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Visualizza Versione Completa : Magistratura italiana dispone sequestro cautelativo di 70 velivoli AMX "Ghibli"



Zarco
05-01-08, 19:34
AERONAUTICA: AMX, MAGISTRATURA DISPONE SEQUESTRO CAUTELATIVO

Nella carriera dell'aereo da caccia AMX il tettuccio si è staccato cinque volte: in un caso - in Sardegna, nell'ottobre 2005 - ciò ha comportato la perdita del velivolo, mentre negli altri l'aereo è stato portato a terra dal pilota senza altre conseguenze. Lo afferma lo Stato maggiore dell'Aeronautica, confermando la notizia del sequestro cautelativo di tutti gli AMX della Forza armata disposto dalla magistratura di Cagliari che sta indagando sulla presunta pericolosità di questo tipo di aeroplano.
Secondo il quotidiano, gli esperti della procura avrebbero indicato proprio nel tettuccio trasparente che ricopre la carlinga "la causa di molti degli incidenti che negli ultimi anni hanno provocatola caduta di decine di AMX e la morte di almeno 14 militari". Un dato, quest'ultimo, che lo Stato maggiore dell'Aeronautica rettifica: "gli incidenti che hanno coinvolto gli AMX - viene precisato - sono stati finora 8, con 4 morti".
"Ci sono elementi per ritenere che i caccia Amx siano pericolosi, quindi non idonei al volo".
Lo afferma il capo della Procura della Repubblica di Cagliari, Mauro Mura, confermando all'ANSA il provvedimento di sequestro della flotta di cacciabombardieri in dotazione all'Aeronautica militare ottenuto dal gip su richiesta del pm Giancarlo Moi, titolare dell'inchiesta sull'Amx precipitato il 20 ottobre del 2005 in un campo di carciofi tra i comuni di Decimomannu e Decimoputzu (illeso il pilota).
"Le indagini proseguono - ha aggiunto il procuratore -. Per ora abbiamo chiesto solo il sequestro cautelativo per ottenere il fermo degli aerei: il presupposto dell'inchiesta, infatti, è la pericolosità di questi caccia e gli elementi raccolti finora ci portano in questa direzione".

Fonte: GrNet

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Sequestrati i 70 caccia Amx dell'Aeronautica: dal 1990 dodici incidenti con cinque piloti morti

Mauro Mura, capo della Repubblica di Cagliari, conferma questa mattina quanto pubblicato oggi dal Messaggero: il sequestro da parte della magistratura dei 70 caccia Amx dell'Aeronautica militare. «Ci sono elementi per ritenere che i caccia Amx siano pericolosi, quindi non idonei al volo», afferma Mura.

Il sequestro della flotta di cacciabombardieri è stato disposto dal gip su richiesta del pm Giancarlo Moi, titolare dell'inchiesta sull'Amx precipitato il 20 ottobre del 2005 in un campo di carciofi tra i comuni di Decimomannu e Decimoputzu (illeso il pilota). «Le indagini proseguono - ha aggiunto Mura - Per ora abbiamo chiesto solo il sequestro cautelativo per ottenere il fermo degli aerei: il presupposto dell'inchiesta, infatti, è la pericolosità di questi caccia e gli elementi raccolti finora ci portano in questa direzione». In particolare sotto accusa è il tettuccio trasparente del velivolo. Lo Stato maggiore dell'Aeronautica afferma che in cinque casi si è avuto il distacco del tettuccio, ma che una sola volta, nell'ottobre del 2005 appunto, questo ha provocato la perdita dell'aereo. Secondo l'Aeronautica, gli incidenti che hanno comportato la perdita del velivolo dal 1990 - anno di entrata in servizio dell'Amx - sono stati 12, con cinque morti.

Fonte: Il Messaggero

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Il gip: «Sono aerei pericolosi»

Alla fine, sono a terra. Anzi negli hangar. E stavolta senza aspettare che morissero altri militari. Da circa quindici giorni, ma la notizia è trapelata solo ieri, tutti i caccia bombardieri Amx, conosciuti anche con il nome di ”Ghibli”, sono fermi per ordine della magistratura di Cagliari. A chiedere il sequestro cautelativo di tutti i velivoli è stato il pm Giancarlo Moi e il provvedimento è stato disposto dal gip Giovanni Lavena. Secondo indiscrezioni, il provvedimento sarebbe stato notificato lo scorso 20 dicembre nell’ufficio del Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica, il generale di squadra aerea Vincenzo Camporini, che pochi giorni prima era stato nominato Capo di Stato Maggiore della Difesa.

