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Visualizza Versione Completa : 1986-87, il Napoli vince scudetto e Coppa Italia



Ferdinando IV
10-05-07, 18:07
Una squadra che ha puntando e vinto molti uomini del Sud un esempio che dovrebbe essere imitato nel calcio ed in ogni settore di attività soprattutto oggi..


Il 10 maggio 1987 il Napoli vinceva il primo scudetto, nel campionato italiano di calcio, il 13 giugno gli azzurri s’imponevano in Coppa Italia per la terza volta, realizzando un accoppiata scudetto – Coppa Italia storica e trionfale..

Questo anno ricorrono venti anni da quel doppio successo, che è stato analizzato e celebrato in quasi ogni suo aspetto. Perché un giocatore sia considerato campione d’Italia deve nel corso del campionato che la sua squadra vince fare almeno una presenza ovvero scendere in campo, anche se per pochi istanti almeno in una partita. La compagine partenopea nel campionato 86-87 ha schierato diciotto calciatori. Questi per luogo di nascita erano: 4 della provincia di Napoli (Caffarelli, Ferrara, Muro e Romano), 1 del Principato Citeriore ovvero la provincia di Salerno (Bruscolotti), 1 del Principato Ulteriore cioè l’Irpinia (De Napoli), 3 di Terra di Lavoro ovvero la provincia di Caserta ed il basso Lazio (Carnevale, Di Fusco e Volpecina), 1 della Calabria Ulteriore Prima oggi le province di Catanzaro e Vibo Velenzia (Bigliardi) 1 siciliano (Marino), 1 romano (Giordano), 1 piemontese (Garella), 1 emiliano (Bagni), 2 lombardi (Ferrario e Sola), 1 nato in Francia (Renica) ed un argentino (Maradona). Nella Coppa Italia i giocatori azzurri schierati furono ventidue, oltre ai diciotto del campionato altri quattro tutti della provincia di Napoli: Carannante, Castellone, Celestini e Puzone. Il presidente all’epoca era Corrado Ferlaino, calabrese ma napoletano d’adozione e tra i dirigenti emergenti Pierpaolo Marino, napoletano. Lo sponsor tecnico era la NR una ditta d’abbigliamento sportivo anch’essa napoletana..

Riepilogando su 18 giocatori campioni d’Italia 11 erano duosiciliani e di questi 8 campani e tra questi a loro volta 4 di Napoli e provincia. In coppa Italia su 22 giocatori campioni 15 duosiciliani di cui 12 campani ed 8 nati nella provincia di Napoli..

L’accoppiata scudetto e Coppa Italia che il Napoli 1986-87 ha conseguito puntando su molti uomini del Sud è un esempio che dovrebbe essere imitato in ogni settore delle attività umane con o senza scopo di lucro. E’ chiaro che gli uomini del Sud devono poter agire in organizzazioni situate a Sud e non in territori lontani per fare la fortuna di altri paesi. Questo porterebbe lustro alle Due Sicilie, all’interno e fuori dai suoi confini. Inoltre per ogni duosiciliano far parte di un progetto lavorativo o sportivo svolto nella sua terra gli da motivazioni in più consapevole di dare prestigio alla propria Patria..

Queste vittorie potrebbero essere ancora oggi ripetute in campo calcistico, ed il fatto che la Società Sportiva Calcio Napoli ha vinto con tanti uomini del Sud dovrebbe spingere il Napoli di oggi, ma anche altri grandi club duosiciliani, a partire dal Palermo, a puntare sui giocatori del Sud Italia..

L’ideale, ovvero il sogno, sarebbe che il Napoli o il Palermo o un altra squadra delle Due Sicilie vincesse uno scudetto schierando solo giocatori duosiciliani, lasciando in rosa una percentuale di giocatori della regione e della città in cui la squadra a sede..

Realisticamente sarebbe fattibile una squadra con una rosa di due terzi di giocatori meridionali, imponendosi come regola di giocare ogni partita almeno con sei undicesimi di giocatori duosiciliani in campo..

