Biondo
03-09-07, 13:42
Aprile 1944: Nel bel mezzo della II Guerra Mondiale Togliatti si reca a Salerno e pronuncia il famoso discorso passato alla storia come la "Svolta", i militanti comunisti presenti allibiscono di fronte alle affermazioni del segretario giunto dal freddo e lo aggrediscono ferendolo a morte. Il PCI entra in crisi perdendo consensi in favore del PSI e del Mup (Movimento di Unità Proletaria) che invece propugna la tesi della "doppia rivoluzione": contro le plutocrazie occidentali e contro l'invasore tedesco.
Inverno 1944-1945: Il fronte si stabilizza e le Brigate Garibaldi-Matteotti (oramai egemonizzate dal PSI-Mup) si ritirano sulle montagne in attesa degli sviluppi della guerra in primavera.
Febbraio 1945: Cominciano i primi contatti tra la RSI (Repubblica Sociale Italiana) ed i combattenti delle Brigate Garibaldi-Matteotti. A Vercelli si incontrano segretamente Bombacci e Pertini, dopo una sbronza i due decidono, su mandato di Mussolini e Nenni, di costituire - attraverso l'impiego volontario di garibaldini-matteottini e di repubblicani - una struttura irregolare dal nome "Brigate per il Socialismo e l'Italia" da tenere pronta in attesa della Rivoluzione Socialista.
Marzo 1945: I successi anglo-americani e delle truppe del Regno d'Italia costringono i tedeschi a ritirarsi sempre più velocemente. Il PFR (Partito Fascista Repubblicano) viene convocato a congresso, nuovamente a Verona, da Benito Mussolini in persona per i primi di aprile.
1-2-3 Aprile 1945: I tedeschi hanno approntato la ritirata totale dal territorio italiano e la portano a termine in 2 giorni. Gli anglo-americani e l'Esercito del Regno d'Italia entrano a Bologna trovando la città deserta. Si apre il Congresso del PFR e Mussolini, con un colpo di teatro, annuncia la trasformazione della Repubblica Sociale Italiana in Socialista con la convocazione di una Assemblea Costituente Rivoluzionaria con il PSI ed il Mup. Gli appartenenti all'area "Granducato di Toscana" vengono espulsi dal congresso e oltrepassano la linea del fronte con il sud.
5 Aprile 1945: Le strade di Milano sono in festa, Benito Mussolini assume la carica di Capo dello Stato, Pietro Nenni quella di Capo del Governo e Nicola Bombacci quella di Ministro dell'Interno e della Guerra Rivoluzionaria.
Entrano in azione le "Brigate per il Socialismo e l'Italia", alle quali si aggregano volontariamente militanti in buona delle Brigate Giustizia e Libertà, delle Brigate Nere e pezzi sparsi dell'Esercito della Repubblica Sociale Italiana. E' la rivoluzione.
8 Aprile 1945: Nenni annuncia la dichiarazione di guerra della RSI al Regno d'Italia. Si accelera sui processi di socializzazione e si inalbera la nuova bandiera dello stato italiano rivoluzionario: un tricolore con il fascio repubblicano rosso in posizione verticale nella banda bianca. Comincia la guerriglia delle "Brigate per il Socialismo e l'Italia" nei territori controllati dalla monarchia sabauda.
1 Maggio 1945: Durante la parata per la festa dei lavoratori in una Milano sempre più simile alla Parigi del 1792 Benito Mussolini e Pietro Nenni, dal palco, annunciano ad un popolo di lavoratori-soldati l'indizione di libere elezioni per l'Assemblea Costituente Repubblicana ed invitano il popolo a creare partiti e liste per competervi, nel rispetto della Guerra Rivoluzionaria e dell'accettazione del Programma di Socializzazione.
15 Maggio 1945: Nel pieno della guerra della RSI contro il Regno d'Italia si vota.
I partiti che si presentano sono:
PARTITO FASCISTA REPUBBLICANO (PFR): E' il partito di Benito Mussolini, rivendica l'esperienza della prima RSI (quella Sociale) e l'alleanza con la Germania nazionalsocialista in funzione anti-plutocratica. Moderatamente critica con l'esperienza del Ventennio del quale si esaltano comunque i grandi progressi sociali. E' per la prosecuzione della guerra contro il Regno d'Italia fino alla vittoria e per una la creazione di un terzo polo internazionale sociale e popolare contro gli USA e gli URSS che si stavano già delineando come super-potenze mondiali. In politica interna è per la socializzazione e per una serie di riforme (famiglia, scuola, chiesa) che comunque si collochino in linea con il lascito del Ventennio.
PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI): E' il partito di Pietro Nenni. Fortemente critico nei confronti dell'esperienza del Ventennio e delle sue realizzazioni ma guarda con interesse al ritorno di Mussolini al Socialismo. E' per la prosecuzione della guerra contro il Regno d'Italia ma non ritiene possibile, per il momento, la creazione di un polo internazionale belligerante contro il duplice imperialismo USA-URSS. In politica interna è per la socializzazione e per una serie di riforme che potremmo definire più "tolleranti" (riforma della scuola superando Gentile, della famiglia con l'equiparazione dei coniugi e per la separazione totale tra Stato e Chiesa).
Movimento di Unità Proletaria (MUP): Guidato da Ernesto Rossi e da Lelio Basso. E' totalmente critico nei confronti del Ventennio e comunque sia, conversioni o meno, considera comunque la figura di Mussolini una figura ingombrante. E' per la guerra contro il Regno d'Italia e per il neutralismo più assoluto nel campo dei due blocchi USA-URSS. In politica interna è per la socializzazione più spinta e per riforme "liberarie" (divorzio e marginalizzazione della Chiesa in primis).
Movimento dei Cristiani per il Socialismo (MCS): Praticamente è il pezzo della Democrazia Cristiana operante nei territori della RSI. E' per una socializzazione moderata ispirata alla dottrina sociale della Chiesa e per una politica di salvaguardia delle posizioni del mondo ecclesiastico. Per una politica di pacificazione a tappe con il Regno d'Italia e sullo scenario internazionale per un neutralismo mitigato da posizioni anti-bolsceviche.
Fascismo e Tradizione (FT): Ala intransigente staccatasi dal PFR, opera in accordo con la Destra Nazionale operante nei territori del Regno d'Italia, composta dai notabili del Ventennio. E' per il ripristino della Repubblica Sociale Italiana e per la pacificazione immediata con il Regno. In politica estera sostengono la creazione di un'alleanza internazionale contro il bolscevismo.
Inverno 1944-1945: Il fronte si stabilizza e le Brigate Garibaldi-Matteotti (oramai egemonizzate dal PSI-Mup) si ritirano sulle montagne in attesa degli sviluppi della guerra in primavera.
Febbraio 1945: Cominciano i primi contatti tra la RSI (Repubblica Sociale Italiana) ed i combattenti delle Brigate Garibaldi-Matteotti. A Vercelli si incontrano segretamente Bombacci e Pertini, dopo una sbronza i due decidono, su mandato di Mussolini e Nenni, di costituire - attraverso l'impiego volontario di garibaldini-matteottini e di repubblicani - una struttura irregolare dal nome "Brigate per il Socialismo e l'Italia" da tenere pronta in attesa della Rivoluzione Socialista.
Marzo 1945: I successi anglo-americani e delle truppe del Regno d'Italia costringono i tedeschi a ritirarsi sempre più velocemente. Il PFR (Partito Fascista Repubblicano) viene convocato a congresso, nuovamente a Verona, da Benito Mussolini in persona per i primi di aprile.
1-2-3 Aprile 1945: I tedeschi hanno approntato la ritirata totale dal territorio italiano e la portano a termine in 2 giorni. Gli anglo-americani e l'Esercito del Regno d'Italia entrano a Bologna trovando la città deserta. Si apre il Congresso del PFR e Mussolini, con un colpo di teatro, annuncia la trasformazione della Repubblica Sociale Italiana in Socialista con la convocazione di una Assemblea Costituente Rivoluzionaria con il PSI ed il Mup. Gli appartenenti all'area "Granducato di Toscana" vengono espulsi dal congresso e oltrepassano la linea del fronte con il sud.