Tuttavia le indagini non riguarderebbero l’alto ufficiale, essendo l’inchiesta riferita ad un incidente - fortunatamente senza vittime - avvenuto presso la base militare di Decimomannu, in Sardegna, nell’ottobre 2005, quando Camporini non era ancora Capo di Stato maggiore dell’Aeronautica. Fonti dell’Aeronautica hanno confermato ieri che subito dopo la notifica del provvedimento di sequestro cautelativo, tutti i velivoli Amx a disposizione delle forze armate italiane sono stati messi a terra: «Nel pieno rispetto delle richieste della magistratura, gli aerei non saranno utilizzati fino a che le indagini non chiariranno se effettivamente esistono rischi di avarie».

Si tratta di circa settanta bombardieri, divisi tra il 51° Stormo di stanza presso l'aeroporto militare di Istrana, a dieci km da Treviso, e il 32° Stormo di stanza presso l’aeroporto militare di Amendola, a quindici km da Foggia. La svolta nell’inchiesta del pm Giancarlo Moi è arrivata dopo che il magistrato aveva inviato i carabinieri nella sede dell’Aermacchi di Venegono Superiore a Varese, per sequestrare tutta la documentazione relativa al caccia Amx. Era il luglio dello scorso anno e subito dopo quella documentazione fu girata ai periti aeronautici della procura di Cagliari, nelle scorse settimane hanno licenziato una perizia che evidenzierebbe gravissimi danni strutturali dell’aereo.

In particolare, gli esperti della procura avrebbero indicato nel tettuccio trasparente che ricopre la carlinga la causa di molti degli incidenti che negli ultimi anni hanno provocato la caduta di decine di Amx e la morte di almeno 14 piloti militari. Secondo i periti, se sottoposto a sollecitazioni neanche troppo vigorose il tettuccio trasparante tenderebbe a frantumarsi. E i frammenti provocati dall’avaria sarebbero aspirati dai reattori dei motori, provocandone il blocco. Ci avevano provato anche altri magistrati, in passato, a fermare i caccia Amx. Come il pm romano Giuseppe Pititto, che alcuni anni fa chiese anche il rinvio a giudizio di alcuni alti dirigenti dell’Alenia, che insieme alla Aermacchi e alla brasiliana Embraer costruiscono il velivolo. Ma quell’inchiesta non portò ad un nulla di fatto.

A segnalare fin dal ’92 la presunta pericolosità dell’Amx era stato l’allora presidente della Commissione Difesa, Falco Accame. Che oggi ha dato vita ad una associazione che cerca di dare voce ai parenti delle vittime dei militari caduti in operazioni di pace e di guerra. Come il signor Luciano Castellucci, papà del sergente pilota Tiziano Castellucci, deceduto a 22 anni mentre era in addestramento sul suo caccia Amx: «Era il 7 agosto 2001 e mio figlio volava accanto ad un altro caccia sul quale c’era un pilota istruttore nei cieli di Campobasso. Mi dissero che si era distratto o che era rimasto accecato dal sole. E che era sceso di quota troppo velocemente. Mi raccontarono una cosa che non stava né in cielo né in terra. Ci fu anche un’inchiesta della procura di Larino, ma fu archiviata. Se ho avuto un risarcimento? All’inizio dell’estate scorsa mi è arrivata una busta del ministero della Difesa con su scritto ”equo indennizzo”, c’erano circa 22mila euro».

Fonte: Il Messaggero

Zarco
06-01-08, 17:12
Il giudice: «Le bare volanti devono restare a terra»; Amx pericolosi, scatta il sequestro degli aerei

Il Tribunale di Cagliari ha messo sotto sequestro tutti i 70 aerei militari Amx Ghibli in forza all'Aeronautica. Dal 1984 a oggi sui caccia sono morte 14 persone. L'inchiesta era partita a ottobre del 2005, quando un aereo partito da Decimomannu precipitò tra i campi di carciofi e le case coloniche di Decimoputzu. Il pilota riuscì a liberare carburante e munizioni prima di lanciarsi con il paracadute.

Gli aerei da guerra Amx, nome in codice Ghibli , più famosi come bare volanti, non possono più decollare in tutta Italia. Lo ha stabilito il gip del Tribunale di Cagliari, Giovanni Lavena, su richiesta del pubblico ministero Giancarlo Moi. Il motivo: troppo pericolosi. È quanto emerso nel primo scorcio dell'inchiesta aperta dopo l'incidente aereo avvenuto il 20 ottobre del 2005 a Decimomannu. Un cacciabombardiere diretto a Capo Frasca aveva avuto un'avaria subito dopo il decollo, era diventato impossibile da controllare, il pilota ha avuto il sangue freddo di scaricare carburante e munizioni e di dirigere l'aereo in una zona di campagna quasi isolata, prima di lanciarsi con il paracadute. Equipaggio salvo e strage evitata per miracolo: l'aereo senza controllo ha sfiorato case di campagne e contadini al lavoro sui campi prima di schiantarsi tra i carciofi.

