Zefram_Cochrane
30-03-10, 15:28
Brunetta sconfitto attacca la Lega
«Mancata cultura della coalizione»
A Lecco vince Brivio, Castelli ko
VENEZIA
Gli ultimi definitivi tasselli per ridisegnare la mappa del potere locale saranno disponibili solo lo verso sera. Ma già da ora, osservando la progressione dei dati che affluiscono, è possibile disegnare i contorni di alcune importanti realtà municipali del paese. Si è conclusa con la vittoria di Orsoni l’elezione del sindaco di Venezia. Il candidato del Pdl, Renato Brunetta, ha spiegato di aver già chiamato il rivale. «Ho già chiamato Orsoni per fargli le congratulazioni - ha spiegato - perchè dai dati emerge una sua vittoria al primo turno».
Brunetta, commentando il risultato del voto, ha attaccato la Lega. «Con i voti della Lega Nord avrei vinto al primo turno, invece è mancata nell’elettorato la cultura della coalizione». Brunetta dal suo quartier generale a Venezia, quasi al termine dello spoglio ha espresso amarezza per una vittoria quasi in tasca al primo turno se l’elettorato leghista a Venezia avesse votato come ha votato il Veneto per Luca Zaia. «Ringrazio tutti ma devo esprimere il rammarico per il crollo della Lega a Venezia - ha spiegato parlando coi giornalisti - che ha perso 8 punti su 19. Se io avessi avuto i voti che ha avuto Zaia avrei vinto al primo turno».
Per Brunetta i conti sono presto fatti: «Il 48% più l’8% della Lega avrebbe superato il 50%». ulla lealtà del Carroccio, Brunetta non ha dubbi: «La Lega è un alleato affidabile a Roma e in Veneto, semmai è un problema di logica di coalizione. L’elettore medio leghista fa fatica a votare per un candidato che non sia leghista, ma io non sono leghista - ha puntualizzato - sono del Pdl. Con la Lega lavoreremo insieme, peccato per questa era una grande occasione, la Lega ha fatto male anche a se stessa visto che a Venezia ha letteralmente dimezzato i suoi voti».
L’avanzata della Lega si ferma a Lecco, proprio la città natale del candidato sostenuto dal Carroccio e dal Pdl, Roberto Castelli che con 12.040 voti (44,20%) non ce la fa ad aggiudicarsi la poltrona di primo cittadino. Una sconfitta inattesa e clamorosa per il sottosegretario alle infrastrutture, che lascia campo libero a Virginio Brivio (50,22%) sostenuto dal Pd, lista Civica "Appello per Lecco", Sinistra ecologista, Idv. Lecchese è anche Brivio, classe ’61, così come lecchese è il "supergovernatore" Roberto Formigoni, che si è aggiudicato per la quarta volta la guida della Regione Lombardia. Nelle 43 sezioni del capoluogo manzoniano, 38.115 elettori, le preferenze sono andate a Brivio, seguito da Castelli. In coda Marco Cariboni dell’Unione di Centro e Giuseppe Pogliani, dalla lista civica "Forza civica Pogliani".
Sull’esito di queste elezioni non può non aver pesato anche il caso dell’esponente leghista ed ex sindaco della città Antonella Faggi. Nelle elezioni comunali del 28 maggio del 2006, la vittoria andò al centrodestra (alleato con l’Udc) con Antonella Faggi (53,47%) che scavalcò Alfredo Marelli (39,36%) sostenuto dalla coalizione di sinistra. Ma Faggi, dopo tre anni e quattro mesi da sindaco e ben cinque rimpasti, fu poi sfiduciata nell’ottobre 2009 da 21 consiglieri comunali e la città fu affidata al commissario prefettizio.
http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/politica/201003articoli/53675girata.asp
«Mancata cultura della coalizione»
A Lecco vince Brivio, Castelli ko
VENEZIA
Gli ultimi definitivi tasselli per ridisegnare la mappa del potere locale saranno disponibili solo lo verso sera. Ma già da ora, osservando la progressione dei dati che affluiscono, è possibile disegnare i contorni di alcune importanti realtà municipali del paese. Si è conclusa con la vittoria di Orsoni l’elezione del sindaco di Venezia. Il candidato del Pdl, Renato Brunetta, ha spiegato di aver già chiamato il rivale. «Ho già chiamato Orsoni per fargli le congratulazioni - ha spiegato - perchè dai dati emerge una sua vittoria al primo turno».
Brunetta, commentando il risultato del voto, ha attaccato la Lega. «Con i voti della Lega Nord avrei vinto al primo turno, invece è mancata nell’elettorato la cultura della coalizione». Brunetta dal suo quartier generale a Venezia, quasi al termine dello spoglio ha espresso amarezza per una vittoria quasi in tasca al primo turno se l’elettorato leghista a Venezia avesse votato come ha votato il Veneto per Luca Zaia. «Ringrazio tutti ma devo esprimere il rammarico per il crollo della Lega a Venezia - ha spiegato parlando coi giornalisti - che ha perso 8 punti su 19. Se io avessi avuto i voti che ha avuto Zaia avrei vinto al primo turno».
Per Brunetta i conti sono presto fatti: «Il 48% più l’8% della Lega avrebbe superato il 50%». ulla lealtà del Carroccio, Brunetta non ha dubbi: «La Lega è un alleato affidabile a Roma e in Veneto, semmai è un problema di logica di coalizione. L’elettore medio leghista fa fatica a votare per un candidato che non sia leghista, ma io non sono leghista - ha puntualizzato - sono del Pdl. Con la Lega lavoreremo insieme, peccato per questa era una grande occasione, la Lega ha fatto male anche a se stessa visto che a Venezia ha letteralmente dimezzato i suoi voti».
L’avanzata della Lega si ferma a Lecco, proprio la città natale del candidato sostenuto dal Carroccio e dal Pdl, Roberto Castelli che con 12.040 voti (44,20%) non ce la fa ad aggiudicarsi la poltrona di primo cittadino. Una sconfitta inattesa e clamorosa per il sottosegretario alle infrastrutture, che lascia campo libero a Virginio Brivio (50,22%) sostenuto dal Pd, lista Civica "Appello per Lecco", Sinistra ecologista, Idv. Lecchese è anche Brivio, classe ’61, così come lecchese è il "supergovernatore" Roberto Formigoni, che si è aggiudicato per la quarta volta la guida della Regione Lombardia. Nelle 43 sezioni del capoluogo manzoniano, 38.115 elettori, le preferenze sono andate a Brivio, seguito da Castelli. In coda Marco Cariboni dell’Unione di Centro e Giuseppe Pogliani, dalla lista civica "Forza civica Pogliani".
Sull’esito di queste elezioni non può non aver pesato anche il caso dell’esponente leghista ed ex sindaco della città Antonella Faggi. Nelle elezioni comunali del 28 maggio del 2006, la vittoria andò al centrodestra (alleato con l’Udc) con Antonella Faggi (53,47%) che scavalcò Alfredo Marelli (39,36%) sostenuto dalla coalizione di sinistra. Ma Faggi, dopo tre anni e quattro mesi da sindaco e ben cinque rimpasti, fu poi sfiduciata nell’ottobre 2009 da 21 consiglieri comunali e la città fu affidata al commissario prefettizio.
http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/politica/201003articoli/53675girata.asp