Metapapero
28-10-07, 19:38
..ovvero il chiagni e fotti, versione zebrata..
Sbatti il mostro in prima pagina: perchè Bergonzi sì e Rizzoli no?
Sono passati solo 20 giorni, eppure sembra un secolo: l'arbitro di Napoli-Juventus viene crocefisso per i 2 rigori fasulli fischiati contro i bianconeri mentre Rizzoli, che a Firenze passò da una nefandezza all'altra, ma pro-Juve, venne graziato
Cobolli Gigli: dopo Napoli-Juventus ha pianto, dopo Fiorentina-Juventus no.Cobolli Gigli: dopo Napoli-Juventus ha pianto, dopo Fiorentina-Juventus no.
Domenica, 28 Ottobre 2007
Questi i titoli dei tre quotidiani sportivi di domenica 28 ottobre, all'indomani di Napoli-Juventus 3-1. “Il Napoli e l'arbitro battono la Juventus” (Gazzetta dello Sport); “Bergonzi-Juve 3-1” (Tuttosport); “Napoli vola, furia Juve” (Corriere dello Sport). Ma anche i più importanti quotidiani politici non scherzano e pubblicano addirittura in prima pagina titoli così: “Due rigori fantasma: l'arbitro affonda la Juve” (Corriere della Sera); “Due rigori fantasma: Juve ko al San Paolo” (la Repubblica); “L'arbitro condanna la Juve” (La Stampa). Ora, premesso che il signor Bergonzi, arbitro di Napoli-Juventus, si è letteralmente inventato sia il primo, sia il secondo rigore concessi al Napoli (Chiellini è intervenuto sulla palla e Zalayeta si è platealmente buttato), dimenticandosi semmai di punire col rigore – nel primo tempo – una strattonata di Chiellini ai danni di Lavezzi ben più sospetta; chiarito che gli errori dell'arbitro hanno pesato terribilmente sul risultato finale (passato dall'1-1 al 3-1 per il Napoli), resta da capire una cosa. Come mai dopo Fiorentina-Juventus 1-1, e cioè tre settimane fa, e non nel Medioevo, non abbiamo letto titoli di questo tenore sulla Gazzetta dello Sport, su Tuttosport, sul Corriere dello Sport, sul Corriere della Sera, su la Repubblica e su La Stampa? Eppure, l'arbitraggio di Rizzoli a Firenze era stato catastrofico né più né meno di quello di Bergonzi a Napoli: con la differenza che ad essere stata sfavorita era stata la Fiorentina, cioè l'avversaria della Juventus. Lo ricordiamo tutti: Rizzoli, il numero 1 della scuderia-Collina, aveva convalidato il gol di Iaquinta a dispetto del più clamoroso fuorigioco attivo della storia del calcio (Trezeguet che passeggia bellamente davanti a Frey al momento del tiro); e due rigori colossali, sempre per falli di Chiellini (su Semioli il primo, su Vieri il secondo) non erano stati accordati dal giovane arbitro alla squadra viola. Ebbene: il giorno dopo, lunedì 8 ottobre 2007, nessuno di noi ha trovato sui giornali titoli come “Rizzoli-Fiorentina 1-1”, “La Juventus e l'arbitro fermano la Fiorentina”, “Due rigori non dati: l'arbitro affonda la Fiorentina” e via dicendo. E ancora: se a Napoli, a fine partita, il presidente della Juventus, Cobolli Gigli, ha fatto il giro delle dieci tivù mettendo in scena il Rito del Pianto, nessuno ricorda pianti e strepiti di Della Valle dopo i furti, pure clamorosi, di Fiorentina-Juventus. Domanda: dopo Calciopoli, la Juventus è diventata una squadra uguale alle altre o è rimasta “più uguale” delle altre? Sarebbe bene che qualcuno ce lo spiegasse: in questo caso, più i direttori dei giornali che i dirigenti del Palazzo. Perché la verità è una: arbitrare è sicuramente difficile, i nostri arbitri sono mediamente scarsi e però, vivaddìo, ora sbagliano liberamente, e non a comando. Per capirci: ricordate il prode Bertini che nel famoso Juventus-Milan 0-0 negò, al pronti-via, due incredibili rigori al Milan per falli di Zebina (su Crespo e su Kaladze), bloccò Shevchenko a tu per tu con Buffon per un fuorigioco inesistente e riuscì addirittura nell'impresa di compiere il capolavoro di fermare Kakà lanciato verso il gol per accordare una punizione “a favore” del Milan? Ebbene: gli scempi di Bertini, addirittura pacchiani e superiori – per gravità – agli scempi commessi da Bergonzi a Napoli e da Rizzoli a Firenze, avvenivano – com'è stato dimostrato – per obbedienza a un piano pre-ordinato. Bertini, come De Santis, come Pieri e tanti altri, era semplicemente un arbitro che faceva gli interessi della Cupola moggiana, in pratica un killer di risultati....
http://www.paoloziliani.it/news.asp?id=316
Sbatti il mostro in prima pagina: perchè Bergonzi sì e Rizzoli no?
