turritano
26-09-07, 17:30
Domenica la torres affronterà la capolista Rodengo...
Intervista di Foschi:
Foschi, si aspettava una Torres così in alto?
«Francamente no. Ci speravo, ma ero anche conscio che con una squadra che ha tanti giocatori nuovi e tanti giovani ci vuole pazienza. Ma da qui a pensare a dieci punti in cinque partite ce ne passa. Sono contento di come si sta esprimendo la Torres, ma il secondo posto ci gratifica, non ci illude. Siamo solo all’inizio».
Cosa l’ha sorpresa in positivo della sua squadra?
«Lo spirito nel venire agli allenamenti durante la settimana e poi lo spirito col quale si affrontano le gare. Tutti sono consci dell’importanza del campionato e i giovani che non sono mai stati in C2 sanno che si stanno giocando una grossa chance».
E’ già una Torres al massimo o può migliorare?
«Al massimo non direi proprio. Abbiamo ancora molti problemi».
Citiamone qualcuno
«Il rendimento del gruppo non è certo costante, anche se è buono. Ogni tanto abbiamo delle amnesie. I ragazzi sono bravi a supplire alle carenze tattiche del collettivo col sacrificio personale. E poi questa squadra ha carattere».
Sarà anche merito dell’allenatore
«Chiariamo che solo se hai giocatori di carattere puoi tirarglielo fuori. per di più nella Torres ci sono molti sardi, che come razza sono proprio tosti».
Si aspettava un girone così equilibrato?
«Questo si, me l’aspettavo e l’ho detto prima che iniziasse la stagione. Il campionato è livellato e ogni squadra può giocarsela con tutte. Alla fine i risultati sono legati agli episodi e alla concretezza. Il Cuneo avrebbe potuto avere molti più punti per come gioca, ci ha messo in difficoltà, almeno per quanto riguarda la manovra offensiva».
Sicuramente. Finora alle prestazioni hanno sempre corrisposto i risultati. Col Cuneo non stiamo stati brillanti, ma meritavamo di vincere. E adesso c’è lo scontro per la vetta col Rodengo Saiano
«Siamo appena alla sesta giornata di campionato, quindi parliamo di una classifica ancora corta e provvisoria nelle posizioni. I nostri prossimi avversari hanno una società ricca, una buona squadra e l’entusiasmo dei risultati. Anche noi stiamo bene in quanto a spirito. E’ chiaro che in una gara così le motivazioni contano più che mai ».
Il Rodengo ha sempre vinto in casa senza incassare gol. La Torres non ha mai segnato in trasferta.
«Le statistiche dopo cinque giornate non sono significative. Noi giochiamo per vincere e quindi per segnare, cercando di fare una bella prestazione. Dopo di che, alla fine della partita, tireremo una linea e vedremo come è andata».
A proposito di trasferte, ne avete tre nelle prossime quattro gare, preoccupato?
«Assolutamente no. In questo girone i campi non sono caldi. Persino a Vercelli avremmo potuto vincere se avessimo segnato per primi. Non ci ha condizionato lo scarso pubblico».
Adotterete una strategia particolare?
«E perchè? la preparazione del campionato si fa pensando alle 34 giornate, non ai brevi periodi durante i quali puoi avere più partite in trasferta o in casa. Dei valori livellati ho già detto, quindi non sono preoccupato e non mi sogno di fare una preparazione che si adegui al calendario».
Domenica rientra dalla squalifica Frau. Ma Carlet è andato forte come spalla di Federici. Cosa succederà?
«Sono contento che Frau sia di nuovo a disposizione, così come sono contento che Carlet sia adato bene. Una squadra non può essere fatta solo da undici persone e aver ein panchina giocatori che valgono quanto i titolari è solo un vantaggio per un allenatore, perchè coi cambi posso influire sulla gara. Spero di avere più spesso l’imbarazzo della scelta, perchè è ben altra cosa quando hai i giocatori contati o devi mettere in campo qualcuno perchè sei costretto dalle circostanze».
Ma Frau, Federici e Carlet possono giocare insieme?
«Perchè no? non sono incompatibili. Anzi, vi ricordo che con me Carlet ha sempre giocato come esterno di centrocampo, o comunque con altre due punte. Il fatto è che bisogna essere maturi e avere la condizione giusta per giocare in un simile modo per novanta minuti».
