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gerardo1961
04-05-07, 23:48
INTERVISTA IMPOSSIBILE

Giornata di sole, Roma e sempre più bella. Il traffico caotico, i continui immensi bisonti a quattro ruote che portano turisti in giro per la città a vedere le famose meraviglie che Roma ci da.
Via del Corso, Colosseo, Fori Imperiali, Piramide ecc. ecc. posti dove trovi tutte le razze del mondo e colori, ma i miei occhi vanno ad incrociarsi con un volto che conosco, un uomo che ha sempre detto quello che pensa, che ha negli occhi la voglia di spaccare il mondo, che è pieno di ideali.
Paolo Di Canio.
Il cuore mi si ferma per un attimo, ma poi riprende a pompare sangue in quantità industriale, che mi da la forza di guardarlo ancora di più negli occhi, di sapere cosa i suoi occhi vedono. Il semaforo e rosso perciò non si può attraversare, allora il mio cervello comincia a frullare in maniera vertiginosa, lo vedo davanti a me, fermo che aspetta che diventi verde per attraversare la strada.
Si la strada, quella che lo ha fatto scoprire a tutti noi, quella strada che poi lui ha intrapreso quella di giocatore con l’aquila nel cuore e sulla pelle, una pelle che con il passare degli anni anche se sotto un paio di pantaloni e una maglietta attillata, dimostra ancora oggi che l’età non a età. Lo vedo, spero tanto che il colore del semaforo non cambi mai, perché averlo visto sia allo stadio che in tv, adesso che me lo vedo davanti, che lo vedo negli occhi, che lo posso sfiorare soltanto come un soffio di vento, mi riempie il cuore di gioia. I secondi passano e lo scruto in tutta la sua lunghezza, lo scopro come uno di noi, che si agita come uno che e in ritardo ad un appuntamento, come un furgonista che smadonna perché non passa, e farà tardi nelle consegne, come un impiegato che vuole sbrigarsi appena uscito dall’ufficio per tornare a casa a giocare con i propri figli, come uno di noi. Ma all’improvviso mi sento spingere. Oddio e verde che faccio? La gente comincia ad attraversare la strada frettolosamente perché il tempo del semaforo e corto. Mi comincio a muovere, alzo gli occhi e vedo che lui mi sta venendo incontro. Cammino lentamente, ma poi mi accorgo che sta per ridiventare rosso, allora ritorno indietro e aspetto che lui abbia attraversato la strada. Passano 10 secondi, ed ecco che me lo trovo davanti. Brividi, brividi che mi scorrono dietro la schiena, non riesco neppure a respirare per l’emozione di vederlo a 1 metro da me. Allora cerco di farmi notare, gli lancio uno sguardo profondo, quasi fisso, e mi accorgo che anche lui mi sta guardando e penso quello che lui stesso potrebbe pensare, tipo…..”ma questo che me guarda ma che cazzo vole da me” oppure ” mo vado li e gli’è ne dico quattro”. Invece dal suo volto parte un sorriso, capisco che non mi vuole menare, corcare, spezzare in due……. Un semplice gesto, un sorriso.
Mi faccio forza, contraccambio il sorriso e provo a far uscire dalla mia bocca il suo nome, ma una corda intorno al collo mi stringe forte, non mi fa respirare e ne parlare…..3 secondi interminabili, ma mi accorgo che mi si sparendo dalla mia visione, lo chiamo “Paolo, Paole’!!!’”.Lui si ferma e si gira, mi avvicino e lo saluto allungando il braccio per porgergli la mano, contraccambia dandomi la sua immensa mano. Essere davanti a lui e guardarlo profondamente negli occhi, capisco che davanti a me ho un uomo, pieno di vita e voglia di vivere. Comincio a parlagli di come sta, mi risponde”bene, abbastanza bene”, comincio a parlare freneticamente perché penso che ho poco, pochissimo tempo per vederlo, allora gli chiedo che sensazione ha in questo momento, come si possa classificare la squadra…..Mi ferma, domandandomi “quale squadra, la Cisco a la Lazio?”. Mi si blocca il cuore, mo che gli dico, se parlo della Cisco posso salvarmi, ma se dico Lazio??? Ma siccome il cuore e più forte dell’emozione mi scappa dalla bocca “Lazio ovviamente”. Allora vedo che i suoi occhi cominciano a trasformarsi, non sono più pieni di luce come li avevo visti prima, ma si stanno oscurando, allora subito capisco che ho detto una cazzata e mi riprendo subito dicendogli “Si , ma della Tua Lazio”. Ritorna quella luce che avevo visto sparire dai suoi occhi, comincia a tremare, incrocia le braccia e mi guarda fisso. Ho paura!! Comincia il suo racconto di Lazio. Mi dice “Vedi, quando qualcuno mi chiede di Lazio, comincio a sudare, fatico a capire, tremo, troppa Lazio vedo sempre davanti ai miei occhi. Ma ti ricordi quando sono venuto a casa quel 11 Agosto?” Gli rispondo che ero presente quel giorno a Formello, faceva minimo 40°, che da sopra ci spruzzavano acqua perché non si resisteva dal caldo. Sorride, perché vede che sono sincero, allora continua ” Si mi ricordo quella