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Visualizza Versione Completa : Contro l'attacco ambientale, lotta popolare !



Esmor
24-08-07, 15:10
CONTRO L’ATTACCO AMBIENTALE, LOTTA POPOLARE!
SOLIDARIETA’ CON LE POPOLAZIONI DEL RIO FERGIA CHE
RESISTONO
AGLI ATTACCHI DELLA ROCCHETTA E DELLE CASTE AL POTERE

Una grande prova di unità, di determinazione, di
resistenza
ci arriva questi giorni dal Rio Fergia; ancora una volta,
come a Venaus, come a Vicenza, come a Serre, la lotta
popolare riesce a mettere i bastoni tra le ruote agli
interessi delle multinazionali e delle classi dirigenti. Il
26 luglio, come era prima o poi prevedibile, le ruspe della
IDREA/ROCCHETTA sono arrivate al pozzo di Boschetto (Gualdo
Tadino – PG) per cominciare i lavori che avrebbe
prosciugato
l’ultima sorgente della dorsale appenninica rimasta ancora
viva. La risposta della popolazione non si è fatta
attendere: in pochi minuti centinaia di persone hanno
bloccato le ruspe, costringendole alla ritirata. Il caso Rio
Fergia è esempio lampante della dittatura che governa
l’Umbria: una casta che contemporaneamente stringe tra le
sue redini sia il governo della regione, delle due province,
della gran parte delle città (e da un anno del Governo
Nazionale), che contemporaneamente è espressione dei
grandi
industriali e degli imprenditori, come del turismo, come
delle cooperative “rosse”, delle banche, dei
supermercati e
dei sindacati. In altre parole viviamo sotto un regime
trasversale, sotto un Partito-Stato (come in Cina), che
detiene il controllo di ogni terminale della società,
dalle
istituzioni centrali, alle imprese, ai sindacati. In questa
regione, ci ricorda la vicenda del Rio Fergia, non esiste
nessuna opposizione istituzionale: le concessioni alla
multinazionale Rocchetta sono state avallate grazie alla
complicità del centrodestra e all’opportunismo di
Rifondazione, che se da una parte si lava la coscienza
votando NO, dall’altra non ha il coraggio di mandare a
casa
una Giunta in cui i “comunisti” occupano le poltrone
“più
comode”, a cominciare dal Presidente del Consiglio
Regionale. Contemporaneamente, però, il caso del Rio
Fergia
, come la grande protesta di Spoleto contro l’aggressione
del territorio, come i comitati che sorgono a Terni contro
gli inceneritori, ci stanno insegnando che l’opposizione
popolare esiste e resiste! Resiste contro una maggioranza
REALE che va dal PRC ad AN, dai sindacati ai padroni, dai
Verdi ai cacciatori, ma che non è riuscita ad ingannare le
popolazioni ed incatenarle nei teatri dove va in scena lo
spettacolo della politica.

Mentre al Rio Fergia il popolo riusciva a cacciare le ruspe,
a Spoleto veniva finalmente alla luce uno dei più gravi
scandali di aggressione ambientale e di corruzione che in
città si sia mai ricordato. Si tratta dei 18 avvisi di
garanzia, tra politici e imprenditori, per l’ippo-cava di
Poreta. La cava di Poreta è uno dei più orrendi scempi
perpetuati dai potenti della città, insieme alla COOP di
via
dei Filosofi, alle villette di colle Risana e colle san
Tommaso, all’eco-mostro di via della Posterna, ai pericoli
ambientali della ITALMTCH, ecc. Abbiamo denunciato questo
scempio da sempre, ma ora “scopriamo” che dietro ci
sarebbe
anche un losco giro di affari. Sarebbero stati rinviati a
giudizio, tra i politici, il Sindaco di Spoleto Brunini (DS)
, il consigliere regionale Cintioli (DS), il Presidente del
Consiglio Comunale Castellana (Margherita), gli ex assessori
Zengoni e Bellini, l’ex assessore DS Calabresi, ora
consigliere comunale dei Comunisti Italiani. A Poreta,
secondo quanto ci era stato spacciato dai politici e dai
giornali, doveva venire costruito un ippodromo, mentre in
realtà l’opera era soltanto una scusa per scavare una
buca
profonda 30 metri ed estesa 30 ettari, distruggendo uno
degli angoli verdi del nostro territorio ed ingrassando le
tasche dei “soliti noti”. Scrive il Giornale
dell’Umbria del
28 luglio: <<gli amministratori avrebbero favorito le tre
imprese private coinvolte che, con il pretesto della
costruzione del vasto ippodromo, avrebbero estratto oltre un
milione e 600 mila metri cubi di breccia, ben oltre il
limite di 800 mila metri cubi previsto nel piano dei lavori,
per rivenderla in parte allo stesso Comune attraverso un
prezzo concordato>>. Un guadagno di oltre 6 milioni di
euro!!!!

Di fronte alla distruzione e alla svendita dei nostri
territori l’alternativa è una lotta che rifiuti di
scendere
a patti con le istituzioni e che sia espressione sincera dei
comitati popolari.

Gruppo Difesa Ambiente Spoleto
gruppoambientespo@libero.it

C@scista
24-08-07, 21:23
Sbaglio o la concessione delle acque del Rio Fergia alla Rocchetta S.p.a. e' fortemente voluta anche dal sindaco di Gualdo Tadino Scasellati?