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Visualizza Versione Completa : Marche "sporche" e Marche "pulite"



AleCes
20-06-07, 21:45
In questo forum ho sentito per la prima volta la differenza tra due tipi di Marche: quelle "sporche" e quelle "pulite". Rivolto a tutti i Marchigiani: voi dove tracciate il confine? Io ho sentito dire che il confine è a Senigallia, o che addirittura solo Pesaro-Urbino è "pulita", e che i Pesaresi disprezzano "in modo padano" gli altri. Sarà vero?
Comunque io il confine lo vedo sull'Aso cioè coincide con il confine tra la nuova provincia di Fermo e quella di Ascoli.

Gallo Senone
01-07-07, 21:28
In questo forum ho sentito per la prima volta la differenza tra due tipi di Marche: quelle "sporche" e quelle "pulite". Rivolto a tutti i Marchigiani: voi dove tracciate il confine? Io ho sentito dire che il confine è a Senigallia, o che addirittura solo Pesaro-Urbino è "pulita", e che i Pesaresi disprezzano "in modo padano" gli altri. Sarà vero?
Comunque io il confine lo vedo sull'Aso cioè coincide con il confine tra la nuova provincia di Fermo e quella di Ascoli.

I "confini" nelle Marche sono molteplici.

Linguistico. Marche galliche, confine sul Conero, fino Poggio e Camerano, Ancona esclusa; per salire a Castelferretti, Chiaravalle, Montemarciano, San Silvestro di Senigallia, Casine di Ostra, Corinaldo, Castelleone di Suasa, Loretello di Arcevia, Pergola, Frontone Cagli.

Marche Gallo/Picene, il resto della provincia di Ancona, escluse: Filottrano, Staffolo, Cupramontana, Genga, Fabriano. Comprese invece Porto Recanati e buona parte del territorio di Recanati che si trovano in prov. di Macerata. (cfr: è Giacomo Leopardi che ha attribuito a quest'Area le caratteristiche che ho citato).

Marche Centrali, la parte della provincia di Ancona sopra citata, la provincia di Macerata -escluso Recanati e Porto Recanati-, la provincia Fermo.

Marche meridionali o Piceno/Aprutine. la provincia Ascoli Piceno nella nuova accezione.

Confine etnico. buona parte delle Marche sono ascrivibili all'area di tipo Adriatico. Questa presenza è particolarmente presente dal pesarese fino alla media e bassa Vallesina. Sia verso l'Appennino che scendendo verso Sud si manifesta in maniera evidente anche la presenza del tipo mediterraneo. Diciamo che, se si vuole definire un confine dovremmo considerare come tale il Chienti.

Confine socio politico, molto significativo come confine socio/culturale, In questo caso il confine è molto simile a quello linguistico e mette insieme le Marche Galliche con quelle Gallo-Picene. In poche parole, le Marche Rosse, rispecchiano in maniera estremamente precisa quel confine. Anche in questo caso c'è un'ulteriore confine ed è quello delle Marche nere o, meglio, reazionarie, o meglio ancora, conservatrici. Anche qua i confini di cui sopra sono pienamente rispettati e dovremmo far coincidere questa Marca con l'area linguistica Piceno/Aprutina.

Marche "economiche". lo sviluppo delle Marche, tutte, ha del prodigioso e lo si deve esclusivamente alla voglia di lavorare e di intraprendere dei marchigiani. Ciò non toglie che ci sono differenze ed anche evidenti. L'area più dinamica è quella del Centro Nord provincia di Ancona con la Vallesina, il Fabrianese, Ancona Sud dal capoluogo a Recanati. A seguire il Pesarese, oggi si muove molto bene Fano ed il Fanese, che sta rapidamente recuperando il ritardo rispetto a Pesaro capoluogo. Ma molto attivo è anche il Maceratese ed il Fermano che sta uscendo bene dalla crisi del calzaturiero. Diciamo pure che il territorio in ritardo è l'Ascolano; guarda caso quest'area è coincidente con l'ex Cassa del Mezzogiorno.

Poi c'è qualcuno che pensa ad una Marca appennica, da Cagli a Camerino, con baricentro su Fabriano e che potreebbe aggregare anche i contermini Comuni umbri, quali Gubbio, Scheggia, Sigillo, Fossato, Gualdo T.

Naturalmente questa breve nota non vuole e non può essere esaustiva rispetto ad argomenti molto più complessi, comunque spero possa dare un piccolo contributo su come caratterizzare le Marche.