L’Unione Sarda
Intervista di Foschi:
Foschi, si aspettava una Torres così in alto?
«Francamente no. Ci speravo, ma ero anche conscio che con una squadra che ha tanti giocatori nuovi e tanti giovani ci vuole pazienza. Ma da qui a pensare a dieci punti in cinque partite ce ne passa. Sono contento di come si sta esprimendo la Torres, ma il secondo posto ci gratifica, non ci illude. Siamo solo all’inizio».
Cosa l’ha sorpresa in positivo della sua squadra?
«Lo spirito nel venire agli allenamenti durante la settimana e poi lo spirito col quale si affrontano le gare. Tutti sono consci dell’importanza del campionato e i giovani che non sono mai stati in C2 sanno che si stanno giocando una grossa chance».
E’ già una Torres al massimo o può migliorare?
«Al massimo non direi proprio. Abbiamo ancora molti problemi».
Citiamone qualcuno
«Il rendimento del gruppo non è certo costante, anche se è buono. Ogni tanto abbiamo delle amnesie. I ragazzi sono bravi a supplire alle carenze tattiche del collettivo col sacrificio personale. E poi questa squadra ha carattere».
Sarà anche merito dell’allenatore
«Chiariamo che solo se hai giocatori di carattere puoi tirarglielo fuori. per di più nella Torres ci sono molti sardi, che come razza sono proprio tosti».
Si aspettava un girone così equilibrato?
«Questo si, me l’aspettavo e l’ho detto prima che iniziasse la stagione. Il campionato è livellato e ogni squadra può giocarsela con tutte. Alla fine i risultati sono legati agli episodi e alla concretezza. Il Cuneo avrebbe potuto avere molti più punti per come gioca, ci ha messo in difficoltà, almeno per quanto riguarda la manovra offensiva».
Sicuramente. Finora alle prestazioni hanno sempre corrisposto i risultati. Col Cuneo non stiamo stati brillanti, ma meritavamo di vincere. E adesso c’è lo scontro per la vetta col Rodengo Saiano
«Siamo appena alla sesta giornata di campionato, quindi parliamo di una classifica ancora corta e provvisoria nelle posizioni. I nostri prossimi avversari hanno una società ricca, una buona squadra e l’entusiasmo dei risultati. Anche noi stiamo bene in quanto a spirito. E’ chiaro che in una gara così le motivazioni contano più che mai ».
Il Rodengo ha sempre vinto in casa senza incassare gol. La Torres non ha mai segnato in trasferta.
«Le statistiche dopo cinque giornate non sono significative. Noi giochiamo per vincere e quindi per segnare, cercando di fare una bella prestazione. Dopo di che, alla fine della partita, tireremo una linea e vedremo come è andata».
A proposito di trasferte, ne avete tre nelle prossime quattro gare, preoccupato?
«Assolutamente no. In questo girone i campi non sono caldi. Persino a Vercelli avremmo potuto vincere se avessimo segnato per primi. Non ci ha condizionato lo scarso pubblico».
Adotterete una strategia particolare?
«E perchè? la preparazione del campionato si fa pensando alle 34 giornate, non ai brevi periodi durante i quali puoi avere più partite in trasferta o in casa. Dei valori livellati ho già detto, quindi non sono preoccupato e non mi sogno di fare una preparazione che si adegui al calendario».
Domenica rientra dalla squalifica Frau. Ma Carlet è andato forte come spalla di Federici. Cosa succederà?
«Sono contento che Frau sia di nuovo a disposizione, così come sono contento che Carlet sia adato bene. Una squadra non può essere fatta solo da undici persone e aver ein panchina giocatori che valgono quanto i titolari è solo un vantaggio per un allenatore, perchè coi cambi posso influire sulla gara. Spero di avere più spesso l’imbarazzo della scelta, perchè è ben altra cosa quando hai i giocatori contati o devi mettere in campo qualcuno perchè sei costretto dalle circostanze».
Ma Frau, Federici e Carlet possono giocare insieme?
«Perchè no? non sono incompatibili. Anzi, vi ricordo che con me Carlet ha sempre giocato come esterno di centrocampo, o comunque con altre due punte. Il fatto è che bisogna essere maturi e avere la condizione giusta per giocare in un simile modo per novanta minuti».
L’Unione Sarda