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Visualizza Versione Completa : Peppino Impastato, 9 maggio 1978-9 maggio 2008



Frescobaldi
09-05-08, 12:54
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Nasce a Cinisi (Palermo) il 5 gennaio 1948 da Felicia Bartolotta e Luigi Impastato. La famiglia Impastato è bene inserita negli ambienti mafiosi locali: si noti che una sorella di Luigi ha sposato il capomafia Cesare Manzella, considerato uno dei boss che individuarono nei traffici di droga il nuovo terreno di accumulazione di denaro. Frequenta il Liceo Classico di Partinico ed appartiene a quegli anni il suo avvicinamento alla politica, particolarmente al PSIUP, formazione politica nata dopo l'ingresso del PSI nei governi di centro-sinistra. Assieme ad altri giovani fonda un giornale, "L'Idea socialista" che, dopo alcuni numeri, sarà sequestrato: di particolare interesse un servizio di Peppino sulla "Marcia della protesta e della pace" organizzata da Danilo Dolci nel marzo del 1967: il rapporto con Danilo, sia pure episodico, lascia un notevole segno nella formazione politica di Peppino. In una breve nota biografica Peppino scrive:
"Arrivai alla politica nel lontano novembre del '65, su basi puramente emozionali: a partire cioè da una mia esigenza di reagire ad una condizione familiare ormai divenuta insostenibile. Mio padre, capo del piccolo clan e membro di un clan più vasto, con connotati ideologici tipici di una civiltà tardo-contadina e preindustriale, aveva concentrato tutti i suoi sforzi, sin dalla mia nascita, nel tentativo di impormi le sue scelte e il suo codice comportamentale. E' riuscito soltanto a tagliarmi ogni canale di comunicazione affettiva e compromettere definitivamente ogni possibilità di espansione lineare della mia soggettività. Approdai al PSIUP con la rabbia e la disperazione di chi, al tempo stesso, vuole rompere tutto e cerca protezione. Creammo un forte nucleo giovanile, fondammo un giornale e un movimento d'opinione, finimmo in tribunale e su tutti i giornali. Lasciai il PSIUP due anni dopo, quando d'autorità fu sciolta la Federazione Giovanile. Erano i tempi della rivoluzione culturale e del "Che". Il '68 mi prese quasi alla sprovvista. Partecipai disordinatamente alle lotte studentesche e alle prime occupazioni. Poi l'adesione, ancora na volta su un piano più emozionale che politico, alle tesi di uno dei tanti gruppi marxisti-leninisti, la Lega. Le lotte di Punta Raisi e lo straordinario movimento di massa che si è riusciti a costruirvi attorno. E' stato anche un periodo, delle dispute sul partito e sulla concezione e costruzione del partito: un momento di straordinario e affascinante processo di approfondimento teorico. Alla fine di quell'anno l'adesione ad uno dei due tronconi, quello maggioritario, del PCD'I ml.- il bisogno di un minimo di struttura organizzativa alle spalle (bisogno di protezione ), è stato molto forte. Passavo, con continuità ininterrotta da fasi di cupa disperazione a momenti di autentica esaltazione e capacità creativa: la costruzione di un vastissimo movimento d'opinione a livello giovanile, il proliferare delle sedi di partito nella zona, le prime esperienze di lotta di quartiere, stavano lì a dimostrarlo. Ma io mi allontanavo sempre più dalla realtà, diventava sempre più difficile stabilire un rapporto lineare col mondo esterno, mi racchiudevo sempre più in me stesso. Mi caratterizzava sempre più una grande paura di tutto e di tutti e al tempo stesso una voglia quasi incontrollabile di aprirmi e costruire. Da un mese all'altro, da una settimana all'altra, diventava sempre più difficile riconoscermi. Per giorni e giorni non parlavo con nessuno, poi ritornavo a gioire, a riproporre: vivevo in uno stato di incontrollabile schizofrenia. E mi beccai i primi ammonimenti e la prima sospensione dal partito. Fui anche trasferito in un. altro posto a svolgere attività, ma non riuscii a resistere per più di una settimana: mi fu anche proposto di trasferirmi a Palermo, al Cantiere Navale: un pò di vicinanza con la Classe mi avrebbe giovato. Avevano ragione, ma rifiutai.Mi trascinai in seguito, per qualche mese, in preda all'alcool, sino alla primavera del '72 ( assassinio di Feltrinelli e campagna per le elezioni politiche anticipate ). Aderii, con l'entusiasmo che mi ha sempre caratterizzato, alla proposta del gruppo del "Manifesto": sentivo il bisogno di garanzie istituzionali: mi beccai soltanto la cocente delusione della sconfitta elettorale. Furono mesi di delusione e disimpegno: mi trovavo, di fatto, fuori dalla politica. Autunno '72. Inizia la sua attività il Circolo Ottobre a Palermo, vi aderisco e do il mio contributo. Mi avvicino a "Lotta Continua" e al suo processo di revisione critica delle precedenti posizioni spontaneistiche, particolarmente in rapporto ai consigli: una problematico che mi aveva