;5642390][quote=millenomi;5627140]
Io non imputo niente. Ti imputi da solo, visto che scrivi che "Solamente il pensiero di dedicare una Chiesa ad un inquisitore, mi provoca una certa torsione delle budella... " è chiaro che stai identificando inquisitore=dilinquente
Non giochiamo sulle parole e sui rigiri dei discorsi. Questo hai scritto e questo volevi dire.

Pax Pleroma,

Quando scriverò la parola delinquente allora potrai dire che lo considerò delinquente, quando scriverò la parola folle potrai dire che lo considerò folle, quando scriverò ottuso potrai dire che lo considerò ottuso. La parola delinquente l'hai usata te, imputandola a me... A me si torcono le budella pure a leggere un msitificatore. Che ci vuoi fare sono delicato di stomaco


Si. Sono martiri tutti coloro che muoiono in difesa della propria fede, sacrificando la propria vita (ma non quella altrui).

Quindi i catari, gli albigesi, sono morti martiri in quanto sacrificati per la loro fede, anche in virtù di personaggi come l'inquisitore di cui in oggetto a cui è stata dedicata una Chiesa. Un correo.

Riprovevole che certi cristiani si siano comportati così. Vero. Ma questo non fa parte dell'essenza del cristianesimo e gli episodi di violenza nel cattolicesimo sono stati montati dalla propaganda protestante. Infatti le citazioni storiche provengono tutte da lì.
La storiografia odierna invece ha dimostrato che gli episodi di violenza sono stati pochissimi e che l'istituzione dell'Inquisizione ha dato molte più garanzie all'imputato che non i tribunali civili dell'epoca (quando ve ne erano) senza pensare ai casi in cui il signore o signorotto locale decideva (dopo torture) autonomamente della vita e della morte dei suoi sottoposti.

Sulla strage dei Catari c'è poco da confondere, e poco da montare. Ci sarebbe un doverso atto di scuse, ma a quanto pare la Chiesa Cattolica non reputa di guadagnarci niente da tale gesto, e quindi se ne esime.

Quindi smettiamola con questa propaganda da 4 soldi.

Stiamo parlando dei meriti di questo martire cattolico, e stiamo ossevando come abbia contribuito direttamente o indirettamente alla sofferenza di altri. Vogliamo sostituire alla propaganda l'insabbiamento ?

La Verità esiste, ma nessuno la "possiede". Questo lo afferma anche il cattolicesimo-romano più intransigente. Al contrario, possiamo affermare di conoscere, per rivelazione, alcuni elementi di questa verità, quelli necessari per la nostra salvezza, per vivere con gioia questa vita, per vivere con una certa consapevolezza.
Questa verità è rivelata, ma è sempre da approfondire. Ci è rivelata in Cristo, nel passato, ma sta sempre avanti a noi e lo Spirito Santo ci conduce verso una sempre maggiore pienezza di verità, tra errori e passi giusti, passi avanti e passi indietro.

La verità è rivelata continuamente ed individualmente, in quanto in Logos si fa carne e sangue, irrompendo nella materia. Ma non ieri, continuamente in chi sa ricevere.

Pensare che su alcuni punti si può aver commesso degli errori (anche dottrinali) non è un dramma: tuttavia la Chiesa permane nella verità, perchè non fallirà la sua missione (ma potrebbe perdere delle battaglie).

Proprio perchè sempre è insita la possibilità dell'errore, nessuno dovrebbe usare la parziale verità, o la potenziale verità come clava verso gli altri.

Questo è pensiero vetero-cattolico (non propriamente cattolico-romano). Altra cosa però è il relativismo che proponi in cui nessuno conosce la verità, il che è una contraddizione. Infatti ciò significherebbe affermare di conoscere almeno la verità di non avere altre verità. E in base a che cosa è possibile conoscere tale verità?
Sarebbe più corretto non esprimere opinioni e meditare nel silenzio.

I corsi di bibbia sono una cosa, l'altrui pensiero è altro. Io mi limito a sostenere che non esiste una sola tradizione cristiana, ma ne sono esistite e ne esisterenno molteplici. E che il cattolicesimo è una di questa, e che non racoglie l'intero fenomeno. Sono le espressioni religiose cristiane che hanno soffocato le espressioni spirituali cristiane non in sintonia, non l'inverso.

VeteroCatholico
23-04-07, 19:53
Io non imputo niente. Ti imputi da solo, visto che scrivi che "Solamente il pensiero di dedicare una Chiesa ad un inquisitore, mi provoca una certa torsione delle budella... " è chiaro che stai identificando inquisitore=dilinquente
Non giochiamo sulle parole e sui rigiri dei discorsi. Questo hai scritto e questo volevi dire.

Pax Pleroma,

Quando scriverò la parola delinquente allora potrai dire che lo considerò delinquente, quando scriverò la parola folle potrai dire che lo considerò folle, quando scriverò ottuso potrai dire che lo considerò ottuso. La parola delinquente l'hai usata te, imputandola a me... A me si torcono le budella pure a leggere un msitificatore. Che ci vuoi fare sono delicato di stomaco

Bravo. Allora spiega cosa significa che ti si torcono le budella. Forse significa un giudizio positivo? O non piuttosto di una pesante condanna?

Si. Sono martiri tutti coloro che muoiono in difesa della propria fede, sacrificando la propria vita (ma non quella altrui).

Quindi i catari, gli albigesi, sono morti martiri in quanto sacrificati per la loro fede, anche in virtù di personaggi come l'inquisitore di cui in oggetto a cui è stata dedicata una Chiesa. Un correo.

