JohnPollock
25-04-08, 01:46
Stop alle note spese a luci rosse
Deutsche Bank richiama i dipendenti
Basta ai rimborsi chiesti all'azienda per spese a luci rosse. Sembrerebbe una normalità che, almeno, chi ha questi vizi se li paghi di tasca sua. Eppure non è così. Pare che molti dipendenti inseriscano queste uscite nella nota spese che presentano all'azienda. Nel caso particolare, questo accade alla prestigiosissima Deutsche Bank.
E allora, ecco che il noto istituto di credito tedesco ha deciso, vista la crisi finanziaria internazionale che ha penalizzato soprattutto il settore del credito, di ordinare ai suoi uomini di smettere di inserire queste voci nella nota spese.
In un memorandum distribuito in aprile ai manager e pubblicato dal settimanale "Der Spiegel", la direzione rende noto che "non saranno più tollerati divertimenti per adulti" e che "le relative spese non saranno più rimborsate".
Un portavoce della banca ha precisato che si tratta solo di un aggiornamento di regole già note e che questo tipo di spese non erano consentite neanche in passato. "Der Spiegel" sottolinea comunque che il memorandum anti-bordelli interessa tutte le società del gruppo attive in tutto il mondo. Insomma, chi lavora con Deutsche Bank non potrà più chiedere rimborsi spese per essere entrato in bordelli, club di strip-tease, cinema porno o per vedere pellicole porno durante i pernottamenti in albergo.
Un giro di vite è stato previsto dai vertici di Deutsche Bank anche per altri aspetti della vita dei manager: per i viaggi in taxi in occasione di scioperi dei mezzi pubblici ad esempio è necessario il permesso dei capi, il conto al ristorante non può superare i 65 euro, i viaggi in treno negli Usa solo in seconda classe, in Germania in prima solo se superiori a un'ora e in Inghilterra a due ore.
Inoltre, i manager che viaggiano di notte e hanno una riunione la mattina vengono pregati di usare le lounge degli aeroporti per rinfrescarsi invece di prenotare l'albergo già la sera prima. I margini per risparmi con queste note restrittive, secondo "Der Spiegel", sono piuttosto ampi visto che nel 2006 le società tedesche hanno speso in totale 46 miliardi di euro per i viaggi dei propri dipendenti.
http://www.tgfin.mediaset.it/tgfin/articoli/articolo410775.shtml
Deutsche Bank richiama i dipendenti
Basta ai rimborsi chiesti all'azienda per spese a luci rosse. Sembrerebbe una normalità che, almeno, chi ha questi vizi se li paghi di tasca sua. Eppure non è così. Pare che molti dipendenti inseriscano queste uscite nella nota spese che presentano all'azienda. Nel caso particolare, questo accade alla prestigiosissima Deutsche Bank.
E allora, ecco che il noto istituto di credito tedesco ha deciso, vista la crisi finanziaria internazionale che ha penalizzato soprattutto il settore del credito, di ordinare ai suoi uomini di smettere di inserire queste voci nella nota spese.
In un memorandum distribuito in aprile ai manager e pubblicato dal settimanale "Der Spiegel", la direzione rende noto che "non saranno più tollerati divertimenti per adulti" e che "le relative spese non saranno più rimborsate".
Un portavoce della banca ha precisato che si tratta solo di un aggiornamento di regole già note e che questo tipo di spese non erano consentite neanche in passato. "Der Spiegel" sottolinea comunque che il memorandum anti-bordelli interessa tutte le società del gruppo attive in tutto il mondo. Insomma, chi lavora con Deutsche Bank non potrà più chiedere rimborsi spese per essere entrato in bordelli, club di strip-tease, cinema porno o per vedere pellicole porno durante i pernottamenti in albergo.
Un giro di vite è stato previsto dai vertici di Deutsche Bank anche per altri aspetti della vita dei manager: per i viaggi in taxi in occasione di scioperi dei mezzi pubblici ad esempio è necessario il permesso dei capi, il conto al ristorante non può superare i 65 euro, i viaggi in treno negli Usa solo in seconda classe, in Germania in prima solo se superiori a un'ora e in Inghilterra a due ore.
Inoltre, i manager che viaggiano di notte e hanno una riunione la mattina vengono pregati di usare le lounge degli aeroporti per rinfrescarsi invece di prenotare l'albergo già la sera prima. I margini per risparmi con queste note restrittive, secondo "Der Spiegel", sono piuttosto ampi visto che nel 2006 le società tedesche hanno speso in totale 46 miliardi di euro per i viaggi dei propri dipendenti.
http://www.tgfin.mediaset.it/tgfin/articoli/articolo410775.shtml