Manfr
23-05-07, 18:37
Dunque dunque dunque....
La situazione politica ed economica dell'Italia è, a grandi linee, descritta qui: http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?t=345320
L'Italia ha ancora due Camere, di 400 e 200 deputati: l'Assemblea Nazionale e il Consiglio del Lavoro. Il Consiglio è formato dai rappresentanti, per parti uguali, delle parti sociali, mentre l'Assemblea viene eletta con sistema maggioritario a doppio turno.
I partiti in lizza:
Partito Marxista Leninista Italiano: dopo lo scioglimento del PCI nel 1969 e il tentato golpe del 1970, l'elettorato comunista si è diviso prevalentemente tra questo partito, DP e il PSU. Guidato dall'eterno leader Giovanni Scuderi, è l'unica formazione politica italiana che non sia mai stata al Governo (vige una emarginazione simile a quella subita dal Front National francese). A differenza che nel nostro mondo, il peso maggiore del PMLI ha impedito il suo distacco dalla Cina: di conseguenza, in economia il PMLI propone un "socialismo di mercato" modello Deng e il rilancio di industria e agricoltura a scapito del terziario, in politica estera un alleanza politico-economico-culturale con la Cina. Ferocemente euroscettico, non particolarmente toccato dalla questione ambientale, è piuttosto conservatore in tema di diritti civili, per non concedere troppo al deviazionismo borghese.Antifederalista.
Partito Socialista Unitario: Guidato da Giorgiana Masi, come ci si potrebbe aspettare è tutto fuorchè unitario- al suo interno convivono infatti diverse correnti anche molto diverse tra loro, unite solo da alcuni punti saldi. I gruppi di spicco sono gli autonomisti (guidati dall'anziano ex premier Craxi, propongono una politica economica liberalsocialista, diritti civili, garantismo, fermezza dura contro droga e mafia, europeismo spinto, dialogo politico a tutto campo, destra e PMLI esclusi), i gobettiani (guidati dall'influente ex premier Emma Bonino, sono il nostro partito radicale), la Sinistra Nazionale (guidata da Massimo Brutti, propone una politica economica socialdemocratica classica, estesi diritti civili e anticlericalismo, uniti però a una forte impronta law and order e a un forte nazionalismo europeo e italiano), la Sinistra Democratica (gli eredi del vecchissimo PCI, guidati dal giovane Gennaro Migliore, propongono una politica economica socialdemocratica spinta, un pò più tiepidi sui diritti civili e sull'europeismo, giustizialisti). Federalista, Sinistra Nazionale a parte.
Partito dei Lavoratori Cristiani: Dopo che l'ex Presidente Prodi ha rassegnato le dimissioni, sono in mano a Giovanni Russo Spena. Propongono una politica socialdemocratica ma con fortissimo rigore di bilancio, liberalizzazioni nel settore delle professioni, un ritorno al governo parlamentare, più tiepidi degli storici alleati socialisti in diritti civili (DICO anzichè PACS, per intenderci), pacifisti e garantisti. "Comunalista".
Democrazia Popolare: erede di Democrazia Proletaria, è divisa in tre correnti: gli ex Lotta Continua, gli ex Movimento Studentesco, gli ex Autonomia Operaia. Al momento, la corrente prevalente è la prima, che ha eletto Adriano Sofri segretario. Gli LC propongono una politica economica di flexicurity, fermezza durissima contro la droga, iper garantismo, diritti civili moderati (anche qui DiCo anzichè PACS), ma vengono contrastati sia dai movimentisti di Capanna, più libertari in tema di droga e diritti, sia dagli "autonomisti", molto più attenti all'ecologia e ai movimenti new global.
Movimento Indiano Metropolitano-L'immaginazione al potere: movimento a metà tra il goliardico e il serio, è una confederazione di forze ambientaliste e libertarie spinte, al limite dell'anarcoide, guidata dall'ex astro in ascesa demoproletario Francesco Rutelli. Ex sindaco di Roma, abbandonò DP dopo il Giubileo del 2000 per polemica contro il "servilismo clericale".
Partito Democratico Nazionale: partito monarchico, conservatore nei diritti civili, liberista in economia, americanista ed euroscettico, ferocemente giustizialista guidato dall'ex Presidente della Repubblica Domenico Fisichella. Antifederalista.