L'ho già scritto che lo sono loro come tutti gli altri che hanno subito violenze per la loro fede, qualunque essa fosse. Lo devo scrivere ancora?
Ciò non fa dei catari delle brave persone e la loro dottrina una cosa abominevole (non solo teologicamente, quanto umanamente, antropologicamente).


Riprovevole che certi cristiani si siano comportati così. Vero. Ma questo non fa parte dell'essenza del cristianesimo e gli episodi di violenza nel cattolicesimo sono stati montati dalla propaganda protestante. Infatti le citazioni storiche provengono tutte da lì.
La storiografia odierna invece ha dimostrato che gli episodi di violenza sono stati pochissimi e che l'istituzione dell'Inquisizione ha dato molte più garanzie all'imputato che non i tribunali civili dell'epoca (quando ve ne erano) senza pensare ai casi in cui il signore o signorotto locale decideva (dopo torture) autonomamente della vita e della morte dei suoi sottoposti.

Sulla strage dei Catari c'è poco da confondere, e poco da montare. Ci sarebbe un doverso atto di scuse, ma a quanto pare la Chiesa Cattolica non reputa di guadagnarci niente da tale gesto, e quindi se ne esime.

La Chiesa si è già scusata... anche impropriamente se vuoi. Perchè tu ti scuseresti pubblicamente per ciò che ha fatto il tuo tris-nonno? La sentiresti una tua responsabilità? Nonostante ciò la Chiesa si è scusata.
Altri non fanno altrettanto.

Quindi smettiamola con questa propaganda da 4 soldi.

Stiamo parlando dei meriti di questo martire cattolico, e stiamo ossevando come abbia contribuito direttamente o indirettamente alla sofferenza di altri. Vogliamo sostituire alla propaganda l'insabbiamento ?

Qui si fa solo propaganda e da 4 soldi, senza citazioni, come fossimo al bar. Io condanno questi atti fatti dalla Chiesa nel passato. Ma distinguo dal cristianesimo e dal Vangelo. Inoltre insisto nel dire che i veri casi di violenza fatti da esponenti della Chiesa sono pochi e non queste migliaia di morti che vorrebbe certa propaganda qualunquista.

La Verità esiste, ma nessuno la "possiede". Questo lo afferma anche il cattolicesimo-romano più intransigente. Al contrario, possiamo affermare di conoscere, per rivelazione, alcuni elementi di questa verità, quelli necessari per la nostra salvezza, per vivere con gioia questa vita, per vivere con una certa consapevolezza.
Questa verità è rivelata, ma è sempre da approfondire. Ci è rivelata in Cristo, nel passato, ma sta sempre avanti a noi e lo Spirito Santo ci conduce verso una sempre maggiore pienezza di verità, tra errori e passi giusti, passi avanti e passi indietro.

La verità è rivelata continuamente ed individualmente, in quanto in Logos si fa carne e sangue, irrompendo nella materia. Ma non ieri, continuamente in chi sa ricevere.

E' il tuo legittimo pensiero. Permettimi, da cristiano, di attenermi alla storia e non ad una filosofia soggettivista.

Pensare che su alcuni punti si può aver commesso degli errori (anche dottrinali) non è un dramma: tuttavia la Chiesa permane nella verità, perchè non fallirà la sua missione (ma potrebbe perdere delle battaglie).

Proprio perchè sempre è insita la possibilità dell'errore, nessuno dovrebbe usare la parziale verità, o la potenziale verità come clava verso gli altri.

Anche se fosse verità assoluta, invece! Perchè la verità si diffonde con la conversione del cuore e non con la violenza.

Questo è pensiero vetero-cattolico (non propriamente cattolico-romano). Altra cosa però è il relativismo che proponi in cui nessuno conosce la verità, il che è una contraddizione. Infatti ciò significherebbe affermare di conoscere almeno la verità di non avere altre verità. E in base a che cosa è possibile conoscere tale verità?
Sarebbe più corretto non esprimere opinioni e meditare nel silenzio.

I corsi di bibbia sono una cosa, l'altrui pensiero è altro. Io mi limito a sostenere che non esiste una sola tradizione cristiana, ma ne sono esistite e ne esisterenno molteplici. E che il cattolicesimo è una di questa, e che non racoglie l'intero fenomeno. Sono le espressioni religiose cristiane che hanno soffocato le espressioni spirituali cristiane non in sintonia, non l'inverso.

Anche io sostengo che esistano molteplici tradizioni cristiane, già evidenti nelle Scritture: ma esiste un nucleo fondamentale e da quello non ci si può staccare. Mentre esistono dottrine secondarie che pur diverse possono essere considerate una ricchezza reciproca.
Questa almeno è la visione vetero-cattolica.

Ci si può staccare da questo nucleo, ma facendo un'altra religione, senza avere la pretesa di dichiararla cristiana.

Pace & bene

millenomi
24-04-07, 11:59
Pax Pleroma Vetero Cattolico,

Dato che oramai i continui riferimenti e chiarimenti si stanno assommando, non aiutando nella comprensione delle reciproche posizioni, mi permetto di rispondere a braccio, in modo definitivo sulla mia posizione. Poi volendo possiamo discorrere ancora, ti prego però di aprire degli oggetti di discussione nuovi, onde evitare che altri trovino spunti di riflessione..

La mia sensibilità cristiana, mi porta a provare raccapriccio quando altri cristiani ( come nell'articolo cui l'oggetto ), arrivano allo scontro, infrangendo così il vero messaggio del Cristo: "Amore", che riassume tutte i comandamenti precedenti. Provo raccapriccio quando ad un luogo di culto, e di preghiera, viene utilizzato come causa di conflitto....

