Augustinus
04-05-09, 08:14
La Bari medievale rivive a San Nicola
Dal 6 maggio iniziano i festeggiamenti per il santo patrono
di ANTONELLA FANIZZI
Una mostra di abiti della Bari dell’undicesimo secolo. Il mercato di spezie, cuoio, armi e pelli dove gli acquisti si fanno con il «follaro», la moneta coniata dai normanni. I giocolieri e i musici su via Venezia. Le degustazioni di vini e pietanze servite da personale in costume medievale. Il teatro di strada che narra le vicende, frutto della fantasia, di un popolo che non ha un santo protettore. Bari fa un salto indietro nel tempo. Cittadini e forestieri, dal 6 al 10 maggio, sono invitati a riscoprire il fascino e le sensazioni dell’anno Mille, in un percorso che esalta le origini del culto del santo di Myra. La sagra di San Nicola quest’anno va oltre la tradizione.
L’assessorato alle Culture, guidato da Nicola Laforgia, ha allestito un programma di eventi - il costo è di 70mila euro - che fanno da cornice alla rievocazione della traslazione delle ossa e al corteo storico.
«Con la Festa del maggio - spiega Laforgia - non puntiamo al restauro nostalgico del Ma ggio barese, ma proponiamo una cornice che, valorizzando quanto ancora vive della tradizione, ne rilanci il senso. Affiancando la dimensione religiosa, Bari in maggio rievoca le vicende del vescovo di Myra e il cammino delle reliquie. Con la cucina, gli spettacoli, il campo militare e il mercato, la città vecchia tornerà ad essere, per cinque giorni, un borgo medievale».
Allo scadere del mandato amministrativo, l’assessore lancia la nuova sfida: «Abbiamo messo insieme le associazioni e le forze intellettuali del territorio per trasformare la festa di San Nicola in una operazione di marketing, con l’auspicio che rientri fra gli eventi degni di maggiore attenzione nella nostra regione. Un’occasione per riappropriarci della nostra identità e per farla conoscere oltre i confini della Puglia».
Il programma comincia con la mostra «1087 - I normanni e Bisanzio», a cura dell’Ar telier Casa d’Arte, in collaborazione con il settore moda dell’istituto professionale Santarella. Saranno esposti nella sala Murat settanta costumi riconducibili all’XI secolo, di cui trenta delle famiglie nobili normanne, bizantine, di rappresentanti del clero, frutto di una ricerca sulle fonti storiche. I profumi e i sapori del Medioveo rivivranno sulle tavole dei ristoranti «La cecchina», «Trattoria Mercantile», «Manfredi», «La locanda di Federico». Proposti menù a tema, con piatti insaporiti da erbe aromatiche e spezie provenienti dall’Oriente, a prezzi fissi: 20 o 30 euro. L’Associazione italiana sommelier e Slow food organizzano convegni e il laboratorio del gusto nel circolo Abusuan. Degustazioni di vini provenienti da vitigni autoctoni con specialità alimentari tipiche.
Sarà ricostruito un mercato dove l’acquisto di oggetti, legno, armi e pelli avviene attraverso il «follaro», la moneta coniata dai normanni e unica ammessa nella piazza. A ricreare l’atmosfera dell’epoca saranno i concerti in forma scenica - arricchiti da candele, profumi, arcane suggestioni - dell’ensemble Calixtinus. L’Anonima Gr di Dante Marmone e Tiziana Schiavarelli mercoledì e giovedì, alle 21 in largo Annunziata, darà vita a trenta minuti di teatro di strada. La performance dal titolo «Il mare di San Nicola» racconta di una cittadina che, alla morte dei governanti, celebra l’arrivo delle sacre ossa a bordo di una caravella.
Questa prima edizione della Festa del maggio è coordinata da Artelier di Luigi Spezzacatene e dall’associazione Historia diretta da Stefano Latorre.
