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nuvolarossa
03-10-07, 09:54
Riceviamo da Anselmo Gusperti

Lettera del Direttivo cremonese del P.R.I. sulla vicenda della
" bacinizzazione del corso del Po" già inviata al Sindaco di Cremona, al Presidente della Provincia, all'Asssessore Regionale ed ai Consiglieri Regionali cremonesi al fine di un comune sollecito interessamento per un rapido passaggio dalla fase di studio alla fase esecutiva.

Spett. CONSIGLIE REGIONALE MAURO GALLINA c/o Segreteria Provinciale LEGA NORD Via Palestro 57 - Cremona


Il Direttivo cittadino del P.R.I. cremonese riunitosi per verificare lo stato di avanzamento della pratica “ Bacinizzazione del corso del Po”,

vista la Delibera Regionale del 02.08.2007 in cui
a) si prende atto che si ritiene “ prioritario un intervento lungo l’asta del Po teso a consentire condizioni di navigazione più favorevoli tra foce Mincio e Cremona mentre non si ravvisano analoghe motivazioni d’urgenza rispetto alla realizzazione della nuova conca di accesso all’area portuale”,
b) si delibera di “ destinare le risorse a suo tempo programmate per la sua costruzione ad altre opere che più congruamente siano funzionali al raggiungimento dell’obiettivo di sviluppo della navigazione interna, in particolare per quanto attiene la risoluzione delle criticità di navigazione nel tratto tra Cremona e foce Mincio”

con la presente chiede

coerentemente con quanto sopra deliberato, che venga immediatamente finanziato dalla Regione Lombardia, con le risorse liberate, un progetto di massima della bacinizzazione del corso del Po da Isola Serafini a foce Mincio, entrando così, dopo tanti simposi ,studi e ricerche, nella fase concreta di realizzazione di un’opera ritenuta da tutti indispensabile e non più procrastinabile.

Inoltre il P.R.I. cremonese chiede che le forze politiche cremonesi si pronuncino chiaramente sulla materia ed appoggino in modo aperto e leale l’intervento.
In modo particolare l’invito è rivolto al sig. Sindaco di Cremona, al Presidente della Provincia di Cremona, all’Assessore Regionale ed ai Consiglieri Regionali cremonesi affinché uniscano il peso delle rispettive cariche istituzionali per manifestare presso la Giunta Regionale l’esigenza e la necessità di passare dalla fase di studio alla fase progettuale concreta.


Cremona 30 settembre 2007

Il Direttivo cittadino del P.R.I. cremonese

nuvolarossa
11-11-07, 12:23
Riceviamo da Anselmo Gusperti, Segr. Prov.le P.R.I. Cremona

Egr. Sig. Direttore,
il Vice Premier, nonché Ministro dei Beni Culturali del nostro Paese ,in apertura di un convegno ad Assisi, ha affermato “ In Italia, purtroppo hanno vinto i geometri” , con evidente uso dispregiativo del titolo e profonda ignoranza dell’ordinamento giuridico e delle competenze professionali.
Ma ciò non deve meravigliare : da chi in tutta la vita non ha mai svolto qualsiasi forma di attività professionale ( se non l’applicazione costante nel trovare artificiose forme di autofinanziamento) non si può pretendere oltre. Direi che, ancora una volta , il Nostro ha dato la dimensione esatta del suo essere : un inutile transito di altrui idee in un vuoto che avanza.

Geom. A. Gusperti - Segr. Prov. P.R.I. Cremona

nuvolarossa
10-12-07, 19:14
Intervento del Senatore Antonio Del Pennino al convegno su “SICUREZZA E TERRITORIO” promosso dal Consigliere De Angelis presidente del Gruppo Misto di Palazzo Marino

Il tema della sicurezza e della lotta alla criminalità è da sempre problema per i governanti.

Ma si presenta con particolari caratteristiche nelle moderne società industriali.

Aggravato dal problema del fenomeno della globalizzazione e dalle grandi ondate migratorie.

Aggravato in quelle realtà che vedono confinanti società del benessere e realtà sottosviluppate.

Non è certo un problema solo italiano ed europeo. Basti pensare a quanto avviene alla frontiera tra USA e Messico.

L’Italia però è più esposta di altri. Per la vicinanza coi paesi africani del Mediterraneo e dei paesi europei che escono dall’esperienza comunista che aveva procurato condizioni di grave indigenza.

Ma esposte anche per la presenza e l'incidenza di grandi organizzazioni criminali, sempre alla ricerca di manovalanza, da arruolare e che trovano in molti disperati brodo di coltura.

Questo pone problemi alla politica e agli amministratori pubblici, stretti tra due opposte esigenze.

Quella di reprimere per garantire la sicurezza dei cittadini, e quella di non violare diritti elementari di libertà.

E il rischio è che il pendolo tra queste due opposte esigenze nelle sue oscillazioni non trovi il punto di equilibrio.
Che si ceda a tentazioni ultrarepressive, identificando emarginazione sociale e micro – criminalità senza cercare, proprio per estirpare la seconda, di affrontare la prima. O si indulga ad un “buonismo caritativo”, giustificando in nome della solidarietà al “povero” all’”emarginato” anche violazioni della legge, e delle normali regole di convivenza.

Una risposta politica seria deve cercare di prevenire, più che reprimere, ma non può sfuggire al dovere di interventi repressivi quando questi si rendono necessari per garantire i diritti del cittadino, rispetto a chi non li rispetta.

E’ un punto di equilibrio difficile da raggiungere, sia per i legislatori che per gli amministratori, entrambi sottoposti a contrastanti pressioni.

Ma è una ricerca, quella del punto di equilibrio che ci deve sempre ispirare.
E lo deve fare oggi con riferimento a due temi che abbiamo nell’agenda parlamentare.
Mi riferisco al decreto legge relativo all’allontanamento dal territorio nazionale per esigenze di pubblica sicurezza di cittadini comunitari, e al disegno di legge annunciato dal governo, anche se non ancora presentato alle Camere, relativo alle nuove attribuzioni ai Sindaci di funzioni di competenza statale e a una serie di disposizioni relative a reati contravvenzionali che violano il tessuto urbano.

Sul 1° punto:
si tratta di un decreto modificativo del decreto legislativo della direttiva 2004/38/CE.

Ora la direttiva 2004/38/CE è stata redatta al fine di tutelare il cittadino comunitario dalle eventuali restrizioni di Stati membri dell’Unione del suo diritto di libera di circolazione. Essa, quindi è orientata a proteggere chi si presume entri regolarmente in un altro Stato dell’ Unione,è cioè concentrata sull’ingresso di chi vuole stabilirsi per lavoro e protegge costui da un regime di facili allontanamenti.
La realtà deve invece tenere conto che esiste una fascia di cittadini provenienti da Paesi comunitari, che non hanno nessuna intenzione di farsi riconoscere, di rispettare la legge e di lavorare legalmente: persone che entrano nel territorio nazionale per porsi ai margini della vita sociale, e spesso delinquere dopo averlo già fatto nei Paesi d’origine.
La situazione di costoro, pur non essendo forse contemplata al momento dell’emanazione della direttiva, trovava, però, un condizionamento al comma 5 dell’art. 5 della stessa che prevede, a proposito del diritto d’ingresso: “Lo Stato membro può prescrivere all’interessato di dichiarare la propria presenza nel territorio nazionale entro un termine ragionevole e non discriminatorio. L’inosservanza di tale obbligo può comportare sanzioni proporzionate e non discriminatorie”.
Tale disposizione non è stata però recepita dal decreto legislativo 30/2007 che nulla prevede sulla dichiarazione d’ingresso e solo prescrive all’art. 9 l’obbligo, per i cittadini dell’Unione che intendono soggiornare in Italia per un periodo superiore a 3 mesi, di iscriversi all’anagrafe.
Ora è evidente che questa mancata attuazione nella nostra legislazione di un obbligo che la direttiva consente di prescrivere impedisce ogni effettiva verifica sulla data di ingresso del cittadino comunitario e conseguentemente della data ex quo lo stesso deve richiedere il permesso di soggiorno, favorendo la permanenza oltre i 3 mesi consentiti.
Né questa disposizione viene modificata dal decreto presentato dal governo 1/11/2007 che non fissa alcun termine inderogabile per il cittadino comunitario, una volta entrato, di dichiarare la sua presenza sul territorio nazionale.
Ecco un esempio in cui la carenza del legislatore nel fissare una norma in prevenzione, finirà poi col dover imporre il ricorso a misure repressive.