Il torcere le budella. Un lugo di culto e di preghiera, nella mia infantile visione, deve essere luogo che unisce i vari fedeli in Cristo, qualsiasi sia la loro sensibilità. Per questo trovo, nella mia spiritualità, assurdo e pernicioso nel dedicarlo ad un uomo che per fede cieca, si è arrogato il diritto-dovere di giudicare la fede e la spiritualità di altri cristiani.

Ponendosi egli stesso fuori dalla comunione con il Cristo.

Infatti quando i discepoli corserò da Gesù dicendogli che avevano impedito ad altri di operare in suo nome, egli li redarguì.

"Marco 9:38 Giovanni gli disse: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava i
demòni nel tuo nome e glielo abbiamo vietato, perché non era dei nostri».

Marco 9:39 Ma Gesù disse: «Non glielo proibite, perché non c'è nessuno che
faccia un miracolo nel mio nome e subito dopo possa parlare male di me.

Marco 9:40 Chi non è contro di noi è per noi."

La sua morte ? Che dirti, deprecabile, ma chi semina vento raccoglie tempesta. Certo non si poteva attendere di essere amato e benvoluto, dalla genti che hanno sofferto fisicamente, psicologicamente, a causa della sua opera.

Infine i catari. Seppur considero la loro religione niente più e niente meno come religione, e quindi non provando fascino per essa; non posso esimermi da dire che per quanto essa fosse criticabile ( nei limiti in cui lo sono tutte le religioni ), nessun uomo si poteva arrogare il diritto di estirparla con violenze indicibili.

Del resto il cattolicesimo è una religione cristiana, una delle tante. Il cristianesimo nasce come espressione spirituale e non religiosa, e negare questo è negare l'evidenza della narrazione dei vangeli, di cui ho citato un passo significativo. La comunione è con il Cristo, e non con una teologia e una struttura, a cui al massimo possiamo concendere che essa divulghi la propria parziale verità cristiana.

Trovo vergognoso, assurdo, e satanico che sedicenti cristiani, neghino ad altri il loro diritto di esserlo, oltre gli schemi che i primi non solo si impogono, ma vorrebbero imporre... Se voi cattolici vi sentiti minacciati, offesi, vituperati, profanati, violentati, da altri portatori di verità cristiane, sono problemi vostri, e non nostri, a cui un bravo psicologo potrebbe dare risposta.

Questo è il punto, altro non vi è da aggiungere...

Ichthys
24-04-07, 12:52
Sei tu che dici che Hitler non si è macchiato di alcun crimine. Non il cattolicesimo.

Buonanotte!
A conti fatti il "vetero-cattolicesimo" ha mietuto vittime forse pure più di Stalin.


"Ego sum veritas" non credo che accetterebbe una verità superiore a se stesso!

Vorrei farti notare che dalle vostre parti viene sostenuto un concetto non dissimile quale la presunta infallibilità del Papa quando parla ex-cathedra.

Ichthys
24-04-07, 13:03
La storiografia odierna invece ha dimostrato che gli episodi di violenza sono stati pochissimi e che l'istituzione dell'Inquisizione ha dato molte più garanzie all'imputato che non i tribunali civili dell'epoca...

Quindi smettiamola con questa propaganda da 4 soldi.

Ora non tiriamo fuori il solito discorso con la storia della propaganda. La propaganda la sta facendo proprio quella che chiami "storiografia odierna" e che in realtà è solo storiografia di parte.
La storiografia moderna, invece, ha ricostruito tutti i metodi di tortura applicati dalla Chiesa per estorcere le confessioni. Vediamone alcuni:

Il Topo
Tortura applicata a streghe ed eretici. Un topo vivo veniva inserito nella vagina o nell'ano con la testa rivolta verso gli organi interni della vittima e spesso, l'apertura veniva cucita. La bestiola, cercando affannosamente una via d'uscita, graffiava e rodeva le carni e gli organi dei suppliziati. Chissà come i disgraziati riuscissero a sopportare il terrore provocato alla sola vista del topo che da li a poco sarebbe entrato nel suo corpo.

Dissanguamento
Era una credenza comune che il potere di una strega potesse essere annullato dal dissanguamento o dalla purificazione tramite fuoco del suo sangue. Le streghe condannate erano "segnate sopra il soffio" (sfregiate sopra il naso e la bocca) e lasciate a dissanguare fino alla morte.

Il Rogo (il supplizio più famoso)
Una delle forme più antiche di punizione delle streghe era la morte per mezzo di roghi, un destino riservato anche agli eretici. Il rogo spesso era una grande manifestazione pubblica. L'esecuzione avveniva solitamente dopo breve tempo dall'emissione della sentenza.

Le Turcas
Questo mezzo era usato per lacerare e strappare le unghie. Dopo lo strappo, degli aghi venivano solitamente inseriti nelle estremità delle falangi.

Pulizia Dell'Anima
Era spesso creduto, nei paesi cattolici, che l'anima di una strega o di un eretico fosse corrotta, sporca e covo di quanto di contrario ci fosse al mondo. Per pulirla prima del giudizio, qualche volta le vittime erano forzate a ingerire acqua calda, carbone, perfino sapone. La famosa frase "sciacquare la bocca con il sapone"' che si usa oggi, risale proprio a questa tortura.

Il Triangolo
Altro terribile strumento di tortura analogo alla "pera" e all'"impalamento". L'accusato veniva spogliato e issato su un palo alla cui estremità era fissato un grosso oggetto piramidale di ferro. La presunta strega veniva fatta sedere in modo che la punta entrasse nel retto o nella vagina. Alla fine alla poveretta venivano fissati dei pesi alle mani e ai piedi...