IL TRIBUNALE. A ispirare la decisione del Tribunale di Cagliari - comunicata il 20 dicembre scorso al Capo di Stato maggiore dell'Aeronautica militare, il generale Vincenzo Camporini, come riportato ieri da Il Messaggero - è stata probabilmente la storia di questo velivolo militare co-prodotto da Italia e Brasile dalle società Alenia, Aermacchi e Embraer. Quello che doveva essere un gioiello dell'industria aeronautica e bellica italiana si è rivelato tutt'altro: una bara. Quattordici morti dal 1984 a oggi in tutto il mondo. A partire addirittura dal primo giugno 1984, quando il giorno del battesimo del volo del cacciabombardiere sui cieli di Torino si concluse con un funerale: l'aereo precipitò, il collaudatore Manlio Quarantelli morì. Il velivolo da guerra è stato poi modificato ma senza grossi risultati. Anzi: avarie sospette e anche qualche errore dei piloti hanno avuto come teatro di incidenti aerei non solo la Sardegna ma anche Guzzo Veronese (1992), la Danimarca (1993), San Godenzo di Firenze (1993), Ascoli (1996), Villafranca Verona (1997), Treviso (2001 e 2002), Rimini (2001) e Campobasso (2001). Nel 1992 anche i magistrati di Verona bloccarono negli hangar militari per qualche tempo gli Amx per controlli accurati, poi l'Aeronautica riuscì a tornarne in possesso e a usarli per esercitazioni e missioni all'estero, non come bombardieri, ma come ricognitori.
Negli ambienti militari si sussurra che i Ghibli sono un po' come automobili Ferrari alle quali sono stati montati motori di una Fiat 500. Difficili da guidare. Tutt'altro che sicuri. Ora lo sostiene anche la magistratura. Oltre ai familiari dei piloti morti.

Fonte: Paolo Carta (L'Unione Sarda)

WillyI
06-01-08, 19:50
MA gli AMX saranno sostituiti daglli F-35? In tal caso si tratta della loro condanna al pensionamento anticipato, almeno credo...

Zarco
06-01-08, 20:19
MA gli AMX saranno sostituiti daglli F-35? In tal caso si tratta della loro condanna al pensionamento anticipato, almeno credo...

Per quanto riguarda la sostituzione degli AMX-T, la versione biposto da addestramento tanto per intenderci, credo che il degno sostituto sia l'Alenia Aermacchi M-346, già acquistato dall'AMI.

Personalmente non penso che l'F-35A "Lightning II" sia destinato a sostituire i nostri cacciabombardieri AMX perchè lo ritengo più adatto a sostituire i "nostri" caccia intercettori F-16A/B ADF, aerei che piano piano stanno giungendo a fine contratto di leasing, contratto che, per quello che ne so, non sarà rinnovato.

Se non ho informazioni errate e fatto male i conti, il 32º Stormo dovrebbe futuramente operare gli M-346 e gli F-35A, mentre il 51º Stormo solo gli F-35A, sempre che non occorrano altri tagli al bilancio destinato alla difesa.

gizan
06-01-08, 20:27
La vicenda mi ricorda quella dell'F-15. Di questi una quota di 224 aerei, versione F-15E, è tornata a volare; un'altra quota di F-15C ha passato bene le verifiche tecniche e presto tornerà a volare.

Suppongo vi sarà un esito analogo anche per l'AMX, considerando che il rimpiazzo futuro non è proprio alle porte (le consegne dell'F-35 inizieranno nel 2010).

Supermario
07-01-08, 09:06
Per quanto riguarda la sostituzione degli AMX-T, la versione biposto da addestramento tanto per intenderci, credo che il degno sostituto sia l'Alenia Aermacchi M-346, già acquistato dall'AMI.

Personalmente non penso che l'F-35A "Lightning II" sia destinato a sostituire i nostri cacciabombardieri AMX perchè lo ritengo più adatto a sostituire i "nostri" caccia intercettori F-16A/B ADF, aerei che piano piano stanno giungendo a fine contratto di leasing, contratto che, per quello che ne so, non sarà rinnovato.

Se non ho informazioni errate e fatto male i conti, il 32º Stormo dovrebbe futuramente operare gli M-346 e gli F-35A, mentre il 51º Stormo solo gli F-35A, sempre che non occorrano altri tagli al bilancio destinato alla difesa.

A dire il vero secondo i piani dell' AMI l' F-35 deve proprio sostituire AMX e i Tornado. mentre e' il Tifone che stà sostituendo ' F-16 nel ruolo aria aria.

F-35 può essere impiegato anche nel ruolo di caccia.. oltre a quello di cacciabombardiere ma non ha certo le prestazioni da intercettore del Tifone.

In passato si è anche parlato di usare M-346 come aereo da interdizione ovvero un sostituto economico dell' AMX.
Ma a mio parere Tifone e F-35 ricopreranno adeguatamente il nostro reale fabbisogno nelle due specialità, intercettazione e interdizione.

