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impegnosociale
18-03-08, 18:07
NO ALLE OLIMPIADI IN CINA!!! (http://bergamosociale.blogspot.com/2008/03/no-alle-olimpiadi-in-cina.html)


No alle Olimpiadi di sangue!!!

L’Italia non deve partecipare alle Olimpiadi di Pechino. I Giochi Olimpici sono bagnati del sangue dei tibetani. A Lhasa sono morte almeno 100 persone, alcune bruciate vive. Protestavano nell’anniversario della sanguinosa repressione cinese del 1959.Il buddismo non è una religione di conquista, non ha causato stragi secolari come le religioni monoteiste. Il buddista può essere ucciso, ma non uccide. Il governo cinese minaccia nuove stragi se i tibetani non cesseranno le manifestazioni entro lunedì. Li minaccia a casa loro, in una nazione occupata. Minaccia un popolo costretto in gran parte all’esilio. Di cui ha distrutto i monasteri. Di cui vorrebbe cancellare l’identità con una immigrazione selvaggia.I tibetani sono uno dei popoli più pacifici della terra. Da decine di anni è in atto nei loro confronti un piccolo olocausto dagli occhi a mandorla, ma l’Occidente volta sempre la testa dall’altra parte. Pecunia WTO (http://it.wikipedia.org/wiki/Organizzazione_Mondiale_del_Commercio) non olet. Né Valium, né lo psiconano hanno voluto ricevere il Dalai Lama in visita in Italia lo scorso autunno. E’ stato trattato come un paria, prima gli affari, poi i diritti civili. I nostri grandi statisti: la vergogna internazionale d’Italia.Gli atleti italiani rinuncino alle Olimpiadi. Facciano outing contro la dittatura, sarà la migliore azione della loro vita. Figli e nipoti ne saranno fieri. Molti taliani gliene daranno merito. Li ospiterò a casa mia durante le Olimpiadi e, come rimborso, li pagherò come personal trainer.Le Olimpiadi di Pechino non si possono celebrare sui massacri di Lhasa (http://www.corriere.it/esteri/08_marzo_14/tibet_violenze_5e3481e4-f1be-11dc-869a-0003ba99c667.shtml). Per ogni finale olimpica, per ogni premiazione ci sarà il ricordo di un tibetano assassinato e di una Nazione stuprata sotto gli occhi indifferenti del mondo. Ho incontrato il Dalai Lama (http://www.beppegrillo.it/2007/12/free_tibet.html) a Milano. Ho incontrato un uomo buono, aperto, disponibile, ma assolutamente determinato a restituire la libertà al suo popolo. Lo saluto da questo blog.No alle Olimpiadi di sangue.


Questo è un post di Beppe Grillo a cui io, Michela Maino, mi associo in toto in quanto trovo assurdo che ancora oggi si possa massacrare un popolo inerme con il resto del mondo che rimane a guardare senza fare nulla in nome degli interessi economici in essere con il paese aggressore.
E' una vergogna immensa. Da oggi io mi astengo anche dal frequentare cinema e centri commerciali proprio perchè se nel nostro piccolo ognuno di noi sapesse rinunciare a queste cose come forma di protesta si otterrebbe molto di più che ne anche scendere in piazza perdendo una giornata di lavoro.
E' inammissibile che le olimpiadi - evento sportivo ma soprattutto culturale - vengano disputate in un paese che calpesta i diritti dell'uomo.
La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (http://it.wikipedia.org/wiki/Diritti_Umani) è un documento, firmato a Parigi (http://it.wikipedia.org/wiki/Parigi) il 10 dicembre (http://it.wikipedia.org/wiki/10_dicembre) 1948 (http://it.wikipedia.org/wiki/1948), la cui redazione fu promossa dalle Nazioni Unite (http://it.wikipedia.org/wiki/Nazioni_Unite) perché avesse applicazione in tutti gli stati membri.
Siamo tutti merce in vendita se non sappiamo dire no a questa ingiuria!
Oggi tocca ai Tibetani, domani?
http://www.impegnosociale.eu/blog.htm