Emoned
30-10-07, 22:19
3-0 o 4-0?
:D
Apparte gli scherzi... andiamo a Milano senza avere nulla da perdere...
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30/10/2007 16.09.23
Gaspe: “San Siro? Motivo d’orgoglio. Per tutti"
Il tecnico, all’esordio, alla Scala del Calcio: “Zitti, zitti, ce la proviamo a giocare”
Una trasferta che evoca, indipendentemente dal risultato, motivi di soddisfazione. Di quelle che fanno dire io c’ero a chi, pochi mesi fa, girava per i campi della C sventolando l’orgoglio rossoblù. E a chi, come Gasperini, ha bazzicato stadi impensabili, prima di spiccare il volo a Crotone e con il Grifo. “Una soddisfazione per tutti. A partire dal presidente che ha superato momenti difficili, ci ha creduto e ha tracciato la strada della rinascita. Passando per i tifosi che hanno fornito un grande attestato di fedeltà. Alla società e anche me che sono un debuttante a San Siro. Tanti anni nel settore giovanile, tutto vero, ma nei professionisti l’ascesa è stata veloce”. Chissà se nel pullman in partenza ci sarà spazio per materassi e paracaduti. “L’Inter è la squadra più forte. Avranno qualche assente, ma non è che giocheranno in dieci… Impressiona la sua strapotenza fisica. Può permettersi di giocare sotto ritmo e alzarlo a piacimento. Dispone della rosa più competitiva, può uccidere il campionato un’altra volta, le manca solo la consacrazione in Europa”. Se le certezze non possono riguardare il risultato, altre stanno consolidando le basi. “Il gruppo è compatto e ha valori importanti. L’intelligenza e la professionalità di questi giocatori è fuori discussione. L’ho verificato quando mi è capitato di compiere scelte dolorose, come tener fuori molti protagonisti della promozione. L’essenziale è che il Genoa tragga vantaggio da questa competitività”. L’ipotesi di un turn-over è qualcosa di concreto. “Con la Fiorentina abbiamo speso tanto e gli impegni sono ravvicinati. E’ un’esigenza quella di ruotare i giocatori, ma lo posso fare a cuor leggero perché, in panchina, abbiamo elementi che nulla tolgono al peso della squadra. Tutta gente che non perde occasione per dimostrare attaccamento e senso di appartenenza. Non sarà il risultato a fornire il metro di giudizio”. La salvezza rimane l’unica parola d’ordine. “Bisogna aspettare la fine del girone d’andata per compiere valutazioni realistiche. In questa fase stiamo incontrando squadre con le quali abbiamo poco da perdere. Saranno quelle della nostra fascia a dirci qual è la nostra dimensione. Sono passate appena nove giornate e la classifica resta corta. Non pensiamo ad alcun traguardo che non sia la salvezza. Siamo impegnati a prendere le misure e adeguarci al campionato”. Ben differente da quello della stagione passata. “Segniamo meno e prendiamo meno gol: in questo c’è più equilibrio. Forse contro Juve e Fiorentina abbiamo fatto qualcosa più degli avversari. Ci è mancato un pizzico di cinismo e di precisione. Con un’altra cifra tecnica avremmo raccolto diversamente. Lo stesso ragionamento vale per il futuro. Ci sono margini per progredire: questo torneo è un piedistallo su cui costruire”.
http://www.genoacfc.it/home2.asp
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Apparte gli scherzi... andiamo a Milano senza avere nulla da perdere...
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30/10/2007 16.09.23
Gaspe: “San Siro? Motivo d’orgoglio. Per tutti"
Il tecnico, all’esordio, alla Scala del Calcio: “Zitti, zitti, ce la proviamo a giocare”
Una trasferta che evoca, indipendentemente dal risultato, motivi di soddisfazione. Di quelle che fanno dire io c’ero a chi, pochi mesi fa, girava per i campi della C sventolando l’orgoglio rossoblù. E a chi, come Gasperini, ha bazzicato stadi impensabili, prima di spiccare il volo a Crotone e con il Grifo. “Una soddisfazione per tutti. A partire dal presidente che ha superato momenti difficili, ci ha creduto e ha tracciato la strada della rinascita. Passando per i tifosi che hanno fornito un grande attestato di fedeltà. Alla società e anche me che sono un debuttante a San Siro. Tanti anni nel settore giovanile, tutto vero, ma nei professionisti l’ascesa è stata veloce”. Chissà se nel pullman in partenza ci sarà spazio per materassi e paracaduti. “L’Inter è la squadra più forte. Avranno qualche assente, ma non è che giocheranno in dieci… Impressiona la sua strapotenza fisica. Può permettersi di giocare sotto ritmo e alzarlo a piacimento. Dispone della rosa più competitiva, può uccidere il campionato un’altra volta, le manca solo la consacrazione in Europa”. Se le certezze non possono riguardare il risultato, altre stanno consolidando le basi. “Il gruppo è compatto e ha valori importanti. L’intelligenza e la professionalità di questi giocatori è fuori discussione. L’ho verificato quando mi è capitato di compiere scelte dolorose, come tener fuori molti protagonisti della promozione. L’essenziale è che il Genoa tragga vantaggio da questa competitività”. L’ipotesi di un turn-over è qualcosa di concreto. “Con la Fiorentina abbiamo speso tanto e gli impegni sono ravvicinati. E’ un’esigenza quella di ruotare i giocatori, ma lo posso fare a cuor leggero perché, in panchina, abbiamo elementi che nulla tolgono al peso della squadra. Tutta gente che non perde occasione per dimostrare attaccamento e senso di appartenenza. Non sarà il risultato a fornire il metro di giudizio”. La salvezza rimane l’unica parola d’ordine. “Bisogna aspettare la fine del girone d’andata per compiere valutazioni realistiche. In questa fase stiamo incontrando squadre con le quali abbiamo poco da perdere. Saranno quelle della nostra fascia a dirci qual è la nostra dimensione. Sono passate appena nove giornate e la classifica resta corta. Non pensiamo ad alcun traguardo che non sia la salvezza. Siamo impegnati a prendere le misure e adeguarci al campionato”. Ben differente da quello della stagione passata. “Segniamo meno e prendiamo meno gol: in questo c’è più equilibrio. Forse contro Juve e Fiorentina abbiamo fatto qualcosa più degli avversari. Ci è mancato un pizzico di cinismo e di precisione. Con un’altra cifra tecnica avremmo raccolto diversamente. Lo stesso ragionamento vale per il futuro. Ci sono margini per progredire: questo torneo è un piedistallo su cui costruire”.
http://www.genoacfc.it/home2.asp