Premesso che se si volessero definire le "piccole patrie", forse se ne troverebbero almeno 246, tanti quanti sono i Comuni. Ho scritto almeno perchè, nel comune di Ancona, ad esempio, avremmo due piccole patrie, L'area del Conero, il contado e le frazioni a Nord del capoluogo, dove fino agli anni '70 erano ben evidenti elementi di romagnolo e che, almeno storicamente, dovremmo definire Area Gallica, mentre la città di Ancona si può definire greca, ebraica, veneziana, umbra.

Quindi, a mio avviso, i confini ipotetici potrebbero essere TRE.
Marca Gallica - Marche galliche + Gallo/picene-.
Marche Centrali, fino all'Aso.
Marca piceno/aprutina.

In più c'è Ancona, il capoluogo che linguisticamente ed etnicamente non è attribuibile a nessuna di "queste" Marche, mentre per gli aspetti socio/politico/economici è un tutt'uno con le Marche gallo/picene.

P.S. - ho vissuto buona parte della mia vita nelle Marche Galliche.

Ferruz
04-07-07, 14:22
Picenum regione... da Chieti a Macerata! :D

tempestosecime
12-08-07, 19:10
In questo forum ho sentito per la prima volta la differenza tra due tipi di Marche: quelle "sporche" e quelle "pulite". Rivolto a tutti i Marchigiani: voi dove tracciate il confine? Io ho sentito dire che il confine è a Senigallia, o che addirittura solo Pesaro-Urbino è "pulita", e che i Pesaresi disprezzano "in modo padano" gli altri. Sarà vero?
Comunque io il confine lo vedo sull'Aso cioè coincide con il confine tra la nuova provincia di Fermo e quella di Ascoli.

Peccato che la nuova provincia di Fermo non ci sarà...tiè!:K

el cuntadin
13-08-07, 22:19
Picenum regione... da Chieti a Macerata! :D

L'idea non è sbagliata.

oiced
10-09-07, 19:44
pensiamo ancora che il nord è meglio del sud?la cultura è diversa......

caglitricolore
11-09-07, 21:11
In questo forum ho sentito per la prima volta la differenza tra due tipi di Marche: quelle "sporche" e quelle "pulite". Rivolto a tutti i Marchigiani: voi dove tracciate il confine? Io ho sentito dire che il confine è a Senigallia, o che addirittura solo Pesaro-Urbino è "pulita", e che i Pesaresi disprezzano "in modo padano" gli altri. Sarà vero?
Comunque io il confine lo vedo sull'Aso cioè coincide con il confine tra la nuova provincia di Fermo e quella di Ascoli.

Pesaro-Urbino ovvero le Marche Feudali (rosse) i pesaresi disprezzano?
No fanno i loro affari con la vicina romagna delle Coop.

matheson
12-09-07, 08:18
Le Marche centrali e settentrionali potrebbero considerarsi Padane
In Padania nel rispetto della pluralità e della polifonia, tipici della Marche.
In Padania anche per città come nei sintetici esempi:

1.ENCLAVE di SENIGALLIA: Padania socio-economica e biologica, ovvero l'enclave celtica di Senigallia.
L'unica zona che potrebbe essere associata per motivi biologici alla Padania, è appunto l'enclave celtica della mia Senigallia.
Padania senza essere Romagna, perchè per essere Padania non occorre necessariamente essere romagnoli.

2.ANCONA: Padania socio-economica e per l'opzione veneziana. "Città-stato" ha avuto storicamente più rapporti con il mare di quanti ne abbia avuti col contado, e Venezia ha mediato i rapporti della città con l'oriente.
Non è un caso che dieci anni fa al largo del suo porto furono captati messaggi di secessionisti veneti per una adesione di Ancona alla Padania.

3.PESARO: Padania socio-economica e per la vicinanza linguistica, culturale, e geografica con la Romagna,
(Romagna in senso lato comunque sono solo quei comuni pesaresi di confine che hanno votato il referendum per passare a Rimini);
i dialetti appartengono al gruppo delle lingue gallo-italiche, con una lingua "collegata" al dialetto romagnolo;

4.RECANATI: inclusa. Padania socio-economica, gallo-picena. La città del poeta Giacomo Leopardi come confine di eventuali Marche Padane.

el cuntadin
12-09-07, 13:50
Le Marche centrali e settentrionali potrebbero considerarsi Padane
In Padania nel rispetto della pluralità e della polifonia, tipici della Marche.
In Padania anche per città come nei sintetici esempi:

1.ENCLAVE di SENIGALLIA: Padania socio-economica e biologica, ovvero l'enclave celtica di Senigallia.
L'unica zona che potrebbe essere associata per motivi biologici alla Padania, è appunto l'enclave celtica della mia Senigallia.
Padania senza essere Romagna, perchè per essere Padania non occorre necessariamente essere romagnoli.