Immersione Dello Sgabello
Questa era una punizione che più spesso era usata nei confronti delle donne. Volgarmente sgradevole, e spesso fatale, la donna veniva legata a un sedile che impediva ogni movimento delle braccia. Questo sedile veniva poi immerso in uno stagno o in un luogo paludoso. Varie donne anziane che subirono questa tortura morirono per lo shock provocato dall'acqua gelida.

La Strappata
Una delle più comuni e anche una delle tecniche più facili. L'accusato veniva legato a una fune e issato su una sorta di carrucola. L'esecutore faceva il resto tirando e lasciando di colpo la corda e slogando, così, le articolazioni.

Lo Squassamento
Era una forma di tortura usata insieme alla 'strappata'. L'accusato qui veniva sempre issato sulla carrucola, ma con dei pesi legati al suo corpo che andavano dai 25 ai 250 chili. Le conseguenze erano gravissime.

La Culla Della Strega
Questa era una tortura a cui venivano sottoposte solamente le streghe. La strega veniva chiusa in un sacco poi legato a un ramo e veniva fatta continuamente oscillare. Apparentemente non sembra una tortura ma il dondolìo causava profondo disorientamento e aiutava a indurre a confessare. Vari soggetti hanno anche sofferto durante questa tortura di profonde allucinazioni. Ciò sicuramente ha contribuito a colorire le loro confessioni.


Tenaglia
Mastectomia
Alcune torture erano elaborate non solo per infliggere dolore fisico ma anche per sconvolgere la mente delle vittime. La mastectomia era una di queste: la carne delle donne era lacerata per mezzo di tenaglie, a volte arroventate. Uno dei più famosi casi che si conosca in cui fu usata questa tortura era quello di Anna Pappenheimer. Dopo essere già stata torturata con lo strappado, fu spogliata, i suoi seni furono strappati e, davanti ai suoi occhi, furono spinti a forza nelle bocche dei suoi figli adulti... Questa vergogna era più di una tortura fisica; l'esecuzione faceva una parodia sul ruolo di madre e nutrice della donna, imponendole un'estrema umiliazione.

Annodamento
Questa era una tortura specifica per le donne. Si attorcigliavano strettamente i capelli delle streghe a un bastone. Quando l'inquisitore non riusciva ad ottenere una testimonianza si serviva di questa tortura; robusti uomini ruotavano l'attrezzo in modo veloce provocando un enorme dolore e in alcuni casi arrivando a togliere lo scalpo e lasciando il cranio scoperto.

La Garrotta
Non è altro che un palo con un anello in ferro collegato. Alla vittima, seduta o in piedi, veniva fissato questo collare che veniva stretto poi per mezzo di viti o di una fune. Spesso si rompevano le ossa della colonna vertebrale.

Il Forno
Questa barbara sentenza era eseguita in Nord Europa e assomiglia ai forni crematori dei nazisti. La differenza era che nei campi di concentramento le vittime erano uccise prima di essere cremate (Ma non sempre).

La Pressa
Anche conosciuta come pena forte et dura, era una sentenza di morte. Adottata come misura giudiziaria durante il quattordicesimo secolo, raggiunse il suo apice durante il regno di Enrico IV. In Bretagna venne abolita nel 1772.

La Cremagliera
Era un modo semplice e popolare per estorcere confessioni. La vittima veniva legata su una tavola, caviglie e polsi. Rulli erano passati sopra la tavola (E in modo preciso sul corpo) fino a slogare tutte le articolazioni.

La Pera
La Pera era un terribile strumento che veniva impiegato il più delle volte per via orale. La pera era usata anche nel retto e nella vagina. Questo strumento era aperto con un giro di vite da un minimo, a un massimo dei suoi segmenti. L'interno della cavità in questione era orrendamente mutilato e spesso mortalmente. I rebbi costruiti alla fine dei segmenti servivano meglio per strappare e lacerare la gola o gli intestini. Quando applicato alla vagina i chiodi dilaniavano la cervice della povera donna. Questa era una pena riservata a quelle donne che intrattenevano rapporti sessuali col Maligno o i suoi familiari.

La Ruota
In Francia e Germania la ruota era popolare come pena capitale. Era simile alla crocifissione. Alle presunte streghe ed eretici venivano spezzati gli arti e il corpo veniva sistemato tra i raggi della ruota che veniva poi fissata su un palo. L'agonia era lunghissima e poteva anche durare dei giorni.

Tormentum Insominae
Consisteva nel privare le streghe del sonno. La vittima, legata, era costretta a immersioni nei fossati anche durante tutta la notte per evitare che si addormentasse.

E, vi assicuro, la Chiesa ne escogitò molti altri di sistemi di tortura, così tanti che adesso mi sfuggono.

VeteroCatholico
24-04-07, 17:18
Buonanotte!
A conti fatti il "vetero-cattolicesimo" ha mietuto vittime forse pure più di Stalin.

Li tieni tu i conti?




Vorrei farti notare che dalle vostre parti viene sostenuto un concetto non dissimile quale la presunta infallibilità del Papa quando parla ex-cathedra.
Evidentemente non conosci il veterocattolicesimo.

Pace & bene.

VeteroCatholico
24-04-07, 17:48
Pax Pleroma Vetero Cattolico,

Dato che oramai i continui riferimenti e chiarimenti si stanno assommando, non aiutando nella comprensione delle reciproche posizioni, mi permetto di rispondere a braccio, in modo definitivo sulla mia posizione. Poi volendo possiamo discorrere ancora, ti prego però di aprire degli oggetti di discussione nuovi, onde evitare che altri trovino spunti di riflessione..