particolarmente affascinato nelle tesi del "Manifesto" Conosco Mauro Rostagno : è un episodio centrale nella mia vita degli ultimi anni. Aderisco a "Lotta Continua" nell'estate del '73, partecipo a quasi tutte le riunioni di scuola-quadri dell'organizzazione, stringo sempre più o rapporti con Rostagno: rappresenta per me un compagno che mi dà garanzie e sicurezza: comincio ad aprirmi alle sue posizioni libertarie, mi avvicino alla problematica renudista. Si riparte con l'iniziativa politica a Cinisi, si apre una sede e si dà luogo a quella meravigliosa, anche se molto parziale, esperienza di organizzazione degli edili. L'inverno è freddo, la mia disperazione è tiepida. Parto militare: è quel periodo, peraltro molto breve, il termometro del mio stato emozionale: vivo 110 giorni di continuo stato di angoscia e in preda alla più incredibile mania di persecuzione "
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Nel 1975 organizza il Circolo "Musica e Cultura", un'associazione che promuove attività culturali e musicali e che diventa il principale punto di riferimento por i giovani di Cinisi. All'interno del Circolo trovano particolare spazio ìl "Collettivo Femminista" e il "Collettivo Antinucleare" Il tentativo di superare la crisi complessiva dei gruppi che si ispiravano alle idee della sinistra "rivoluzionaria" , verificatasi intorno al 1977 porta Giuseppe Impastato e il suo gruppo alla realizzazione di Radio Aut, un'emittente autofinanziata che indirizza i suoi sforzi e la sua scelta nel campo della controinformazione e soprattutto in quello della satira nei confronti della mafia e degli esponenti della politica locale. Nel 1978 partecipa con una lista che ha il simbolo di Democrazia Proletaria, alle elezioni comunali a Cinisi. Viene assassinato il 9 maggio 1978, qualche giorno prima delle elezioni e qualche giorno dopo l'esposizione di una documentata mostra fotografica sulla devastazione del territorio operata da speculatori e gruppi mafiosi: il suo corpo è dilaniato da una carica di tritolo posta sui binari della linea ferrata Palermo-Trapani. Le indagini sono, in un primo tempo orientate sull'ipotesi di un attentato terroristico consumato dallo stesso Impastato, o, in subordine, di un suicidio "eclatante".
Nel gennaio 1988 il Tribunale di Palermo invia una comunicazione giudiziaria a Badalamenti. Nel maggio del 1992 il Tribunale di Palermo decide l’archiviazione del “caso Impastato”, ribadendo la matrice mafiosa del delitto ma escludendo la possibilità di individuare i colpevoli e ipotizzando la possibile responsabilità dei mafiosi di Cinisi alleati dei “corleonesi”. Nel maggio del 1994 il Centro Impastato presenta un’istanza per la riapertura dell’inchiesta, accompagnata da una petizione popolare, chiedendo che venga interrogato sul delitto Impastato il nuovo collaboratore della giustizia Salvatore Palazzolo, affiliato alla mafia di Cinisi. Nel marzo del 1996 la madre, il fratello e il Centro Impastato presentano un esposto in cui chiedono di indagare su episodi non chiariti, riguardanti in particolare il comportamento dei carabinieri subito dopo il delitto. Nel giugno del 1996, in seguito alle dichiarazioni di Salvatore Palazzolo, che indica in Badalamenti il mandante dell’omicidio assieme al suo vice Vito Palazzolo, l’inchiesta viene formalmente riaperta. Nel novembre del 1997 viene emesso un ordine di cattura per Badalamenti, incriminato come mandante del delitto. Il 10 marzo 1999 si svolge l’udienza preliminare del processo contro Vito Palazzolo, mentre la posizione di Badalamenti viene stralciata. I familiari, il Centro Impastato, Rifondazione comunista, il Comune di Cinisi e l’Ordine dei giornalisti chiedono di costituirsi parte civile e la loro richiesta viene accolta. Il 23 novembre 1999 Gaetano Badalamenti rinuncia alla udienza preliminare e chiede il giudizio immediato. Nell’udienza del 26 gennaio 2000 la difesa di Vito Palazzolo chiede che si proceda con il rito abbreviato, mentre il processo contro Gaetano Badalamenti si svolgerà con il rito normale e in video-conferenza. Il 4 maggio, nel procedimento contro Palazzolo, e il 21 settembre, nel processo contro Badalamenti, vengono respinte le richieste di costituzione di parte civile del Centro Impastato, di Rifondazione comunista e dell’Ordine dei giornalisti.
Nel 1998 presso la Commissione parlamentare antimafia si è costituito un Comitato sul caso Impastato e il 6 Dicembre 2000 è stata approvata una relazione sulle responsabilità di rappresentanti delle istituzioni nel depistaggio delle indagini.
Il 5 marzo 2001 la Corte d'assise ha riconosciuto Vito Palazzolo colpevole e lo ha condannato a 30 anni di reclusione. L'11 aprile 2002 Gaetano Badalamenti è stato condannato all'ergastolo. Badalamenti e Palazzolo sono successivamente deceduti.
Il 7 dicembre 2004 è morta Felicia Bartolotta, madre di Peppino.



