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Visualizza Versione Completa : Presenza marchigiana



el cuntadin
08-05-08, 13:36
E' nato il Berlusconi IV e, al solito, non c'è nessun ministro marchigiano. Del resto, anche nel precedente governo Prodi, di ministri marchigiani neanche l'ombra. C'erano due sottosegretari marchigiani tra i 104, tali Colonnella e Linguiti. Ma chi li ha mai sentiti!? Anzi no, della Linguiti ne hanno parlato le cronache per il suo matrimonio con un giovane africano. Poi Linguiti e Colonnella:K, non mi sembrano proprio cognomi marchigiani.:confused::confused: Vedremo comunque, quanti sottosegretari ci concederà Berlusconi

Giacomob
08-05-08, 21:41
colonnella se non mi sbaglio è stato presidente della provincia di Ascoli

el cuntadin
11-05-08, 13:07
Per i capi del CentroDestra, le Marche contano quanto il due di coppe quando briscola è denari" . ed il furbissimo onorevole Ciccioli do dice pure!:fru:fru


E le Marche restano nell’ombra


ANCONA - Marche fuori dal Governo? Non è ancora ufficiale, ma l’aria che tira è questa. I posti in ballo tra sottosegretari e viceministri sono 39, ma alla regione, al momento, non sembra essere destinato alcunché. Un marchigiano invece sarà nel governo ombra del Pd presentato ieri da Veltroni: Maria Paola Merloni, ministro delle Politiche comunitarie.

L’ufficialità dell’esclusione dall’esecutivo nazionale sarà comunque lunedì con il primo consiglio dei ministri. Ma ormai da giorni gli stessi parlamentari Pdl danno praticamente per scontata l’assenza delle Marche dalle poltronissime. Ad oggi, dunque, la partita non è formalmente chiusa. E se Mario Baldassarri, super favorito nella corsa e indicato come probabile presidente della Commissione Finanze, si trincera dietro un “no comment”, il deputato Carlo Ciccioli pensava “almeno a una riconferma di Baldassarri”. Per il resto, “è chiaro che sono state tagliate fuori le regioni più deboli” e dal punto di vista politico le Marche “pesano poco: il Pdl qui non ha preso tanti voti”. Ma Ciccioli prova anche a consolarsi. “Con Prodi quando il centrosinistra aveva stravinto - chiosa - sono toccati alla regione due sottosegretariati deboli come Affari regionali e Pari Opportunità. A questo punto conterà il rapporto personale dei parlamentari con i big del governo”.

In attesa di svolgere il ruolo di uomini-ponte, gli onorevoli del centrodestra buttano acqua sul fuoco. Dice Remigio Ceroni, coordinatore regionale Fi e in pole per assumere la guida del Pdl regionale e dunque futuro uomo di punta per i contatti romani: “E’ difficile comporre il quadro: c’è la metà dei posti rispetto alla passata legislatura. Io comunque aspetto fiducioso e credo sia importante quello che il Governo farà per le Marche”. E ancora: “Berlusconi ha dimostrato di saper fare bene le cose e perciò sono preoccupato in maniera relativa”.

Toni soft anche per Francesco Casoli. “Le Marche - fa sapere - hanno i loro rappresentanti in Parlamento e starà a noi farci portavoce delle esigenze locali. In politica conta l’essere e questa situazione di manifesta inferiorità sarà alla fine la nostra maggiore forza”.

Ben diversa la reazione in casa Udc. Amedeo Ciccanti sceglie la via dell’ironia. “Tutto ciò è coerente con il voto dei marchigiani che hanno scelto rappresentanti esterni: Berlusconi li ha accontentati”. E subito: “Comunque, rispetto a certe esperienze passate, è meglio non avere alcuno” con evidente allusione al precedente governo.

Sul fronte opposto, il Pd, c’è Maria Paola Merloni che definisce “penalizzante” questo restar fuori dalla stanza dei bottoni e che tuttavia “è la volontà del premier”. Un giudizio che vale doppio visto che lei è neo ministro del governo ombra. “E’ la differenza di come siamo considerati”. Soddisfatta Sara Giannini, segretario regionale del partito: “Si tratta di un riconoscimento al valore delle Marche, al lavoro svolto con la Regione per l’internazionalizzazione e la valorizzazione del territorio”.

Tocca a Luciano Agostini. “Non è una novità - dichiara - l’esclusione delle Marche perché dimostra che il Pdl continua a snobbare la regione come ha fatto durante la campagna elettorale. E' chiaro che questa classe dirigente conta poco, soprattutto nel sud. Il rammarico: si sarebbe potuto avere un rappresentante per le Marche”. Secondo la senatrice Silvana Amati, “è un problema per la regione. Comunque, la partita non è ancora chiusa. Un giudizio? E' evidente: il risultato elettorale che ci ha premiati a livello locale, ha danneggiato le competenze della classe dirigente Pdl”. L’auspicio di Amati però è che “ci siano lavori comuni che aiutino le Marche a risolvere i propri problemi”. Poche parole per Marina Magistrelli. “Prendiamo atto che il governo Berlusconi non ha ritenuto di dover rappresentare le Marche - dichiara - non è stato così con Prodi. D’altra parte diverse sono le mancanze di questo esecutivo: oltre alla rappresentanza territoriale che è sbilanciata è anche insufficiente la componente femminile”.