2.ANCONA: Padania socio-economica e per l'opzione veneziana. "Città-stato" ha avuto storicamente più rapporti con il mare di quanti ne abbia avuti col contado, e Venezia ha mediato i rapporti della città con l'oriente.
Non è un caso che dieci anni fa al largo del suo porto furono captati messaggi di secessionisti veneti per una adesione di Ancona alla Padania.

3.PESARO: Padania socio-economica e per la vicinanza linguistica, culturale, e geografica con la Romagna,
(Romagna in senso lato comunque sono solo quei comuni pesaresi di confine che hanno votato il referendum per passare a Rimini);
i dialetti appartengono al gruppo delle lingue gallo-italiche, con una lingua "collegata" al dialetto romagnolo;

4.RECANATI: inclusa. Padania socio-economica, gallo-picena. La città del poeta Giacomo Leopardi come confine di eventuali Marche Padane.

E' quanto, più o meno, ha già scritto Gallosenone e mi ci ritrovo perfettamente. Le presunte divisioni tra pesaresi ed anconetani, sono soltanto fatti di campanile, ma nella sostanza socioeconomica e politica sono assolutamente assimilabili. Il centrosud delle Marche sono invece tutt'altra cosa con il maceratese/fermano assimilabile all'Umbria appenninica, da Nocera in giù, più che all'Abruzzo.

P.S.- a proposito del biologico del senigalliese, che ne dici del salame di frattula e delle meravigliose cipolle di Castelleone?:D

matheson
13-09-07, 08:36
E' quanto, più o meno, ha già scritto Gallosenone e mi ci ritrovo perfettamente. Le presunte divisioni tra pesaresi ed anconetani, sono soltanto fatti di campanile, ma nella sostanza socioeconomica e politica sono assolutamente assimilabili. Il centrosud delle Marche sono invece tutt'altra cosa con il maceratese/fermano assimilabile all'Umbria appenninica, da Nocera in giù, più che all'Abruzzo.

P.S.- a proposito del biologico del senigalliese, che ne dici del salame di frattula e delle meravigliose cipolle di Castelleone?:D


Ottimi!
aggiungo:
"PANE nostrum" Senigalliese e VINO biologico "Mognon" di Castel Colonna

el cuntadin
14-09-07, 22:08
Finora gli interventi strutturati sono stati postati da forumisti del Marche settentrionali. Sarebbe interssante conoscere anche il parere di amici del Sud della Regiuone.

Nando Biondini
28-10-07, 20:48
Ottimi!
aggiungo:
"PANE nostrum" Senigalliese e VINO biologico "Mognon" di Castel Colonna

dimenticate il ciauscolo e i vincisgrassi?

Dovete veni a Macerata per troarli!!!

corinna
30-01-08, 11:54
I Piceni furono il primo popolo che diede unità culturale alle attuali Marche, e per questo motivo l'odierno stemma di questa regione è il picchio verde.

I centri principali erano Novilara, nei pressi di Pesaro, Ancona, Belmonte Piceno, Ascoli Piceno, per citare solo i principali.
Pur non avendo all'epoca le regioni augustee un nome ufficiale la regione è nota oggi come Regio V Picenum, dal nome della popolazione che qui abitava prima della conquista romana, i Piceni. Nella regio V fu incluso anche il territorio dei Pretuzi (ager Pretutianus).
La regione picena, dove è compresa Ascoli, viene così chiamata dai Sabini perché, quando i nati nella primavera sacra partirono verso Ascoli, sul loro vessillo era un picchio " picus"(Glossaria Latina, vol. IV, p. 320 Lindsay, s.v. Picena regio).

Ascoli veniva pertanto considerata il centro principale della nuova popolazione (caput gentis), destinato a conservare a lungo questa caratteristica.

Nonostante la presenza di numerosi gruppi etnici, tra i quali i Galli Senoni nelle Marche settentrionali e alcuni senz'altro leggendari, è indubbio che il popolo dei Piceni rappresenti comunque la maggiore e più significativa entità culturale stanziata nell'area marchigiana nel primo millennio a.C.

Corrispondeva al territorio delle attuali Marche, a sud del fiume Esino, e dell'attuale Provincia di Teramo in Abruzzo, compreso grosso modo tra il fiume Esino a Nord, l'Adriatico ad Est, l'Appennino a Ovest e il fiume Saline a Sud.

Una importante necropoli picena è quella di Campovalano, nel territorio abruzzese della Provincia di Teramo.

idolino
02-02-08, 20:34
Per quanto riguarda Pesaro, linguisticamente e culturalmente è diversa dal resto delle Marche. In passato si era pensato alla Romagna, distaccata dall'Emilia, comprendendo l'annessione di Pesaro e la sua provincia.