La mia sensibilità cristiana, mi porta a provare raccapriccio quando altri cristiani ( come nell'articolo cui l'oggetto ), arrivano allo scontro, infrangendo così il vero messaggio del Cristo: "Amore", che riassume tutte i comandamenti precedenti. Provo raccapriccio quando ad un luogo di culto, e di preghiera, viene utilizzato come causa di conflitto....

Il torcere le budella. Un lugo di culto e di preghiera, nella mia infantile visione, deve essere luogo che unisce i vari fedeli in Cristo, qualsiasi sia la loro sensibilità. Per questo trovo, nella mia spiritualità, assurdo e pernicioso nel dedicarlo ad un uomo che per fede cieca, si è arrogato il diritto-dovere di giudicare la fede e la spiritualità di altri cristiani.
Ponendosi egli stesso fuori dalla comunione con il Cristo.

Concordo in tutto, nonostante nel tuo primo intervento hai fatto alcune considerazioni generiche negative sull'inquisizione che ho dovuto rettificare, visto che pochi casi barbarici e violenti sono diventati migliaia se non milioni (secondo certuna storiografia...).
Aggiungo che il cristianesimo ci indica anche la via dell'umiltà, nella quale sta il "non-giudizio" delle persone.

Altra cosa è giudicare le azioni in generale.



Infatti quando i discepoli corserò da Gesù dicendogli che avevano impedito ad altri di operare in suo nome, egli li redarguì.

"Marco 9:38 Giovanni gli disse: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava i
demòni nel tuo nome e glielo abbiamo vietato, perché non era dei nostri».

Marco 9:39 Ma Gesù disse: «Non glielo proibite, perché non c'è nessuno che
faccia un miracolo nel mio nome e subito dopo possa parlare male di me.

Marco 9:40 Chi non è contro di noi è per noi."

Che dirti... Un conto è difendere "il gruppo" che diventa fortezza. Un conto è difendere la verità. Nel caso da te citato riguarda la prima specie.




La sua morte ? Che dirti, deprecabile, ma chi semina vento raccoglie tempesta. Certo non si poteva attendere di essere amato e benvoluto, dalla genti che hanno sofferto fisicamente, psicologicamente, a causa della sua opera.

Infine i catari. Seppur considero la loro religione niente più e niente meno come religione, e quindi non provando fascino per essa; non posso esimermi da dire che per quanto essa fosse criticabile ( nei limiti in cui lo sono tutte le religioni ), nessun uomo si poteva arrogare il diritto di estirparla con violenze indicibili.

Con violenza no, ma il catarismo (Tra alcune cose buone) proponeva anche cose aberranti, quali l'astensione dal matrimonio, una vera e propria sessuofobia.
Credo che il dialogo inter-religioso si fermi di fronte ad alcuni fenomeni.



Del resto il cattolicesimo è una religione cristiana, una delle tante. Il cristianesimo nasce come espressione spirituale e non religiosa, e negare questo è negare l'evidenza della narrazione dei vangeli, di cui ho citato un passo significativo. La comunione è con il Cristo, e non con una teologia e una struttura, a cui al massimo possiamo concendere che essa divulghi la propria parziale verità cristiana.

Senza la Chiesa quasi certamente non potresti definirti cristiano, non avresti neanche saputo dell'esistenza di Gesù Cristo, nessuno ne avrebbe tramandato la memoria, nè gli scritti neotestamentari...
Inoltre la Chiesa fu evidentemente voluta da Gesù stesso, il quale scelse di non parlare solo alle folle, ma in particolare ad un gruppo di discepoli, tra i quali figurano gli apostoli e il gruppo dei "dodici".
Non dico che la Chiesa Antica, fosse strutturata esattamente come oggi: non poche cose fanno parte di una "evoluzione". La questione è se tale evoluzione è contraria al Vangelo oppure se ne è una esplicitazione.

Certo che il cristianesimo ha "abolito" la miriade di regole e leggi sulle quali misurare la propria perfezione, per fondarsi solo su fede, speranza e carità.
In questo senso è "spirituale".

Ciò non toglie che esso perpetui una struttura voluta da Gesù stesso. Fin dall'inizio i discepoli praticavano l'Eucaristia e la preghiera comune. Chiesa significa proprio "assemblea". Non esiste quindi il "cristiano isolato", esiste invece il cristiano che vive in "assemblea" in "comunità" e si confronta con essa, certo di essere egli stesso "cristiano", cioè rivestito di Cristo, unto dello Spirito Santo.
In questo senso, il cristianesimo non può non essere "religione", che ti lega gli uni agli altri, alla comunità, al camminare insieme.

Se vuoi, possiamo definirla una "religione spirituale".



Trovo vergognoso, assurdo, e satanico che sedicenti cristiani, neghino ad altri il loro diritto di esserlo, oltre gli schemi che i primi non solo si impogono, ma vorrebbero imporre... Se voi cattolici vi sentiti minacciati, offesi, vituperati, profanati, violentati, da altri portatori di verità cristiane, sono problemi vostri, e non nostri, a cui un bravo psicologo potrebbe dare risposta.

Questo è il punto, altro non vi è da aggiungere...
Nostri di chi?
Esiste un concetto distorto di "ortodossia" che avverso, e cioè quello che vorrebbe appiattire la pluralità teologica e la pluralità delle "tradizioni". Si vede come infatti già nel NT sono presenti più tradizioni e non si può certo dire che Paolo e Giacomo vedano le cose ESATTAMENTE dallo stesso punto di vista.