Il provvedimento di allontanamento di coloro che non hanno acquisito il diritto di soggiorno non è precluso dalla direttiva n. 38. La direttiva 38 vieta l’immediato allontanamento solo per coloro che, avendo già maturato il “diritto di soggiorno” – perché originariamente in possesso dei requisiti -, poi hanno perduto i requisiti medesimi; non riguarda invece chi, non avendo provveduto né a dichiarare la propria presenza né a iscriversi all’anagrafe, non può rivendicare il diritto di soggiorno.
Anche su questo punto il decreto legislativo 30/2007 appare più lassista della direttiva. Né a tal proposito innova il nuovo decreto legge del governo.
E’ evidente che se, rispetto a una direttiva europea garantista, il legislatore nazionale introduce una normativa che allarga le possibilità di permanenza sul territorio nazionale e riduce la possibilità di allontanamento questo suona come un richiamo alle presenze illegali nel nostro paese.
Ma vi è di più.
Il decreto legge presentato dal governo rappresenta la correzione di “un errore tecnico” – contenuto nel decreto legislativo 30/2007 – errore tecnico, come ha correttamente riconosciuto il Ministro Amato alla 1a Commissione del Senato il 25/9/2007, che ha in qualche modo ridotto al possibilità di espulsione di un “cittadino comunitario”.
Si tratta della mancata previsione di ricorrere all’espulsione con l’accompagnamento alla frontiera per quei cittadini per cui esistono, secondo i termini della direttiva, motivi imperativi di Pubblica Sicurezza.
E’ una questione annosa, che si pose già in occasione del decreto Martelli del ‘90 sugli extracomunitari. Quello dei limiti alle espulsioni con accompagnamento alla frontiera.
E l’esperienza indica che l’espulsione attraverso intimazione senza accompagnamento alla frontiera resta una grida manzoniana.
E anche nella vigenza del decreto 181/2007 che lo ha introdotto per i cittadini comunitari come caso straordinario i dati ci dicono che su 177 provvedimenti di espulsione decisi dopo l’entrata in vigore del decreto, secondo dati del Ministero degli Interni, solo 78 sono stati eseguiti per motivi imperativi.

Alcuni brevi cenni ora sul disegno di legge che dovrebbe consentire a livello locale maggiori possibilità di intervento per la sicurezza della città.
Si tratta del provvedimento richiesto tra agosto e settembre a gran voce soprattutto da sindaci del centro – sinistra (Domenici, Cofferati, Chiamparino).
Il disegno di legge governativo – ammesso che rimanga quello – ragione per cui il giudizio è provvisorio – prevede tre misure utili: maggiori sanzioni per l’impiego dei minori nell’accattonaggio, consente l’accesso della polizia municipale alla banca dati della polizia statale, contiene nuove norme per la pubblicazione del provvedimento nella casa comunale in sostituzione delle notificazioni per quanto riguarda le contestazioni delle violazioni amministrative.
Ma mantiene come perseguibili solo a querela di parte i reati di danneggiamento, deturpamento e imbrattamento di cose altrui , occupazione di suolo pubblico e generica rimane, in quest’ultimo caso, la previsione che i sindaci possano ordinare l’immediato ripristino dello stato dei luoghi a spese degli occupanti.
Più incisiva invece la disposizione che prevede, se si tratta di occupazione a fini di commercio la chiusura dell’esercizio.
Ma quella che appare ancora vaga e non incidente è la nuova formulazione dell’art. 54 del TUEL sulle competenze dei Sindaci, che affida loro generici compiti relativi alla” vigilanza per quanto possa interessare la sicurezza e l’ordine pubblico, informandone il prefetto” e quello di “assicurare la cooperazione della Polizia Locale con le forze di polizia statale, secondo forme che saranno disciplinate con apposito regolamento del Ministero dell’Interno”, che chissà quando verrà.
Anche qui quindi, per tornare a quanto dicevo all’inizio, siamo in presenza di norme che non garantiscono la prevenzione e si riducono a contemplare interventi repressivi di dubbia efficacia.
E’ necessario invece uno sforzo di tutta la politica per vincere l’illusione di poter convivere con le baraccopoli, gestendo in modo indolore l’immigrazione irregolare.
E su questo terreno sono chiamate in prima fila le responsabilità delle amministrazioni locali.
Ma è anche necessario uno sforzo proprio nella logica della prevenzione, per evitare – uso io, laico non sospetto di debolezze verso Oltretevere - le parole del Cardinal Martini: “per evitare, cioè, uno scontro di civiltà, ma dimostrare che noi cresciamo e maturiamo proprio nel confronto col diverso”.

tratto da http://ederanet.blogspot.com/2007/12/intervento-del-senatore-antonio-del.html

nuvolarossa
14-12-07, 23:10
Sveglia Italia…che la situazione non è buona

Queste settimane convulse e schizofreniche, che hanno caratterizzato il mondo della politica italiana, mi hanno portato a riflettere. Una riflessione, devo ammettere, a tratti sofferta ma tutto sommato utile per cercare di capire dal profondo le motivazioni del nostro impegno.
Reputo la mia analisi più figlia dello stomaco che della mente, anche perché cercare di trovare logica negli steps ai quali stiamo assistendo da parte di coloro che ritengono, indubitabilmente supportati dal consenso degli elettori, di governare non solo il nostro Paese, ma soprattutto due filosofie di società diverse e contrapposte, sia un esercizio intellettuale di difficile comprensione, e quindi è preferibile discuterne in termini di “digestione”.
Il Centro-Sinistra ha fallito su tutta la linea, anzi si è dimostrato peggio di quello che molti analisti avevano previsto. Prodi si è rivelato inadeguato al ruolo che la metà degli elettori ( poco più o poco meno ) gli aveva consegnato alle passate elezioni. La nascita del Partito Democratico, che in una democrazia matura e compiuta sarebbe stato salutato come un traguardo importante, si sta invece trasformando in una manovra verticistica ove ognuno dei partecipanti alla querelle sta cercando di riposizionarsi. Walter Veltroni con enfasi annunciò che il PD sarebbe stato un partito senza tessere, aperto ai cittadini per i cittadini. Non è vero! Prova ne sia il fatto che nonostante il romantico e teatrale scioglimento dei due partiti che costituiscono la cellula primaria dell’operazione - DS e Margherita - continuino tranquillamente la campagna per i tesseramenti ( per verificare le mie parole basta connettersi ai siti ufficiali http://www.democraticidisinistra.it/ e http://www.lamargherita.it/ ).
Non bastasse tutto questo assistiamo quotidianamente al patetico teatrino senatoriale che ci offre, non fosse per la gravità della situazione, uno spettacolo paradossale.
Una maggioranza divisa e litigiosa con due leader, uno con contratto a termine, Prodi, l’altro in pectore nominato da primarie farlocche dal risultato già scritto. Ultima, ma solo in termini di tempo, l’ufficiale dichiarazione niente meno che del Presidente della Camera Fausto Bertinotti ( terza carica dello Stato ndr ) il quale sancisce, se vogliamo con grande onestà intellettuale, la fine oggettiva dell’esperienza di questo Esecutivo.

Ma se Sparta piange, Atene non ride.

Infatti non è da meno complessa la condizione nel Centro-Destra.
Berlusconi in Piazza San Babila annuncia la nascita del Partito del Popolo ottenendo, da grande comunicatore quale è, il risultato voluto di offuscare la crescente campagna mediatica nei confronti del Partito Democratico. Ma a quale popolo Berlusconi si rivolge? Quello che crede in un movimento democratico e liberale capace di contrapporsi allo statalismo della sinistra? Quello che spera in un futuro meno oppresso dalle logiche di Palazzo? Oppure quello che, genericamente ed emotivamente cerca solo un alternativa a questo Centro-Sinistra senza distinguere le diverse realtà politiche che si muovono nell’area dell’opposizione?
Gli alleati del Centro-Destra, spiazzati dall’iniziativa estremamente efficace del leader della CdL, hanno reagito più in preda ad un’isteria irrazionale che non ad una riflessione politica. Il risultato? Gli elettori della Casa delle Libertà, confusi, assistono al tutti contro tutti.

Ora, personalmente, di quello che faranno gli altri partiti del Centro-Destra poco mi interessa, non per superficialità ma perché quello che mi tocca più sul vivo è quello che farà il Partito Repubblicano.
La Convention di Milano ha suscitato un grande interesse e soprattutto ha dato una vigorosa spinta emotiva a coloro che ancora sentono vivi i valori repubblicani, credono che gli strumenti, gli spazi per portare avanti le battaglie liberal-democratiche ci siano come ci sono sempre stati ed aderiscono con entusiasmo a tutto ciò che può servire per promuovere tali principi, ed encomiabile è l’atteggiamento della dirigenza nazionale che nonostante la generale situazione di caos, continua tenacemente a supportare ed incoraggiare tali occasioni d’incontro.