Cristianesimo e Libertà: Leader Roberto Formigoni, è la trasformazione in partito politico di Comunione e Liberazione. Molto conservatore nei diritti etici, liberista ma per la sussidiarietà in economia, filoarabo, ipergarantista, agnostico sulla questione istituzionale, euroscettico, ultrafederalista.
Partito Democratico delle Libertà: Sotto la guida dell'avvocato Cesare Previti, questa formazione di "centro liberale" propone un programma conservatore nei diritti etici, ipergarantista, monarchico, liberista all'interno ma protezionista all'esterno, antifederalista, euroscettico.
Unione Democratica Repubblicana: il partito fondato da Randolfo Pacciardi, è ferocemente laicista (modificò pesantemente il concordato, prima che Craxi lo abolisse del tutto), europeista e atlantista, liberista in economia, centralista, molto law and order nell'approccio. Guidato da Letizia Moratti Brichetto Arnaboldi etc
Patto Democratico: nato dalla convergenza dei settori della DC, del PCI e del PRI, e sotto la leadership di Luigi Berlinguer, si considera erede della "Prima Repubblica" e vorrebbe un ritorno alla Costituzione quarantottina. Socialdemocratico in economia, tiepido nei diritti civili, europeista e atlantista. Ultimamente in forte crisi di consensi.
Italia Nuova-Ordine Autorità Merito: In mano all'anziano ma sempre valido leader storico di Ordine Nuovo Pino Rauti, è il partito votato dalla gran parte di quel 15% di neopagani che vi sono in Italia. Per un governo forte all'americana, molto conservatore nei diritti etici, per una politica economica di flexsicurity, law and order, euroscettico e antiamericanista. In seguito alla svolta di Fiuggi del 1984 rautiana, si è organizzata una forte corrente di "Neo Avanguardisti" guidata dall'astro nascente Gianfranco Fini, che si ricollega più al fascismo duro e puro, e alla destra sociale corporativistica. Antifederalista.
Nuova Posizione: ancora sotto la leadership di Roberto Fiore, il partito erede di Terza Posizione ha mantenuto gran parte delle sue vecchie idee: sostanzialmente, propone il programma di Forza Nuova depurato del clericalismo estremo (niente Concordato nè privilegi, anche se le posizioni etiche sono pesantemente conservatrici) e con l'aggiunta di un forte europeismo e federalismo regionale. Antomondialista.
La situazione politica ed economica dell'Italia è, a grandi linee, descritta qui: http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?t=345320
L'Italia ha ancora due Camere, di 400 e 200 deputati: l'Assemblea Nazionale e il Consiglio del Lavoro. Il Consiglio è formato dai rappresentanti, per parti uguali, delle parti sociali, mentre l'Assemblea viene eletta con sistema maggioritario a doppio turno.
I partiti in lizza:
Partito Marxista Leninista Italiano: dopo lo scioglimento del PCI nel 1969 e il tentato golpe del 1970, l'elettorato comunista si è diviso prevalentemente tra questo partito, DP e il PSU. Guidato dall'eterno leader Giovanni Scuderi, è l'unica formazione politica italiana che non sia mai stata al Governo (vige una emarginazione simile a quella subita dal Front National francese). A differenza che nel nostro mondo, il peso maggiore del PMLI ha impedito il suo distacco dalla Cina: di conseguenza, in economia il PMLI propone un "socialismo di mercato" modello Deng e il rilancio di industria e agricoltura a scapito del terziario, in politica estera un alleanza politico-economico-culturale con la Cina. Ferocemente euroscettico, non particolarmente toccato dalla questione ambientale, è piuttosto conservatore in tema di diritti civili, per non concedere troppo al deviazionismo borghese.Antifederalista.
Partito Socialista Unitario: Guidato da Giorgiana Masi, come ci si potrebbe aspettare è tutto fuorchè unitario- al suo interno convivono infatti diverse correnti anche molto diverse tra loro, unite solo da alcuni punti saldi. I gruppi di spicco sono gli autonomisti (guidati dall'anziano ex premier Craxi, propongono una politica economica liberalsocialista, diritti civili, garantismo, fermezza dura contro droga e mafia, europeismo spinto, dialogo politico a tutto campo, destra e PMLI esclusi), i gobettiani (guidati dall'influente ex premier Emma Bonino, sono il nostro partito radicale), la Sinistra Nazionale (guidata da Massimo Brutti, propone una politica economica socialdemocratica classica, estesi diritti civili e anticlericalismo, uniti però a una forte impronta law and order e a un forte nazionalismo europeo e italiano), la Sinistra Democratica (gli eredi del vecchissimo PCI, guidati dal giovane Gennaro Migliore, propongono una politica economica socialdemocratica spinta, un pò più tiepidi sui diritti civili e sull'europeismo, giustizialisti). Federalista, Sinistra Nazionale a parte.