Ed esempio se per il prossimo anno il Napoli riuscisse ad acquistare: Montella, Cassano, Materazzi, Fabio Cannavaro e Gattuso. Potrebbe avendo già Iezzo, Rullo e Calaiò schierare otto giocatori duosiciliani che insieme a qualche discreto giocatore straniero come Ronandinho, Messi, Cristiano Ronaldo, potrebbe anche arrivare al quarto posto massimo piazzamento consentito dalla cupola..

La società che adotterebbe tale politica diverrebbe di fatto una bandiera delle Due Sicilie, aumentando l’identificazione con il suo territorio e la sua gente. Proprio il contrario del calcio del XXI secolo. Un calcio globalizzato, dove contano solo i soldi e senza anima dove le squadre di fatto non rappresentano più il loro territorio ed i suoi tifosi sono ridotti a numeri ed a merce di scambio per strappare più o meno soldi con i diritti televisivi..

L’Inter che quest’anno ha ottenuto lo scudetto ha nella sua rosa, di ventisette giocatori, ventuno stranieri ed i 6 calciatori con nazionalità italiana nessuno è lombardo. Una bella differenza con la rosa del Napoli Campione d’Italia 1986-87.


FORZA NAPOLI

Metapapero
10-05-07, 18:14
Una squadra che ha puntando e vinto molti uomini del Sud un esempio che dovrebbe essere imitato nel calcio ed in ogni settore di attività soprattutto oggi..


Il 10 maggio 1987 il Napoli vinceva il primo scudetto, nel campionato italiano di calcio, il 13 giugno gli azzurri s’imponevano in Coppa Italia per la terza volta, realizzando un accoppiata scudetto – Coppa Italia storica e trionfale..

Questo anno ricorrono venti anni da quel doppio successo, che è stato analizzato e celebrato in quasi ogni suo aspetto. Perché un giocatore sia considerato campione d’Italia deve nel corso del campionato che la sua squadra vince fare almeno una presenza ovvero scendere in campo, anche se per pochi istanti almeno in una partita. La compagine partenopea nel campionato 86-87 ha schierato diciotto calciatori. Questi per luogo di nascita erano: 4 della provincia di Napoli (Caffarelli, Ferrara, Muro e Romano), 1 del Principato Citeriore ovvero la provincia di Salerno (Bruscolotti), 1 del Principato Ulteriore cioè l’Irpinia (De Napoli), 3 di Terra di Lavoro ovvero la provincia di Caserta ed il basso Lazio (Carnevale, Di Fusco e Volpecina), 1 della Calabria Ulteriore Prima oggi le province di Catanzaro e Vibo Velenzia (Bigliardi) 1 siciliano (Marino), 1 romano (Giordano), 1 piemontese (Garella), 1 emiliano (Bagni), 2 lombardi (Ferrario e Sola), 1 nato in Francia (Renica) ed un argentino (Maradona). Nella Coppa Italia i giocatori azzurri schierati furono ventidue, oltre ai diciotto del campionato altri quattro tutti della provincia di Napoli: Carannante, Castellone, Celestini e Puzone. Il presidente all’epoca era Corrado Ferlaino, calabrese ma napoletano d’adozione e tra i dirigenti emergenti Pierpaolo Marino, napoletano. Lo sponsor tecnico era la NR una ditta d’abbigliamento sportivo anch’essa napoletana..

Riepilogando su 18 giocatori campioni d’Italia 11 erano duosiciliani e di questi 8 campani e tra questi a loro volta 4 di Napoli e provincia. In coppa Italia su 22 giocatori campioni 15 duosiciliani di cui 12 campani ed 8 nati nella provincia di Napoli..