Me so 'bsares

el cuntadin
03-02-08, 16:56
Per quanto riguarda Pesaro, linguisticamente e culturalmente è diversa dal resto delle Marche. In passato si era pensato alla Romagna, distaccata dall'Emilia, comprendendo l'annessione di Pesaro e la sua provincia.

Me so 'bsares

Quindi tu trovi Fano così diversa da Senigallia e magari più vicina a Cesenatico? Oppure mi fai capire le differenze tra San Costanzo e Montemarciano, oppure tra Fossombrone e Chiaravalle?

Truentus
02-03-08, 16:16
Ascoli era la capitale del Piceno e lo sarà sempre,che vi piaccia o no.Pertanto,se si tornasse all'antico nome delle Marche,fino ad Osimo saremmo tutti Piceni.La cassa del mezzogiorno è solo un bellissimo ricordo che ha fatto arricchire tutti gli imprenditori,una delle innumerevoli cazzate che ha fatto la nostra classe politica.
Per quanto mi riguarda non mi sento sporco perchè abito nel Sud delle Marche,tutti quelli che vengono qui rimangono incantati e questo mi basta.
Saluti a tutti i Gallo Marchigiani,I Padano/Marchigiani da un Marchigiano.

nstraccia
20-08-16, 17:47
A giudicare da molti degli interventi fatti vedo un mare di campanilismi che in tutta onestà non condivido proprio per questione di confini e limitatezza concettuale. Che Pesaro parli in modo diverso dal resto delle Marche è cosa nota e direi naturale visto che in un "remoto" passato ha avuto un percorso diverso. Mi rifaccio alle Marche pulite ed alle Marche sporche della domanda iniziale ed a tale proposito allego una cartina che spiega meglio di tante parole la differenza tra "Pulite" e "Sporche", ma soprattutto il percorso diverso che c'è stato.
http://2.227.224.164/APT/images/marchesporche.jpg
Non mi dilungo oltre, perchè parliamo di cose databili tra il 560 d.C. ed il 740 d.C per cui hanno fatto il loro tempo, almeno per me. Da diversi decenni invece, tra mille problemi, siamo alla ricerca di una forma d'integrazione superiore che si chiami Europa o in qualche altro modo non importa che possa rispondere meglio alle sfide globali a cui siamo chiamati a rispondere che ci piaccia o no. Difronte a queste sfide la nostra italietta è piccola ed insignificante e dobbiamo aprirci a formare gruppi più grandi e siamo tutti chiamati a imparare nuove lingue per comunicare in una platea sempre più vasta. Difronte a tali sfide si continua a parlare di Galli, di Piceni, etc .... Ma per favore....lasciamoli ai libri di storia e guardiamo la realtà una buona volta. Debbo dire (io sono dell'estremo Sud delle Marche) che gli unici che si sono accorti di qualche cosina di quello di cui sto parlando sono stati propri i pesaresi e gli urbinati, che hanno integrato il loro territorio in una sola provincia PU, gli altri continuano a dormire sonni tranquilli ma che presto o tardi volente o nolente dovranno affrontare. Lasciamo perdere Ancona per non allargare troppo la discussione, ma nelle parte Sud delle Marche vi sono tre paesotti che a mala pena arrivano a 50.000 abitanti(parlo di Macerata, Fermo ed Ascoli Piceno) che pensano di essere come New York. Nella loro poca lungimiranza, nemmeno si sono accorti che la fascia costiera è diventata nell'ultimo secolo molto più abitata di tali paesotti ma che continuano a sentirsi "grandi" solo perchè, consci della loro pochezza, nei secoli hanno adottato una politica di "dividi ed impera" spezzettando, la crescente fascia costiera, in una miriade di piccoli comuni in modo tale che nessuno di loro potessero arrivare ad avere più abitanti dei sopra citati paesotti, complice certamente la stupidità degli amministratori delle cittadine costiere che di stare al passo con i tempi non sanno neanche cosa vuol dire, ma soprattutto hanno badato a tenersi ben salda la sedia sotto al sedere senza provocare scossoni pericolosi per loro. Tanto per concludere credo che di tali province, prima se ne fa a meno e prima ci guadagneremo tutti, per quanto riguarda la mia personale idea non penso nemmeno a separare le attuali Marche ma ad integrarle con almeno quattro altre regioni, ovvero: Lazio, Toscana, Umbria, Marche ed Abruzzo se poi si riuscisse a metterci dentro anche l'Emilia Romagna avremmo fatto proprio Bingo.