5 Aprile 1945: Le strade di Milano sono in festa, Benito Mussolini assume la carica di Capo dello Stato, Pietro Nenni quella di Capo del Governo e Nicola Bombacci quella di Ministro dell'Interno e della Guerra Rivoluzionaria.
Entrano in azione le "Brigate per il Socialismo e l'Italia", alle quali si aggregano volontariamente militanti in buona delle Brigate Giustizia e Libertà, delle Brigate Nere e pezzi sparsi dell'Esercito della Repubblica Sociale Italiana. E' la rivoluzione.
8 Aprile 1945: Nenni annuncia la dichiarazione di guerra della RSI al Regno d'Italia. Si accelera sui processi di socializzazione e si inalbera la nuova bandiera dello stato italiano rivoluzionario: un tricolore con il fascio repubblicano rosso in posizione verticale nella banda bianca. Comincia la guerriglia delle "Brigate per il Socialismo e l'Italia" nei territori controllati dalla monarchia sabauda.
1 Maggio 1945: Durante la parata per la festa dei lavoratori in una Milano sempre più simile alla Parigi del 1792 Benito Mussolini e Pietro Nenni, dal palco, annunciano ad un popolo di lavoratori-soldati l'indizione di libere elezioni per l'Assemblea Costituente Repubblicana ed invitano il popolo a creare partiti e liste per competervi, nel rispetto della Guerra Rivoluzionaria e dell'accettazione del Programma di Socializzazione.
15 Maggio 1945: Nel pieno della guerra della RSI contro il Regno d'Italia si vota.
I partiti che si presentano sono:
PARTITO FASCISTA REPUBBLICANO (PFR): E' il partito di Benito Mussolini, rivendica l'esperienza della prima RSI (quella Sociale) e l'alleanza con la Germania nazionalsocialista in funzione anti-plutocratica. Moderatamente critica con l'esperienza del Ventennio del quale si esaltano comunque i grandi progressi sociali. E' per la prosecuzione della guerra contro il Regno d'Italia fino alla vittoria e per una la creazione di un terzo polo internazionale sociale e popolare contro gli USA e gli URSS che si stavano già delineando come super-potenze mondiali. In politica interna è per la socializzazione e per una serie di riforme (famiglia, scuola, chiesa) che comunque si collochino in linea con il lascito del Ventennio.
PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI): E' il partito di Pietro Nenni. Fortemente critico nei confronti dell'esperienza del Ventennio e delle sue realizzazioni ma guarda con interesse al ritorno di Mussolini al Socialismo. E' per la prosecuzione della guerra contro il Regno d'Italia ma non ritiene possibile, per il momento, la creazione di un polo internazionale belligerante contro il duplice imperialismo USA-URSS. In politica interna è per la socializzazione e per una serie di riforme che potremmo definire più "tolleranti" (riforma della scuola superando Gentile, della famiglia con l'equiparazione dei coniugi e per la separazione totale tra Stato e Chiesa).
Movimento di Unità Proletaria (MUP): Guidato da Ernesto Rossi e da Lelio Basso. E' totalmente critico nei confronti del Ventennio e comunque sia, conversioni o meno, considera comunque la figura di Mussolini una figura ingombrante. E' per la guerra contro il Regno d'Italia e per il neutralismo più assoluto nel campo dei due blocchi USA-URSS. In politica interna è per la socializzazione più spinta e per riforme "liberarie" (divorzio e marginalizzazione della Chiesa in primis).
Movimento dei Cristiani per il Socialismo (MCS): Praticamente è il pezzo della Democrazia Cristiana operante nei territori della RSI. E' per una socializzazione moderata ispirata alla dottrina sociale della Chiesa e per una politica di salvaguardia delle posizioni del mondo ecclesiastico. Per una politica di pacificazione a tappe con il Regno d'Italia e sullo scenario internazionale per un neutralismo mitigato da posizioni anti-bolsceviche.
Fascismo e Tradizione (FT): Ala intransigente staccatasi dal PFR, opera in accordo con la Destra Nazionale operante nei territori del Regno d'Italia, composta dai notabili del Ventennio. E' per il ripristino della Repubblica Sociale Italiana e per la pacificazione immediata con il Regno. In politica estera sostengono la creazione di un'alleanza internazionale contro il bolscevismo.