Io ero addirittura per una sola linea basta su aliquote di Tifone multiruolo, già due linee sono molto costose ed onerose da mantenere, tre non se ne parla nemmeno anche perche non abbiamo in previsione politiche imperialiste.

Gli M-346 verranno comprati ma solo per sostituire gli M-339, cmq non è detto che qualche aliquota attinta da questi in futuro non potrà svolgere compiti di prima linea.

Zarco
07-01-08, 19:35
«Gli aerei Amx sono pericolosi»; a terra anche la flotta pugliese

A oltre due anni dall’incidente aereo che ha dato il «la» all’inchiesta, la procura di Cagliari ha disposto il sequestro cautelativo dell’intera flotta di cacciabombardieri Amx dell’Aeronautica Militare (AM). Un provvedimento che coinvolge in pieno la Puglia, giacchè - come spiegano alla Gazzetta fonti dello Stato Maggiore AM - «la metà degli Amx operativi in Italia si trova presso la base di Amendola», in provincia di Foggia.
Si tratta di un velivolo per buoni due terzi «made in Italy», nato dalla collaborazione tra «Alenia», «Aermacchi» e la brasiliana «Embraer».
Le indagini del pm di Cagliari, Giancarlo Moi, scattarono dopo che un Amx precipitò in Sardegna (era il 20 ottobre 2005 e il pilota si salvò). L’incidente sarebbe scaturito da un difetto del tettuccio trasparente che si sarebbe aperto in volo. Era un pezzo di responsabilità «Aermacchi» cui, infatti, venne sequestrata la relativa documentazione nel luglio 2006 (presso lo stabilimento di Venegono - Varese).
Da allora, di questa inchiesta non s’è saputo alcunché e i «rapaci d’acciaio» hanno continuato a volare, anche nei cieli di Puglia. Lo scorso 18 dicembre (ma la notizia si è appresa soltanto ora) è stato disposto che restassero a terra perché - come ha spiegato ieri il capo della Procura di Cagliari, Mauro Mura - «ci sono elementi per ritenere che i caccia Amx siano pericolosi, quindi non idonei al volo».
Per i magistrati «decine di Amx» sarebbero precipitati causando «la morte di almeno 14 militari». Invece, secondo lo Stato Maggiore della Forza armata «dal 1990 - anno di entrata in servizio - ad oggi, sono stati 12 gli incidenti che hanno comportato la perdita del velivolo e cinque i morti».
Corre qui l’obbligo di ricordare che due dei piloti deceduti erano decollati proprio da Amendola. Nel 2000, al largo di Rimini, morì il maggiore Giuseppe Carrone, che era di Fasano (Brindisi). Nel 2001 morì il sottotenente Tiziano Castellucci, che stava svolgendo il corso di addestramento in Puglia. «In entrambi i casi - sottolineano fonti militari della base foggiana - venne nominata una commissione d’indagine dell’Aeronautica per verificare le cause e predisporre attività utili a evitare che quanto avvenuto potesse ripetersi».
Infine, anche l’ultimo incidente in ordine di tempo riguarda un Amx «pugliese». Il 25 settembre 2007, durante una missione addestrativa in Polonia, il velivolo precipitò per l’impatto con uno stormo di uccelli. Il pilota (capitano Michele Grassi, di Maratea) si salvò.
I «ghibli» di Puglia
«Soprannominati “ghibli”, gli Amx arrivano in Puglia nel ‘95 - spiega Gregory Alegi, docente di Storia dell’Aeronautica all’Accademia Aeronautica di Pozzuoli - Sono al 32° Stormo di Amendola che ha due Gruppi di volo: il 13° che è monoposto, cioè prettamente operativo, e il 101° che è invece in versione biposto (Amx-T) e che serve per l’addestramento».
«Nel 1999, proprio da Foggia decollarono per partecipare alla guerra in Kosovo - continua Alegi - Hanno fatto 220 missioni senza alcun incidente. Ed è indubbio che la macchina ha avuto un’entrata in servizio difficile ma, a quanto risulta, i problemi più seri se li è lasciati alle spalle da tempo».
A cosa fa riferimento? «All’inizio ha avuto grossi problemi di motore - dice l’esperto - ma poi li hanno risolti. Tant’è che è stato impiegato in guerra ed è andato tutto bene. In termini generali, il rateo di perdite dell’Amx è più basso di quello d’altri aerei d’attacco monomotore».
Il professore mostra qualche perplessità per la «tempistica» del provvedimento di Cagliari. «Non conoscendo le carte dell’inchiesta è difficile sbilanciarsi, però - afferma Alegi - se la pericolosità fosse confermata, il sequestro a ventisei mesi dall’episodio potrebbe addirittura essere tardivo».
«Spero duri poco»
Mentre la magistratura fa i suoi - sacrosanti - accertamenti, fonti di vertice dell’AM non nascondono la loro preoccupazione. «Con gli Amx fermi - dicono a Roma - abbiamo soltanto i Tornado ed è un grosso guaio. Si pone un problema di capacità addestrative. La notifica del provvedimento è avvenuta poco prima di Natale e abbiamo disposto l’immediata sospensione dell’attività di volo, addestramento incluso. Se dura a lungo sarà difficile recuperare».
Nei piani dell’AM c’è l’intenzione di tenere in servizio i caccia fino al 2018 (quando altri e più moderni dovrebbero sostituirli). A questo scopo ha avviato l’aggiornamento di 52 dei 136 Amx (acquisiti tra il 1988 ed il 1998). E il 32° è stato il primo reparto a poter impiegare i caccia «aggiornati».