Tuttavia esiste un nucleo, oltre il quale il cristianesimo diventa una religione o spiritualità del "fai da te".

Come si può avere la pretesa di conoscere Gesù e il suo pensiero, quando esso è stato travasato su niente di scritto, ma solo sui suoi discepoli, che a loro volta hanno diffuso questa Buona Novella raccontando i fatti ad altri e diffondendo la dottrina con altri, e questi a loro volta hanno passato questo "testimone" ad altri ancora... finchè le cose non sono state messe per iscritto, ma nel frattempo, nessuno possedeva una "bibbia tascabile", così la Chiesa, i singoli cristiani hanno continuato a predicare e tramandare la Parola, finchè non è giunta a noi.
Come si può pretendere di conoscere Gesù e dirsi cristiani senza avere niente a che fare, in un modo o nell'altro, con la Chiesa?

Pace & bene.

VeteroCatholico
24-04-07, 17:51
Ora non tiriamo fuori il solito discorso con la storia della propaganda. La propaganda la sta facendo proprio quella che chiami "storiografia odierna" e che in realtà è solo storiografia di parte.
La storiografia moderna, invece, ha ricostruito tutti i metodi di tortura applicati dalla Chiesa per estorcere le confessioni. Vediamone alcuni:

Il Topo
Tortura applicata a streghe ed eretici. Un topo vivo veniva inserito nella vagina o nell'ano con la testa rivolta verso gli organi interni della vittima e spesso, l'apertura veniva cucita. La bestiola, cercando affannosamente una via d'uscita, graffiava e rodeva le carni e gli organi dei suppliziati. Chissà come i disgraziati riuscissero a sopportare il terrore provocato alla sola vista del topo che da li a poco sarebbe entrato nel suo corpo.

Dissanguamento
Era una credenza comune che il potere di una strega potesse essere annullato dal dissanguamento o dalla purificazione tramite fuoco del suo sangue. Le streghe condannate erano "segnate sopra il soffio" (sfregiate sopra il naso e la bocca) e lasciate a dissanguare fino alla morte.

Il Rogo (il supplizio più famoso)
Una delle forme più antiche di punizione delle streghe era la morte per mezzo di roghi, un destino riservato anche agli eretici. Il rogo spesso era una grande manifestazione pubblica. L'esecuzione avveniva solitamente dopo breve tempo dall'emissione della sentenza.

Le Turcas
Questo mezzo era usato per lacerare e strappare le unghie. Dopo lo strappo, degli aghi venivano solitamente inseriti nelle estremità delle falangi.

Pulizia Dell'Anima
Era spesso creduto, nei paesi cattolici, che l'anima di una strega o di un eretico fosse corrotta, sporca e covo di quanto di contrario ci fosse al mondo. Per pulirla prima del giudizio, qualche volta le vittime erano forzate a ingerire acqua calda, carbone, perfino sapone. La famosa frase "sciacquare la bocca con il sapone"' che si usa oggi, risale proprio a questa tortura.

Il Triangolo
Altro terribile strumento di tortura analogo alla "pera" e all'"impalamento". L'accusato veniva spogliato e issato su un palo alla cui estremità era fissato un grosso oggetto piramidale di ferro. La presunta strega veniva fatta sedere in modo che la punta entrasse nel retto o nella vagina. Alla fine alla poveretta venivano fissati dei pesi alle mani e ai piedi...

Immersione Dello Sgabello
Questa era una punizione che più spesso era usata nei confronti delle donne. Volgarmente sgradevole, e spesso fatale, la donna veniva legata a un sedile che impediva ogni movimento delle braccia. Questo sedile veniva poi immerso in uno stagno o in un luogo paludoso. Varie donne anziane che subirono questa tortura morirono per lo shock provocato dall'acqua gelida.

La Strappata
Una delle più comuni e anche una delle tecniche più facili. L'accusato veniva legato a una fune e issato su una sorta di carrucola. L'esecutore faceva il resto tirando e lasciando di colpo la corda e slogando, così, le articolazioni.

Lo Squassamento
Era una forma di tortura usata insieme alla 'strappata'. L'accusato qui veniva sempre issato sulla carrucola, ma con dei pesi legati al suo corpo che andavano dai 25 ai 250 chili. Le conseguenze erano gravissime.

La Culla Della Strega
Questa era una tortura a cui venivano sottoposte solamente le streghe. La strega veniva chiusa in un sacco poi legato a un ramo e veniva fatta continuamente oscillare. Apparentemente non sembra una tortura ma il dondolìo causava profondo disorientamento e aiutava a indurre a confessare. Vari soggetti hanno anche sofferto durante questa tortura di profonde allucinazioni. Ciò sicuramente ha contribuito a colorire le loro confessioni.


Tenaglia
Mastectomia
Alcune torture erano elaborate non solo per infliggere dolore fisico ma anche per sconvolgere la mente delle vittime. La mastectomia era una di queste: la carne delle donne era lacerata per mezzo di tenaglie, a volte arroventate. Uno dei più famosi casi che si conosca in cui fu usata questa tortura era quello di Anna Pappenheimer. Dopo essere già stata torturata con lo strappado, fu spogliata, i suoi seni furono strappati e, davanti ai suoi occhi, furono spinti a forza nelle bocche dei suoi figli adulti... Questa vergogna era più di una tortura fisica; l'esecuzione faceva una parodia sul ruolo di madre e nutrice della donna, imponendole un'estrema umiliazione.

