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Visualizza Versione Completa : Nasce Dacia



DACIA (POL)
28-05-07, 10:29
Si comunica che è stata costituita l'associazione culturale "DACIA" con sede a Bergamo e Presieduta dall'Ingegner Emilia Stoica . Questa iniziativa è nata negli scorsi giorni anche a seguito del vasto interesse che è stato riscontrato dall'incontro tenutosi presso la sala conferenza de "L'Eco di Bergamo" dedicato alla ormai connotazione multiculturale della Lombardia

Il nome che i fondatori, tra cui Dottor Marco Baratto di Mulazzano (Lodi), che è stato nominato Vice Presidente e Porta voce, hanno scelto per quest'esperienza associativa richiama quello dell'antico nome del regno i cui territori si estendevano, all'incirca, sull'odierna Repubblica di Romania. Proprio a queste terre ed ai suoi abitanti che l'associazione è diretta ma, con un’ottica particolare; non una semplice associazione tra connazionali, come siamo ormai abituati a vedere e conoscere, ma un’associazione che, senza fine partitico o di lucro, vuole essere un ponte, un luogo di confronto, conoscenza e dialogo tra gli italiani e romeni.

Se si dovessero definire in sintesi i punti essenziali di questa nuova realtà del panorama associativo lombardo, potremmo individuarli nei seguenti:

- La promozione e il sostegno d’iniziative di carattere culturale e sociale diretta ad accrescere la diffusione e l'approfondimento delle relazioni culturali, storiche e sociali tra l'Italia e la Romania

- La realizzazione e la gestione, in collaborazione con enti pubblici e privati, di attività sociali e culturali a volte del mantenimento, della promozione e della diffusione delle tradizioni romene;

- L'associazione persegue lo sviluppo ed il coordinamento di ogni attività di promozione culturale e sociale nel territorio della Lombardia e delle Regioni e limitrofe volte al fine di un incremento delle idee d’integrazione tra i popoli.


All'interno di questi obbiettivi, l'associazione vuole essere un interlocutore privilegiato anche per la promozione di gemellaggi tra le città della bella terra lombarda con centri della Romania per favorire anche un dialogo tra le istituzioni ed uno scambio di conoscenze ed esperienze nella risoluzione dei problemi della vita quotidiana. Un altro aspetto che sicuramente sarà approfondito sarà il rafforzamento del dialogo ecumenico coinvolgendo le strutture ecclesiali cattoliche e della chiesa ortodossa romena che operano nella nostra Regione

Nell'ottica di creare un vero dialogo tra la comunità romena e quell'italiana, l'associazione Dacia, non può sfortunatamente constare come negli ultimi giorni si siano usati toni fortemente fuorvianti sull’onorabilità della comunità romena. Un popolo che con il suo lavoro contribuisce alla crescita del sistema economico italiano sia attraverso le numerose imprese del nostro Paese delocalizzate in Romania sia con i molti immigrati presenti nella nostra terra. Inoltre, usare la comunità romena, per meri interessi partitici è una cosa riprovevole perché mette a repentaglio la buona convivenza tra le persone e rischia di creare inutili "mostri" che non facendo altro che alimentare l’odio e il pregiudizio, quello stesso pregiudizio che fu all’origine di quel celebre linciaggio magnificamente e drammaticamente descritto dal grande Manzoni nella sua "Storia della Colonna Infame" .

La Romania si è riscattata dalla dittatura attraverso una lotta democratica e popolare e questa nuova Nazione, oggi membro dell’UE, sa bene che questo lo deve ai tanti sacerdoti, i tanti intellettuali che negli anni della repressione e della dittatura dal profondo delle prigioni o dei luoghi di reclusione hanno combattuto, con la forza delle loro idee e con il sacrificio della loro stessa vita, contro ogni tentativo di allontanare la Romania dalla sua tradizionale vocazione ad essere terra cristiana, latina ed europea mantenendo sempre accesa la sacra fiamma della libertà. La Romania è già presente con propri uomini e mezzi nella difesa della Pace nelle diverse parti del mondo pagando, alle volte con il sangue dei suoi figli.
Ovviamente fanno cronaca solo i crimini ed i criminali non la quotidiana vita di persone oneste. Di queste generalizzazioni erano vittime anche gli italiani emigrati, che spesso per colpa di qualche "mela marcia" venivano spesso additati come apparenti ad un popolo di criminali , tutto questo non era vero ovviamente ma non servi a salvare la vita a 11 poveri onesti immigrati siciliani linciati a New Orleans nel 1891.
Se si vuole fare lotta politica, si faccia ma non a danno di comunità e soprattutto non ai danni delle persone.





