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Visualizza Versione Completa : Il Mio Quasi " Eminenza "



Neva
11-08-07, 00:38
" Incollo " un post che ho scritto ad Aprile in un mio blog, per mancanza di tempo ormai abbandonato.
Questo scritto parla di una mia esperienza personale, e vuole essere un modesto contributo per fare emergere certi "ipocriti moralismi "
Tra gli altri, mi farebbe piacere un commento di Miro Renzaglia

Visto che si approssima Pasqua, sò che tra poco arriverà la telefonata di Sua Eccellenza ( essendo ancora vescovo,non può essere chiamato Eminenza), che personalmente ancora chiamo don G.
Ho dato disposizioni in famiglia che quando arriverà la telefonata, dovranno dire che non ci sono, o che stò a dormire,o che stò al bagno, quello che vogliono, purchè non me lo passino.
Il problema stà nel fatto, che non sono sicura se questa volta ,rispondendo al telefona riuscirei a …tener chiusa la bocca !
Quando ho conosciuto don G.. ero ancora una bambina, lui era il segretario dell’allora vescovo, ed era innamorato cotto di una signora di circa 15 anni più grande di lui, sposata e madre di quattro figlie già adulte.
La signora X, non era nuova nell’arte di sedurre tonache, penso che questo fosse il suo passatempo preferito, passatempo a cui dedicava tutte le sue energie.Infatti prima di don G., aveva già esercitato la sua arte, con un frate francescano, un gesuita, ed un cappellano militare!
Don G.,la cotta l’aveva presa proprio brutta! E nella piccola città di provincia, lui e la signora X erano diventati l’argomento principale di cui si parlava ,e sul quale si facevano scommesse.
Per la signora X, don G. era disposto a tutto, non solo a gettare all’ortiche la sua tonaca, ma anche ad una convivenza, senza matrimonio, e senza “ dico “ .A chi gli faceva notare, che ciò avrebbe significato, commettere peccato mortale, e dannazione eterna, rispondeva :
-Amare non ‘è peccato,amare non’è offendere Dio.
Buon per lui, che la signora presasi paura da tanta foga passionale, fece un passo indietro,preferendo conservarsi, marito, figlie, macchina con autista, e donne di servizio, dichiarando, che forse era cosa buona e giusta ,offrire a Dio,con sublime abnegazione il loro amore casto e puro.
Ma don G era anche un buon sacerdote, ed un buon cristiano. Ricordo, che il giorno in cui percepiva lo stipendio d’insegnante di religione , fuori dalla curia c‘erano sempre dei poveracci che l’aspettavano, gente a cui lui distribuiva tutto il suo stipendio. E intanto continuava...a sublimare
Passando il tempo, in qualche modo io e don G siamo diventati amici,lo confesso ,mi faceva un po pena! Poi , sono andata via da quella città, che non era la mia, e sono venuta Roma. Pur se sporadicamente, siamo rimasti in contatto. Don G è sempre stato presente ,sia nelle occasioni liete che in quelle tristi della mia vita, continuando tra l’altro a pregare affinché la mia anima non fosse dannata a causa delle mie scelte politiche!
Ricordo il mattino che mi telefonò per annunciarmi la dipartita al cielo, della Santa Donna della signora X Le sue telefonate da annuali, diventarono trimestrali, e poi mensili.
Ricordo ancora, la telefonata nella quale mi annunciava la sua nomina a vescovo, e mi pregava …di pregare Iddio, affinché fosse degno di tale incarico.
Ricordo la telefonata nella quale non smetteva di ringraziare la Santa Provvidenza per l’elezione al soglio pontificio del nuova Papa.
Ricordo le sue telefonate in ospedale, mentre combattevo la mia battaglia per la vita, e quanto sia stato vicino a me ed alla mia famiglia.
Solo pochi giorni fa, leggendo un’agenzia dell’ANSA, apprendo che don G , più papista del Papa, ha proposto che non venga data la comunione, a quei politici che voteranno a favore dei “ DICO “
Perché don G ? Tu , proprio tu ?
Forse per una “ berretta cardinalizia?”
Ho capito, la colpa è mia. Non ho pregato per te quando mi hai chiesto di farlo.