Partito dei Lavoratori Cristiani: Dopo che l'ex Presidente Prodi ha rassegnato le dimissioni, sono in mano a Giovanni Russo Spena. Propongono una politica socialdemocratica ma con fortissimo rigore di bilancio, liberalizzazioni nel settore delle professioni, un ritorno al governo parlamentare, più tiepidi degli storici alleati socialisti in diritti civili (DICO anzichè PACS, per intenderci), pacifisti e garantisti. "Comunalista".
Democrazia Popolare: erede di Democrazia Proletaria, è divisa in tre correnti: gli ex Lotta Continua, gli ex Movimento Studentesco, gli ex Autonomia Operaia. Al momento, la corrente prevalente è la prima, che ha eletto Adriano Sofri segretario. Gli LC propongono una politica economica di flexicurity, fermezza durissima contro la droga, iper garantismo, diritti civili moderati (anche qui DiCo anzichè PACS), ma vengono contrastati sia dai movimentisti di Capanna, più libertari in tema di droga e diritti, sia dagli "autonomisti", molto più attenti all'ecologia e ai movimenti new global.
Movimento Indiano Metropolitano-L'immaginazione al potere: movimento a metà tra il goliardico e il serio, è una confederazione di forze ambientaliste e libertarie spinte, al limite dell'anarcoide, guidata dall'ex astro in ascesa demoproletario Francesco Rutelli. Ex sindaco di Roma, abbandonò DP dopo il Giubileo del 2000 per polemica contro il "servilismo clericale".
Partito Democratico Nazionale: partito monarchico, conservatore nei diritti civili, liberista in economia, americanista ed euroscettico, ferocemente giustizialista guidato dall'ex Presidente della Repubblica Domenico Fisichella. Antifederalista.
Cristianesimo e Libertà: Leader Roberto Formigoni, è la trasformazione in partito politico di Comunione e Liberazione. Molto conservatore nei diritti etici, liberista ma per la sussidiarietà in economia, filoarabo, ipergarantista, agnostico sulla questione istituzionale, euroscettico, ultrafederalista.
Partito Democratico delle Libertà: Sotto la guida dell'avvocato Cesare Previti, questa formazione di "centro liberale" propone un programma conservatore nei diritti etici, ipergarantista, monarchico, liberista all'interno ma protezionista all'esterno, antifederalista, euroscettico.
Unione Democratica Repubblicana: il partito fondato da Randolfo Pacciardi, è ferocemente laicista (modificò pesantemente il concordato, prima che Craxi lo abolisse del tutto), europeista e atlantista, liberista in economia, centralista, molto law and order nell'approccio. Guidato da Letizia Moratti Brichetto Arnaboldi etc
Patto Democratico: nato dalla convergenza dei settori della DC, del PCI e del PRI, e sotto la leadership di Luigi Berlinguer, si considera erede della "Prima Repubblica" e vorrebbe un ritorno alla Costituzione quarantottina. Socialdemocratico in economia, tiepido nei diritti civili, europeista e atlantista. Ultimamente in forte crisi di consensi.
Italia Nuova-Ordine Autorità Merito: In mano all'anziano ma sempre valido leader storico di Ordine Nuovo Pino Rauti, è il partito votato dalla gran parte di quel 15% di neopagani che vi sono in Italia. Per un governo forte all'americana, molto conservatore nei diritti etici, per una politica economica di flexsicurity, law and order, euroscettico e antiamericanista. In seguito alla svolta di Fiuggi del 1984 rautiana, si è organizzata una forte corrente di "Neo Avanguardisti" guidata dall'astro nascente Gianfranco Fini, che si ricollega più al fascismo duro e puro, e alla destra sociale corporativistica. Antifederalista.
Nuova Posizione: ancora sotto la leadership di Roberto Fiore, il partito erede di Terza Posizione ha mantenuto gran parte delle sue vecchie idee: sostanzialmente, propone il programma di Forza Nuova depurato del clericalismo estremo (niente Concordato nè privilegi, anche se le posizioni etiche sono pesantemente conservatrici) e con l'aggiunta di un forte europeismo e federalismo regionale. Antomondialista.