FEDERICA BURONI,

http://www.corriereadriatico.it/articolo.aspx?varget=801C83D9E39BEA84E1A74FBA62C64 F1B

el cuntadin
12-05-08, 22:14
Tra i 37 sottosegretari nominati stasera dal CdM, non si sono rappresentanti della nsotra Regione. Il fatto mi meraviglia non poco. Ritenevo, a torto, che almeno baldassarri, già vice ministro dell'economia del precedente governo Berlusconi, ce la potesse fare. Per Roma, i marchigiani son buoni soltanto per pagare le tasse e per eleggere candidati scelti dalle segreterie romane. E questo vale sia per la destra che per la sinistra.

el cuntadin
13-05-08, 14:23
Ma i marchigiano Casoli e Baldassarri, nonchè l'immigrato (politicamente parlando), La Malfa jr, non contano proprio nulla? i marchigiani per che cosa li hanno eletti, forse per dire soltanto: sissignore?!:confused: Ed i Sud della regione, che tanti voti ha portato al PdL, non ha nulla da rimostrare?



http://www.corriereadriatico.it/articolo.aspx?varget=963DA142141B2883205129CA7E122 97B
Nomine, ci scappa solo un consulente
Per Saltamartini un incarico agli Interni. Ma c’è da attendere lo “spacchettamento”

ANCONA - Marche fuori dal Governo: ora è ufficiale. Nessuno degli eletti marchigiani è nella squadra. Decisione che già aveva suscitato non poche polemiche, a cominciare da quella del presidente di Confindustria Marche Vitali. “Grave restare senza collegamenti diretti con il Governo”, aveva tuonato. Ma il futuro potrebbe riservare sorprese e qualcuno sarebbe già pronto a scommetterci. Se infatti per il momento la regione è rimasta a bocca asciutta, qualche casella potrebbe ancora esserci riservata. Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi avrebbe promesso tra una ventina di giorni un ulteriore aggiornamento sulla squadra di governo ad oggi di 60 componenti. L' aggiornamento sollecitato dal Premier potrebbe significare l'ingresso di nuovi viceministri e sottosegretari ma anche di ministri ora a quota 21 di cui 12 con portafoglio e 9 senza. Ecco allora che l’ipotesi potrebbe essere anche quella di “spacchettare” alcuni degli attuali ministeri. E se per Mario Baldassarri, eletto al Senato e già viceministro alle Infrastrutture, sembrerebbe confermata la presidenza della commissione Finanze di Palazzo Madama, da giorni si vocifera insistentemente di un possibile e importante incarico all'interno del ministero di Maroni per Filippo Saltamartini. Il segretario nazionale del Sap, sindacato autonomo di polizia, marchigiano di origine ma eletto in Sardegna, potrebbe aspirare a un incarico di consulenza del ministero degli Interni sul tema della sicurezza.

E' certo comunque che al momento le Marche non avranno alcun rappresentante dentro l'esecutivo. Tuttavia, se andrà in porto come molti auspicano l'aggiornamento voluto dal Cavaliere, potrebbero riaccendersi nuove speranze e con un'apposita legge i componenti del governo passerebbero da 60 a 80. Una magra consolazione per una regione, aveva rimarcato Vitali, “che ha eletto ottimi parlamentari” ricordando l’esperienza importante e il contributo che avrebbero potuto fornire non solo Baldassarri ma anche Francesco Casoli. Ed è così caduto nel vuoto anche la lettera formale di protesta inviata allo stesso Berlusconi e a Fini da Carlo Ciccioli contro l’esclusione e sottoscritta da vari parlamentari e dai vertici del Pdl locale.

L’annuncio ufficiale ieri dei 37 sottosegretari, senza nessun viceministro, ha così gelato ulteriormente le aspettative. Il Consiglio dei ministri, il primo operativo del nuovo governo, è durato un'ora esatta, dalle 18 e 15 alle 19 e 15. Inutile attesa per le Marche cassate. Vitali era stato chiaro: grave far restare senza rappresentanza proprio le Marche una delle regioni più vitali d'Italia con un diffuso e capillare sistema di piccole e medie imprese che sono riuscite a incrementare la loro attività produttiva nel 2007 del 2,4% in misura maggiore della media dell’intero Paese pari allo 0,4%. Ma Berlusconi va avanti per la sua strada. Le Marche possono consolarsi con il governo ombra di Veltroni, dove ha trovato un ruolo l’imprenditrice Maria Paola Merloni nominata ministro delle Politiche comunitarie.

Intanto, il presidente Vasco Errani ha convocato per giovedì una sessione straordinaria della conferenza delle Regioni sui temi da sottoporre al nuovo esecutivo. Si discuterà anche della definizione del nuovo accordo quadro sulle funzioni dei Co.Re.Com e del parere da dare ai decreti del ministro per i Beni e le Attività Culturali riguardanti i “Criteri e le modalità di erogazione dei contributi in favore delle attività di spettacolo dal vivo” in merito alle proposte di riparto delle quote da assegnare a ciascuno dei settori della musica, danza, prosa, circhi e spettacolo viaggiante del Fondo unico per lo spettacolo.


FEDERICA BURONI,



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