giornata. Eravate minimo 4-5 mila persone per vedere il ritorno del vecchio” Subito lo blocco, e gli dico che non e vecchio, anzi potessi avere io il fisico che ha lui, la sua agilità, i suoi addominali ecc.ecc… Sorride, mi da una pacca sulla spalla, e ride, ma dopo ricomincia il suo racconto “ Vedi, vedermi quella muraglia umana, appena sono entrato sul campo gridare il mio nome, beh non ti puoi immaginare che emozione possa avere avuto, volevo abbracciarvi uno per uno, stringervi a me come stringo le mie figlie, ma l’emozione forte era vedervi tutti li, per me.”Allora prendo coraggio e gli domando quando entrava in campo e girava il suo sguardo verso la curva Nord cosa provava, lo precedo facendogli vedere sul mio telefonino le foto della curva in piena attività, con sciarpe, bandiere e stendardi, anzi gli faccio anche vedere un video del derby, del suo goal, della sua esultanza sotto la curva Sud come 15 anni fa con quel dito alzato. Noto sul suo volto una leggera lacrima ma penso sarà il caldo!! No era proprio emozione!!! Passano una 30 di secondi prima che ricomincia a parlare “Vedi, quando entravo in campo e giravo lo sguardo verso la curva, mi rivedevo li quando ero ragazzo e venivo allo stadio a tifare, vedere Diablo, Fabrizio, Yuri e Paolo, che erano sopra la vetrata che mi incitavano e insieme a loro tutti voi, le forze mi si raddoppiavano, sentivo nelle gambe una forza tremenda che pensavo da un momento all’altro potessero scoppiare, la paura di fare le cose sbagliate nel cervello mi frullavano in continuazione, allora prendevo fiato, respiravo profondamente, ma appena vedevo quei colori che sventolavano, l’adrenalina mi saliva a 1000. Ma la soddisfazione di mettere quella maglia addosso, di vedere che l’Aquila sta sul mio petto direzione del cuore, faceva passare tutto. Come ti ho detto sono molto legato alla curva, mi siete sempre stati vicino anche nei momenti più difficili, ed non avete mai smesso di credere in me. Per questo non mi sono mai pentito di essere così legato a voi nonostante questo rapporto desse fastidio a molti”. Sono frastornato da tutte quelle belle parole che ha rivolto verso di noi, me compreso, tifoso di curva, ma i miei occhi vanno su i suoi tatuaggi che ha ed in particolare quello che ha sul bicipite destro….guarda caso proprio a destra, infatti gli chiedo il perché di quel nome e lui risponde “ Ammiro Mussolini per tante cose che ha fatto in un paese devastato come l’Italia in quel momento storico. Sai che sono stato immediatamente indicato come il male oscuro, il peggiore esempio per i ragazzi. Venivo massacrato continuamente, forse perché sono io il primo ad aver avuto per primo il coraggio di schierarmi, anche se difendere idee come le mie non è facile. Io sono di destra e tutti lo sanno, ma non vado in giro a picchiare la gente con il bastone, come pensa la gente schiava di una comunicazione corrotta e inquinata. La mia idea di destra si rifà al fascismo del Ventennio, di quel periodo ci sono dei valori in cui credo profondamente, anche se credo che si siano fatti degli errori importanti. Però difendo con tutto me stesso certi valori legati al fascismo, come il rispetto delle leggi e i patriottismo, sono orgoglioso di essere italiano, bisogna difendere l’Italia, dobbiamo trovare il modo di andare aventi solo con le nostre risorse, e poi la bandiera.
Tanti si scoprono italiani solo quando si vince una competizione come i Mondiali, vengono sventolati questi tricolori senza sapere che quello non è patriottismo. In Italia manca il senso di appartenenza ad uno Stato che ha avuto una storia, che ha un patrimonio culturale e artistico unico e invidiabile da tutti. Non capisco perché quando in curva si sventola il tricolore, subito si deve considerare che quella curva, che quel ragazzo sia fascista? E’ una cosa folle. Il tricolore per me è un simbolo del mio orgoglio di essere italiano. Ho subito tante ingiustizie per il braccio teso nel derby, ma non me ne frega niente, non ho mai nascosto i miei ideali, ma ho sempre accettato il pensiero di altri che non la pensano come me, mi hanno considerato il male, il pericolo, perché io non posso esternare il mio pensiero e gli altri si???? IO ne sono orgoglioso!
Sono passate quasi 2 ore, ci siamo presi quasi 2 caffè a testa, ma ad un certo punto mi dice “Adesso ti devo salutare”. Mi si ferma di nuovo il cuore, e penso quando mai potrò più rivederlo così vicino a me, ma sono costretto a malincuore a salutarlo pure io. Ma prima che lo perda di vista tra la folla di gente che passeggia per Roma gli grido “Paole’ comunque forza Lazio”, si ferma, si gira, mette la sua mano sul cuore e mi risponde dicendo “Sempre forza Lazio, e forza e onore e in alto i cuori”. Onore a te uomo libero!!!!!!!!!!!!!




