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[Assalto]
17-03-08, 00:50
LA GESTIONE DEI RIFIUTI E LE MEGA-MULTIUTILITY (http://www.ladestrabg.it/2008/03/la-gestione-dei-rifiuti-e-le-mega.html)

http://tbn0.google.com/images?q=tbn:yUImOK1uAA1DGM:http://web.tiscali.it/salernodasalvare/images/termovalorizzatore1.jpg (http://tbn0.google.com/images?q=tbn:yUImOK1uAA1DGM:http://web.tiscali.it/salernodasalvare/images/termovalorizzatore1.jpg)

Con le vicende ormai note a tutti sulla mala-gestione dei rifiuti in Campania si è tornato a parlare di questo argomento che piano piano era finito nel cosiddetto “tran tran” di tutti i giorni.

Vediamo di approfondire un po’ la situazione della gestione dei rifiuti nella Provincia di Bergamo.

Agli inizi degli anni ’90 anche nel nostro territorio si conobbe la situazione di “emergenza”, in molti comuni ci si dovette arrangiare accumulando i sacchi nelle aree disponibili, i prezzi dello smaltimento diventarono abnormi ed i cittadini dovettero sopportare oltre al danno pure la beffa.

Fortunatamente la Regione Lombardia predispose una specifica Legge che obbligava alla raccolta differenziata di quelle frazioni di rifiuti fino ad allora gettate nel sacco nero e non valorizzate, ed in poco tempo la Provincia di Bergamo con le sue Amministrazioni Comunali divenne il precursore del nuovo sistema di gestione dei rifiuti urbani.

Si aprirono le piattaforme ecologiche, si posizionarono le campane per la raccolta di carta, vetro, plastica ed in casa imparammo tutti quanti a separare la frazione organica da destinare al recupero attraverso il compostaggio.
Il risultato fu anche economico, si passò dalle circa 450 Lire/kg per smaltire i rifiuti in Svizzera ad un costo attuale di circa 150 Lire/kg (ovvero circa 80 euro/tonnellata).

Tutto questo perché si tolse il monopolio della gestione degli smaltimenti a pochi soggetti e si apri il mercato a soggetti alternativi, si passò dallo smaltimento in discarica e/o in inceneritori ad un più intelligente sistema che prevede il recupero di circa il 50% dei rifiuti in impianti specifici di lavorazione.
Il nostro sistema venne portato ad esempio in molte realtà territoriali non solo nazionali ma anche straniere.

Il meccanismo però ha cominciato a scricchiolare quando sul mercato sono arrivate le mega-multiutility, quelle società che una volta erano MUNICIPALIZZATE, quindi proprietà dei Comuni e di conseguenza dei cittadini, che per una politica di libero mercato si trasformarono in SPA, mantenendo però privilegi rispetto alle concorrenti private perché a CAPITALE PUBBLICO (quindi i proprietari erano ancora i cittadini) ed in fine entrate in BORSA col capitale che da pubblico diventa in parte privatizzato.

Ma che è successo con queste manovre?
E’ successo che l’obiettivo di queste SOCIETA’ non è più il restituire al CITTADINO sotto forma di SERVIZI EFFICIENTI ciò che egli paga con imposte, ma ora si deve PRODURRE UTILE altrimenti il titolo perde valore e chi possiede le quote si … si incazza parecchio!
La raccolta differenziata ha iniziato ad essere vista come un costo aggiuntivo, meglio ributtare tutto insieme, portarlo a bruciare con la bella favola che comunque è un recupero di energia.

Bella favola perché se andiamo poi a vedere la bolletta che paghiamo ad ENEL per la fornitura di energia elettrica ci ritroviamo che una quota è destinata a coprire gli oneri che ENEL deve sostenere per pagare agli inceneritori i cosiddetti CIP6, quindi non è affatto vero che sia più economico per il cittadino, che oltre a pagare al Comune la tassa per i rifiuti, paga pure il balzello all’ENEL.

Dobbiamo stare attenti a non cadere nel tranello, a Bergamo avevamo un gioiello e si chiamava BAS Spa, fu svenduto ad ASM Brescia che poi si fuse con AEM Milano ed AMSA Milano per arrivare all’attuale A2A, ovvero un unico gestore di Servizi che copre quasi l’intero territorio regionale.

Ma a noi cittadini tutto questo cosa ha portato?
Il riscontro è oggettivo, nella Città di Bergamo il Servizio di Igiene Urbana è notevolmente peggiorato, le frazioni di rifiuto raccolte in modo differenziato risultano di bassa qualità perché più nessuno controlla, la raccolta differenziata nel centro cittadino è tutt’ora parziale (guarda caso come avviene a Milano), sui giornali si dice che sta per partire la raccolta differenziata anche in Bergamo Alta (sempre sullo stile di quella di Milano).

E sul territorio queste mega-multiutility come stanno operando?
Nel settore la concorrenza tra le diverse realtà private è all’arma bianca, ma ora c’è pure chi gioca in modo scorretto la partita.

Le società che infatti gestiscono in affidamento diretto questo genere di servizi, quindi le mega-multiutility, non possono infatti poi andare a partecipare ad appalti pubblici per servizi analoghi ed invece LO FANNO LO STESSO CON LA COMPIACENZA dell’Amministrazione locale che per sudditanza (o altro?) non le esclude.

Ed il privato che fa? Deve assumersi costi di assistenza legale, procedere a ricorsi, avviare procedure, per tutelare il proprio diritto di stare sul mercato a lavorare.

E il cittadino? Non ha più voce in capitolo! La Società non è più la Sua Municipalizzata, è dei grossi gruppi industriali/bancari che si nascondono in “scatole cinesi” e gestiscono il tutto.

In una Società privata se il bilancio a fine anno non va bene ci si deve rimboccare le maniche per migliorare gli affari, cercare nuovi clienti, fidelizzare i vecchi clienti, fare attenzione alle spese.

In una mega-multiutility che si fa? Ci si trova e si decide di aumentare le tariffe a carico dell’UTENTE. Tanto non può andare da altri. Tanto non ha scelta. Ed il frutto di tutto chi lo spartisce? Chi ha in mano le azioni.

Il nostro obiettivo deve essere chiaro fin da subito, dobbiamo tutelare la parità di trattamento tra l’imprenditoria locale ed i colossi, dobbiamo tornare a ragionare di servizi secondo le famose tre “E”: Efficienza – Efficacia - Economicità.

Oggi ne abbiamo perse due per strada badando solo all’economicità, ma in modo strabico, basta andare a vedere i compensi per gli amministratori e dirigenti ed ecco che LA CASTA torna a galla, ma in questo caso con un doppio effetto negativo: è nei CDA ed è pure negli Enti Pubblici di controllo, di conseguenza CONTROLLORE E CONTROLLATO sono figli della stessa madre.

Chi è il garante di tutto questo?
Siamo noi de La Destra che abbiamo a cuore solo il bene dei cittadini.

LUCA BASETTI Responsabile Ambiente della Federazione Provinciale di Bergamo