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Visualizza Versione Completa : 8 Marzo Festa Della Donna



impegnosociale
08-03-08, 14:28
tratto da www.impegnosociale.eu/blog.htm (http://www.impegnosociale.eu/blog.htm)

8 MARZO, FESTA DELLA DONNA (http://bergamosociale.blogspot.com/2008/03/8-marzo-festa-della-donna.html)



Sarebbe una bella festività quella dell'8 Marzo se non fosse diventata una sorta di giornata altamente commerciale dove si organizzano party nei vari locali con spogliarelli maschili e spettacoli patetici simili...

Penso che le donne che si sono battute in passato per la parità di diritti tra uomo e donna non intendevano questo genere di parità...

La lotta fatta negli anni per ottenere il diritto di voto credo stia continuando grazie a quelle donne (lavoratrici o casalinghe) che con dolcezza, rispetto e comprensione reciproci sono riuscite ad avere l'aiuto del proprio compagno di vita nel gestire la famiglia, nell'educare i figli, nel prendere le decisioni importanti insieme...

Non vedo nella donna soldato una conquista, ma un'estremizzazione e un vero e proprio stravolgimento del ruolo della donna nella società...

Non vedo nella donna-manager fredda e calcolatrice dedita solo alla carriera che definisce un uomo "un piacevole passatempo" un progredire del genere umano, ma un regredire cercando di dimostrare in modo grottesco qualcosa che non ci è stato chiesto, qualcosa che annulla la nostra predisposizione alla sensibilità, che annienta l'essenza della donna...

Non vedo nella donna-culturista che si pompa i muscoli come il personaggio Hulk un qualcosa che indichi un progresso, ma un patetico tentativo di stravolgere ciò che la natura ha creato con armonia e dolcezza...

Vedo però nella donna lavoratrice che riveste ruoli più o meno importanti nell'amministrazione statale o privata un vero simbolo dell'emancipazione femminile in quanto portata per natura all'ordine, alla precisione sa dare un contributo importante nei lavori intellettuali...

Questo simbolo lo vedo anche nella casalinga che gestisce le finanze familiari riuscendo a rispondere alle esigenze della propria famiglia nonostante i rincari dei beni primari per esempio, o riesce a crescere dei figli responsabili e ben educati anche quando, soprattutto nei giorni nostri, la società mette a dura prova il lavoro dei genitori con falsi miti e la crisi dei valori...

Ma questo simbolo lo si può notare senza dubbio in quelle madri/mogli lavoratrici che ogni mattina vanno in fabbrica e la sera, dopo aver riassettato casa, trovano il tempo di ridere e scherzare con i figli e il marito nonostante una giornata di lavoro intenso...


QUESTE SONO LE DONNE A CUI DOVREMMO ERGERE UN MONUMENTO...
SONO LORO CHE AIUTANO IL MARITO A MANTENERE LA FAMIGLIA
CONTINUANDO A FARE IL LORO RUOLO DI MOGLIE E MADRE...
SENZA SENTIRSI EROINE
NONOSTANTE IN UN CERTO SENSO
LO SIANO.


Si vive una crisi dei valori e della famiglia anche a causa di uno stravolgimento del senso di parità... Donne che hanno sviluppato un'aggressività eccessiva, che hanno perso quella dolcezza che un tempo faceva sentire un uomo forte e protettivo e quindi con un ruolo ben preciso nella società...
Non ci servono le donne bioniche oggi... Abbiamo raggiunto un benessere che dovrebbe permettere a tutti di stare meglio ma non è così... per tanti e tanti motivi...

Se però tornassimo ad avere donne che la sera con dolcezza portano nel "focolare domestico" quel tepore umano, tipico dell'essere donna, madre o moglie, forse metteremmo il primo mattone verso la riscoperta di quei valori che hanno fatto progredire il genere umano nei secoli, anche attraverso periodi difficili di guerre e carestie dove però non mancava la consapevolezza che un giorno quei sacrifici, quel dolore momentaneo, avrebbero portato al riconoscimento di diritti umani importanti che oggi, senza alcun forse, diamo per scontati e nemmeno ci ricordiamo di ricordare il motivo di certe ricorrenze, accontentandoci solo del loro lato commerciale.

Michela Maino

"Il rispetto conquistato con dolore l'abbia calpestato e oltraggiato non avendo limiti alla decenza purtroppo...abbiamo voluto dimostrare qualcosa che non era richiesto passando dalla parità all'eccessiva emancipazione, perdendo per strada il vero senso di parità..."