ASSOCIAZIONE "DACIA"

DACIA (POL)
01-06-07, 10:17
Oggi , in Romania, si ricorda la giornata dei bambini non nati, diverse organizzazioni anti-abortiste sono mobilitate in varie iniziative per sensibilizzare l’opinione pubblica nella difesa della vita fin dal suo concepimento. Il divieto di uccidere l'innocente è da sempre uno dei capisaldi della morale naturale che si trasforma in un impegno ancora più forte per un cristiano che si dica tale. Oggi , come ricordò Giovanni Paolo II nella sua Enciclica “Evangelium Viatae” assistiamo “ ad una “«congiura contro la vita». Essa non coinvolge solo le singole persone nei loro rapporti individuali, familiari o di gruppo, ma va ben oltre, sino ad intaccare e stravolgere, a livello mondiale, i rapporti tra i popoli e gli Stati.” Nella difesa della vita, nella sacralità che essa rappresenta dovremmo ritrovare quella unità d’azione di tutti i cristiani e riproporre a questa Europa secolarizzata il valore e l’orgoglio delle proprie radici cristiane. La vita è il coronamento dell’amore, è il rinnovarsi nell’albero della vita di ogni uno il miracolo della Creazione. Anche per aprirsi alla vita che nessun uomo o donna è chiamato a rimanere solo, ma ad essere uno in due per aprirsi al miracolo della vita. Ed in questa "giusta battaglia" ortodossi e cattolici devono necessariamente trovare la loro unità
Marco Baratto
Ass. Culturale "DACIA"

DACIA (POL)
06-06-07, 10:12
“Giardino della Madre di Dio", ha definito la Romania Giovanni Paolo II nel suo primo viaggio in un paese a maggioranza ortodossa nel 1999. Questo giardino, da un punto di vista religioso, si presenta abbastanza compatto: le statistiche affermano che più dell' 85 % dei rumeni sono membri della Chiesa Ortodossa Rumena, che è seconda solo alla Chiesa ortodossa russa per numero di fedeli e naturalmente la vita religiosa rumena è ritmata dalla spiritualità ortodossa, e questo giardino accanto al grande albero dell’ortodossia ci sono i fiori della Chiesa Cattolica, Greco- Cattolica e Riformata.. Un mosaico interessante, che permette di comprendere ancora maggiormente l’importanza della terza assise ecumenica in programma a Sibiu nel prossimo mese di Settembre. Infatti, in Europa sempre più dilaniata dal secolarismo e dal materialismo che, in alcuni casi ha preso il posto di una nuova forma di ateismo, questo incontro potrebbe gettare le basi per una concreta unione, almeno sul piano operativo, delle chiese cristiane del nostro continente. Quindi non solamente rilanciare il dialogo tra i credenti ma anche predisporre azioni concrete contro le derive che tentano di scardinare la società come ad esempio la centralità della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio.



Marco Baratto

Vice Presidente "DACIA"

DACIA (POL)
04-07-07, 10:10
"il più grande eroe della democrazia del vecchio e nuovo mondo" queste furono le parole pubblicate sul "Steaua Dunarii" nell'articolo che riportava la notizia della morte di
Giuseppe Garibaldi (http://it.wikipedia.org/wiki/Giuseppe_Garibaldi) avvenuta il 2 Giugno 1882. In questo giorno in cui cade il secondo centenario della nascita (1807 -2007), ci inchiniamo difornte alla onestà morale di questo grande campione della libertà, e con esso, onoriamo anche la memoria dei tanti e purtroppo poco noti romeni che con Garibaldi hanno lottato anche per l'unità e l'indipendenza dell'Italia come il pittore George Nastaseanu (http://national.is.edu.ro/en/index.php?pag=personalitati&menuopt=2&letter=14&pers=115) o i tanti romeni che esultavano assieme a Costantino Rosetti , nel 1859, alle vittorie italiane .Infattti, come diceva Giuseppe Mazzini, "italiani e romeni sono popoli doppiamente affratellati, per stirpe e per fede politica" e aggiungerei per amore della libertà. La nostra speranza che anche nel nome di Garibaldi si possa costituire le basi di una nuova convivenza civile

Marco Baratto - porta voce "DACIA"

DACIA (POL)
01-08-07, 08:10
Părintele Patriarh Teoctist a trecut la cele veşnice


Cu profundă durere, Biroul de Presă al Patriarhiei Române anunţă trecerea la Domnul a celui ce a fost Arhiepiscop al Bucureştilor, Mitropolit al Munteniei şi Dobrogei, Locţiitor al Cezareei Capadociei şi Patriarh al Bisericii Ortodoxe Române, Prea Fericitul Părinte Teoctist Arăpaşu. Născut pe plaiuri botoşănene, atras de la o vârstă fragedă de viaţa monahală, Părintele Patriarh Teoctist a urcat treptele ierarhiei bisericeşti începând din anii 1940. Vrednic ucenic al Patriarhului Justinian Marina, Prea Fericitul Părinte Patriarh Teoctist s-a dovedit a fi un slujitor de nădejde în ogorul Domnului şi în activitatea sa de Întâistătător al Bisericii Ortodoxe Române. Păstorind Biserica împreună cu ceilalţi înalţi ierarhi, în vremuri de prigoană a credinţei creştine, a ştiut, prin Harul Sfântului Duh, să conducă corabia Bisericii în misiunea încredinţată ei de Mântuitorul Iisus Hristos. În aceste momente de durere, suflarea ortodoxă românească se roagă Bunului Dumnezeu să aşeze sufletul Prea Fericirii Sale în corturile drepţilor, în sânul lui Avraam să-l odihnească şi cu drepţii să-l numere.
Dumnezeu să-l odihnească în pace!

BIROUL DE PRESĂ AL PATRIARHEI ROMÂNE
(http://www.patriarhia.ro/)