Visualizza Versione Completa : Roma da riscoprire
Apro questa discussione per poter parlare di quelle tante cose che sono a Roma ma che spesso, purtroppo, sono dimenticate completamente per via della concorrenza di opere ben più conosciute. Quello di cui la discussione si propone di trattare sono cose anche piccole, come anche una semplice lapide, che però possono costituire per lo meno qualcosa di molto curioso.
Allora immergiamoci tutti assieme in questo viaggio alla riscoperta di una Roma spesso, purtroppo, dimenticata!
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Il campanile di Borromini della Chiesa di Sant'Andrea delle Fratte: un po' perchè offuscato dagli altri capolavori del Borromini, un po' perchè, come si vede anche dalla foto, non è così facile da vedere, ma purtroppo questa grande opera barocca spesso è dimenticata.
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La Torre della Scimmia, in Via dei Portighesi. La torre ha questa particolare denominazione perchè la famiglia Scapucci, che era proprietaria della torre, possedeva una scimmia che un giorno prese tra le braccia il figlio del proprietario della torre che era ancora in fasce e lo portò fino alla sommità della torre. Il padre del bambino allora, pregò la Vergine e fece un fischio per richiamare la scimmia, che riscese dalla torre portando con sè il bambino. Da allora un lume splende di fronte all'immagine della Vergine.
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Avanzi dell'antica Roma in Vicolo Sugarelli.
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Le colonne di Palazzo Wedekind, palazzo neoclassico di Piazza Colonna, attualmente sede del quotidiano "Il Tempo".
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Antico bassorilievo all'angolo tra Via dell'Orso e Vicolo dei Soldati.
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Edicola Sacra in Via Liberiana, di fronte a Santa Maria Maggiore.
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La Fontana del Mascherone in Piazza Pietro d'Illiria, all'Aventino.
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Un lato della torre sull'Isola Tiberina.
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Il cortile di Palazzo Odescalchi in Piazza dei Santissimi Apostoli.
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Il Clivo di Scauro, presso la Chiesa dei Santi Giovanni e Paolo al Celio.
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Via Giulia all'altezza di Palazzo Sacchetti.
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Incisione su un muro di Piazza di Pietra.
Qui è necessaria una citazione:
NETTUNO E GESU' CRISTO di Costantino Maes 1885
"Che ha a che fare il Dio Nettuno con Nostro Signore Gesù Cristo? Nulla davvero; eppure di casa sono buoni amici, come ora vedrete.
A Piazza di Pietra (http://www.tesoridiroma.net/galleria/dove/foto/dst37.jpg) nel Tempio del vecchio, gentile, paganissimo Nettuno si trova l'immagine di un Crocefisso, che deve avere una data vecchissima a giudicare dal lavoro e dal posto in cui si trova. Il Crocefisso, scolpito anche con una certa diligenza trovasi sulla quarta colonna venendo da Piazza di Sciarra all'altezza della sommità del lampione. Ci vogliono per altro due buoni occhi per vederlo, o meglio un buon binocolo da teatro, altrimenti rimanete colla curiosità in corpo, e non per colpa mia. Come si troverà quell'antico Crocefisso lassù? Questo è il mistero. Quantunque i misteri sia meglio lasciarli stare, pure vi dirò la mia opinione. Nei tempi loschi, quando Roma era ridotta un mucchio di rovine, con poche casucce, e forse capanne, come nei suoi tempi preistorici, dopo le invasioni dei barbari,credo che qualche povero abituro fosse appoggiato alle colonne di Nettuno. Chi abitava questa casupola sarà stato certo un buon cristiano, forse uno scalpellino, e si sarà giovato del pezzo di colonna, che rispondeva nella sua cameruccia da dormire, per intagliarvi l'immagine del Redentore, in quel punto che rispondeva forse al suo capezzale. Se non vi capacita questa spiegazione, trovatene un'altra. E addio."
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Targa di età Romana in Via del Pellegrino.
Ecco la traduzione:
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La torretta del Palazzo Delfini, in Via dei Delfini.
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Piazza dei Cavalieri di Malta, opera architettonica di Giovanni Battista Piranesi.
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La Torre del Grillo.
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Via di San Vito, con la Fontana Rionale di Monti e l'Arco di Gallieno.
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La Fontana Celimontana di Via Annia, al Celio.
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Fontana in Piazza Capo di Ferro.
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Porta Settimiana, a Trastevere.
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La Chiesa di Santa Dorotea, a Trastevere, costruita su progetto di Giovanni Battista Nolli.
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La Cappella Pamphilj, all'interno di Villa Doria Pamphilj.
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Casetta interna al Giardino di Palazzo Barberini.
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