Annodamento
Questa era una tortura specifica per le donne. Si attorcigliavano strettamente i capelli delle streghe a un bastone. Quando l'inquisitore non riusciva ad ottenere una testimonianza si serviva di questa tortura; robusti uomini ruotavano l'attrezzo in modo veloce provocando un enorme dolore e in alcuni casi arrivando a togliere lo scalpo e lasciando il cranio scoperto.

La Garrotta
Non è altro che un palo con un anello in ferro collegato. Alla vittima, seduta o in piedi, veniva fissato questo collare che veniva stretto poi per mezzo di viti o di una fune. Spesso si rompevano le ossa della colonna vertebrale.

Il Forno
Questa barbara sentenza era eseguita in Nord Europa e assomiglia ai forni crematori dei nazisti. La differenza era che nei campi di concentramento le vittime erano uccise prima di essere cremate (Ma non sempre).

La Pressa
Anche conosciuta come pena forte et dura, era una sentenza di morte. Adottata come misura giudiziaria durante il quattordicesimo secolo, raggiunse il suo apice durante il regno di Enrico IV. In Bretagna venne abolita nel 1772.

La Cremagliera
Era un modo semplice e popolare per estorcere confessioni. La vittima veniva legata su una tavola, caviglie e polsi. Rulli erano passati sopra la tavola (E in modo preciso sul corpo) fino a slogare tutte le articolazioni.

La Pera
La Pera era un terribile strumento che veniva impiegato il più delle volte per via orale. La pera era usata anche nel retto e nella vagina. Questo strumento era aperto con un giro di vite da un minimo, a un massimo dei suoi segmenti. L'interno della cavità in questione era orrendamente mutilato e spesso mortalmente. I rebbi costruiti alla fine dei segmenti servivano meglio per strappare e lacerare la gola o gli intestini. Quando applicato alla vagina i chiodi dilaniavano la cervice della povera donna. Questa era una pena riservata a quelle donne che intrattenevano rapporti sessuali col Maligno o i suoi familiari.

La Ruota
In Francia e Germania la ruota era popolare come pena capitale. Era simile alla crocifissione. Alle presunte streghe ed eretici venivano spezzati gli arti e il corpo veniva sistemato tra i raggi della ruota che veniva poi fissata su un palo. L'agonia era lunghissima e poteva anche durare dei giorni.

Tormentum Insominae
Consisteva nel privare le streghe del sonno. La vittima, legata, era costretta a immersioni nei fossati anche durante tutta la notte per evitare che si addormentasse.

E, vi assicuro, la Chiesa ne escogitò molti altri di sistemi di tortura, così tanti che adesso mi sfuggono.
Come al solito... si parla si parla e mai che si veda una citazione sicura.

Antiokos
03-09-07, 17:06
Pitagora non fu certamente uno stinco di santo e si racconta che uccise uno dei suoi discepoli, per aver trasgredito una regola... un bel maestro, non c'è che dire. Una bella differenza rispetto a Gesù che si lascia uccidere.

Sei un mistificatore... prima di tutto quella che riferisci è solo una storia la cui veridicità non è certa (non mi ricordo chi la riporta) ma decontestualizzi e distorci la cosa. I discepoli che erano ritenuti non adatti a conoscere le dottrine più segrete della scuola pitagorica venivano congedati con un indennizzo in oro con l'obbligo del silenzio sugli insegnamenti appresi... in effetti coloro i quali non mantenevano il silenzio sulle dottrine segrete potevano incorrere nel rischio di morte, ma casi del genere non sono attestati con sicurezza... nello specifico riguardo a questa storia, tale discepolo adirato per essere stato congedato dalla scuola andò in giro a raccontare ciò che aveva appreso ma pare anche a sparlare della scuola, e pare sia stato ucciso non certo da Pitagora come tu dici... ma da altri pitagorici adirati... comunque non si sa se sia solo una leggenda. Comunque l'obbligo del silenzio è comune a tutti i Misteri, più che altro chi trasgrediva al silenzio sui segreti veniva accusato di empietà e ovviamente non poteva più essere un'affiliato ai misteri... comunque le dottrine più segrete non ci sono giunte... il sitema ha funzionato... anche perchè i gradi più alti erano molto selettivi...
Per esaltare un Inquisitore vuoi buttare (mi si scusi ma ci stà) merda sul divino Pitagora... ma d'altronde da un galileo cosa dovrei aspettarmi... inoltre sulla seconda tua affermazione potrei ribattere che c'è una bella differenza tra l'aristocratica morte di Socrate e quella implorante e schiavile del tuo Gesù... che per quanto ne sappiamo può essere stato nient'altro che uno zelota crocifisso per atti di sedizione... e che la figura del Cristo sia una figura mitica sorta dopo e sovrapposta ad un personaggio realmente vissuto... (gli stessi cosiddetti "Detti di Gesù" potrebbero appartenere al Maestro di Giustizia degli Esseni) ma per rispetto degli amici gnostici non proseguo, anche perchè il mio pensiero sulle ipotesi Yeoshua/Cristo (e i vari temi collegati) è un pò più articolato rispetto a questa mia tirata polemica, di cui mi scuso se può aver offeso qualcuno degli gnostici, ma l'atteggiamento provocatorio di Vetero esigeva una risposta per le rime.

Pax Deorum Et Pleroma!

pfjodor
05-09-07, 10:17
"c'è una bella differenza tra l'aristocratica morte di Socrate e quella implorante e schiavile del tuo Gesù..."


Concordo pienamente, con dovute distinzioni amico mio.
Credo che pure Giovanni Reale la pensa allo stesso modo.

Stammi bene mio polemicone

:)


ps.
Nessuno ha mai beatificato il criminale di guerra Pavelich, per cui, attenzione a cosa si dice.