Restano aperte tante questioni, la legge elettorale, il referendum, la sostanziale impossibilità di fare previsioni, non dico a lungo, ma nemmeno a medio termine a causa del perenne e continuo mutamento del panorama politico, ma noi abbiamo l’obbligo morale, il dovere civile di essere protagonisti del cambiamento.
La diatriba sulla riforma della legge elettorale è di scarso interesse per tutti i cittadini che la mattina si recano a lavoro negli uffici, nelle fabbriche, nelle attività commerciali ed a loro dobbiamo dare risposte politiche. Non stanno svegli la notte perché non sanno se andranno a votare alla tedesca, alla francese o alla spagnola, restano svegli perché sono preoccupati per il mutuo della loro casa, la cui rata cresce in maniera esponenziale e non ne capiscono sino in fondo il motivo, non dormono perché non sanno prevedere il futuro di loro figlio che finita l’Università non sa se verrà recepito come risorsa per il Paese o come peso sociale in quanto disoccupato, sono desti perché neanche nelle loro abitazioni si sentono al sicuro.

Alcuni pensano che in questi frangenti meglio sia restare fermi ed attendere che la situazione diventi più chiara, meglio delineata. Io ritengo che, seppur con prudenza ed oculatezza, caratteristiche peculiari del nostro Partito, dobbiamo comunque essere pronti ad intercettare ed accogliere quella parte di elettorato che cercano un referente serio e defilato dalla “politica spettacolo”. Abbiamo tutti la voglia, la passione, la preparazione per essere protagonisti di questi tempi ed assumerci la responsabilità di partecipare attivamente al cambiamento.

Non resta che ricordarselo tutti i giorni e non rimane altro che lavorare perché questo si avveri.

Roberto Arosio - Segretario Esecutivo P.R.I. - Lombardia

tratto da http://ederanet.blogspot.com/2007/12/sveglia-italiache-la-situazione-non.html

nuvolarossa
04-01-08, 16:50
Riceviamo da Paolo Cipriani, Segr. P.R.I. di CODOGNO (Lodi)


PARTITO REPUBBLICANO ITALIANO
Sezione Giovanni Spadolini
CODOGNO

COMUNICATO STAMPA

Codogno, 3 gennaio 2008


Parco “VILLA POLENGHI” : è ora di decidere !

I Repubblicani di Codogno, visto il passare dei mesi ed il silenzio imperante sull’argomento, ribadiscono che l’acquisto del Parco di Villa Polenghi, da parte del Comune, debba essere considerata una priorità per il primo trimestre 2008.

Certamente l’acquisto non è sufficiente per preservare questo gioiello naturalistico dal suo attuale stato di abbandono, ma intanto esclude ogni ulteriore ipotesi di cementificazione e consente all’ Amministrazione di elaborare un piano di riqualificazione per utilizzare al meglio questo nuovo polmone verde nel centro della nostra Città.

Inoltre, vogliamo precisare che i fondi per l’acquisizione del Parco, provenienti dall’avanzo di amministrazione Croce, sono già da tempo disponibili senza dover richiedere alcun esborso aggiuntivo ai Cittadini.

Per la futura realizzazione, abbiamo tante idee innovative per la valorizzazione e l’integrazione del Parco di Villa Polenghi nel contesto cittadino e, una volta acquisita l’area, saremo ben lieti di confrontarci ad un tavolo di discussione che coinvolga urbanisti del verde, esperti di giardini storici e la Sovrintendenza per dare alla Città un ulteriore area verde pubblica pienamente fruibile.

Sosteniamo da sempre la scelta dell’ambientalismo consapevole,privilegiando posizioni ragionate che guardano allo sviluppo della nostra città e del territorio senza preconcetti.

Riteniamo che l’Amministrazione Comunale debba avviare il 2008 con un forte segnale di politica ambientale ed una nuova visione di sviluppo urbanistico, orientata alla tutela del tessuto urbano e contro gli eccessi di cementificazione che, per ottimizzare l’investimento rischiano di snaturare irreversibilmente le caratteristiche del territorio.

Crediamo che si debba prioritariamente incentivare la politica di riqualificazione dei palazzi e degli innumerevoli cortili del centro storico, che caratterizzano la nostra città rispetto a tutte le altre realtà limitrofe.

E permetteci di dire che, anche se spesso sottovalutato, il contesto ambientale in cui si vive incide significativamente sulla qualità della vita e sul benessere comune.

Paolo Cipriani - Segretario Politico PRI Codogno
348 4129775
paolocipriani@yahoo.com

nuvolarossa
04-01-08, 17:00
Il segretario Cipriani «l’acquisto del polmone verde era e resta una priorità del comune»
Villa Polenghi, è ora di decidere
Parco abbandonato, i Repubblicani strigliano la giunta

Per l’acquisizione del parco Polenghi «è ora di decidere».

CODOGNO (Lodi) - A pochi giorni dall’inizio del nuovo anno, arriva dall’interno della stessa maggioranza del sindaco Emanuele Dossena il primo monito alla coalizione di centrodestra che governa la città.
Il segretario dei Repubblicani di Codogno, Paolo Cipriani, torna a riaccendere i riflettori su una delle questioni di salvaguardia ambientale più strategiche per il territorio, quella dell’acquisto da parte dell’amministrazione del monumentale parco di villa Polenghi. Da anni il centrodestra sbandiera questa acquisizione come una delle sue priorità di azione. I soldi in cassa peraltro già ci sono da tempo. Ciò nonostante, il parco Polenghi è ancora di proprietà privata, inaccessibile ai codognesi, lasciato al suo stato di abbandono, da mesi attraversato pure dall’andirivieni di camion ed operai al lavoro su una palazzina adiacente al giardino.
Da qui, il forte richiamo di Cipriani: «L’acquisto del parco di villa Polenghi deve diventare la priorità amministrativa del primo trimestre del 2008». Cipriani parla chiaro: «Ovvio: l’acquisto non è sufficiente per preservare questo gioiello naturalistico dal suo attuale stato di abbandono - sottolinea il coordinatore dei Repubblicani -. In ogni caso escluderebbe ogni ulteriore ipotesi di cementificazione dell’area e consentirebbe al comune di elaborare un piano di riqualificazione per utilizzare al meglio questo polmone verde nel centro della nostra città. Una volta acquisita l’area - prosegue Cipriani - saremo ben lieti di confrontarci sui temi di riqualificazione del parco in un tavolo di discussione che coinvolga urbanisti del verde, esperti di giardini storici e Sovrintendenza. Il tutto, per dare finalmente alla città una nuova area verde pubblica pienamente fruibile».
Secondo i Repubblicani, dunque, la giunta Dossena dovrebbe iniziare il nuovo anno con un forte segnale di politica ambientale. Chiara la presa di distanza di Cipriani dalla strategia d’azione sposata in questi anni dal settore urbanistico del municipio di Codogno: «Basta con gli eccessi di cementificazione del territorio che rischiano di snaturare in maniera irreversibile la città - incalza Cipriani -. L’amministrazione avvii il 2008 con una nuova visione di sviluppo urbanistico maggiormente orientata alla tutela del tessuto urbano, incentivando soprattutto la politica di riqualificazione dei palazzi e dei tanti cortili del centro storico che caratterizzano Codogno».
L’acquisto del parco Polenghi ben si inserirebbe in questa politica: «Anche se spesso sottovalutato - conclude Cipriani -, il contesto ambientale in cui si vive incide significativamente sulla qualità della vita e sul benessere comune».

Luisa Luccini

tratto da Il Cittadino - Quotidiano del Lodigiano
http://www.ilcittadino.it/Sezionionline/Cronacalocale/tabid/248/Default.aspx

nuvolarossa
10-01-08, 19:09
SONDRIO - La neocostituita Sezione di Sondrio del Partito Repubblicano organizza, il prossimo 12 gennaio alla sala delle Acque del Bim a palazzo Guicciardi dalle 16.30, l’incontro pubblico dedicato al tema «Riforme istituzionali e costi della politica» che vedrà la partecipazione del senatore Antonio Del Pennino, rappresentante del P.R.I in Lombardia, in qualità di relatore per la profonda conoscenza dell’argomento e per il suo impegno nel sostenerlo in Senato.
Moderatori saranno Pierluigi Comerio, direttore del quotidiano «La Provincia di Sondrio» ed il professor Carlo Mola.
Il convegno è stato voluto dalla sezione sondriese del Partito Repubblicano per focalizzare l’attenzione della popolazione valtellinese su questa materia di estrema attualità in considerazione della difficile situazione politica ed economica che si sta profilando in Italia in questi ultimi mesi.

