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Zarco
19-01-08, 20:37
Linate smobilita l'elisoccorso: i mezzi servono in Afghanistan

Evidentemente il Nord Italia non gode di molta fortuna per gli «affari di cielo» e, dopo la batosta su Malpensa, anche Linate diverrà un po’ più piccolo. I salvataggi durante le calamità naturali, la ricerca di persone disperse in montagna, il trasporto di organi in attesa di trapianto e tutto ciò che dal 1948 ad oggi ha significato la Squadriglia di ricerca e salvataggio dell’Aeronautica militare (Sar), cesserà presto di esistere.

Il generoso servizio di emergenza, che ritrae nel suo emblema uno scaramantico Jolly nel gesto dell’ombrello, ha i mesi contati. Giugno, al massimo luglio, e poi i tagli della Finanziaria con i quali dovrà fare i conti l’Aeronautica militare lo cancelleranno per sempre dall’aeroporto di viale Forlanini. L’Aerosoccorso Sar (Search and rescue) geograficamente più vicino a Milano diverrà quello di stanza a Rimini, ma opererà con elicotteri HH3F assai poco adeguati per le quote dell’arco alpino. E comunque i mezzi impiegherebbero un maggior tempo di volo per raggiungere le eventuali zone a rischio del Nord.

I due elicotteri AB212 finora in dotazione alla squadriglia di Milano Linate saranno trasferiti al 9° Stormo di Grazzanise (Caserta) per la trasformazione Ico (blindatura e armamento) e quindi inviati in Afghanistan. Dove però, a detta degli esperti, questi velivoli non risultano del tutto adeguati causa l’effetto «caldo e quota» che provoca una forte rarefazione dell’aria, diminuendo i margini sulla efficacia del volo. Alla fine della scorsa estate proprio un AB212 si fracassò, causa un pessimo atterraggio, sui monti dell’Afghanistan. Fortunatamente non ci scappò il morto e tutto si risolse con la gamba parecchio malconcia di un membro dell'equipaggio. Errore umano o velivolo inadeguato? L’inchiesta è tuttora in corso.

Quando a fine luglio Il Giornale diede notizia dello smembramento dell'Aerosoccorso di Linate, si levarono verso il governo centrale le proteste del presidente della Regione Roberto Formigoni, dell’assessore regionale alla Protezione civile, Massimo Ponzoni, del vicesindaco Riccardo De Corato e dell’onorevole Mariastella Gelmini di Forza Italia, ma è tutto inutile.

Fonte: Il Giornale