Grazie

VeteroCatholico
11-09-07, 13:18
Sei un mistificatore... prima di tutto quella che riferisci è solo una storia la cui veridicità non è certa (non mi ricordo chi la riporta) ma decontestualizzi e distorci la cosa. I discepoli che erano ritenuti non adatti a conoscere le dottrine più segrete della scuola pitagorica venivano congedati con un indennizzo in oro con l'obbligo del silenzio sugli insegnamenti appresi... in effetti coloro i quali non mantenevano il silenzio sulle dottrine segrete potevano incorrere nel rischio di morte, ma casi del genere non sono attestati con sicurezza... nello specifico riguardo a questa storia, tale discepolo adirato per essere stato congedato dalla scuola andò in giro a raccontare ciò che aveva appreso ma pare anche a sparlare della scuola, e pare sia stato ucciso non certo da Pitagora come tu dici... ma da altri pitagorici adirati... comunque non si sa se sia solo una leggenda. Comunque l'obbligo del silenzio è comune a tutti i Misteri, più che altro chi trasgrediva al silenzio sui segreti veniva accusato di empietà e ovviamente non poteva più essere un'affiliato ai misteri... comunque le dottrine più segrete non ci sono giunte... il sitema ha funzionato... anche perchè i gradi più alti erano molto selettivi...
Per esaltare un Inquisitore vuoi buttare (mi si scusi ma ci stà) merda sul divino Pitagora... ma d'altronde da un galileo cosa dovrei aspettarmi... inoltre sulla seconda tua affermazione potrei ribattere che c'è una bella differenza tra l'aristocratica morte di Socrate e quella implorante e schiavile del tuo Gesù... che per quanto ne sappiamo può essere stato nient'altro che uno zelota crocifisso per atti di sedizione... e che la figura del Cristo sia una figura mitica sorta dopo e sovrapposta ad un personaggio realmente vissuto... (gli stessi cosiddetti "Detti di Gesù" potrebbero appartenere al Maestro di Giustizia degli Esseni) ma per rispetto degli amici gnostici non proseguo, anche perchè il mio pensiero sulle ipotesi Yeoshua/Cristo (e i vari temi collegati) è un pò più articolato rispetto a questa mia tirata polemica, di cui mi scuso se può aver offeso qualcuno degli gnostici, ma l'atteggiamento provocatorio di Vetero esigeva una risposta per le rime.

Pax Deorum Et Pleroma!
Come dicevo all'inizio, la nevrosi e aggiungo il qualunquismo spingono i soliti noti ad attaccare chi dogmaticamente non la pensa come loro.
Ora, per tornare al tema, si dovrebbe godere dell'uccisione di un inquisitore. E' evidente che chi propone ciò è rimasto ancora alla favola del lupo che deve essere ucciso. Un segno quindi di infantilismo.

L'intento è provocatorio nel senso buono del termine, cioè provocare la riflessione e non la ribellione propria di coloro ai quali è stato toccato un giocattolo...

Ora, se qualcuno mi conosce, sa che ho ripudiato un certo sistema cattolico-romano che include in se stesso anche l'idea di inquisizione, non solo violenta, ma anche verbale.
Certo è che una Chiesa che professa una dottrina e che a torto o a ragione ritiene tale dottrina come Rivelata, dovrà vegliare sulla trasmissione di essa nei seminari o nei libri di teologi importanti e influenti?
Vagliarlo significa: verificarne la corrispondenza con la dottrina ufficiale. Verificarne la compatibilità. In caso opposto, dichiarare che il tal libro o il tale tizio, non esprime la dottrina di certa Chiesa.
E' una ingiustizia? Oppure una questione di trasparenza, far sapere che il tizio non esprime dottrina riconosciuta?

Altra cosa sono ovviamente i mezzi. Roghi, torture, violenze fisiche e morali, impedimento del chiarimento ... sono tutte cose deprecabili che niente hanno a che fare con il cristianesimo.

Se poi si vuole evitare il pensiero unico e qualunquista si dovrebbe studiare meglio la storia dell'inquisizione, evitando certi copia-e-incolla di presunti storici che partendo da preconcetti hanno tramandato un certo tipo di storiografia, che è stata copiata e ricopiata, spesso senza verificarne le fonti!!! Altro che storiografia.

Si dovrebbe anche considerare i tempi... dove certamente non esisteva il concetto di "processo". I signori facevano il bello e cattivo tempo. In questo senso, la "sana" inquisizione ha tutelato molto di più i diritti degli inquisiti.

Con questo non sminuisco la portata della gravità. Che c'è e rimane. Ed è una vergogna per la Chiesa e anche per me.

Ma evitiamo ad esempio di fare l'uguaglianza INQUISITORE = DELINQUENTE. Moltissimi inquisitori hanno agito rettamente, senza torture, senza violenze, solo nell'intento di garantire la corretta trasmissione della dottrina. Molti altri purtroppo, spinti anche dal papato e da un certo tipo di papato, hanno deviato, hanno delirato in maniera immonda! Ciò è condannabile e deprecabile.

Evitare di fare di tutta l'erba un fascio sarebbe il minimo di sensibilità richiesta, sarebbe il guardare in faccia alla realtà, cosa che a molti fa paura e allora è meglio agitare certi spauracchi...


PAce & bene

Samael (POL)
12-09-07, 17:07
La storiografia moderna, invece, ha ricostruito tutti i metodi di tortura applicati dalla Chiesa per estorcere le confessioni. Vediamone alcuni
Era bello vivere in quegli anni, almeno ti sapevano sorprendere.