Ps.:Non pensate che questa sia una vera intervista, ma quando mi sono accorto che una cliente mi stava chiamando da 2 ore per essere servita, e che mia moglie si è incazzata nel vedermi così stralunato…….ho capito che era tutto un sogno………un sogno che non potrò mai scordare di aver parlato con Paolo Di Canio.

RibelleSano
04-05-07, 23:54
Gerardo, il racconto é spettacolare...

XtremeDj
05-05-07, 00:43
brividi.. mamma mia che bel racconto.
Penso capiti a tutti noi di sognare ad occhi aperti, il tuo racconto però mette i brividi.

Non so cosa dire, veramente, se non ringraziarti gerardo di aver condiviso questo sogno, queste emozioni con noi tutti.

La Lazio non è loro, è di noi che col cuore e la passione la viviamo..

e ai veri laziali come te e paoletto, tanto di cappello, e poi battiamo le mani!!!

geppo
05-05-07, 06:04
Sei uno spettacolo continuo, pieno di valori e di sani principi. Dai brividi a non finire.

Grazie Gerardo.

Signori e signore la lazialità è servita!!!!

Geppo!!!

Toninuccio
05-05-07, 10:35
Senza parole....

RibelleSano
05-05-07, 10:43
Sei uno spettacolo continuo, pieno di valori e di sani principi. Dai brividi a non finire.

Grazie Gerardo.

Signori e signore la lazialità è servita!!!!

Geppo!!!

:eek: :eek: :eek: Ma non le facevano solo i Santi e le Madonne? :D

fab87
05-05-07, 10:49
brividi.. mamma mia che bel racconto.
Penso capiti a tutti noi di sognare ad occhi aperti, il tuo racconto però mette i brividi.

Non so cosa dire, veramente, se non ringraziarti gerardo di aver condiviso questo sogno, queste emozioni con noi tutti.

La Lazio non è loro, è di noi che col cuore e la passione la viviamo..

e ai veri laziali come te e paoletto, tanto di cappello, e poi battiamo le mani!!!
spettacolare!!!!

gerardo1961
05-05-07, 16:06
Sei uno spettacolo continuo, pieno di valori e di sani principi. Dai brividi a non finire.

Grazie Gerardo.

Signori e signore la lazialità è servita!!!!

