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Visualizza Versione Completa : Napoli. Eletto Conte, condannato per camorra



ConteMax
30-03-10, 07:25
Circoscrizione di NAPOLI Elezioni Regionali del 28 - 29 marzo 2010 - Preferenze ed eletti - Ministero dell'Interno (http://regionali.interno.it/regionali/regio100328/prefY15051.htm#03701)

ALLEANZA DI POPOLO Seggi attribuiti: 1


(Preferenze relative a 91 comuni su 92)
Candidato Luogo e data di nascita Preferenze
CONTE ROBERTO NAPOLI, 05 Maggio 1967 9.114
SOMMESE CARMINE SAVIANO (NA), 29 Gennaio 1954 5.115

Liste: torna Roberto Conte, condannato per favori ai clan. E scoppia la polemica - Corriere del Mezzogiorno (http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/notizie/politica/2010/28-febbraio-2010/liste-torna-roberto-conte-condannato-favori-clan-scoppia-polemica--1602569611734.shtml)

Liste: torna Roberto Conte, condannato
per favori ai clan. E scoppia la polemica
Nello schieramento di centrodestra esplode
l’imbarazzo per la candidatura dell'ex consigliere

NAPOLI — La battaglia per l’applicazione del codice etico è diventata, a distanza di sole ventiquattro ore, soltanto una suggestione elettorale. Gli inquisiti, gli indagati e i rinviati a giudizio hanno scavalcato qualunque filtro e aggirato tutte le barriere. Non solo, nello schieramento di centrodestra ieri è scoppiato l’imbarazzo per la candidatura di Roberto Conte, l’ex consigliere regionale dei Verdi e della Margherita— condannato in primo grado a due anni e otto mesi per associazione camorristica e coinvolto in altri due procedimenti, di cui uno per corruzione — in una delle liste (Alleanza di popolo) collegate al candidato presidente del Pdl, Stefano Caldoro. innocente».

Alfonso Luigi Marra, avvocato, ex europarlamentare e da anni sostenitore di una personale battaglia contro gli istituti di credito, ha difeso la sua scelta: «Ho voluto io che Conte fosse candidato», ha commentato, «poiché rappresenta il simbolo di una battaglia giusta, di civiltà e di innocenza. Pertanto, vorrei che Caldoro e il centrodestra aprissero Diodato e Luciano Passariello, indagati per presunti rimborsi gonfiati, a Sandra Lonardo, sottoposta al divieto di dimora in Campania nell’ambito dell’inchiesta Arpac. Fino a Pietro Mastranzo, coinvolto nell’inchiesta su Napoli est. Fuori, invece, il consigliere comunale di Napoli, Umberto Minopoli, e l’ex senatore Tommaso Barbato, che ha fatto spazio al figlio Francesco nella lista Noi Sud. Neanche a sinistra i problemi giudiziari mancano e sono rappresentati dal candidato presidente del Pd, Vincenzo De Luca, su cui pendono due rinvii a giudizio; dall’assessore regionale uscente, Corrado Gabriele; dal consigliere regionale Peppe Russo, rinviato a giudizio nell’ambito dell’inchiesta su Napoli est. fremito le esclusioni eccellenti: come quella della sindaca di Grumo, Fiorella Bilancio, la quale, cassata dal Pdl, ha trovato posto in lista nell’Udc ed è stata costretta a coprire tutti i suoi manifesti elettorali che la ritraevano con il simbolo del Popolo della Libertà.

