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Visualizza Versione Completa : Islam sciita e sunnita



Malaparte
04-05-09, 17:18
Alcune domande:
Mentre l'Islam sciita è la confessione islamica che fa riferimento agli Imam ed all'esoterismo, l'Islam sunnita è solo "legalitario" e quindi per l'applicazione della shari'a, sprovvista del legame con la haqiqat, l'essenza spirituale della "Rivelazione"?
Gli integralisti - tipo talebani etc. - di solito sono sunniti?
La maggior parte degli immigrati presenti in Europa sono sunniti (immagino di sì)?

Ierocle
04-05-09, 17:38
Alcune domande:
Mentre l'Islam sciita è la confessione islamica che fa riferimento agli Imam ed all'esoterismo, l'Islam sunnita è solo "legalitario" e quindi per l'applicazione della shari'a, sprovvista del legame con la haqiqat, l'essenza spirituale della "Rivelazione"?
Gli integralisti - tipo talebani etc. - di solito sono sunniti?
La maggior parte degli immigrati presenti in Europa sono sunniti (immagino di sì)?


Non è vero che l'Islam sunnita sia solo "legalitario". Il sufismo è una realtà quasi totalmente sunnita.
Se con la designazione di "integralisti" vogliamo indicare wahhabiti, salafiti, talebani ecc., allora saremmo più precisi dicendo che non sono né sunniti né sciiti, in quanto si tratta di correnti eterodosse, riconosciute come tali dalla stragrande maggioranza dell'Islam sia sunnita sia sciita.

Malaparte
04-05-09, 17:41
Non è vero che l'Islam sunnita sia solo "legalitario". Il sufismo è una realtà quasi totalmente sunnita.
Se con la designazione di "integralisti" vogliamo indicare wahhabiti, salafiti, talebani ecc., allora saremmo più precisi dicendo che non sono né sunniti né sciiti, in quanto si tratta di correnti eterodosse, riconosciute come tali dalla stragrande maggioranza dell'Islam sia sunnita sia sciita.

Ma il sufismo è anche guardato con sospetto, o sbaglio?

Ierocle
04-05-09, 17:58
Ma il sufismo è anche guardato con sospetto, o sbaglio?


E' guardato con sospetto dagli "integralisti", non dai musulmani ortodossi.

carlomartello
04-05-09, 18:26
Se vi interessa il nostro parere visto che conosciamo abbastanza il nemico. :D