Geppo!!!
Come ti permetti a ringraziarmi?????:-01#53 :-01#53
Lo sai che le grazie le fanno solo i santi e la Madonna?:-0008n :-0008n
Un saluto Gerardo:-:-01#19

geppo
05-05-07, 22:26
Caro Gerardo, Geppo mi ha parlato a lungo di te. Dopo aver letto questo, considerala vera l'intervista. Sembra che mi conosci da una vita e questo ti rende onore. Ti ringrazio per quello che fai per me e per Geppo. L'amore che ci lega alla lazio è insostenibile, lo dimostri continuamente. Con l'occasione ringrazio anche tutti i ragazzi del forum per le belle parole che spendete su di me. Ringrazio anche Geppo per la possibilità che mi ha dato. Un saluto a tutti voi con stima ed affetto vostro:

Paolo Di Canio.

geppo
05-05-07, 22:46
Caro Gerardo, Geppo mi ha parlato a lungo di te. Dopo aver letto questo, considerala vera l'intervista. Sembra che mi conosci da una vita e questo ti rende onore. Ti ringrazio per quello che fai per me e per Geppo. L'amore che ci lega alla lazio è insostenibile, lo dimostri continuamente. Con l'occasione ringrazio anche tutti i ragazzi del forum per le belle parole che spendete su di me. Ringrazio anche Geppo per la possibilità che mi ha dato. Un saluto a tutti voi con stima ed affetto vostro:

Paolo Di Canio.
Un immenso grazie a te da tutti noi!!!

Geppo!!!:-01#44

gerardo1961
05-05-07, 23:03
Caro Gerardo, Geppo mi ha parlato a lungo di te. Dopo aver letto questo, considerala vera l'intervista. Sembra che mi conosci da una vita e questo ti rende onore. Ti ringrazio per quello che fai per me e per Geppo. L'amore che ci lega alla lazio è insostenibile, lo dimostri continuamente. Con l'occasione ringrazio anche tutti i ragazzi del forum per le belle parole che spendete su di me. Ringrazio anche Geppo per la possibilità che mi ha dato. Un saluto a tutti voi con stima ed affetto vostro:

Paolo Di Canio.

Io in questo momento non so che dire, anzi lo saprei, ma la forte emozione che mi hai dato da quando sei ritornato a casa, mi basta per dirti solo GRAZIE. Grazie per tutto quello che hai fatto con la maglia della nostra Lazio, grazie per esserti sempre schierato con noi, e grazie soprattutto perchè sei laziale, uomo di valori e uomo libero.
Un saluto a te Paolo
Forza e onore.

fab87
06-05-07, 01:13
Caro Gerardo, Geppo mi ha parlato a lungo di te. Dopo aver letto questo, considerala vera l'intervista. Sembra che mi conosci da una vita e questo ti rende onore. Ti ringrazio per quello che fai per me e per Geppo. L'amore che ci lega alla lazio è insostenibile, lo dimostri continuamente. Con l'occasione ringrazio anche tutti i ragazzi del forum per le belle parole che spendete su di me. Ringrazio anche Geppo per la possibilità che mi ha dato. Un saluto a tutti voi con stima ed affetto vostro:

Paolo Di Canio.



Non sei tu che devi ringraziare...siamo noi che ti dobbiamo ringraziare per i meravigliosi anni che ci hai fatto vivere..momenti indimenticabili che resteranno per sempre scolpiti nei nostri cuori

Grazie Paolo

Flaxio
06-05-07, 01:34
Paolo di Canio...leggendo questo messaggio mi è sembrato che stessi parlando con me...leggendolo il mio pensiero è volato a quella sera del 26 febbraio 2006..derby capitolino di ritorno..io c'ero..perdemmo...la roma festeggiò le 11 vittorie consecutive e bla bla bla...ma non potrei mai dimenticare quell'emozione..fu la prima volta che ti vidi..eri un puntino...ma ogni volta che il mio occhio ricadeva sulla tua figura mi emozionavo..poi..non ti ho mai più visto....GRAZIE PAOLè! LE EMOZIONI CHE MI HAI DATO NON PENSO CHE QUALCHE ALTRO GIOCATORE CHE VESTIRà QUELLA MAGLIA RIUSCIRà PIù A DARMELE...QUELLE PAROLE CHE PRONUNCIASTI DOPO IL DERBY VINTO 3-1 NON IMMAGINI QUANTE VOLTE LE HO RIASCOLTATE..E LA TELECRONACA DI DE ANGELIS...NON NE PARLIAMO...TE VOJO BENE PAOLè..COME 15 ANNI FA...!GRAZIE PAOLO...