Il segretario provinciale del Pri di Sondrio
Comm. Adelino Tralli

tratto da http://ederanet.blogspot.com/

nuvolarossa
15-01-08, 11:53
Riceviamo da Anselmo Gusperti

Caro Direttore, all'armi !!!
Ci sono in circolazione tre mariuoli che hanno sottratto con destrezza almeno (ma sono molti di più tra annessi e connessi) settecento milioni di euro allo Stato italiano, cioé a noi. Si aggirano tra Napoli e Roma scambiandosi alternativamente da vent'anni circa le cariche di Sindaco, Presidente della Regione Campania, Ministeri assortiti, con relative prebende, centri di potere, corti ecc. Questi signori hanno ridotto Napoli e la Campania (che mai hanno brillato per ordine e pulizia) al livello di un qualsiasi paese sub-sahariano, ora, invece di sparire dal panorama politico italiano, vengono in televisione a pontificare, a rivendicare, a chiedere ... E subito scatta l'operazione" Soccorso Rosso" con cui i loro colleghi/compagni ci spiegano che siamo giunti a questa situazione per le colpe del Nord. Già vedo astigiani, ferraresi e rovigotti, friulani e trentini che chiedono scusa e mettono mano al portafogli (perché lì si andrà a finire). Il tutto orchestrato dal Prodi mugghiante, maestro di sopravvivenze invereconde, che chiede all'Italia tutta di vergognarsi perché non vuole ricevere le sconcezze (più che rifiuti) campane. Proviamo per un attimo ad immaginare uno scenario diametralmente opposto ( non che nella destra alberghino stinchi di santo!!). Sarebbe scoppiata, giustamente, la rivoluzione con dimissioni in massa di Governo, Regione, Provincia, Comune, Enti, ecc. E se la stessa cosa dovesse succedere (ma mancano i presupposti) in un qualsiasi stato europeo? A Lei la risposta. Io temo, anzi ho quasi la certezza, che alla prossima tornata ci ritroveremo il trio delle meraviglie , magari con una rinfrescata di facciata, a concorrere di nuovo. Il pudore, la decenza, il buon senso ( non voglio scomodare onore e senso del dovere o dello Stato) sono merci sconosciute, a loro ed ai loro accoliti. Così va un certo mondo. Se ne ricorderanno i napoletani e gli italiani?

A. Gusperti - Segr. Prov. P.R.I. - Cremona

nuvolarossa
24-02-08, 12:41
Riceviamo da Anselmo Gusperti, Segr. Prov.le Pri di Cremona

Egr. Sig. Direttore, a margine del convegno meritoriamente organizzato dai Giovani Industriali di Cremona venerdì 22 u.s., un’azzeccata immagine/concetto del prof. Alberoni (la mondezza napoletana è la concretizzazione del degrado etico, culturale e lessicale della Campania e dell’Italia intera) mi sollecita una sua rielaborazione: ogni città, regione , nazione è il risultato della somma algebrica dei suoi valori e disvalori, in ogni settore ed in ogni espressione. L’unico mezzo che abbiamo per aumentare i valori e abbassare i disvalori è quello di ripartire dai giovani e ,quindi, dalla scuola.
Sono stati impiegati quarant’anni per distruggere, dobbiamo cercare di impiegare molto meno per ricostruire. Ma tra partiti e politici che vendono fumo e quelli che vendono pubblicità consumistica i cittadini coscienti sono alla ricerca, quasi disperata, di qualche volto e qualche testa a cui affidare il progetto della ricostruzione. Sette settimane per decidere: sembra un ultimatum , ma avanti di questo passo lo può diventare.

Cremona 24 febbraio 2008

Anselmo Gusperti - Segretario Prov.le del Pri di Cremona

nuvolarossa
27-02-08, 11:54
Riceviamo da Paolo Cipriani

articolo apparso su IL CITTADINO di LODI - 26 febbraio 2008 - pag.10

La provincia di Lodi deve costituirsi come parte civile
SCANDALO RIFIUTOPOLI

La provincia di Lodi potrebbe costituirsi parte civile nella vicenda “Rifiutopoli”. È solo una proposta lanciata dai Repubblicani Lodigiani, guidati da Paolo Cipriani: «Invitiamo la provincia a costituirsi parte civile per difendere i legittimi e comuni interessi che rappresenta - afferma Cipriani -, e chiediamo che se dimostrata la colpevolezza dei funzionari pubblici, gli stessi paghino in maniera esemplare. Purtroppo, sul fronte politico si continua a minimizzare e nessuno sente ancora il dovere civico di chiamarsi fuori, ciò imbarazza pure il vertice dell’ente,che pur di non perdere altri pezzi di maggioranza guarda oltre». Allo stesso tempo, il partito auspica che la Commissione d’indagine proceda sulla sua strada, approfondendo ogni aspetto della questione per raggiungere infine un risultato inconfutabile. «Siamo convinti che la campagna elettorale e la bramosia di chiudere potrebbero distogliere l’attenzione dalla gestione della materia ambientale territoriale - aggiunge Cipriani -. Ragionevolmente, riteniamo che qualunque sia il responso della Commissione d’indagine, non debba essere confuso con l’attuale campagna elettorale nazionale. Il tema riguarda i cittadini del lodigiano e qui deve essere trattato, senza mescolanze con la questione rifiuti campana o le diatribe fra il Partito democratico e il Partito della libertà. Abbiamo sempre creduto che, pur non permettendoci di giudicare i fatti al posto dei giudici, vi sia stata una forte responsabilità politica nella questione, l’omessa vigilanza nei confronti dei funzionari è sotto gli occhi di tutti». In ogni caso, il partito terrà la situazione sotto controllo: « Noi Repubblicani - conclude Cipriani - vigileremo attentamente, perseguiremo le nostre battaglie per un ambientalismo consapevole e non ideologico, convinti che la salvaguardia e lo sviluppo del nostro territorio siano delle priorità irrinunciabili».

nuvolarossa
04-03-08, 13:34
Riceviamo da Paolo Cipriani

La commissione
Repubblicani favorevoli al Conad di Codogno

CODOGNO - Nuovo Conad a Codogno: i Repubblicani tornano a “dire sì” all’ipotesi di un supermercato in viale Dei Mulini, che tante polemiche sta sollevando nella città della Bassa. A poche ore dalla commissione comunale al territorio che questo pomeriggio (ore 17, presso l’ufficio tecnico comunale all’ex ospedale Soave) valuterà proprio la richiesta di un nuovo market della catena Conad nei terreni a fianco dell’Asm, i Repubblicani tornano a sottolineare il loro sostegno alla iniziativa. E lo fanno sulla base di motivazioni specifiche. La prima è di carattere logistico. «L’area interessata ha una elevata densità di popolazione ed è prossima alla nuova zona residenziale Pedrazzini Guaitamacchi che ospiterà oltre un migliaio di nuovi abitanti nei prossimi anni - così Paolo Cipriani, segretario cittadino del Pri, alleato del centrodestra al governo di Codogno -. Ciò nonostante, questa stessa zona è caratterizzata da una ridotta capacità commerciale, causa di un continuo “pendolarismo della spesa” che costringe i residenti a spostarsi verso altre zone della città o a rivolgersi ai centri commerciali limitrofi per ottimizzare i propri acquisti». I Repubblicani, peraltro, ben sanno che decisioni di questo tipo devono essere valutate ed approfondite coinvolgendo le categorie economiche, in difesa dell’interesse della cittadinanza senza preconcetti o preclusioni di carattere corporativo. «Possiamo capire le preoccupazioni degli operatori economici della zona - prosegue Cipriani - ma siamo fermamente convinti che coinvolgendoli ed informandoli correttamente, gli stessi avranno la possibilità di ritagliarsi degli spazi commerciali interessanti, caratterizzando la propria attività per qualità e servizio». E dunque: per il Partito repubblicano italiano «l’amministrazione comunale ha il dovere di valutare con grande attenzione la proposta di un nuovo Conad - conclude il segrtario Cipriani -, tenendone in considerazione gli aspetti socio economici, i positivi risvolti occupazionali, non dimenticando di affrontare approfonditamente gli aspetti viabilistici». Il tutto, con la consapevolezza «che l’interesse di una grande catena commerciale italiana evidenzia sicuramente l’importanza crescente della nostra città nel territorio». L’appuntemanto è per questo pomeriggio negli uffici del comune.

