Neva
28-09-07, 06:16
» 2007-09-28 03:22AFGHANISTAN: SFOGO PADRE AGENTE FERITO, TUTTI ASSASSINIhttp://www.ansa.it/webimages/medium/1796/in127yviX_20070927.jpg ROMA - "Mio figlio è morto, è vivo ma non c'é speranza, con colpi così non si sopravvive. Avrei delle denunce da fare: è tutto uno schifo. Sono tutti assassini, Prodi e Berlusconi". A parlare è Mario D'Auria, il padre di Lorenzo, l'agente del Sismi gravemente ferito in Afghanistan e che è tenuto in vita solo dal respiratore. Sul fronte dell'inchiesta, sono attesi per il pomeriggio gli interrogatori alla procura di Roma dell'altro agente e dell'interprete feriti nel corso del blitz di lunedì mattina. I due sono arrivati in nottata a Ciampino e sono stati portati all'ospedale militare del Celio.
"Chi lo sa - dice il padre del giovane agente originario di Gragnano (Napoli) ai microfoni di SkyTg24 - chi gli ha sparato? Non lo sapremo mai. Ultimamente non voleva più andare, era triste. O aveva avuto minacce prima, o sapeva dove andava. Domenica doveva tornare a casa". L'uomo racconta poi come ha appreso la notizia. "Mi hanno chiamato - spiega - sono venuti a prendermi per portarmi a Roma, ma non sono andato perché altrimenti lì mi arrestano. Mio figlio è soltanto un ragazzo. Lui ha scelto di partire militare, ma io sono sempre stato contrario. Non sappiamo neanche cosa facevano, per il senso del dovere non diceva mai niente, neanche agli amici più cari. Andavano a fare incursioni alla frontiera, perché i servizi segreti dovevano scoprire se le armi passavano di là, per fare contento Bush che commercia le armi".
http://www.ansa.it/opencms/export/site/visualizza_fdg.html_96445624.html
"Chi lo sa - dice il padre del giovane agente originario di Gragnano (Napoli) ai microfoni di SkyTg24 - chi gli ha sparato? Non lo sapremo mai. Ultimamente non voleva più andare, era triste. O aveva avuto minacce prima, o sapeva dove andava. Domenica doveva tornare a casa". L'uomo racconta poi come ha appreso la notizia. "Mi hanno chiamato - spiega - sono venuti a prendermi per portarmi a Roma, ma non sono andato perché altrimenti lì mi arrestano. Mio figlio è soltanto un ragazzo. Lui ha scelto di partire militare, ma io sono sempre stato contrario. Non sappiamo neanche cosa facevano, per il senso del dovere non diceva mai niente, neanche agli amici più cari. Andavano a fare incursioni alla frontiera, perché i servizi segreti dovevano scoprire se le armi passavano di là, per fare contento Bush che commercia le armi".
http://www.ansa.it/opencms/export/site/visualizza_fdg.html_96445624.html