seruzzi70
10-11-07, 22:27
http://www.cuorerossoblu.com/cutenews/data/upimages/EspoGoal.JPGUna sfida al passato, senza rancore, senza voglia di rivincita, ma con tante emozioni.
Perchè Mauro Esposito a Cagliari c'è arrivato quando aveva appena 22 anni, dopo le esperienze col Pescare e le tante panchine a Udine, e perchè, a dir suo, a Cagliari è cresciuto come uomo e come calciatore.
Qui ha trovato amici, l'affetto dei tifosi, la fiducia degli allenatori, e un soprannome. "Ciccio", così lo ribattezzò Nedo Sonetti, al quale proprio non voleva entra in testa quel nome così difficile da ricordare. Lo stesso allenatore che l'ha scoperto ala destra, che gli ha dato un ruolo che sembrava proprio calzargli a pennello.
Poi Ciccio è diventato "Ciccio-goal". Trentatre le reti messe a segno nelle due stagioni a cavallo della promozione in serie A, diciasette in B e soprattutto sedici in A, reti che gli sono fruttate la convocazione nella nazionale di Lippi.
Poi prima il calo, coinciso col ritiro di Zola, e quindi un grave infortunio che di fatto gli ha fatto abbandonare la maglia rossoblù metà stagione prima della sua cessione alla Roma.
Ora Ciccio sgomita a Trigoria per farsi spazio tra Mancini, Taddei, Giuly e persino Vucinic, capace, all'occorrenza, di trasformarsi in tornante. Ma guarda caso ora Taddei è indisponibile, Vucinic impegnato a sostituire Totti nel ruolo di centravanti, Mancini agirà a sinistra e Giuly appare in calo rispetto all'inizio della stagione. Così per Esposito la grande occasione potrebbe arrivare proprio contro il suo ancora amato Cagliari.
"Se dovessi giocare cercherò di mettere da parte le emozioni e i ricordi e di dare il massimo per la Roma, ma se dovessi segnare non esulterei, sarebbe come gioire della disgrazia di un amico."
Un amico con cui il rapporto non è ancora chiuso, visto che metà del suo cartellino appartiene ancora al Cagliari e il futuro potrebbe portare Esposito e la maglia rossoblù a incontrarsi di nuovo, e stavolta non da avversari.
http://www.cuorerossoblu.com/forum/allenews.php?news_id=1194711736&news_category=4&news_archive=
Perchè Mauro Esposito a Cagliari c'è arrivato quando aveva appena 22 anni, dopo le esperienze col Pescare e le tante panchine a Udine, e perchè, a dir suo, a Cagliari è cresciuto come uomo e come calciatore.
Qui ha trovato amici, l'affetto dei tifosi, la fiducia degli allenatori, e un soprannome. "Ciccio", così lo ribattezzò Nedo Sonetti, al quale proprio non voleva entra in testa quel nome così difficile da ricordare. Lo stesso allenatore che l'ha scoperto ala destra, che gli ha dato un ruolo che sembrava proprio calzargli a pennello.
Poi Ciccio è diventato "Ciccio-goal". Trentatre le reti messe a segno nelle due stagioni a cavallo della promozione in serie A, diciasette in B e soprattutto sedici in A, reti che gli sono fruttate la convocazione nella nazionale di Lippi.
Poi prima il calo, coinciso col ritiro di Zola, e quindi un grave infortunio che di fatto gli ha fatto abbandonare la maglia rossoblù metà stagione prima della sua cessione alla Roma.
Ora Ciccio sgomita a Trigoria per farsi spazio tra Mancini, Taddei, Giuly e persino Vucinic, capace, all'occorrenza, di trasformarsi in tornante. Ma guarda caso ora Taddei è indisponibile, Vucinic impegnato a sostituire Totti nel ruolo di centravanti, Mancini agirà a sinistra e Giuly appare in calo rispetto all'inizio della stagione. Così per Esposito la grande occasione potrebbe arrivare proprio contro il suo ancora amato Cagliari.
"Se dovessi giocare cercherò di mettere da parte le emozioni e i ricordi e di dare il massimo per la Roma, ma se dovessi segnare non esulterei, sarebbe come gioire della disgrazia di un amico."
Un amico con cui il rapporto non è ancora chiuso, visto che metà del suo cartellino appartiene ancora al Cagliari e il futuro potrebbe portare Esposito e la maglia rossoblù a incontrarsi di nuovo, e stavolta non da avversari.
http://www.cuorerossoblu.com/forum/allenews.php?news_id=1194711736&news_category=4&news_archive=