L’accoppiata scudetto e Coppa Italia che il Napoli 1986-87 ha conseguito puntando su molti uomini del Sud è un esempio che dovrebbe essere imitato in ogni settore delle attività umane con o senza scopo di lucro. E’ chiaro che gli uomini del Sud devono poter agire in organizzazioni situate a Sud e non in territori lontani per fare la fortuna di altri paesi. Questo porterebbe lustro alle Due Sicilie, all’interno e fuori dai suoi confini. Inoltre per ogni duosiciliano far parte di un progetto lavorativo o sportivo svolto nella sua terra gli da motivazioni in più consapevole di dare prestigio alla propria Patria..

Queste vittorie potrebbero essere ancora oggi ripetute in campo calcistico, ed il fatto che la Società Sportiva Calcio Napoli ha vinto con tanti uomini del Sud dovrebbe spingere il Napoli di oggi, ma anche altri grandi club duosiciliani, a partire dal Palermo, a puntare sui giocatori del Sud Italia..

L’ideale, ovvero il sogno, sarebbe che il Napoli o il Palermo o un altra squadra delle Due Sicilie vincesse uno scudetto schierando solo giocatori duosiciliani, lasciando in rosa una percentuale di giocatori della regione e della città in cui la squadra a sede..

Realisticamente sarebbe fattibile una squadra con una rosa di due terzi di giocatori meridionali, imponendosi come regola di giocare ogni partita almeno con sei undicesimi di giocatori duosiciliani in campo..

Ed esempio se per il prossimo anno il Napoli riuscisse ad acquistare: Montella, Cassano, Materazzi, Fabio Cannavaro e Gattuso. Potrebbe avendo già Iezzo, Rullo e Calaiò schierare otto giocatori duosiciliani che insieme a qualche discreto giocatore straniero come Ronandinho, Messi, Cristiano Ronaldo, potrebbe anche arrivare al quarto posto massimo piazzamento consentito dalla cupola..

La società che adotterebbe tale politica diverrebbe di fatto una bandiera delle Due Sicilie, aumentando l’identificazione con il suo territorio e la sua gente. Proprio il contrario del calcio del XXI secolo. Un calcio globalizzato, dove contano solo i soldi e senza anima dove le squadre di fatto non rappresentano più il loro territorio ed i suoi tifosi sono ridotti a numeri ed a merce di scambio per strappare più o meno soldi con i diritti televisivi..

L’Inter che quest’anno ha ottenuto lo scudetto ha nella sua rosa, di ventisette giocatori, ventuno stranieri ed i 6 calciatori con nazionalità italiana nessuno è lombardo. Una bella differenza con la rosa del Napoli Campione d’Italia 1986-87.


FORZA NAPOLI

a me fa muri' Ronaldinho il discreto giocatore straniero...

:D

Borjes
11-05-07, 00:14
Ed esempio se per il prossimo anno il Napoli riuscisse ad acquistare: Montella, Cassano, Materazzi, Fabio Cannavaro e Gattuso. Potrebbe avendo già Iezzo, Rullo e Calaiò schierare otto giocatori duosiciliani che insieme a qualche discreto giocatore straniero come Ronandinho, Messi, Cristiano Ronaldo,

e chi paga?

Ferdinando IV
12-05-07, 08:57
e chi paga?

De laurentis è uno dei più granid produttori cinemaotografici; inoltre distribuisce per propio conto con la Filmlauro quello che produce. E' tra i proprietari di Cinecittà.
I soldi non ci mancano!

Ho fatto quella formazione per illustrare un esempio noterai che è quasi una nazionale delle Due Sicilie con tre giocatori che ho chiamato ironicamente "discreti".
Quando juve inter e milan si comprano un giocatore fosse anche una scamorza i tre grandi quotidiani sportivi (tutti con sede e redazione al nord) dicono che quel giocatore è un fenomeno. Se il Napoli compra Pelè allora questo è definito un "discreto giocatore"

Ferdinando IV
12-05-07, 09:00
Chi c'era come il sottoscritto può rinfrescare la memoria, chi non c'era approfondirà la storia del Napoli:

http://www.lastampaproibita.net/Napoli87.html

Ferdinando IV
26-08-08, 08:17
La stessa pagina si può trovare anche a questo link:

http://www.lastampaabrasiva.net/Napoli87.html