JollyRoger239
28-08-07, 20:27
Dal MATTINO (http://www.ilmattino.it/mattino/view.php?data=20070828&ediz=NAZIONALE&npag=26&file=2SESE.xml&type=STANDARD) di oggi , articolo di PAOLO BARBUTO:
Juary diventa maestro dei baby azzurri
http://www.ilmattino.it/mattino/20070828/foto/HE10_452.jpghttp://www.ilmattino.it/mattino/20070828/foto/HE10_479.jpg
Juary, 48 anni, oggi e quando danzava intorno alla bandierina dopo i gol segnati con l’Avellino
Ad Avellino danzava dopo i gol. Campione d’Europa con il Porto
Oggi ha quarantotto anni e il fisico leggermente imbolsito, però lo sguardo è lo stesso dei giorni d’oro, quelli in cui Juary danzava attorno alla bandierina e faceva sognare l’Avellino del quale conserva il record di primo straniero. Il passo non è più quello della Coppa dei Campioni conquistata con il Porto, ma la voglia di lavorare in campo è immutata. Da ieri Juary fa parte della famiglia azzurra, sarà allenatore della squadra Berretti perché con i giovani ci sa fare. È tornato in Italia due anni fa ad Avellino, dopo che l’Italia aveva scoperto il figlio che porta lo stesso nome: Jorge dos Santos Filho, con l’aggiunta di uno «junior» che lo distingue dal papà. Il ragazzo partecipò all’ultima avventura del calcio tv con il Cervia dopo aver vissuto a lungo ad Avellino, che era il «regno» del padre: lì si manteneva servendo ai tavoli del ristorante di un vecchio e grande amico di famiglia. Juary raggiunse il figlio, cominciò a dare una mano alle giovanili dell’Avellino, mostrò le sue doti: «E quelle doti, forse, sono piaciute anche al direttore Marino che mi ha chiamato qui al Napoli. Sono emozionatissimo per questa avventura», la voce al telefono è la stessa delle interviste alla «Domenica sportiva» degli anni ’80, la cadenza portoghese mescolata all’italiano è ancora divertente: «Il primo a credere in me è stato Peppe Santoro (responsabile del settore giovanile azzurro n.d.r.), mi ha contattato, gli sono grato, spero di riuscire a fare qualcosa di buono per questa società». Per adesso non ha ancora una missione precisa, e si diverte quando pensa alla possibilità di andare alla conquista di uno scudetto giovanile da portare a Napoli: «Lo scudetto? - ride di gusto mentre la linea telefonica gracchia - Perché no? Io penso solo a lavorare bene, magari riusciamo anche a divertirci». Beato ottimismo brasiliano, e magari in caso di scudetto ripeterà la danza attorno alla bandierina? «Vabbè, questo è troppo, non esageriamo...».
Facciamo gli auguri a questo vecchio bravo giocatore ... chi come il sottoscritto ha cominciato a seguire il calcio nei primissimi anni 80 se lo ricordera' sicuramente quando furoreggiava nelle fila di un indomito Avellino insieme a Barbadillo e poi nell'Ascoli e nell'Inter! :-01#44 Le sue danze propiziatorie intorno alla bandierina del calcio d'angolo dopo ogni rete sono indimenticabili. :D
Auguroni Juary ... lavora bene e sforna dei campioncini ... ne abbiamo davvero bisogno! :p
Hola!
http://img524.imageshack.us/img524/8623/69389cq2.jpg
Juary diventa maestro dei baby azzurri
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Juary, 48 anni, oggi e quando danzava intorno alla bandierina dopo i gol segnati con l’Avellino
Ad Avellino danzava dopo i gol. Campione d’Europa con il Porto
Oggi ha quarantotto anni e il fisico leggermente imbolsito, però lo sguardo è lo stesso dei giorni d’oro, quelli in cui Juary danzava attorno alla bandierina e faceva sognare l’Avellino del quale conserva il record di primo straniero. Il passo non è più quello della Coppa dei Campioni conquistata con il Porto, ma la voglia di lavorare in campo è immutata. Da ieri Juary fa parte della famiglia azzurra, sarà allenatore della squadra Berretti perché con i giovani ci sa fare. È tornato in Italia due anni fa ad Avellino, dopo che l’Italia aveva scoperto il figlio che porta lo stesso nome: Jorge dos Santos Filho, con l’aggiunta di uno «junior» che lo distingue dal papà. Il ragazzo partecipò all’ultima avventura del calcio tv con il Cervia dopo aver vissuto a lungo ad Avellino, che era il «regno» del padre: lì si manteneva servendo ai tavoli del ristorante di un vecchio e grande amico di famiglia. Juary raggiunse il figlio, cominciò a dare una mano alle giovanili dell’Avellino, mostrò le sue doti: «E quelle doti, forse, sono piaciute anche al direttore Marino che mi ha chiamato qui al Napoli. Sono emozionatissimo per questa avventura», la voce al telefono è la stessa delle interviste alla «Domenica sportiva» degli anni ’80, la cadenza portoghese mescolata all’italiano è ancora divertente: «Il primo a credere in me è stato Peppe Santoro (responsabile del settore giovanile azzurro n.d.r.), mi ha contattato, gli sono grato, spero di riuscire a fare qualcosa di buono per questa società». Per adesso non ha ancora una missione precisa, e si diverte quando pensa alla possibilità di andare alla conquista di uno scudetto giovanile da portare a Napoli: «Lo scudetto? - ride di gusto mentre la linea telefonica gracchia - Perché no? Io penso solo a lavorare bene, magari riusciamo anche a divertirci». Beato ottimismo brasiliano, e magari in caso di scudetto ripeterà la danza attorno alla bandierina? «Vabbè, questo è troppo, non esageriamo...».
Facciamo gli auguri a questo vecchio bravo giocatore ... chi come il sottoscritto ha cominciato a seguire il calcio nei primissimi anni 80 se lo ricordera' sicuramente quando furoreggiava nelle fila di un indomito Avellino insieme a Barbadillo e poi nell'Ascoli e nell'Inter! :-01#44 Le sue danze propiziatorie intorno alla bandierina del calcio d'angolo dopo ogni rete sono indimenticabili. :D
Auguroni Juary ... lavora bene e sforna dei campioncini ... ne abbiamo davvero bisogno! :p
Hola!
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