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JohnPollock
26-04-08, 15:53
Basilea 2 adesso entra in vigore

Ecco le regole per tutte le imprese


a cura del professor Raffaele Galano

Dopo la falsa partenza del 2007, il 2008 segna l’entrata in vigore, in modo inderogabile, della Nuova Normativa di Vigilanza per il calcolo del capitale regolamentare, meglio nota come Basilea 2.
Per meglio intendere quali possono essere le conseguenze per le aziende, sono opportune alcune riflessioni circa la finalità del Nuovo Accordo di Basilea.

I destinatari di Basilea 2 non sono le aziende, ma le banche. L’obiettivo è quello di assicurare una migliore aderenza, rispetto all’Accordo vigente a tutto il 2007, tra il capitale minimo richiesto alle banche e il rischio delle operazioni da queste poste in essere. Il principio ispiratore è che a fronte di un rischio maggiore, le banche devono disporre di una quantità maggiore di risorse proprie per poter assorbire perdite derivanti da eventi non previsti (perdite inattese).

Basilea 2 propone due alternative per misurare il rischio di credito: una di carattere standard e l’altra basata sui rating interni. Qualunque sia il metodo utilizzato, vengono calcolati i coefficienti di ponderazione, a loro volta correlati alla natura e alla durata del prestito concesso; alla probabilità di insolvenza del soggetto richiedente credito; alla percentuale di recupero del credito concesso in caso di insolvenza. Dal prodotto del coefficiente di ponderazione ottenuto per l’esposizione, si ottiene l’ammontare del credito a rischio che, moltiplicato per l’8%, determina il capitale regolamentare di copertura.

Appare evidente come il consumo di risorse proprie osservi una relazione diretta con il rischio in cui incorre la banca a fronte del prestito concesso, con evidenti riflessi sul costo del finanziamento.

Il costo del credito bancario è infatti formato dai seguenti elementi:

- il costo della raccolta: ossia quanto la banca paga ai suoi finanziatori;
- i costi amministrativi sostenuti dalla banca, tra i cui componenti spiccano il costo della documentazione; della raccolta delle informazioni; di analisi e di valutazione del merito creditizio; di monitoraggio e controllo dei crediti;
- il costo dei mezzi propri, inteso come costo di opportunità richiesto dagli azionisti;
- il premio per il rischio, ossia il costo addizionale che la banca dovrà richiedere a ogni cliente a copertura delle perdite;
- il margine, ossia la redditività attesa della banca.

Basilea 2 si ripercuote in forma diretta su tre delle componenti di costo sopra indicate: sul costo amministrativo, in quanto richiede un processo valutativo più esaustivo e migliori sistemi di controllo e di gestione del rischio di credito; sul costo dei mezzi propri, per la sua relazione con il consumo di capitale; sul premio per il rischio, per consentire alle banche la gestione del prezzo del credito in funzione delle operazioni.

Ecco, allora, come una normativa nata per le banche si ripercuote sulle imprese.

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