Non esiste un solo sedicente islam sunnita ma piuttosto un groviglio di sette in contrasto - non solo dottrinario ma anche armato - tra loro.
La maggior parte degli immigrati islamici praticanti in Europa seguono probabilmente al-Qaradawi (facente riferimento agli accademici sunniti egiziani di al-Azhar pur non disprezzando quelli sauditi fondamentalisti) e Tariq Ramadan (laico ma sedicente esperto di diritto islamico), cioè ciò che rimane della setta dei 'fratelli mussulmani' fondata da Hassan al-Banna in Egitto, che non può essere considerato né sunnismo tradizionalista né fondamentalista ma piuttosto un incontro fra queste due metodologie con una forte influenza da parte degli intellettuali che criticarono il secolarismo nel mondo islamico (Qutb, Mawdudi, etc).
Ovviamente quest'islam è abbastanza povero di esoterismo però essendo una mistura confusa è aperto a forme di sufismo (l'insieme delle pratiche spirituali islamiche tradizionaliste) cosiddette moderate da un punto di vista più o meno fondamentalista.
Sicuramente subito dopo arrivano gli immigrati indo-pakistani che si rifanno a due scuole diverse in conflitto (violentissimo) tra loro, Deobandi e Barelwi presenti nel sub-continente indiano, i Deobandi sono sunniti tradizionalisti però sono più vicini al letteralismo fondamentalista fra i sunniti, i Talebani sono Deobandi. I Barelwi sono molto meno fondamentalisti e più aperti al sufismo tanto da essere accusati di 'esagerare' anche da altri sufi (tipo quelli del Marocco) e in certe abitudini e costumi ricordano gli hindù. Non è comunque corretto quanto detto da Ierocle sui Talebani poiché essi aderiscono al sufismo nella versione accettata dalla scuola Deobandi la quale ad esempio tollera il cosiddetto 'dhikr' cioè dei canti indirizzati al compiacimento della dividinità maomettana, questi 'dhikr' sono proibiti dai fondamentalisti/letteralisti e rirenuti "sufismo eretico", i Deobandi tutta via non dedicano i 'dhikr' agli "angeli" come fanno e Barelwi.
Gli immigrati marocchini sono lealissimi al Re del Marocco e seguono probabilmente la forma più tipica del sunnismo tradizionalista e del sufismo, una parte però possono essere fondamentalisti terroristi vicini ad al-Qaeda oppure riformisti politicizzati vicini ad una setta omologa ai 'fratelli mussulmani'.
Poi c'è l'Arabia Saudita custode delle correnti fondamentaliste e letteraliste, di cui ha promosso la diffusione in tutto il mondo maomettano, che oggi si dividono essenzialmente in due filoni: jihadisti salafiti (i terroristi di bin Laden) e salafiti conservatori leali al Re Saudita che ritengono proibito ribellarsi ai governanti mussulmani anche se essi non si conformano perfettamente alla shari'a come invece fa bin Laden o chi per lui. I fondamentalisti credono che Maometto sia defunto e vietano ai sunniti tradizionalisti in pellegrinaggio in Arabia Saudita di "parlare" con il 'profeta' che secondo questi sunniti è ancora in vivo nella sua tomba e può apparire alle persone.
Per quanto riguarda lo sciismo, non ha correnti particolarmente fondamentaliste ma vi sono comunque i millenaristi della Hojattie banditi da Khomeini ma che secondo certe fonti (vicine ai baha'i e all'opposizione iraniana) sarebbero vicini all'ayatollah Yazdi vicino ad Ahmadinejad. Comunque sia per quanto riguarda gli sciiti seguaci dell'iracheno al-Sistani che dell'iraniano Khamene'i parliamo di duodecimani, la setta maggioritaria assieme ai settimani o ismailiti. La differenza tra Sistani e Khamenei secondo gli osservatori occidentali è che Sistani rappresenta uno sciismo 'quietista' e poco politico in regola con l'attesa del governo del Mahdi (una specie di messia redentore), Khomeini sempre secondo questa interpretazione invece rappresenta lo sciismo più politico che crede nell'instaurazione di un regime islamico per preparare il terreno all'arrivo del Mahdi.
Sia lo sciismo che il sunnismo cosiddetto tradizionalista fanno propri importanti aspetti esoterici. Guénon ad esempio era un sunnita tradizionalista.
Il fondamentalismo sunnita rifiuta l'esoterismo e crede nel ritorno alle (secondo i fondamentalisti seguaci essenzialmente del wahhabismo) pratiche dei primi seguaci di Maometto e di Maometto stesso.
La maggior parte degli immigrati islamici in Europa sono sicuramente 'sunniti' e tradizionalisti e più o meno fondamentalisti (o tipo Ucoii seguaci di Qaradawi e Ramadan o salafiti maghrebini, sudanesi etc. filo-terroristi). Lo sciismo però è pure diffuso: in Italia ci sono molti immigrati iraniani e pakistani, in Germania hanno la grande moschea sciita (probabilmente frequentata da molti turchi sciiti), poi nel Terzo mondo grazie al messaggio terzomondista di riscatto lanciato da Khomeini lo sciismo ha attecchito in West Africa e Latino-America in special modo.


carlomartello

Ierocle
05-05-09, 12:05
Se vi interessa il nostro parere visto che conosciamo abbastanza il nemico. :D

(...) Non è comunque corretto quanto detto da Ierocle sui Talebani poiché essi aderiscono al sufismo nella versione accettata dalla scuola Deobandi la quale ad esempio tollera il cosiddetto 'dhikr' cioè dei canti indirizzati al compiacimento della dividinità maomettana, questi 'dhikr' sono proibiti dai fondamentalisti/letteralisti e rirenuti "sufismo eretico", i Deobandi tutta via non dedicano i 'dhikr' agli "angeli" come fanno e Barelwi.
(...)
carlomartello


Per valutare l'attendibilità delle conoscenze carlomartelliane in fatto di Islam, il campione riportato qui sopra sarebbe più che sufficiente.

Il dhikr, dice il signor Martello, sono "dei canti indirizzati al compiacimento della dividinità maomettana".

In realtà il dhikr non è "un canto" (tanto meno "dei canti"). Dhikr significa "ricordo, menzione" e indica, nel lessico del sufismo, la menzione rituale di un Nome divino (non della "divinità maomettana", che non esiste).
Non si tratta affatto di un "canto", bensì di una recitazione, che può essere eseguita secondo diversi registri vocali, ma mai "cantata". Tant'è vero che esiste un "dhikr del cuore" che prescinde totalmente dall'uso della voce.

In ogni caso, il fatto che i Talebani pratichino un dhikr ammesso dai Deobandi non costituisce certamente una smentita della loro appartenenza alla galassia fondamentalista-integralista.
Al contrario! Infatti i Deobandi, dai quali i Talebani traggono origine, sono un movimento modernista sorto nell'India britannica del XIX secolo.

carlomartello
05-05-09, 12:23
Per valutare l'attendibilità delle conoscenze carlomartelliane in fatto di Islam, il campione riportato qui sopra sarebbe più che sufficiente.

Il dhikr, dice il signor Martello, sono "dei canti indirizzati al compiacimento della dividinità maomettana".

