Neva
17-09-07, 21:38
Che dalla quasi totalità dei nostri politicanti di mestiere, dovesse giungere a Grillo l’appellativo di “ qualunquista “, era cosa scontata e prevedibile, visto che le accuse che egli lancia non fanno distinzione di colore politico.
Non sono una sostenitrice di Grillo, e non penso che da lui e dai suoi grillini potrà sortire la salvezza italica. Essere incensurati, e non avere in tasca una tessera di partito, politicamente parlando, non significa proprio niente. Vorrò vederli questi grillini una volta eletti nell’amministrazioni locali, cosa mai potranno fare; il “ sistema “ li espellerà o li fagociterà.
Ogni qualvolta si svolgono le elezioni amministrative, sono migliaia le liste civiche che vengono presentate, e se qualcuna di esse raggiunge il quorum, per avere un rappresentante in comune, l’eletto, inevitabilmente, o perché lo voglia, o perché costretto, si allinea con uno dei due poli, quasi sempre con quello maggioritario. Ed anche “ l’eletto civico inizia la battaglia per ottenere maggiore visibilità “, che tradotto, significa assessorato, presidenza di commissione, presidenza di qualche ente, e via dicendo…
No, ne Grillo, ne alcuno dei partiti esistenti, potranno mai cambiare lo stato delle cose, ne dare un senso reale alla parola DEMOCRAZIA.
In Italia, i cittadini, esercitano la democrazia, soltanto per stabilire quante quote di potere vanno ad un partito, o ad un ‘altro. Stop, si esaurisce tutto in questa funzione il potere democratico dei cittadini.
Sempre più gente si stacca dalla politica, ad ogni elezioni aumentano gli astensionisti, i delusi, coloro che affermano “ che uno vale l’altro “, guadagnandosi così l’appellativo di qualunquista.
Andiamo al concreto: l’avvicendarsi al governo di uno o l’altro polo, quale mutamento ha comportato? Cosa è cambiato? Tutte le iniquità, le ingiustizie, gli sfruttamenti, sono presenti oggi, così come ieri.
Per me, nel presente, andare a votare, significa soltanto contribuire con il mio voto a scegliere chi dovrà far parte della “ casta “ dei privilegiati .
Personalmente, la mia eventuale astensione alle elezioni politiche, avrà anche un'altra motivazione; sono figlia della Nazione Siciliana, e non accetto più che la mia Terra venga trattata come una colonia da sfruttare.
Non sono una sostenitrice di Grillo, e non penso che da lui e dai suoi grillini potrà sortire la salvezza italica. Essere incensurati, e non avere in tasca una tessera di partito, politicamente parlando, non significa proprio niente. Vorrò vederli questi grillini una volta eletti nell’amministrazioni locali, cosa mai potranno fare; il “ sistema “ li espellerà o li fagociterà.
Ogni qualvolta si svolgono le elezioni amministrative, sono migliaia le liste civiche che vengono presentate, e se qualcuna di esse raggiunge il quorum, per avere un rappresentante in comune, l’eletto, inevitabilmente, o perché lo voglia, o perché costretto, si allinea con uno dei due poli, quasi sempre con quello maggioritario. Ed anche “ l’eletto civico inizia la battaglia per ottenere maggiore visibilità “, che tradotto, significa assessorato, presidenza di commissione, presidenza di qualche ente, e via dicendo…
No, ne Grillo, ne alcuno dei partiti esistenti, potranno mai cambiare lo stato delle cose, ne dare un senso reale alla parola DEMOCRAZIA.
In Italia, i cittadini, esercitano la democrazia, soltanto per stabilire quante quote di potere vanno ad un partito, o ad un ‘altro. Stop, si esaurisce tutto in questa funzione il potere democratico dei cittadini.
Sempre più gente si stacca dalla politica, ad ogni elezioni aumentano gli astensionisti, i delusi, coloro che affermano “ che uno vale l’altro “, guadagnandosi così l’appellativo di qualunquista.
Andiamo al concreto: l’avvicendarsi al governo di uno o l’altro polo, quale mutamento ha comportato? Cosa è cambiato? Tutte le iniquità, le ingiustizie, gli sfruttamenti, sono presenti oggi, così come ieri.
Per me, nel presente, andare a votare, significa soltanto contribuire con il mio voto a scegliere chi dovrà far parte della “ casta “ dei privilegiati .
Personalmente, la mia eventuale astensione alle elezioni politiche, avrà anche un'altra motivazione; sono figlia della Nazione Siciliana, e non accetto più che la mia Terra venga trattata come una colonia da sfruttare.