Fonte: Marisa Ingrosso (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Zarco
09-01-08, 04:10
Tutti a terra finché non sarà rimossa...

Tutti a terra finché non sarà rimossa l'anomalia strutturale che rende inidoneo al volo uno degli aerei più contestati della storia dell'Areonautica militare italiana.
Dal 20 dicembre scorso l'intera flotta di cacciabombardieri ricognitori AMX e AMX-T è stata sottoposta a sequestro preventivo. In totale un centinaio di apparecchi, metà dei quali di stanza nella base trevigiana di Istrana.

Il provvedimento, disposto dal gip di Cagliari Lavena, su richiesta del pm Gian Carlo Moi titolare dell'inchiesta, è stato consegnato al capo di Stato Maggiore dell'Areonautica generale Vincenzo Camporini, dai carabinieri, braccio operativo della procura cagliaritana.

Sotto accusa il tettuccio trasparente installato sulla carlinga che, da prove, accertamenti e simulazioni a terra, si aprirebbe in maniera autonoma a pochi minuti dal decollo e frantumandosi sulla fusoliera determinerebbe quindi l'ingestione dei detriti nel motore attraverso la presa d'aria e la conseguente rottura della palettatura che comporterebbe il calo di potenza e la conseguente caduta libera a "ferro da stiro".

Le indagini, svolte col contributo in qualità di consulente tecnico d'ufficio, del colonello Alfredo Caruso, commissario dell'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo, hanno confermato che la causa dell'ultimo incidente avvenuto in Italia nel 2005 in Sardegna - escludendo quindi quello occorso circa due mesi fa in Polonia che non è rientrato nel fascicolo - è da ricondurre senza ombra di dubbio al malfunzionamento del tettuccio. Ed è proprio da quell'episodio, con l'ennesimo Amx precipitato a terra, che ha preso avvio l'inchiesta della Procura di Cagliari.

Era il 20 ottobre di due anni quando si è sfiorata la catastrofe: il capitano Alberto Faccin del 51. Stormo di Istrana si era appena alzato dalla base aerea di Decimomannu in provincia di Cagliari quando ha cominciato a perdere quota rapidamente: solo grazie al suo snague freddo e alla sua professionalità è riuscito tuttavia a condurre l'areoplano in una zona non abitata e a eiettarsi a pochi metri dal suolo in località Decimoputzu evitando il coinvolgimento di civili innocenti.

Sull'accaduto furono avviate bene tre inchieste giudiziarie, rispettivamente da parte della Procura ordinaria di Cagliari, competente per territorio, e delle Procure militari di Cagliari e di Padova.

L'attività investigativa si è svolta sull'intera casistica accidentale correlata all'Amx, talmente impressionante da procurargli l'appellativo di "aereo maledetto", e che si spalma dai primi anni Ottanta, data di fabbricazione del prototipo, a oggi. L'Amx, apparso sulla scena come un gioiello della progettazione made in Italy, è frutto in realtà di una joint-venture italo brasiliana composta da una parte da Alenia (gruppo Finmeccanica) e Aermacchi, e dall'altra della carioca Embraer.

Ma l'ombra della maledizione ha fatto capolino fin dal volo inaugurale nel 1984 quando a cadere e perdere la vita fu il pilota collaudatore Mario Quarantelli. La scia di morti (sei) e di incidenti (28) che si porta in dote l'Amx è a dir poco sconvcertante: secondo i magistarti cagliaritani sono almeno sei i casi che si possono considerare analoghi a quello di Decimoputzu e cioè riconducinili all'apertura autonoma del tettuccio.

E se lo Stato Maggiore dell'Areonautica rettifica i numeri - «gli incidenti che hanno coinvolto gli Amx sono stati finora 8, con 4 decessi» - Falco Accame, presidente dell'Associazione per le vittime delle Forze Armate attacca. «Il provvedimento del tribunale di Cagliari è di grande rilevanza - commenta - e avrebbe dovuto essere adottato da almeno 15 anni. In questo modo si sarebbe evitata la morte dei piloti De Mori, Franceschetti e Carrone, nonché ingentissime spese di riparazione». «Già nel 1999 - continua Accame - il magistrato Giuseppe Pittitto a Roma tentò di sospendere i voli in attesa di analisi più accurate ma fu impedito a farlo». Accame oltre che sul tettuccio punta il dito anche sull'apparato motore indicando nel turbo reattore Spey Mk 807 della Rolls Royce uno dei fronti di pericolosità del aeroplano.

