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Visualizza Versione Completa : Foggia: Grazie Giampaolo. La Lazio? qualcuno non ha creduto in me



seruzzi70
03-09-07, 22:27
AGM-DS) - Milano, 3 settembre - Pasquale Foggia sta vivendo un momento magico: due gol su rigore alla Juventus e la convocazione in azzurro. `Per la nazionale devo ringraziare Giampaolo - dichiara il fantasista ai microfoni di Radio Radio -. Il mister mi da` fiducia e sicurezza. Il Cagliari sta giocando a grandi livelli ed e` tutto merito suo. Ora sto bene qui, se arrivera` una grande squadra ci pensero`, ma ora e` prestissimo per parlare di futuro`.

Il fantasista e` in comproprieta` con la Lazio, anche se i sardi hanno il diritto di riscatto: `La Lazio? Ormai mi ha perso, a Roma qualcuno non ha creduto in me, ma forse e` stata anche per colpa mia, perche` anche a causa di alcuni infortuni non sono riuscito a dare alla societa` quello che si aspettava da me. Ma non devo togliemi nessun sassolino`.

Adesso l`avventura in Nazionale. Donadoni lo ha voluto nel gruppo che affrontera` le delicatissime partite con Francia e Ucraina: `Mettero` in difficolta` Donadoni, certo... ma per una maglia nella partitella d`allenamento. Per me gia` solo essere in azzurro per queste due gare e` una cosa fantastica`.


http://www.datasport.it/leggi.aspx?id=4569559

seruzzi70
03-09-07, 22:37
da www.cagliaricalcio.net (http://www.cagliaricalcio.net)

E' Pasquale Foggia la novità assoluta nelle convocazioni del commissario tecnico azzurro Roberto Donadoni per il doppio impegno contro Francia e Ucraina, valido per le qualificazioni al campionato europeo.
L'ha saputo da Gigi Riva in persona. "Mi ha telefonato e all'inizio pensavo fosse uno scherzo, anche se la voce l'avevo riconosciuta. E' stato già bello ricevere una telefonata da un personaggio così importante per Cagliari e il calcio italiano".
L'hanno chiamato in tanti. "La telefonata che mi ha fatto più piacere? Quella di Riva, ovvio! Diciamo che questa è una piccola soddisfazione dopo la delusione della partita contro la Juventus. Essere chiamati in Nazionale è il sogno di tutti, ma sinceramente è stata una bella sorpresa che non mi attendevo, anche se sapevo di avere fatto due buone partite. Se mi aspetto di giocare? Assolutamente no. Per me è una soddisfazione esserci, e allenarmi con tutti quei campioni". Alcuni dei quali sono stati suoi avversari in campo qualche ora fa. "Cosa gli dirò? Niente, che gli devo dire? E' andata così".
In casi come questi, c'è il momento delle dediche. Foggia ne ha una particolare. "Non voglio sembrare retorico, ma va al mio allenatore, Marco Giampaolo. Mi ha sempre dato fiducia e con lui rendo al cento per cento".

seruzzi70
03-09-07, 22:38
meritava la convocazione, speriamo che riesca a giocare!

XtremeDj
04-09-07, 00:45
match troppo delicato, sarà difficile a meno di eventi straordinari. Bisogna essere proprio dei gran polli per non riconoscere un talento del genere. Sa puntare l'uomo come pochi, è eccezionale.

seruzzi70
04-09-07, 13:40
match troppo delicato, sarà difficile a meno di eventi straordinari. Bisogna essere proprio dei gran polli per non riconoscere un talento del genere. Sa puntare l'uomo come pochi, è eccezionale.

nell'1 controi 1 è micidiale a dir poco..

seruzzi70
04-09-07, 21:46
Quando Pasquale Foggia ha smaltito la rabbia per la sconfitta con la Juventus era già rientrato a casa con la convocazione di Roberto Donadoni per il raduno della Nazionale e la maglia bianconera di Mauro German Camoranesi in mano. "A quel punto mi sono messo davanti alla tv e mi sono riguardato la partita due volte di seguito. Non stavo nella pelle per la convocazione. E avevo quella maglia di Camoranesi, un giocatore fantastico. Ci ho messo un po’ a fare il cambio, perché nel dopo partita ero nervosissimo per come era finita. Il pari era giusto".
Ma se ha rivisto Cagliari-Juventus due volte, avrà capito di aver giocato una gara straordinaria. Da ricordare.
"Sì. Me ne sono reso conto. Credo di aver fatto una gran partita e spero di regalare altre soddisfazioni al pubblico di Cagliari. Ho intuito che mi hanno preso in simpatia".
Deciso a restare? A giugno il Cagliari aggiungerà altri 4 milioni e mezzo ai due mezzo già spesi e la riscatterà.
"Sì. Credo sia giusto godersi il momento e io, ora, devo semplicemente far questo".
Quando arriva la prima convocazione in azzurro ci sono le dediche. Via.
"Mamma Maria e mia moglie, Serena, prima di tutto. Hanno fatto tanti di quei sacrifici. Mamma domenica sera piangeva, faceva fatica a parlare. Abbiamo sofferto noi".
Però suo padre, che pure non se l’è passata bene, l’ha chiamata... "Sì, mi ha chiamato".
E’ vero che a calcio era più bravo di lei?
"Mi nascondeva la palla. Ha fatto più di 500 gol nei tornei amatoriali e ora gioca in un torneo intersociale. Ha 44 anni".
L’impatto con Coverciano?
"Incredibile. So che sarò in camera con Gamberini. Ieri sono partito da Cagliari con Gigi Riva. Mi ripeteva di stare sereno. Mi ha incoraggiato tanto. Vedevo che era felice".
E una volta arrivato lì? Conosceva qualcuno?
"Sì: Quagliarella bene, abbiamo giocato ad Ascoli. Poi Di Natale, Aquilani, Amelia".
Non ha nominato il suo idolo, quello che arriva dal suo stesso quartiere Traiano a Napoli.
"Madonna. Fabio Cannavaro. Mi è venuto incontro, ero molto emozionato. Mi ha fatto i complimenti e mi ha messo a mio agio, parlandomi sempre in dialetto napoletano".
Si è sentito in paradiso?
"Non riesco a crederci. Darò il massimo. Pensando sempre a Marco Giampaolo. A lui devo proprio tanto. Mi ha coccolato, mi ha aiutato, mi ha insegnato, mi ha dato sicurezza. E ora sono in Nazionale".
Non pensa più a Rossi, alla Lazio e a chi non ha creduto in lei?
"Proprio no. Mi è dispiaciuto andar via da Roma, ma con Rossi ci eravamo chiariti, per me in quella squadra non c’era posto. Ma chiedetemi se sono felice... Sono entusiasta di fare anche un solo allenamento ni maglia azzurra".