Luisa Luccini

articolo apparso su IL CITTADINO il 03 Febbraio 2008
http://www.italysoft.com/news/il-cittadino-di-lodi.html

nuvolarossa
06-03-08, 11:01
Riceviamo da Anselmo Gusperti

Egr. Sig. Direttore,
siamo in campagna elettorale e tutti strepitano che ci vogliono fare star meglio : abbassare le tasse e aumentare gli stipendi . Devo constatare che l’Italia è uno strano paese. Alcune constatazioni, in ordine sparso.
Meno dell’uno per mille dei contribuenti italiani denuncia più di centomila euro di reddito annuo ma contiamo più di settecentomila yatch di varie misure ancorati nei porti turistici ( provate a fare i calcoli ) .
Qualche milione di pensionati cinquanta-sessantenni praticano un secondo lavoro rigorosamente in nero , per non parlare dei baby – pensionati , sciagura nazionale, peculiarità italiana.
Abbiamo la più alta percentuale mondiale di cellulari pro capite,e poi televisori al plasma, canali satellitari ed elettrodomestici di ogni tipo in quantità industriale per ogni famiglia.
Siamo uno dei migliori mercati di auto di grossa cilindrata e SUV ( per inquinare i vicoli cittadini facendo la spesa o ritirando i figli a scuola ) alla faccia del petrolio a cento dollari al barile.
Ristoranti che nei fine settimana rifiutano i clienti per il troppo pieno, bar ogni tre passi, e discoteche che scoppiano ( e che fanno scoppiare i frequentatori ).
Pubblicità che propone solo prodotti di lusso e comunque non indispensabili, outlet e centri di vendita di abbigliamento firmato che nascono come funghi , centri di estetica più numerosi dei fornai, concentrazione esasperata di ipermercati e supermercati ( siamo tutti nudi, brutti ed affamati?).
E l’elenco potrebbe continuare…
A fronte di tutto ciò è innegabile che gli stipendi sono da fame e le pensioni sono vergognose : ho la concreta sgradevole percezione ( come una malattia sottopelle ) di vivere in una nazione di furbi, furbastri e disonesti. Per fermare questa nauseabonda marea che ci sta inghiottendo alcune rare voci ( il prof. Alberoni ed il card. Tonini ultimamente a Cremona , molti amici da tempo ) sostengono che bisogna ripartire dai giovani e dalla scuola . Di mio aggiungo che diventa indispensabile reintrodurre da subito l’insegnamento dell’EDUCAZIONE CIVICA in ogni ordine e grado di scuola, con relativi esami per i cittadini di oggi e di domani, italiani e di importazione. Forse riusciremo a diventare un paese normale, non solo nelle promesse da campagna elettorale .

A. Gusperti – Segr. Prov. P.R.I. - Cremona
Cremona 05 marzo 2008

nuvolarossa
08-03-08, 11:09
Riceviamo da Paolo Cipriani

Opere pubbliche
Villa Polenghi, i Repubblicani gongolano: «Ora i lavori»

Ad inizio gennaio, nonostante il loro rapporto di alleanza con il centrodestra che governa Codogno, non avevano esitato a “tirare le orecchie” alla giunta del sindaco Emanuele Dossena, imputata di inerzia sull’acquisto del parco di villa Polenghi. In quell’occasione, i Repubblicani di Codogno avevano pure rilanciato, concedendo all’amministrazione un “ultimatum” di tre mesi, tempo utile per riattivare i contatti di compravendita con i privati proprietari dello storico giardino. All’indomani della notizia che il municipio riaprirà ufficialmente la trattativa con la proprietà del parco Polenghi, il commento del partito Repubblicano non poteva che essere soddisfatto. «Avevamo fortemente chiesto di inserire nel calendario delle priorità del primo trimestre questo intervento e finalmente rileviamo la svolta - specifica il segretario cittadino del Pri Paolo Cipriani -. È l’evidente riconoscimento della capacità propositiva che i Repubblicani mettono a disposizione della collettività per la crescita e lo sviluppo della città». I Repubblicani ampliano però la riflessione. «L’acquisto non è sufficiente per preservare questo gioiello naturalistico dal suo attuale stato di abbandono - prosegue Cipriani -. Quel che serve è un serio progetto di riqualificazione ad uso turistico e ricettivo, che permetta di utilizzare al meglio questo nuovo polmone verde nel centro della città». Chiaro il riferimento all’idea progettuale su cui il comune sta focalizzando la propria attenzione: realizzare nelle ex scuderie del parco Polenghi un “info point” a carattere provinciale ed a servizio di tutta la Bassa. «Riteniamo che con questa scelta, l’amministrazione comunale inizi finalmente a metter mano alle questioni strategiche della città- conclude Cipriani -. Per ora è solo un forte segnale di politica ambientale ma siamo convinti che altri ne seguiranno nei prossimi mesi, visto che si passa ora alla fase operativa».

L'articolo e' stato pubblicato anche su "IL CITTADINO - 08 Marzo 2008

nuvolarossa
31-03-08, 12:59
Le sedi del PRI in Lombardia

Botticino BS
Brescia BS
Concesio BS
Como CO
Cremona CR
Codogno LO
Lodi LO
Cologno Monzese MI
Giussano MI
Lissone MI
Meda MI
Milano MI
Monza MI
Rozzano MI
San Donato Milanese MI
Seregno MI
Mantova MN
Suzzara MN
Pavia PV
Voghera PV
Sondrio SO
Gallarate VA
Saronno VA
Varese VA

http://www.pri.it/new/html/sedi/regioni/lombardia_it.gif

nuvolarossa
31-03-08, 18:42
Nucara a Torino e Milano Nella capitale lombarda presenti Del Pennino e Giannino
Rimuovere i nodi che soffocano lo sviluppo
Calabria: "Meglio essere orfani che figli prediletti di Romano Prodi"

Proseguendo il suo giro elettorale, a Nichelino (To), presso il Teatro Superga il segretario del PRI è stato accolto entusiasticamente dalla comunità calabrese insieme all'ex presidente della Regione Ghigo, ai candidati per il Popolo della Libertà, on. Guido Crosetto e on. Osvaldo Napoli, alla consigliera regionale Ferrero e all'imprenditore Salvatore Parisi.

In un teatro stracolmo Nucara ha invitato i convenuti a dare il loro contributo per liberare l'Italia e la Calabria dai lacci e lacciuoli che il governo Prodi ha bene annodato per frenare lo sviluppo. Nucara ha ricordato le parole di Prodi all'inizio del suo Governo in una visita in Calabria: "La Calabria è la figlia prediletta del mio Governo". Visti i risultati, ha concluso Nucara, forse sarebbe stato meglio "essere orfani". Nel pomeriggio il Segretario del PRI si è recato a Milano dove si è tenuta domenica, al Circolo della Stampa, la manifestazione sul tema: "Le ragioni del PRI a sostegno del Popolo della Libertà ", evento al quale ha partecipato una vasta rappresentanza delle associazioni dei calabresi presenti nel territorio lombardo.

L'incontro è stato introdotto dal Presidente della Consociazione Provinciale Sergio Borlenghi e dal Segretario Regionale Carlo Visco Gilardi. Sono quindi intervenuti il Dott. Oscar Giannino, direttore di "Libero Mercato" e membro della Direzione Nazionale del PRI, il Sen. Antonio Del Pennino, candidato in Lombardia nella lista del Popolo della Libertà al Senato e l'On. Luigi Casero, coordinatore cittadino di Forza Italia. La manifestazione è stata conclusa dal discorso dal Segretario Francesco Nucara.

Il Dott. Giannino si è in particolare intrattenuto sulle contraddizioni della politica economica del Governo Prodi, che ha disperso in due anni le maggiori risorse rese disponibili dall' incremento del gettito fiscale; ed ha sottolineato come il successo del Popolo della Libertà sia la condizione per consentire, sia pure in una negativa congiuntura internazionale, la ripresa del nostro sistema produttivo. Giannino ha poi dato atto a Nucara di avere svolto un' intensa azione per mantenere alta la bandiera del PRI con le sue peculiari impostazioni programmatiche malgrado abbia ereditato una situazione difficile.

Il Sen. Del Pennino si è soffermato sulla necessità di una profonda revisione del nostro ordinamento autonomistico, sottolineando l'esigenza di una riforma del Titolo V della Costituzione con l'abolizione della legislazione concorrente e la soppressione delle province. Su questo secondo punto Del Pennino ha denunciato come, mentre si andava delineando un vasto consenso per la revisione di questo istituto, un autorevole esponente del Partito Democratico, considerato fra i più illuminati, come l' On. Bersani, abbia difeso le amministrazioni provinciali da chi le vorrebbe abolire, rivendicando il loro ruolo in materia di rifiuti e di acque. Per capire la coerenza di queste affermazioni, ha aggiunto Del Pennino, basta pensare alla situazione dei rifiuti in Campania e alle condizioni del nostro sistema idrico.