Il Reparto manutenzione velivoli, sintetizzato con la sigla Rmv, della flotta completa di Amx è situato a Treviso. Ricomincerà l'attività non appena i ricognitori avranno il nulla osta per tornare a decollare: non prima però che sia rimossa l'anomalia strutturale segnalata dall'inchiesta portata a termine dalla procura cagliaritana.

Fonte: Monica Andolfatto (Il Gazzettino)

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Treviso: «L'attività operativa...

«L'attività operativa della basa di Istrana è bloccata; ma non possiamo che prendere atto della cosa e aspettare, è una questione che ora devono trattare lo Stato Maggiore dell'Aeronautica e il ministero».Sono i primi commenti che escono dalla base trevigiana la cui operatività ruota attorno ai velicoli Amx, cacciabombardieri con cui i nostri piloti hanno brillantemente affrontato le operazioni in Quwait, Kosovo e Iraq. Fino a due anni fa il contingente militare francese era ospitato ad Istrana, ora è rientrato in Francia. «Gli Amx di Istrana sono molte decine - spiega il colonnello dell'Aeronautica Iannicelli - e adesso sono a terra; al termine dei permessi di parte del personale, da domani, sarà impossibile riprendere se non la parte di attività legata ai 336 e agli elicotteri».

Che attività svolgono in questo periodo gli uomini del 51esimo?

«Attività operativa e di addestramento; gli Amx costituiscono un'importante pedina per la difesa aerea italiana; ora lo Stormo è bloccato e questo certamente crea al Ministero un grosso problema per la sicurezza».

Il comandante di Istrana, colonnello Alberto Biavati, fa sapere di essere estremamente dispiaciuto, ma non fa altri commenti. Ovviamente ricorda che non è la prima volta che gli Amx vengono bloccati su tutto il territorio nazionale e che la vicenda legata all'Amx caduto in Sardegna, peraltro senza conseguenze se non la perdita del velivolo, si credeva fosso chiusa, visto che risale al 2005.

Questi piccoli caccia devono scrollarsi di dosso una leggenda?

«Sembrerebbe anche questo». È ancora il colonnello Iannicelli che specifica che gli Amx hanno una percentuale di incidenti inferiore a quelli previsti nelle casistiche; non fa altri commenti.

Una leggenda di cui risentono da anni: questa storia del sequestro da parte della magistratura ordinaria è un replay: anche la magistratura militare si era occupata di questi aerei, accusati di essere caduti troppe volte. Venne esaminata la strumentistica di bordo, vennero esaminate le carlinghe e alla fine delle perizie di tecnici molto quotati, nel marzo del 2003, i giudici decisero che i bombardieri Amx non hanno alcun problema di carattere tecnico o strutturale: a non funzionare nei casi gravi di incidente sarebbe stato l'addestramento dei piloti.

Gli incidenti con questi velivoli sono stati ventisette (fonte Aeronautica): 10 gravi e 17 lievi. In quel caso il Governo dichiarò che si trattava di numeri palusibilissimi e che gli Amx è «un velivolo sicuro». Uno di questi mezzi cadde per un "bird strike", quello che accade quando singoli volatili o interi stormi vengono attratti dal vortice a risucchio d'aria che creano i motori dei cacciabombardieri: il rischio che avvengano queste drammatiche "collisioni" sale a oltre 100 l'anno (e anche più).

Il mezzo è un caccia leggero di appoggio tattico e ricognizione: solo in Kosovo ha compiuto 252 uscite con 667 ore di volo, senza alcun inconveniente.Ovviamente, nel 2002, sul blocco degli Amx in tutto il territorio nazionale (ce ne sono, oltre che a Istrana, nella base di Amendola, in Puglia) ci fu polemica; la dottoressa Torri della Procura di Treviso attuò tutti gli accertamenti possibili anche sui precedenti incidenti con lo stesso mezzo, ma anche qui si stabilì che non c'era stato alcun cedimento strutturale, nessuna rottura del motore, non un errore umano ma una serie di concause, plausibilissimo. Il 12 dicembre 2003 il gip Giuliano archiviò il fascicolo.

Il 20 ottobre del 2005 cadde un Amx vicino alla base militare di Decimomannu ed è da questo episodio che nasce l'attuale provvedimento della magistratura.

In servizio in italia ci sono 110 AMX dal 1989: altre volte hanno avuto difficoltà ma a parere dello Stato Maggiore, allora era il generale Leonardo Tricarico: «Sono affidabilissimi e i loro standard sono migliori di quelli di altri». E allora?