Fonte: Gazzetta del mezzogiorno, 3.5.2009 (http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM_dallapuglia_NOTIZIA_01.php?IDNotizia=239935&IDCategoria=1)
Dal 6 maggio iniziano i festeggiamenti per il santo patrono
di ANTONELLA FANIZZI
Una mostra di abiti della Bari dell’undicesimo secolo. Il mercato di spezie, cuoio, armi e pelli dove gli acquisti si fanno con il «follaro», la moneta coniata dai normanni. I giocolieri e i musici su via Venezia. Le degustazioni di vini e pietanze servite da personale in costume medievale. Il teatro di strada che narra le vicende, frutto della fantasia, di un popolo che non ha un santo protettore. Bari fa un salto indietro nel tempo. Cittadini e forestieri, dal 6 al 10 maggio, sono invitati a riscoprire il fascino e le sensazioni dell’anno Mille, in un percorso che esalta le origini del culto del santo di Myra. La sagra di San Nicola quest’anno va oltre la tradizione.
L’assessorato alle Culture, guidato da Nicola Laforgia, ha allestito un programma di eventi - il costo è di 70mila euro - che fanno da cornice alla rievocazione della traslazione delle ossa e al corteo storico.
«Con la Festa del maggio - spiega Laforgia - non puntiamo al restauro nostalgico del Ma ggio barese, ma proponiamo una cornice che, valorizzando quanto ancora vive della tradizione, ne rilanci il senso. Affiancando la dimensione religiosa, Bari in maggio rievoca le vicende del vescovo di Myra e il cammino delle reliquie. Con la cucina, gli spettacoli, il campo militare e il mercato, la città vecchia tornerà ad essere, per cinque giorni, un borgo medievale».
Allo scadere del mandato amministrativo, l’assessore lancia la nuova sfida: «Abbiamo messo insieme le associazioni e le forze intellettuali del territorio per trasformare la festa di San Nicola in una operazione di marketing, con l’auspicio che rientri fra gli eventi degni di maggiore attenzione nella nostra regione. Un’occasione per riappropriarci della nostra identità e per farla conoscere oltre i confini della Puglia».
Il programma comincia con la mostra «1087 - I normanni e Bisanzio», a cura dell’Ar telier Casa d’Arte, in collaborazione con il settore moda dell’istituto professionale Santarella. Saranno esposti nella sala Murat settanta costumi riconducibili all’XI secolo, di cui trenta delle famiglie nobili normanne, bizantine, di rappresentanti del clero, frutto di una ricerca sulle fonti storiche. I profumi e i sapori del Medioveo rivivranno sulle tavole dei ristoranti «La cecchina», «Trattoria Mercantile», «Manfredi», «La locanda di Federico». Proposti menù a tema, con piatti insaporiti da erbe aromatiche e spezie provenienti dall’Oriente, a prezzi fissi: 20 o 30 euro. L’Associazione italiana sommelier e Slow food organizzano convegni e il laboratorio del gusto nel circolo Abusuan. Degustazioni di vini provenienti da vitigni autoctoni con specialità alimentari tipiche.
Sarà ricostruito un mercato dove l’acquisto di oggetti, legno, armi e pelli avviene attraverso il «follaro», la moneta coniata dai normanni e unica ammessa nella piazza. A ricreare l’atmosfera dell’epoca saranno i concerti in forma scenica - arricchiti da candele, profumi, arcane suggestioni - dell’ensemble Calixtinus. L’Anonima Gr di Dante Marmone e Tiziana Schiavarelli mercoledì e giovedì, alle 21 in largo Annunziata, darà vita a trenta minuti di teatro di strada. La performance dal titolo «Il mare di San Nicola» racconta di una cittadina che, alla morte dei governanti, celebra l’arrivo delle sacre ossa a bordo di una caravella.
Questa prima edizione della Festa del maggio è coordinata da Artelier di Luigi Spezzacatene e dall’associazione Historia diretta da Stefano Latorre.
Fonte: Gazzetta del mezzogiorno, 3.5.2009 (http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM_dallapuglia_NOTIZIA_01.php?IDNotizia=239935&IDCategoria=1)