L'On. Casero, dopo aver ricordato la sua originaria militanza repubblicana, ha sottolineato come gli insegnamenti del PRI siano rimasti forti nella sua memoria e come ancora oggi giudichi, al pari degli altri esponenti di Forza Italia, fondamentale il contributo del PRI alle battaglie del Popolo della Libertà.

Concludendo la manifestazione l'On. Nucara, dopo avere rivendicato lo sforzo svolto in questi anni per lo sviluppo della Calabria ed avere rivolto un appello ai calabresi residenti in Lombardia perché anche qui vogliano sostenere la lista del Popolo della Libertà, si è soffermato sui nodi che rischiano di soffocare l'economia italiana: il costo dell'energia e la mancanza di infrastrutture. Sul primo punto Nucara ha rivendicato la coerente battaglia del PRI in difesa del ricorso all'energia nucleare, reso sempre più evidente dall'aumento esponenziale dei costi del petrolio. Per questo, ha aggiunto Nucara, abbiamo positivamente registrato l'impegno del Presidente Berlusconi a riaprire il capitolo dell'utilizzo del nucleare.

Per quanto riguarda le infrastrutture, Nucara ha ricordato come i ritardi riguardino parimenti l'Italia del Nord e il Mezzogiorno e come, per superare l'economia duale, siano necessari massicci investimenti in questo settore, senza cedere a rivendicazioni vetero - ecologiste che rischiano di paralizzare la crescita del paese. Ma per consentire questi investimenti – ha concluso Nucara – è necessario liberale risorse, riducendo la spesa corrente improduttiva, come da sempre sostenuto dai repubblicani.

Alla fine dell'incontro Nucara si è intrattenuto con alcuni giornalisti che chiedevano che fine farà il PRI con il suo carico di storia e di programmi. Il segretario nazionale ha ribadito le difficoltà in cui versa la politica italiana a causa di un iniquo sistema elettorale che ci porta verso una dequalificazione della classe parlamentare.

E' probabile che ad ottobre- ha proseguito Nucara- il PRI celebri un Congresso Nazionale per definire la propria collocazione. Nel PRI - ha concluso il segretario - è finita l'ora "dell'usa e getta" nei confronti degli uomini che hanno contribuito a salvare l'Edera, ricordando che per lui la riconoscenza è un valore e per altri è un disvalore.

tratto da http://www.pri.it/31%20Marzo%202008/NucaraTorinoMilanoElezioni.htm

nuvolarossa
04-04-08, 11:10
Riceviamo da Paolo Cipriani

In città oggi arrivano Del Pennino e Craxi, domani Formigoni

Questa sera alle 21, presso la sala San Paolo (via Fanfulla) a Lodi si terrà il convegno "Scuola e Istruzione", tenuto dal senatore Giuseppe Valditara, candidato della Regione Lombardia. Sarà presente anche l'assessore regionale Massimo Corsaro, candidato alla Camera nella circoscrizione Lombardia 3 e l'onorevole Valentina Aprea. Verranno illustrate le proposte del Popolo della Libertà in merito al mondo scolastico ed universitario. L'incontro, aperto a tutta la cittadinanza, è stato fortemente voluto da Giancarlo Regali e Nancy Capezzera, rispettivamente presidente provinciale e vicepresidente provinciale di Alleanza Nazionale per il territorio lodigiano. Per quanto riguarda la giornata di oggi, i socialisti festeggeranno l'arrivo di Bobo Craxi, il quale - come prima cosa - visiterà la sede del partito in via Vistarini prendendo contatto con i militanti locali.
Per le 18 si farà trovare in piazza della Vittoria dove potrà parlare con i cittadini. Infine, sempre nella giornata di oggi, alle 20.30 presso il ristorante Isola Caprera, il Partito Repubblicano organizza un incontro conviviale con la presenza del senatore Antonio Del Pennino. Per l'occasione interverranno inoltre il segretario regionale Carlo Visco Gilardi e il capogruppo al consiglio comunale di Milano, Franco De Angelis. Domani, sabato 5 aprile, alle ore 10, in piazza della Vittoria a Lodi terranno un comizio l'onorevole Ignazio la Russa, capogruppo di Alleanza Nazionale alla Camera, il presidente della regione Lombardia Roberto Formigoni, l'onorevole Andrea Ronchi, portavoce di Alleanza Nazionale, e Mariastella Gelmini, coordinatore lombardo di Forza Italia.

nuvolarossa
05-04-08, 19:27
Incontro conviviale a Lodi

Venerdì 4 aprile, nello storico covo dei Repubblicani lodigiani ( http://www.isolacaprera.com/ ), il nostro senatore Antonio Del Pennino ha incontrato gli amici dell'Edera della bassa Lombardia, che spazia da Pavia a Mantova.


http://bp3.blogger.com/_pwTZHCtShT8/R_d2wQ1dayI/AAAAAAAAAAs/lUV6gslvMKg/s320/2008_04040008.jpg

La squisita ospitalità e l'ambiente accogliente hanno ravvivato nei partecipanti la concreta speranza di avere anche per la prossima legislatura un rappresentante dell'Edera in Senato. E un rappresentante lombardo.


http://bp2.blogger.com/_pwTZHCtShT8/R_d1YA1daxI/AAAAAAAAAAk/4lXt3NHyWdQ/s320/2008_04040028.jpg

Il nostro senatore, particolarmente in forma, si è anche esibito sulla pista da ballo, come potete vedere con i vostri occhi.

tratto da http://ederanet.blogspot.com/2008/04/incontro-conviviale-lodi.html

nuvolarossa
06-04-08, 12:34
Riceviamo da Paolo Cipriani, coordinatore del PRI del Lodigiano

PARTITO REPUBBLICANO ITALIANO
Coordinamento Provinciale di Lodi

Lodi, 5 aprile 2008

La serata conviviale organizzata dal Partito Repubblicano di Lodi all’Isola Caprera in occasione della visita del Sen. Antonio Del Pennino ha avuto un notevole successo.
I convenuti, arrivati anche dalle provincie di Pavia,Cremona, Milano e Mantova, hanno apprezzato l’intervento del Sen. Del Pennino, soprattutto quando ha tracciato un breve excursus sulla situazione politico economica del Paese e sulla necessità di riformare drasticamente le istituzioni, rilanciando l’economia del territorio e mettendosi a disposizione affinchè l’Expo 2015 , che si svolgerà a Milano, possa avere ricadute economiche e strutturali anche sul territorio lodigiano.
Negli interventi che si sono susseguiti, il Segretario Regionale Carlo Visco Gilardi ha evidenziato la necessità di creare un tavolo di discussione di tutti gli esponenti repubblicani della bassa Lombardia per rafforzare l’azione di pungolo programmatico e di governo delle istituzioni che ha sempre caratterizzato lo stile repubblicano.
Il coordinatore provinciale Paolo Cipriani, ha precisato che questo è solo il primo passo di una lunga battaglia che vedrà tornare i repubblicani protagonisti sulla scena politica locale in occasione delle prossime elezioni amministrative ed ha ottenuto l’impegno del Sen. Del Pennino ad essere presente periodicamente nel lodigiano per supportare le esigenze politico amministrative provenienti dal nostro territorio.
L’assoluta assenza di candidati locali eletti a Lodi, rafforza il ruolo che noi potremo avere dopo il 14 aprile ed il legame storico con il Sen. Del Pennino ci metterà nella condizione di poter rappresentare degnamente gli interessi dei lodigiani in Parlamento.
Alla fine della serata il Sen. Del Pennino ha aperto aperto le danze lanciandosi in un sensuale tango argentino.

nuvolarossa
07-04-08, 19:06
L'Expo a Milano: intervento di Franco De Angelis/E' importante passare rapidamente alla realizzazione dei lavori
2015, una data che è dietro l'angolo

Intervento di Franco De Angelis, consigliere comunale Pri a Palazzo Marino, Milano.