Quando a Loria (Treviso) cadde un Amx l'inchiesta stabilì che si trattò di un errore del pilota rispetto al rifornimento del carburante.Che siano velivoli da cambiare e dismettere lo si è detto molte volte, ma non per inabilità ma per l'evoluzione nel settore e nelle necessità. L'Italia ha comprato degli F16, che si trovano dislocati in Emilia; si sarebbero dovuti avere i famosi Eurofighter, splendide creature progettate e realizzate interamente da paesi Europei, ma per una ragione o per l'altra la data del 2010, che sembrava lontana quando venne annunciata nel 1999 e il mezzo era in collaudo, non verrà rispettata.Si disse specificamente che gli Amx sarebbero dovuti essere sostituiti dai JSF (Joint Straight Fighter) entro il 2010... Mah.

Fonte: Antonella Federici (Il Gazzettino)

Zarco
30-01-08, 23:03
Aeronautica: AMX in servizio entro fine febbraio?

Quella degli AMX sequestrati su richiesta della procura di Cagliari è «una situazione che si sta risolvendo», forse entro fine febbraio. Lo ha detto il gen. Daniele Tei incontrando la stampa a margine del suo insediamento quale capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica. «Sto seguendo con particolare attenzione la vicenda», aveva detto il ministro della Difesa Arturo Parisi introducendo il tema del fermo della linea cacciabombardieri «che priva la difesa del Paese di una sua componente significativa, per dotarsi della quale il Paese cioè i cittadini contribuenti hanno sostenuto spese ingentissime.» «Sono sicuro,» aveva proseguito Parisi, «che sapremo applicarci tutti con il massimo impegno ed un forte senso di responsabilità, coniugando in modo rigoroso le esigenze di sicurezza, di giustizia e di difesa, per restituire in tempi brevi i velivoli ai loro piloti, perché mantengano quell’addestramento senza il quale verrebbe pregiudicata per lungo tempo una capacità operativa essenziale.» «Tutto possiamo permetterci,» aveva concluso il ministro, «all’infuori che incrinare l’efficienza e la saldezza dimostrata dai reparti delle nostre forze armate.» «Quello che c’è da fare è stato già individuato», ha spiegato Tei, aggiungendo che «stiamo cercando di individuare lo strumento tecnico» per introdurre le modifiche tecniche per mettere in sicurezza gli aerei.

Fonte: G. Alegi (Dedalonews)

Zarco
01-02-08, 01:00
IL MINISTRO PARISI NON SCIOGLIE I DUBBI SOLLEVATI DA "IL GIORNALE DEI CARABINIERI"

Solo pochi giorni fa avevamo parlato dei tristemente famosi cacciabombardieri AMX "Ghibli" in dotazione all’Aeronautica Militare italiana che erano stati sequestrati dalla Procura di Cagliari dopo una lunga scia di incidenti in volo, costati la vita a ben 14 militari negli ultimi anni. Oggi, nel corso della cerimonia di passaggio di consegna al vertice dell'Aeronautica tra il generale Vincenzo Camporini e il generale Daniele Tei, il ministro della Difesa, Arturo Parisi, si è augurato che il "fermo temporaneo" degli Amx venga rimosso perché "priva la difesa del Paese di una sua componente significativa per dotarsi della quale i cittadini contribuenti hanno sostenuto spese ingentissime". L'efficacia della nostra difesa è sicuramente importantissima, ma lo è molto di più l'incolumità dei nostri piloti e vista la serie di sciagure di cui si è reso protagonista l'Amx, ci saremmo aspettati che il Ministro Parisi tentasse prima di sciogliere i dubbi e le perplessità sollevate da "Il Giornale dei Carabinieri" nell'articolo pubblicato pochi giorni fa (per leggerlo clicca qui). Si rischia altrimenti di far passare il messaggio che “la ragion di Stato” sia più importante della “salute dei nostri soldati".

"Sono sicuro - ha continuato Parisi - che sapremo applicarci tutti con il massimo impegno ed un forte senso di responsabilità, coniugando in modo rigoroso le esigenze di sicurezza, di giustizia e di difesa, per restituire in tempi brevi i velivoli ai loro piloti, perchè mantengano quell'addestramento senza il quale verrebbe pregiudicata per lungo tempo una capacità operativa essenziale. Tutto possiamo permetterci all'infuori che incrinare l'efficienza e la saldezza dimostratata dai reparti delle nostre forze armate".

Il nuovo capo di Stato maggiore dell'Aeronautica, generale Daniele Tei ha spiegato che "con gli organi tecnici abbiamo individuato quello che c'è da fare. Dipende dalla magistratura, noi contiamo di poter riavere quest'assetto estremamente importante entro il prossimo mese

Fonte: News Sicurezza e Difesa

Zarco
09-02-08, 00:12
Un incidente simile ai nostri AMX, per fortuna senza gravi conseguenze, è successo questo mercoledì (06/02) a un jet militare AT-63 "Pampa" della Scuola dell'Aviazione Militare Argentina in volo di addestramento sopra la città argentina di Cordoba.