In realtà il dhikr non è "un canto" (tanto meno "dei canti"). Dhikr significa "ricordo, menzione" e indica, nel lessico del sufismo, la menzione rituale di un Nome divino (non della "divinità maomettana", che non esiste).
Non si tratta affatto di un "canto", bensì di una recitazione, che può essere eseguita secondo diversi registri vocali, ma mai "cantata". Tant'è vero che esiste un "dhikr del cuore" che prescinde totalmente dall'uso della voce.

In ogni caso, il fatto che i Talebani pratichino un dhikr ammesso dai Deobandi non costituisce certamente una smentita della loro appartenenza alla galassia fondamentalista-integralista.
Al contrario! Infatti i Deobandi, dai quali i Talebani traggono origine, sono un movimento modernista sorto nell'India britannica del XIX secolo.
Massimo Introvigne li definisce una via di mezzo tra i fondamentalisti e i tradizionalisti.
Pahlawan Rumi su un vecchio numero di 'Eurasia' dice che sono di origine sunnita entrambe le due correnti sopra citate, entrambe a suo vedere criticabili per eccesso di "fondamentalismo" da una parte e di "spiritualità" dall'altra.
Sul 'dhikr': è chiaro che s'intende quello c.d. ad alta voce, per farsi un'idea di cosa sia effettivamente basta guardarne qualcuno su YouTube.
Che la divinità maomettana (il cosiddetto Al-Lah, che prima era il nome di una delle divinità degli dèi dei politeisti arabi, prima che Maometto eliminasse gli altri imponendo una forma di monoteismo che rasenta il V.T. e che però chiede di dirigere la propria sottomissione/adorazione verso un presunto meteorite in Arabia) non esiste comunque può trovarci d'accordo, ma in tutt'altro senso però. :D

carlomartello

Peucezio
07-05-09, 00:01
Non è vero che l'Islam sunnita sia solo "legalitario". Il sufismo è una realtà quasi totalmente sunnita.
Se con la designazione di "integralisti" vogliamo indicare wahhabiti, salafiti, talebani ecc., allora saremmo più precisi dicendo che non sono né sunniti né sciiti, in quanto si tratta di correnti eterodosse, riconosciute come tali dalla stragrande maggioranza dell'Islam sia sunnita sia sciita.

Wahabiti, salafiti e talebani sono notoriamente sunniti, o quantomeno si riconoscono come tali e non hanno nulla a che vedere con gli sciiti, infatti, tra l'altro, sono nemici giurati dell'Iran khomeinista.
Non essendoci nell'Islam una chiesa gerarchica organizzata, non c'è un'autorità che dall'esterno possa dare a questi o quelli patenti di sunnismo e di sciismo.

Ierocle
07-05-09, 10:51
Wahabiti, salafiti e talebani sono notoriamente sunniti, o quantomeno si riconoscono come tali e non hanno nulla a che vedere con gli sciiti, infatti, tra l'altro, sono nemici giurati dell'Iran khomeinista.
Non essendoci nell'Islam una chiesa gerarchica organizzata, non c'è un'autorità che dall'esterno possa dare a questi o quelli patenti di sunnismo e di sciismo.


Il fatto che nell'Islam non esista una chiesa gerarchica organizzata non toglie che nell'Islam esistano autorità legali, gran parte delle quali (sunnite e sciite) hanno emesso pareri di condanna nei confronti di correnti eterodosse come quelle menzionate.

carlomartello
07-05-09, 12:27
Il fatto che nell'Islam non esista una chiesa gerarchica organizzata non toglie che nell'Islam esistano autorità legali, gran parte delle quali (sunnite e sciite) hanno emesso pareri di condanna nei confronti di correnti eterodosse come quelle menzionate.

Non è così semplice, i conflitti sono molto più ampi e contorti, sicuramente i wahhabiti, che applicano il "takfir" (la pronuncia di "apostasia") senza troppa pietà verso gli altri maomettani, sono a loro volta i più contestati. Tuttavia al-Qaradawi ritiene gli accademici wahhabiti sauditi degni di essere studiati, quindi significa che non è una setta così minoritaria considerato che al-Qaradawi "spopola" tra i maomettani sunniti.

carlomartello

Barone Rosso
11-05-09, 19:14
Non è così semplice, i conflitti sono molto più ampi e contorti, sicuramente i wahhabiti, che applicano il "takfir" (la pronuncia di "apostasia") senza troppa pietà verso gli altri maomettani, sono a loro volta i più contestati. Tuttavia al-Qaradawi ritiene gli accademici wahhabiti sauditi degni di essere studiati, quindi significa che non è una setta così minoritaria considerato che al-Qaradawi "spopola" tra i maomettani sunniti.

carlomartello

Hai ragione, poi a livello geopolitico la cos diventa ancora più contorto, basti considerare che l'Iran appoggia Hamas (sunnita) e Hizbullah (sciita), (quest'ultimo è anche sostenuto da parte dei cristiani maroniti libanesi), mentre osteggia fortemente i taliban in Afghanistan e i miliziani sunniti in Iraq (in chiave anti-saudita).