La vittoria di Milano ovviamente ci riempie di gioia, e siamo fieri di esserci impegnati con lealtà a fianco del sindaco per raggiungere questo risultato. L'azione del sindaco e di tutte le istituzioni che si sono adoperate con inusuale concordia merita un plauso incondizionato. Ora, però, è importante passare senza indugio alla realizzazione degli interventi che sono stati previsti: il 2015 è dietro l'angolo, ed è indispensabile dare immediatamente attuazione a ciò che abbiamo progettato e approvato. Ci auguriamo che anche in questa fase sia possibile mantenere il clima di collaborazione tra le istituzioni che è stato raggiunto durante la gara, e che tutti continuino a cooperare tenendo presenti le scadenze che ci aspettano.

Come ha giustamente commentato il segretario del Pri Francesco Nucara, ribadendo il pieno sostegno dei repubblicani all'iniziativa, "ovviamente la sfida più importante comincia ora, nel momento in cui occorre progettare l'evento in maniera che sia una grande occasione di sviluppo per la città e di vetrina per l'Italia. Io sono d'accordo con coloro che pensano all'Expo anche come un'occasione di prestigio morale per il capoluogo lombardo, e non solo di sviluppo economico, e tengo in maniera particolare alla riuscita di questo evento".

Molti commentatori hanno scritto che la vittoria di Milano non premia solo Milano, ma tutto il Paese. È certamente corretto: però rilevo che l'eccellenza che abbiamo proposto alla giuria, e che ha infine trionfato, è la Grande Milano, con i suoi 9 milioni di abitanti, il suo particolare tessuto urbanistico e sociale, la sua capacità di competere nonostante le condizioni sfavorevoli create dal sistema-paese.

Non dobbiamo dimenticarlo, e soprattutto non dobbiamo, nell'entusiasmo della vittoria, lasciare che l'impegno di cui abbiamo saputo dare prova si annacqui. Al contrario, dobbiamo trasformare questo impegno in un metodo di lavoro costante. Abbiamo ancora tanti problemi da risolvere, primo fra tutti il nodo di Malpensa. Purtroppo, o per fortuna, abbiamo ancora molto lavoro da fare. E credo che siano fuori luogo sia le polemiche, sia gli eccessi di trionfalismo. In questa chiave, vorrei lanciare un duplice appello.

Agli Expo-scettici, che temono cementificazioni indiscriminate, ricordo che i progetti legati all'Expo non sono finalizzati a un'esibizione di gigantismo architettonico. È stato sempre ribadito che tutte le opere che verranno realizzate saranno all'insegna dello sviluppo sostenibile e della compatibilità ambientale. Peraltro, credo che il livello degli architetti e degli urbanisti che lavoreranno a questi progetti sia tale da tranquillizzare anche gli spiriti più preoccupati.

Agli Expo-entusiasti, invece, vorrei dire che il riconoscimento che abbiamo ottenuto rappresenta un onore, ma anche un onere: non possiamo recedere dagli impegni che abbiamo sottoscritto, e non possiamo permetterci di arrivare impreparati alla scadenza. Da qui al 2015, Milano non cambierà da sola. La dovremo cambiare noi, con il nostro lavoro e la nostra capacità di impegnarci.

Invito a guardare le cose, come sempre, senza pregiudizi. L'Expo non sarà solo un'occasione di business o una scorciatoia per incentivare i flussi turistici: sarà soprattutto un punto di partenza per riportare Milano al centro di una rete che, sempre più, collega tra loro le grandi metropoli del mondo. E, al tempo stesso, dovrà consentire di aprire nuove relazioni con le aree emergenti, perfezionando progetti di collaborazione utili al miglioramento delle condizioni di vita di tutta l'umanità.

Mi auguro che la grande sfida dell'Expo sia anche, per Milano, un'occasione per riappropriarsi della sua identità profonda. Che è una storia fatta anzitutto di dinamismo, di innovazione, di capacità di intraprendere. Spero che, finalmente, Milano possa uscire dalla cappa d'immobilismo che l'ha soffocata per troppi anni e riprendere il cammino che le è più congeniale.

Milano aveva bisogno di una ventata d'orgoglio. Ringraziamo il sindaco Moratti per la determinazione e l'intelligenza con cui ha condotto la sua battaglia, e continuiamo a operare per rendere la nostra città sempre migliore.

tratto da http://www.pri.it/new/4%20Aprile%202008/DeAngelisExpoMilano.htm

nuvolarossa
08-04-08, 19:25
Lodi, intervento del senatore Del Pennino - Le molte ricadute sul territorio dell'Expo 2015 a Milano
Le iniziative del Pri lombardo

La serata conviviale organizzata dal Partito Repubblicano di Lodi al ristorante Isola Caprera in occasione della visita del Sen. Antonio Del Pennino ha avuto un notevole successo.

I convenuti, arrivati anche dalle province di Pavia, Cremona, Milano e Mantova, hanno apprezzato l'intervento dell'esponente repubblicano soprattutto quando ha tracciato un breve excursus sulla situazione politico - economica del Paese e sulla necessità di riformare drasticamente le istituzioni, rilanciando l'economia del territorio, sottolineando la necessità di mettersi a disposizione affinché l'Expo 2015, che si svolgerà a Milano, possa avere ricadute economiche e strutturali anche sul territorio lodigiano.

Negli interventi che si sono susseguiti, il Segretario Regionale Carlo Visco Gilardi ha evidenziato la necessità di creare un tavolo di discussione di tutti gli esponenti repubblicani della bassa Lombardia per rafforzare l'azione di pungolo programmatico e di governo delle istituzioni che ha sempre caratterizzato lo stile repubblicano.

Il coordinatore provinciale Paolo Cipriani ha precisato che questo è solo il primo passo di una lunga battaglia che vedrà tornare i repubblicani protagonisti sulla scena politica locale in occasione delle prossime elezioni amministrative; ed ha ottenuto l'impegno del Sen. Del Pennino ad essere presente periodicamente nel lodigiano per sostenere le esigenze politico - amministrative provenienti dal nostro territorio: "L'assoluta assenza di candidati locali eletti a Lodi, rafforza il ruolo che noi potremo avere dopo il 14 aprile ed il legame storico con il Sen. Del Pennino ci metterà nella condizione di poter rappresentare degnamente gli interessi dei lodigiani in Parlamento".

Pri, Coordinamento Provinciale di Lodi

tratto da http://www.pri.it/new/8%20Aprile%202008/DelPenninoLodi.htm

nuvolarossa
29-04-08, 15:03
Riceviamo da Anselmo Gusperti

CITTADINI AL VOTO

Egr. Sig. Direttore,
fermi restando i classici valori , politici e tradizionali , fondanti la nostra democrazia, ormai riconosciuti ,metabolizzati e praticati in tutti gli strati della nostra società, i cittadini votanti , nelle ultime elezioni politiche e forse ancor di più nelle amministrative romane, hanno espresso una chiara indicazione. Il voto ha detto chiaramente che i cittadini hanno anteposto la risoluzione dei problemi pratici ( sicurezza, salari, energia,…) allo spirito di appartenenza.
Lo spirito di appartenenza ( o di avversione ) trova la sua espressione emblematica nelle ali estreme degli schieramenti : ebbene i cittadini ne hanno decretato la scomparsa , in ciò dimostrando una raggiunta maturità politica e ed una capacità di lettura della situazione molto più moderna ed avanzata dei loro rappresentanti che , anche in questa competizione elettorale, si ostinavano a parlare secondo categorie e linguaggi ormai superati : destra, sinistra, lotte, battaglie, alleanze, apparentamenti…. I cittadini ( non la gente, come sbrigativamente viene chiamata dai politici ) volevano sentire parlare di programmi, cioè di cose concrete e di come affrontare e risolvere i problemi del Paese che, finalmente si è preso coscienza, sono anche i problemi di ognuno.
In mancanza di ciò, più o meno da ambedue le parti, i cittadini hanno detto che, comunque, bisognava cambiare registro e mentalità, perché, comunque, le cose non vanno bene ; ed hanno pure attribuito delle responsabilità, dando contemporaneamente, i mezzi ai nuovi (?) eletti per cambiare, prima ancora che gli schieramenti, il modo di fare politica. E questo a tutti i livelli , politici ed amministrativi. Bisognerà che qualcuno ne tenga conto in vista dei prossimi appuntamenti elettorali.