bruno (POL)
06-05-07, 02:03
INTERVISTA IMPOSSIBILE

Giornata di sole, Roma e sempre più bella. Il traffico caotico, i continui immensi bisonti a quattro ruote che portano turisti in giro per la città a vedere le famose meraviglie che Roma ci da.
Via del Corso, Colosseo, Fori Imperiali, Piramide ecc. ecc. posti dove trovi tutte le razze del mondo e colori, ma i miei occhi vanno ad incrociarsi con un volto che conosco, un uomo che ha sempre detto quello che pensa, che ha negli occhi la voglia di spaccare il mondo, che è pieno di ideali.
Paolo Di Canio.
Il cuore mi si ferma per un attimo, ma poi riprende a pompare sangue in quantità industriale, che mi da la forza di guardarlo ancora di più negli occhi, di sapere cosa i suoi occhi vedono. Il semaforo e rosso perciò non si può attraversare, allora il mio cervello comincia a frullare in maniera vertiginosa, lo vedo davanti a me, fermo che aspetta che diventi verde per attraversare la strada.
Si la strada, quella che lo ha fatto scoprire a tutti noi, quella strada che poi lui ha intrapreso quella di giocatore con l’aquila nel cuore e sulla pelle, una pelle che con il passare degli anni anche se sotto un paio di pantaloni e una maglietta attillata, dimostra ancora oggi che l’età non a età. Lo vedo, spero tanto che il colore del semaforo non cambi mai, perché averlo visto sia allo stadio che in tv, adesso che me lo vedo davanti, che lo vedo negli occhi, che lo posso sfiorare soltanto come un soffio di vento, mi riempie il cuore di gioia. I secondi passano e lo scruto in tutta la sua lunghezza, lo scopro come uno di noi, che si agita come uno che e in ritardo ad un appuntamento, come un furgonista che smadonna perché non passa, e farà tardi nelle consegne, come un impiegato che vuole sbrigarsi appena uscito dall’ufficio per tornare a casa a giocare con i propri figli, come uno di noi. Ma all’improvviso mi sento spingere. Oddio e verde che faccio? La gente comincia ad attraversare la strada frettolosamente perché il tempo del semaforo e corto. Mi comincio a muovere, alzo gli occhi e vedo che lui mi sta venendo incontro. Cammino lentamente, ma poi mi accorgo che sta per ridiventare rosso, allora ritorno indietro e aspetto che lui abbia attraversato la strada. Passano 10 secondi, ed ecco che me lo trovo davanti. Brividi, brividi che mi scorrono dietro la schiena, non riesco neppure a respirare per l’emozione di vederlo a 1 metro da me. Allora cerco di farmi notare, gli lancio uno sguardo profondo, quasi fisso, e mi accorgo che anche lui mi sta guardando e penso quello che lui stesso potrebbe pensare, tipo…..”ma questo che me guarda ma che cazzo vole da me” oppure ” mo vado li e gli’è ne dico quattro”. Invece dal suo volto parte un sorriso, capisco che non mi vuole menare, corcare, spezzare in due……. Un semplice gesto, un sorriso.
Mi faccio forza, contraccambio il sorriso e provo a far uscire dalla mia bocca il suo nome, ma una corda intorno al collo mi stringe forte, non mi fa respirare e ne parlare…..3 secondi interminabili, ma mi accorgo che mi si sparendo dalla mia visione, lo chiamo “Paolo, Paole’!!!’”.Lui si ferma e si gira, mi avvicino e lo saluto allungando il braccio per porgergli la mano, contraccambia dandomi la sua immensa mano. Essere davanti a lui e guardarlo profondamente negli occhi, capisco che davanti a me ho un uomo, pieno di vita e voglia di vivere. Comincio a parlagli di come sta, mi risponde”bene, abbastanza bene”, comincio a parlare freneticamente perché penso che ho poco, pochissimo tempo per vederlo, allora gli chiedo che sensazione ha in questo momento, come si possa classificare la squadra…..Mi ferma, domandandomi “quale squadra, la Cisco a la Lazio?”. Mi si blocca il cuore, mo che gli dico, se parlo della Cisco posso salvarmi, ma se dico Lazio??? Ma siccome il cuore e più forte dell’emozione mi scappa dalla bocca “Lazio ovviamente”. Allora vedo che i suoi occhi cominciano a trasformarsi, non sono più pieni di luce come li avevo visti prima, ma si stanno oscurando, allora subito capisco che ho detto una cazzata e mi riprendo subito dicendogli “Si , ma della Tua Lazio”. Ritorna quella luce che avevo visto sparire dai suoi occhi, comincia a tremare, incrocia le braccia e mi guarda fisso. Ho paura!! Comincia il suo racconto di Lazio. Mi dice “Vedi, quando qualcuno mi chiede di Lazio, comincio a sudare, fatico a capire, tremo, troppa Lazio vedo sempre davanti ai miei occhi. Ma ti ricordi quando sono venuto a casa quel 11 Agosto?” Gli rispondo che ero presente quel giorno a Formello, faceva minimo 40°, che da sopra ci spruzzavano acqua perché non si resisteva dal caldo. Sorride, perché vede che sono sincero, allora continua ” Si mi ricordo quella giornata. Eravate minimo 4-5 mila