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el cuntadin
31-03-08, 14:24
Punta sul territorio Luciano Magnalbò, capolista al Senato
“Pli, per rivalutare il marchio”


pia bacchielli

ANCONA - Luciano Magnalbò, 63 anni, è avvocato, giornalista, scrittore, studioso di storia medioevale ed esperto di agricoltura. Due volte eletto a Palazzo Madama, già vice presidente dei senatori di An e vice presidente della Commissione Affari Costituzionali nella XIV legislatura, è capolista al Senato con il Pli.

Da Alleanza nazionale al Partito liberale, un bel salto.

“Sono entrato in An da liberale insieme a tanti altri: Mastelli, Porcari, Pagliuzzi, Basini. Anche grazie a noi questo partito è passato dal 3-4% al 12%. Poi fummo tutti eliminati e adesso in An sono rimasti i missini, quelli che chiamo i neon-fascisti i fascisti illuminati. Le polemiche su Ciarrapico? Poca cosa. Dimentichiamo che Ciccioli ha un passato da rautiano, che Conti era un noto picchiatore. Insomma, An va avanti in disordine. E molti di noi sono tornati alla casa madre”.

Su cosa punta la sua campagna elettorale?

“Illustrare l’idea liberale che è quella di Locke filosofo del ’600 e che fa perno sui principi di autoresponsabilità, rispetto del prossimo, saper amare e reggere la cosa pubblica. Diritti e doveri. Principi a cui i giovani dovrebbero essere educati. La politica oggi è decadente, bisogna tagliare i ponti con le oligarchie. A questo concetto si lega l’idea del federalismo: non abbiamo bisogno di persone che da fuori ci dicano come governare il nostro territorio. Come marchigiani siamo stati colonia troppo a lungo. Il mio slogan è: Siamo forti, siamo marchigiani e non schiavi dei romani”.

Quale percentuale vi prefiggete di raggiungere?

“Non abbiamo grandi possibilità: il nostro è un investimento per il futuro. Presentarci alle elezioni è un primo passo per ricostruire il Partito liberale delle grandi tradizioni e che va da Croce a Malagodi. Per stare un domani al tavolo con gli altri per scegliere e decidere”.

Avete coniato lo slogan “Meglio un voto utile che un voto dannoso”. Ce lo spieghi.

“Quando si formano le oligarchie è sempre un attentato alla democrazia. Negli Usa, dove hanno una lunga tradizione di questo tipo, è diverso. In Italia hanno deciso in quattro. Così si finisce al partito unico di Mussolini”.

Detto da uno che ha militato in An...

“Grande uomo Mussolini. Ha fatto la riforma agraria, ha costruito l’Eur. Insomma, ha modernizzato l’Italia. Ma che il suo fosse un regime è notorio”.

Cosa rimprovera a Fini?

“An doveva essere un contenitore polivalente. Gli ho dedicato tutto me stesso anche in Parlamento. Direi però che ora Fini ha cattivi consiglieri. In una notte ha venduto il partito. Vede, sono avvocato e non consiglierei mai a un mio cliente senza troppi mezzi di fare una società con un grosso capitalista. Ne farebbe polpette. E così è per An: l’eredità in cui tutti sperano può essere sempre revocata”.

Anche voi vi lamentate di essere poco visibili?

“L’attenzione è tutta polarizzata sui due poli. Però nelle Marche abbiamo una bella rete, in proporzione abbiamo più iscritti che in tutta Italia. Il nostro scopo: rivalutare il marchio. Sarà ben accolto nel centrodestra degli scontenti”.
http://www.corriereadriatico.it/articolo.aspx?varget=B26CC99F0C263ADEBF33D9E844F5D 533

Emoned
31-03-08, 14:42
tu voterai pli?

el cuntadin
31-03-08, 14:48
tu voterai pli?

E' possibile.

Emoned
31-03-08, 15:27
mi fa piacere, anche io lo farò.