Cremona 29 aprile 2008-04-29
A.Gusperti P.R.I. - Cremona

nuvolarossa
26-05-08, 09:15
Riceviamo da Paolo Cipriani

Circolo tennis Match Point. È l’ora di tagliare il nastro
Inaugurazione per il nuovo circolo tennis di Codogno.
pubblicato su IL CITTADINO 23 Maggio 2008

Il percorso di riqualificazione dell’area tennis comunale di viale Resistenza è giunto a conclusione e porta con sé il momento del taglio del nastro degli interventi eseguiti: l’appuntamento è per domani alle 17, presso gli spazi del circolo tennis “Match Point” che si affaccia su viale Resistenza. Ad accogliere autorità e cittadini invitati alla manifestazione, saranno Paolo Cipriani e Luca Prodili, rispettivamente amministratore unico della Gis (la società comunale di gestione degli impianti sportivi a cui fa capo proprio il circolo tennis di viale Resistenza) e titolare della società “Match Point” che nel 2007 si è assicurata la gestione di quest’area tennis per i prossimi dodici anni. L’intesa tra la Gis e la “Match Point” portava con sé una priorità assoluta: impegnare proprio la società del giovane Prodili a cambiare radicalmente volto a quest’area tennis entro due anni, ridando slancio ad una zona sportiva che, protagonista di fasti gloriosi nei decenni passati, da tempo era stata lasciata in uno stato di totale abbandono. La “Match Point” ha raccolto la sfida e l’ha vinta. Quel che domani si andrà ad inaugurare, infatti, è un circolo tennis completamente rinnovato, con due campi di tennis in terra battuta all’esterno, un campo polivalente coperto da pallone completamente risanato nella copertura e nella pavimentazione, nuova illuminazione e nuovi spogliatoi, nuovo chiosco bar a servizio di giocatori e spettatori. «La trasformazione dell’area è sotto gli occhi di tutti - così Cipriani alla vigilia dell’inaugurazione -: possiamo davvero dire che il periodo delle gestioni provvisorie e dello stato di abbandono degli impianti è definitivamente terminato. Codogno si appresta a vedere il rilancio del tennis, mettendo a disposizione di sportivi e cittadini uno dei migliori impianti della Bassa». Per Cipriani il merito di tanto risultato «lo si deve alla stretta collaborazione tra pubblico e privato ed alla volontà del giovane gestore. Sono orgoglioso - conclude Cipriani - di aver ottenuto questo prestigioso risultato dopo meno di due anni dal mio insediamento alla guida della Gis».

L. L.

Una sinergia fra pubblico e privato ha permesso di rifare il campo, gli spogliatoi e l’illuminazione
«Codogno tornerà capitale del tennis»
Inaugurato il circolo di viale Resistenza, costato 300mila euro

pubblicato su IL CITTADINO 26 Maggio 2008

CODOGNO Intende ridare vigore a quella tradizione per il tennis che nei decenni scorsi aveva fatto di Codogno un polo di attrazione per tutti gli amanti di ace, pallonetti e voleé all’ultimo respiro. Il rinnovato circolo tennis “Match point” di viale Resistenza ha tutte le carte in regola per farlo: chi ancora non l’aveva constatato, l’ha potuto verificare di persona sabato pomeriggio, durante la cerimonia di inaugurazione che ha ufficialmente decretato la fine degli interventi di restyling dell’area e l’inizio di una nuova stagione sportiva per il tennis codognese e della Bassa. Vivace la partecipazione al taglio del nastro di sabato: giunta comunale praticamente al completo, giovani e meno giovani appassionati sportivi, perfino il presidente provinciale del Coni Luigi Tosarello. A fare da “padroni di casa” i due principali protagonisti della rinascita di tutta l’area, l’amministratore unico della società municipale di gestione degli impianti sportivi (Gis) Paolo Cipriani e il giovane Luca Prodili, qualificato maestro di tennis e titolare della società “Match point”, che per dodici anni avrà la gestione del circolo. Giusto ricordare, infatti, che la riqualificazione avvenuta sull’area (circa 300mila euro per un nuovo campo in terra battuta, nuovi spogliatoi, nuova illuminazione, “pallone” rinnovato non solo nella copertura ma anche negli impianti e nella pavimentazione, ideale anche per partite di calcetto indoor, chiosco bar a servizio del circolo) è frutto di una sinergia fra pubblico e privato che sabato è stata elogiata dal presidente Tosarello, pronto a sottolineare come «di questi tempi l’avvio di un impianto sportivo in più significa davvero molto per il territorio».«L’intraprendenza del privato e la lungimiranza dell’amministratore Gis ci portano oggi a inaugurare questo impianto che è già vanto della città - così il sindaco Emanuele Dossena, affiancato dall’assessore allo sport Mario Grazioli -. La storica tradizione del tennis di Codogno ora può tornare alla grande». «Questo impianto è sicuramente il migliore della Bassa - ha aggiunto Cipriani -. Un grazie particolare a Luca Prodili per lo sforzo, personale ed economico, che ha permesso questo risultato, e un grazie a tutti coloro che hanno collaborato a vincere questa sfida a favore dello sport». Emozionato e pronto sabato a festeggiare pure il suo 35esimo compleanno, Prodili ha evitato battute di circostanza, privilegiando aggiornamenti di ordine pragmatico. Due su tutti: l’imminente affiliazione al Coni dell’area tennis (che rientrerà così in tutta regola nel circuito federale) e il via già questo sabato 31 maggio al torneo di tennis di IV categoria maschile-femminile.

Luisa Luccini
http://www.rosaoliveto.com/Madonina.MID

nuvolarossa
18-06-08, 10:21
Riceviamo da Anselmo Gusperti

LA POLITICA DI DOMANI

L’avvento della Repubblica nel ’46 ha portato alla graduale eliminazione dei due poli estremi della società d’ante guerra : la nobiltà parassitaria ed il proletariato ultra povero. Tutta la rimanente parte della società , pur con sommovimenti, scossoni, marce indietro e fughe in avanti , ecc. – come si addice ad un progressivo processo di maturazione democratico di una società - ha teso e tende ad una fusione e compenetrazione sempre maggiore rendendo sempre più difficile l’individuazione e la lettura di quelle che , un tempo , erano le classi sociali .
Tutto ciò è durato sessanta anni e dura tutt’ora. Ma i partiti nati e cresciuti nel dopoguerra erano fondati su ideologie ottocentesche che partivano proprio da presupposti sociali e politici che via via sono spariti o si sono stemperati, come detto sopra.
Questa scomposizione e ricomposizione del tessuto sociale non è stata percepita , e anzi talvolta rifiutata, dai partiti, con il risultato che, quelli più ideologicizzati sono spariti.
Oggi assistiamo alla continua nascita di partiti formati da ex rappresentanti del vecchio sistema e che, pertanto, leggono la realtà e danno risposte non in linea con le esigenze dei cittadini moderni. In altre parole la società italiana si è evoluta ma la politica non se ne è accorta. Risultato : abbiamo una società che, non sostenuta e guidata da una politica all’altezza ( il cui compito è quello di garantire la riserva etica e morale del Paese e di dettarne gli indirizzi ) ha smarrito l’orientamento e i valori antichi senza poterli sostituire con qualcosa di nuovo.
Ecco allora la necessità della nascita di un nuovo soggetto politico che tragga ispirazione e linfa dalla società moderna : democratica, liberale, laica, progressista , europea.

Cremona 18 giugno 2008
A. Gusperti

nuvolarossa
23-08-08, 10:09
Riceviamo da Anselmo Gusperti, Segr. Prov.le Partito Repubblicano di Cremona

Cremona 22 agosto 2008

Caro Direttore, il Direttivo della sez. P.R.I. di Cremona apprende dagli organi di stampa cittadini che il giorno 6 settembre il Presidente della Provincia di Cremona organizza un convegno dal titolo “ Navigare e vivere il Po”. Al riguardo il Direttivo :
- si felicita e si complimenta nel vedere che finalmente, dopo vari decenni di insistenti convegni, proposte, appoggio e preparazione di Disegni di Legge ed emendamenti alle Finanziarie, l’idea della navigazione sul Po comincia ad essere presa sul serio anche dalle autorità competenti;
- non può sottacere che il prossimo convegno venga organizzato proprio da quella parte politica che ,fino a pochi anni fa , accusava il P.R.I. di volere la “ cementificazione” del Po mediante la “ bacinizzazione” mentre ora, dopo essersi appropriata con destrezza dell’idea la ricicla come propria ed originale ribattezzandola “regimazione”;
- esprime rammarico nel constatare che, nell’organizzazione del convegno , vengono dimenticati gli amici , repubblicani e non, che per decenni seguirono le vicende della navigazione interna italiana e che sono, di fatto, vere voci autorevoli e la memoria storica in materia.
Fino a quando a Cremona si procederà con questi sistemi “ ad escludendum” , specialmente sui grandi problemi cittadini e del territorio, non si potrà uscire dalla politica dei bassi profili, dei piccoli orizzonti e dei limitati obiettivi che ci ha ridotto all’attuale situazione stagnante.

Cordiali saluti

Il Direttivo del P.R.I. cremonese