Segue la materia in spagnolo

Se accidentó un avión en pleno vuelo en Córdoba

La aeronave Pampa AT 63, por causas aún no establecidas, sufrió este miércoles la voladura del techo de su cabina, por lo que el piloto debió realizar un aterrizaje de emergencias en la Escuela de Aviación de Ruta 20.

Afortunadamente no hubo que lamentar víctimas.

Fonte: Cadena 3

Zarco
28-02-08, 22:40
Amendola, gli AM-X tornano a volare

“Decollano nuovamente gli AM-X di Amendola”: via libera dalla Procura di Cagliari dopo il sequestro preventivo di fine dicembre scorso degli AM-X dell’Aeronautica Militare. Il provvedimento cautelare venne disposto a seguito dell’incidente di volo accaduto il 20 ottobre 2005, nel quale un velivolo AM-X del 51° Stormo di Istrana (Treviso) precipitò su un terreno agricolo nel comune di Decimoputzu (Cagliari) subito dopo il decollo dall’aeroporto militare di Decimomannu (Cagliari) per un’attività addestrativa. La Procura sarda ne ha disposto il dissequestro subordinandolo unicamente all’introduzione di un sistema aggiuntivo di blocco meccanico della maniglia di apertura/chiusura del tettuccio del velivolo. Presso il 32° Stormo due sono i Gruppi di volo che impiegano l’AM-X: il 13° Gruppo ed il 101° Gruppo che svolge attività di formazione per consentire al personale il pilotaggio del velivolo oppure per addestrarne gli istruttori.

Fonte: Radioerre.com

ItaliaLibera (POL)
04-03-08, 12:31
http://garganopress.net/modules/news/article.php?storyid=7367

Motori (http://garganopress.net/modules/news/index.php?storytopic=61) : GLI AMX RITORNANO A VOLARE SUI CIELI DELLA DAUNIAInviato da redazionecentrale (http://garganopress.net/userinfo.php?uid=3) il 4/3/2008 8:51:05 (7 letture) Articoli dello stesso autore (http://garganopress.net/modules/news/newsbythisauthor.php?uid=3)http://giulioricci.interfree.it/Amx1.jpgAMENDOLA. I piloti di Amendola ritornano in volo con l’AM-X. Al 101° Gruppo del 32° Stormo il compito di curare le direttive per le “riprese volo” sul velivolo. Dopo quasi due mesi di fermo, riprende l’attività di volo del 32° Stormo sul velivolo AM-X.

Così anche il colonnello Francesco Saverio Agresti, comandante del 32° Stormo, al pari di tutti i piloti di Amendola, ha svolto il 03 marzo una missione addestrativa particolare prevista proprio per i piloti che hanno interrotto il volo su un velivolo. Per l’occasione è stato utilizzato l’AM-X biposto (AM-XT); ai doppi comandi il maggiore Gian Luca Stefano Chiriatti, istruttore di volo e comandante del 101° Gruppo Volo di Amendola.

http://giulioricci.interfree.it/Amx2.jpgDecollano così nuovamente gli AM-X di Amendola dopo il via libera dalla Procura di Cagliari dopo il sequestro preventivo di fine dicembre scorso degli AM-X dell’Aeronautica Militare.
Il provvedimento cautelare venne disposto a seguito dell’incidente di volo accaduto il 20 ottobre 2005, nel quale un velivolo AM-X del 51° Stormo di Istrana (Treviso) precipitò su un terreno agricolo nel comune di Decimoputzu (Cagliari) subito dopo il decollo dall’aeroporto militare di Decimomannu (Cagliari) per un’attività addestrativa.

http://giulioricci.interfree.it/Amx3.jpgLa Procura sarda ne ha disposto il dissequestro subordinandolo unicamente all’introduzione di un sistema aggiuntivo di blocco meccanico della maniglia di apertura/chiusura del tettuccio del velivolo.
I programmi di “ripresa volo” permettono al pilota di riacquisire una sicura ed efficace gestione del sistema d’arma. L’obiettivo è di riacquisire la prontezza di impiego del velivolo.
La “ripresa volo” consiste in un programma di addestramento ed istruzione “a terra”, privilegiando il momento didattico teorico, ed in volo applicando le procedure previste.
Presso il 32° Stormo due sono i Gruppi di volo che impiegano l’AM-X: il 13° Gruppo ed il 101° Gruppo che svolge attività di formazione per consentire al personale il pilotaggio del velivolo oppure per addestrarne gli istruttori.
Al 101° Gruppo è affidato anche il compito di curare le direttive ed i programmi riguardanti le riprese volo sul velivolo AM-X.