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Visualizza Versione Completa : Non era maschilismo



Neva
27-09-07, 12:29
23 settembre 2007, in Voglio le donne!



Due anni fa, quando con 452 voti contrari e solo 140 favorevoli la Camera aveva respinto la proposta di introdurre anche in Italia le quote rosa, molti osservatori avevano detto che avevano vinto i maschilisti. I soliti uomini che, nascondendosi dietro il paravento del voto segreto richiesto in primis dall'Udeur, non volevano approvare nemmeno una norma blanda in base alla quale nelle liste dei candidati ci sarebbe dovuto essere almeno il 30 per cento di donne. Quella scelta però non era solo maschilismo. Era qualcosa di più e, per certi versi, di peggio: era partitocrazia allo stato puro.

Un parlamento che per legge fosse composto non dal 30, ma dal 50 per cento di donne, metterebbe infatti in un angolo le attuali classi dirigenti. Nei nostri partiti, ormai da 15 anni in cronica emorragia di iscritti, le donne in posizione di vertice sono pochissime. Se, in occasione delle elezioni politiche e amministrative, si dovesse davvero trovare migliaia di candidati donna, tutte le formazioni politiche sarebbero costrette ad andare a pescare le aspiranti parlamentari fuori dai loro apparati: una rivoluzione.

Ma non basta. L'esperienza insegna che le donne sono mediamente più oneste degli uomini. Voi ve la vedete una donna maresciallo della Guardia di Finanza che durante una verifica fiscale chiede una mazzetta? Io no. E allora la prossima legge di iniziativa popolare, dopo le tre già firmate da oltre 300.000 cittadini, dovrebbe riguardare l'istituzione delle quote rosa. Non per le donne, ma per il Paese
peter_gomez (http://www.go.ilcannocchiale.it/users/profile/56313) il 23/9/2007 alle 17:1
http://www.voglioscendere.ilcannocchiale.it/

Elric di Melni.
27-09-07, 18:12
io sono sempre stato dell idea che introdurre l'obligo delle quote rose è come dire " le donne in toto sono incapaci di salire ai vertici della politica autonomamente". e non è carino...in teoria dovrebbero farcela da sole, anche perche se non se ne trovano non è che per legge ce poi mette quelle inadatte...

Neva
27-09-07, 18:42
Anch’io non condividevo l’ idea delle quote rosa, ma adesso…inizio a prenderla in considerazione.
E’ vero, le donne devono salire ai vertici della politica con le loro forze, ma tieni presente che per riuscire ad inserirsi in questo mondo maschile, devono possedere il triplo della forza degli uomini!
E parliamoci chiaro, dubito fortemente che l’attuale “ casta “ politica, molli l’osso facilmente.
Pertanto guardo con favore una iniziativa popolare, che chieda una norma legislativa per l’inserimento paritario delle donne nelle istituzioni. E questo non per il bene delle donne, ma per il bene dell’Italia

Carmelo C.
27-09-07, 21:20
Sulle "quote rsoa" le pensavo anch'io come Elric di Melni, le vedevo come una sorta di "riserva indiana". Ma nei fatti, i partiti italiani sono specchio della attuale società maschilista, ove per una donna fare lo stesso percorso di un uomo (con eguali successi) è enormemente più faticoso. Ma più che inserire un 30% nelle liste (ove poi finiscono con il comparire ignare nonne, fidanzate, e omonime di Cuffaro con tanto di soprannome "Totò", senza alcuna speranza di elezione), inserirei un 50% fra proclamati, ministri, assessori.

Neva
27-09-07, 21:50
Ma più che inserire un 30% nelle liste (ove poi finiscono con il comparire ignare nonne, fidanzate, e omonime di Cuffaro con tanto di soprannome "Totò", senza alcuna speranza di elezione), inserirei un 50% fra proclamati, ministri, assessori.
Caro Carmelo, ci scommetti che questa tua considerazione, verrà considerata dai " guardiani della democrazia italica " altamente non democratica ?

Carmelo C.
28-09-07, 14:07
Caro Carmelo, ci scommetti che questa tua considerazione, verrà considerata dai " guardiani della democrazia italica " altamente non democratica ?

Si, lo credo proprio. Perché in Italia "democrazia" significa "qualunque mezzo, lecito o non, materiale, dialettico, normativo, coercitivo, che permetta il mantenimento dell'establishment". Vaglielo poi a spiegare che certe cose in alcune notissime "democrazie occidentali" sono la norma...

Neva
02-10-07, 06:26
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L'Udc di Pier Ferdinando Casini e l'Udeur di Clemente Mastella hanno un problema di bilancio. Le elezioni al Parlamento europeo del 2004, per decisione della Ue, obbligavano i partiti dei paesi membri a candidare un numero minimo di donne nelle liste, pena il pagamento di una penale. Ma i due partiti non hanno rispettato queste indicazioni. E ora rischiano una trattenuta sui rimborsi delle spese elettorali che per il primo arriverebbe a circa 1,4 milioni e per il secondo a 400 mila euro.

Una scelta contestata da tempo dalle due formazioni, sino alla presentazione, l'11 settembre in commissione Affari costituzionali, di una proposta di legge: 'Interpretazione autentica dell'articolo 56, comma 2... in materia di pari opportunità nell'accesso alla carica di membro del Parlamento europeo'. L'ha elaborata il deputato dell'Udc Giampiero D'Alia. La scappatoia giuridica, una volta approvata, metterebbe al riparo Udc e Udeur, consentendo loro di non pagare le sanzioni e di aprire una breccia normativa nel rispetto delle quote rosa. Ironia della sorte, è toccato al presidente della commissione Affari costituzionali, il diessino Luciano Violante, introdurre l'esame del provvedimento, sul quale curiosamente nelle successive sedute non si sono avuti interventi, tanto che Violante ha proposto di esaminarlo in sede legislativa. Così, se tutti saranno d'accordo, basterà il voto in commissione per dar vita alla leggina. (L. P. D.)

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(28 settembre 2007)
http://espresso.repubblica.it/dettaglio/Pier-non-ama-le-donne/1795571/2&ref=hpsp

Carmelo C.
02-10-07, 20:24
Dopo lo "scandalo Mele", penso sia chiaro che opinione abbiano delle donne nell'UDC...

Neva
02-10-07, 21:24
Dopo lo "scandalo Mele", penso sia chiaro che opinione abbiano delle donne nell'UDC...

Casini, durante l’ultima campagna elettorale, ad una giornalista che gli chiedeva come egli interpretasse la carenza della presenza femminile tra le liste candidati, e verosimilmemte tra le elette, forniva questa “ interpretazione autentica “( a quanto pare l’ UDC ha l’esclusiva…delle interpretazioni autentiche ):
-Le donne amano più di noi la famiglia, e preferiscono dedicarsi completamente ad essa.
Ad onor del vero, anche colui che Beppe Grillo definisce “ lo psiconano “, ad uguale domanda diede la medesima risposta

Carmelo C.
03-10-07, 20:02
La differenza fra loro e i partiti della destra radicale è...nessuna, sul tema, tranne che i vari fronti, fiamme, forze etc. sono appena appena più espliciti («Le donne? A casa a fare vagonate di figli!»).