persone per vedere il ritorno del vecchio” Subito lo blocco, e gli dico che non e vecchio, anzi potessi avere io il fisico che ha lui, la sua agilità, i suoi addominali ecc.ecc… Sorride, mi da una pacca sulla spalla, e ride, ma dopo ricomincia il suo racconto “ Vedi, vedermi quella muraglia umana, appena sono entrato sul campo gridare il mio nome, beh non ti puoi immaginare che emozione possa avere avuto, volevo abbracciarvi uno per uno, stringervi a me come stringo le mie figlie, ma l’emozione forte era vedervi tutti li, per me.”Allora prendo coraggio e gli domando quando entrava in campo e girava il suo sguardo verso la curva Nord cosa provava, lo precedo facendogli vedere sul mio telefonino le foto della curva in piena attività, con sciarpe, bandiere e stendardi, anzi gli faccio anche vedere un video del derby, del suo goal, della sua esultanza sotto la curva Sud come 15 anni fa con quel dito alzato. Noto sul suo volto una leggera lacrima ma penso sarà il caldo!! No era proprio emozione!!! Passano una 30 di secondi prima che ricomincia a parlare “Vedi, quando entravo in campo e giravo lo sguardo verso la curva, mi rivedevo li quando ero ragazzo e venivo allo stadio a tifare, vedere Diablo, Fabrizio, Yuri e Paolo, che erano sopra la vetrata che mi incitavano e insieme a loro tutti voi, le forze mi si raddoppiavano, sentivo nelle gambe una forza tremenda che pensavo da un momento all’altro potessero scoppiare, la paura di fare le cose sbagliate nel cervello mi frullavano in continuazione, allora prendevo fiato, respiravo profondamente, ma appena vedevo quei colori che sventolavano, l’adrenalina mi saliva a 1000. Ma la soddisfazione di mettere quella maglia addosso, di vedere che l’Aquila sta sul mio petto direzione del cuore, faceva passare tutto. Come ti ho detto sono molto legato alla curva, mi siete sempre stati vicino anche nei momenti più difficili, ed non avete mai smesso di credere in me. Per questo non mi sono mai pentito di essere così legato a voi nonostante questo rapporto desse fastidio a molti”. Sono frastornato da tutte quelle belle parole che ha rivolto verso di noi, me compreso, tifoso di curva, ma i miei occhi vanno su i suoi tatuaggi che ha ed in particolare quello che ha sul bicipite destro….guarda caso proprio a destra, infatti gli chiedo il perché di quel nome e lui risponde “ Ammiro Mussolini per tante cose che ha fatto in un paese devastato come l’Italia in quel momento storico. Sai che sono stato immediatamente indicato come il male oscuro, il peggiore esempio per i ragazzi. Venivo massacrato continuamente, forse perché sono io il primo ad aver avuto per primo il coraggio di schierarmi, anche se difendere idee come le mie non è facile. Io sono di destra e tutti lo sanno, ma non vado in giro a picchiare la gente con il bastone, come pensa la gente schiava di una comunicazione corrotta e inquinata. La mia idea di destra si rifà al fascismo del Ventennio, di quel periodo ci sono dei valori in cui credo profondamente, anche se credo che si siano fatti degli errori importanti. Però difendo con tutto me stesso certi valori legati al fascismo, come il rispetto delle leggi e i patriottismo, sono orgoglioso di essere italiano, bisogna difendere l’Italia, dobbiamo trovare il modo di andare aventi solo con le nostre risorse, e poi la bandiera.
Tanti si scoprono italiani solo quando si vince una competizione come i Mondiali, vengono sventolati questi tricolori senza sapere che quello non è patriottismo. In Italia manca il senso di appartenenza ad uno Stato che ha avuto una storia, che ha un patrimonio culturale e artistico unico e invidiabile da tutti. Non capisco perché quando in curva si sventola il tricolore, subito si deve considerare che quella curva, che quel ragazzo sia fascista? E’ una cosa folle. Il tricolore per me è un simbolo del mio orgoglio di essere italiano. Ho subito tante ingiustizie per il braccio teso nel derby, ma non me ne frega niente, non ho mai nascosto i miei ideali, ma ho sempre accettato il pensiero di altri che non la pensano come me, mi hanno considerato il male, il pericolo, perché io non posso esternare il mio pensiero e gli altri si???? IO ne sono orgoglioso!
Sono passate quasi 2 ore, ci siamo presi quasi 2 caffè a testa, ma ad un certo punto mi dice “Adesso ti devo salutare”. Mi si ferma di nuovo il cuore, e penso quando mai potrò più rivederlo così vicino a me, ma sono costretto a malincuore a salutarlo pure io. Ma prima che lo perda di vista tra la folla di gente che passeggia per Roma gli grido “Paole’ comunque forza Lazio”, si ferma, si gira, mette la sua mano sul cuore e mi risponde dicendo “Sempre forza Lazio, e forza e onore e in alto i cuori”. Onore a te uomo libero!!!!!!!!!!!!!