Sono passati solo 20 giorni, eppure sembra un secolo: l'arbitro di Napoli-Juventus viene crocefisso per i 2 rigori fasulli fischiati contro i bianconeri mentre Rizzoli, che a Firenze passò da una nefandezza all'altra, ma pro-Juve, venne graziato
Cobolli Gigli: dopo Napoli-Juventus ha pianto, dopo Fiorentina-Juventus no.Cobolli Gigli: dopo Napoli-Juventus ha pianto, dopo Fiorentina-Juventus no.
Domenica, 28 Ottobre 2007
Questi i titoli dei tre quotidiani sportivi di domenica 28 ottobre, all'indomani di Napoli-Juventus 3-1. “Il Napoli e l'arbitro battono la Juventus” (Gazzetta dello Sport); “Bergonzi-Juve 3-1” (Tuttosport); “Napoli vola, furia Juve” (Corriere dello Sport). Ma anche i più importanti quotidiani politici non scherzano e pubblicano addirittura in prima pagina titoli così: “Due rigori fantasma: l'arbitro affonda la Juve” (Corriere della Sera); “Due rigori fantasma: Juve ko al San Paolo” (la Repubblica); “L'arbitro condanna la Juve” (La Stampa). Ora, premesso che il signor Bergonzi, arbitro di Napoli-Juventus, si è letteralmente inventato sia il primo, sia il secondo rigore concessi al Napoli (Chiellini è intervenuto sulla palla e Zalayeta si è platealmente buttato), dimenticandosi semmai di punire col rigore – nel primo tempo – una strattonata di Chiellini ai danni di Lavezzi ben più sospetta; chiarito che gli errori dell'arbitro hanno pesato terribilmente sul risultato finale (passato dall'1-1 al 3-1 per il Napoli), resta da capire una cosa. Come mai dopo Fiorentina-Juventus 1-1, e cioè tre settimane fa, e non nel Medioevo, non abbiamo letto titoli di questo tenore sulla Gazzetta dello Sport, su Tuttosport, sul Corriere dello Sport, sul Corriere della Sera, su la Repubblica e su La Stampa? Eppure, l'arbitraggio di Rizzoli a Firenze era stato catastrofico né più né meno di quello di Bergonzi a Napoli: con la differenza che ad essere stata sfavorita era stata la Fiorentina, cioè l'avversaria della Juventus. Lo ricordiamo tutti: Rizzoli, il numero 1 della scuderia-Collina, aveva convalidato il gol di Iaquinta a dispetto del più clamoroso fuorigioco attivo della storia del calcio (Trezeguet che passeggia bellamente davanti a Frey al momento del tiro); e due rigori colossali, sempre per falli di Chiellini (su Semioli il primo, su Vieri il secondo) non erano stati accordati dal giovane arbitro alla squadra viola. Ebbene: il giorno dopo, lunedì 8 ottobre 2007, nessuno di noi ha trovato sui giornali titoli come “Rizzoli-Fiorentina 1-1”, “La Juventus e l'arbitro fermano la Fiorentina”, “Due rigori non dati: l'arbitro affonda la Fiorentina” e via dicendo. E ancora: se a Napoli, a fine partita, il presidente della Juventus, Cobolli Gigli, ha fatto il giro delle dieci tivù mettendo in scena il Rito del Pianto, nessuno ricorda pianti e strepiti di Della Valle dopo i furti, pure clamorosi, di Fiorentina-Juventus. Domanda: dopo Calciopoli, la Juventus è diventata una squadra uguale alle altre o è rimasta “più uguale” delle altre? Sarebbe bene che qualcuno ce lo spiegasse: in questo caso, più i direttori dei giornali che i dirigenti del Palazzo. Perché la verità è una: arbitrare è sicuramente difficile, i nostri arbitri sono mediamente scarsi e però, vivaddìo, ora sbagliano liberamente, e non a comando. Per capirci: ricordate il prode Bertini che nel famoso Juventus-Milan 0-0 negò, al pronti-via, due incredibili rigori al Milan per falli di Zebina (su Crespo e su Kaladze), bloccò Shevchenko a tu per tu con Buffon per un fuorigioco inesistente e riuscì addirittura nell'impresa di compiere il capolavoro di fermare Kakà lanciato verso il gol per accordare una punizione “a favore” del Milan? Ebbene: gli scempi di Bertini, addirittura pacchiani e superiori – per gravità – agli scempi commessi da Bergonzi a Napoli e da Rizzoli a Firenze, avvenivano – com'è stato dimostrato – per obbedienza a un piano pre-ordinato. Bertini, come De Santis, come Pieri e tanti altri, era semplicemente un arbitro che faceva gli interessi della Cupola moggiana, in pratica un killer di risultati....
http://www.paoloziliani.it/news.asp?id=316