E Pasquale Marrazzo, consigliere regionale uscente salernitano, il quale si è dichiarato «vittima di Antonella Ciaramella, sorella di una vittima innocente della camorra; Marica Covino, sindacalista della Telecom per cui lavora come centralinista e Angela Cortese, ex assessore provinciale. In lista anche Ibrahim Yacobou, un immigrato passato dai campi di Casal di Principe alla recitazione in un film di successo come Gomorra e attivo nel volontariato nell’assistenza dei bambini degli immigrati di Scampia. Nella lista del candidato governatore del Pd Vincenzo De Luca, compaiono la presidente della commissione Pari opportunità della Regione Campania, Fiorella Girace e Anna Maria Torre, figlia dell’avvocato Marcello Torre, ammazzato dalla camorra a Pagani negli anni ’80. Con i Verdi si candidano Rino De Martino, proprietario della storica libreria Treves di piazza Plebiscito, e la pronipote di Edoardo Scarpetta, Carolina. A sostegno del candidato grillino Roberto Fico, infine, scende in campo Doriana Sarli, la pasionaria delle proteste antidiscarica di Pianura.

Angelo Agrippa
28 febbraio 2010(ultima modifica: 01 marzo 2010)

ConteMax
30-03-10, 10:26
Conte non è nella lista del PDL

Regionali Campania: Stefano Caldoro nuovo presidente (http://www.blitzquotidiano.it/politica-italiana/regionali-campania-caldoro-de-luca-2-293973/)

Nelle liste del Pdl è spuntato anche un nome “impresentabile”: Roberto Conte, condannato in primo grado a due anni e otto mesi di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa. Secondo i ben informati sarebbe stato inserito in lista con un blitz notturno dall’ex candidato Cosentino.

ItaliaLibera
30-03-10, 10:36
Come recita l'art. 27 comma 2 della costituzione Italiana? :gratgrat:

ConteMax
30-03-10, 11:17
Se è vero quel che dice Caldoro, i presentatori della lista di Conte dovrebbero essere indagati, giacché non si possono inserire i nomi in liste già firmate.

Infatti le firme vanno messe su liste già com'plete. Come hanno fatto a raccogliere le firme e a farsi dare i certificati elettorali all'ultimo momento?

Caldoro su candidatura di Conte: inserita di nascosto - NapoliToday.it (http://www.napolitoday.it/politica/elezioni-regionali-2010/caldoro-su-candidatura-roberto-conte.html)


Caldoro: “Conte inserito slealmente e a tradimento”

Dichiarazione forte da parte di Caldoro sulla candidatura di Conte: il consigliere regionale uscente, condannato in primo grado per concorso esterno in associazione camorristica sarebbe stato inserito nelle liste di sottopiatto e a tradimento
di Redazione - 02/03/2010

Stefano Caldoro rilascia un'inquietante dichiarazione sulla candidatura di Roberto Conte: “è stata inserita nottetempo, in maniera sleale, a tradimento. Da parte mia non c'è stata nessuna firma alla lista nella quale si presenta Conte. Io ho firmato solo i contrassegni elettorali”.

Non c'è stata nessuna firma alla lista nella quale si presenta Conte
Queste frasi Caldoro le ha pronunciate durante un'intervista rilasciata a corriere.it, per cui la candidatura di Roberto Conte, consigliere regionale uscente, condannato in primo grado per concorso esterno in associazione camorristica, in Alleanza di Popolo, in coalizione col centrodestra risulterebbe inserita in modo subdolo, senza l'approvazione dei vertici del partito.

Caldoro ha risposto così a una domanda ricevuta durante la video chat e in merito all'intervista del coordinatore regionale del Pdl, Nicola Cosentino, al Corriere della Sera. "Cosentino - spiega Caldoro - ha detto bene che questo nome è stato inserito notte tempo, di soppiatto, in maniera sleale, dal presentatore della lista. Una candidatura fatta, ripeto, dal presentatore della lista. Era un nome che girava. Noi abbiamo detto che non l'avremmo accettata mai. Poi, abbiamo purtroppo un problema di controlli. All'ultimo secondo - aggiunge Caldoro - i candidati presidenti hanno solo la responsabilità di firmare dei moduli di accettazione che riguarda i contrassegni elettorali. La lista è stata modificata all'ultim'ora con l'inserimento di un nome che noi avevamo bocciato".

Era stata stata anche studiata, rivela Caldoro, "la possibilità di ritirare l'apparentamento ma questo la legge non lo prevede".