Ps.:Non pensate che questa sia una vera intervista, ma quando mi sono accorto che una cliente mi stava chiamando da 2 ore per essere servita, e che mia moglie si è incazzata nel vedermi così stralunato…….ho capito che era tutto un sogno………un sogno che non potrò mai scordare di aver parlato con Paolo Di Canio.peccato speravo tanto che fosse vero,il tuo racconto ha fatto capire a tutti quanto tieni alla tua squadra e anche al giocatore che piu' la rappresenta.Spero x te che presto potrai veramente incontrarlo anche solo 5 minuti e fargli provare le stesse emozioni che hai fatto provare a tutti noi col tuo racconto:-:-01#19

gerardo1961
06-05-07, 08:36
peccato speravo tanto che fosse vero,il tuo racconto ha fatto capire a tutti quanto tieni alla tua squadra e anche al giocatore che piu' la rappresenta.Spero x te che presto potrai veramente incontrarlo anche solo 5 minuti e fargli provare le stesse emozioni che hai fatto provare a tutti noi col tuo racconto:-:-01#19
Un grazie di cuore....
Ma per me l'intervista è vera, e spero che lo è stata anche per tutti voi.
Con affetto Gerardo :-01#44

fab87
06-05-07, 10:46
Un grazie di cuore....
Ma per me l'intervista è vera, e spero che lo è stata anche per tutti voi.
Con affetto Gerardo :-01#44


gerardo, la tua intervista è troppo emozionante,nel leggerla per l'ennesima volta un paio di lacrime mi sono scese lungo il volto..,leggendo la tua intervista è come se si avesse Di Canio affianco...è troppo bello!!!

Toninuccio
06-05-07, 17:01
Un grazie di cuore....
Ma per me l'intervista è vera, e spero che lo è stata anche per tutti voi.
Con affetto Gerardo :-01#44

Per me è vera... sarebbero state queste le sue parole!!!

geppo
06-05-07, 17:43
Caro Gerardo, Geppo mi ha parlato a lungo di te. Dopo aver letto questo, considerala vera l'intervista. Sembra che mi conosci da una vita e questo ti rende onore. Ti ringrazio per quello che fai per me e per Geppo. L'amore che ci lega alla lazio è insostenibile, lo dimostri continuamente. Con l'occasione ringrazio anche tutti i ragazzi del forum per le belle parole che spendete su di me. Ringrazio anche Geppo per la possibilità che mi ha dato. Un saluto a tutti voi con stima ed affetto vostro:

Paolo Di Canio.

Ancora, se lo dice paolo non si discute.

Geppo!!!:-01#44