Da www.peppinoimpastato.com (http://www.peppinoimpastato.com)

Frescobaldi
09-05-08, 12:56
http://it.youtube.com/watch?v=6QWUmTOuB1M

donrodrigo
09-05-08, 13:19
onore a peppino impastato

Gioa
10-05-08, 22:19
Mi è dispiaciuta la storia di questo ragazzo Peppino Impastato e di suo padre.
Però vorrei dire che non ha dato un buon esempio di lotta al crimine organizzato, lui prendeva in giro un uomo che si era sì macchiato di crimini orrendi, però sarebbe stato meglio che fosse stato contrastato in una maniera migliore.
Nemmeno il signor Beppe Grillo con certi suoi comportamenti penso sia un buon esempio per i giovani e non.
In ambedue i casi parlo soltanto riferendomi ai comportamenti sbalgiati.
Per me non fù un eroe quel povero ragazzo, e mi dispiace quello che gli è accaduto.
Noi dobbiamo affrontare il problema della criminalità organizzata non certo come lui, ne sono convinto.
Dio ci aiuti a trovare modi consoni alla buona morale.

Borjes
12-05-08, 14:30
Mi è dispiaciuta la storia di questo ragazzo Peppino Impastato e di suo padre.
Però vorrei dire che non ha dato un buon esempio di lotta al crimine organizzato, lui prendeva in giro un uomo che si era sì macchiato di crimini orrendi, però sarebbe stato meglio che fosse stato contrastato in una maniera migliore.
Nemmeno il signor Beppe Grillo con certi suoi comportamenti penso sia un buon esempio per i giovani e non.
In ambedue i casi parlo soltanto riferendomi ai comportamenti sbalgiati.
Per me non fù un eroe quel povero ragazzo, e mi dispiace quello che gli è accaduto.
Noi dobbiamo affrontare il problema della criminalità organizzata non certo come lui, ne sono convinto.
Dio ci aiuti a trovare modi consoni alla buona morale.

Lui almeno ci ha provato, ed ha pagato con la propria vita.
Tu invece giudichi, non provi e vivi.

Gioa
13-05-08, 20:26
Lui almeno ci ha provato, ed ha pagato con la propria vita.
Tu invece giudichi, non provi e vivi.

Ho detto la mia senza insultare.

w la trinacria
18-05-08, 14:49
Mi è dispiaciuta la storia di questo ragazzo Peppino Impastato e di suo padre.
Però vorrei dire che non ha dato un buon esempio di lotta al crimine organizzato, lui prendeva in giro un uomo che si era sì macchiato di crimini orrendi, però sarebbe stato meglio che fosse stato contrastato in una maniera migliore.
Nemmeno il signor Beppe Grillo con certi suoi comportamenti penso sia un buon esempio per i giovani e non.
In ambedue i casi parlo soltanto riferendomi ai comportamenti sbalgiati.
Per me non fù un eroe quel povero ragazzo, e mi dispiace quello che gli è accaduto.
Noi dobbiamo affrontare il problema della criminalità organizzata non certo come lui, ne sono convinto.
Dio ci aiuti a trovare modi consoni alla buona morale.

PURE QUA!!!!!!!!! MA NN LO CAPISCI!!!!!!! MA COME TI PERMETTI?????? SMETTILA!!!!!!!!!!!!!! L'EROE MAGARI SEI TU????????? PEPPINO UN EROE X TUTTI I SICILIANI!!!!!!! BASTA!!!!!!! FINISCILA!!!!! NEANCHE SAI COSA è IL RISPETTO!!!!! VATTENE!!!!!!!!!

Gioa
18-05-08, 15:13
W la trinacria, non ti esaltare in modo sconveniente e non mi venire a dire di andar via perche la tua presenza quà vale quanto la mia.
Quindi siccome non sei il padrone di questo forum, nemmeno il moderatore evita di dirmi queste cose.
Io rispetto la famiglia Impastato, rispetto quel ragazzo che è morto, odio la mafia e cosanostra, cercando di affrontare questi problemi nel modo migliore in base alla mia cultura condizionata dal Vangelo.

Quindi infine siccome non stò insultando nessuno, stò solo dicendo che per me il comportamento d'Impastato non è da prendere in esempio parlo degl'insulti rivolti a certe persone, perche non conoscevo e non conosco meglio Peppino Impastato.
Cosi non sono d'accordo nemmeno al comico Beppe Grillo che prende a parolacce i politici e altre persone.

Non ho detto questo per fare polemica ma solo per dire la mia.

w la trinacria
18-05-08, 16:06
W la trinacria, non ti esaltare in modo sconveniente e non mi venire a dire di andar via perche la tua presenza quà vale quanto la mia.
Quindi siccome non sei il padrone di questo forum, nemmeno il moderatore evita di dirmi queste cose.
Io rispetto la famiglia Impastato, rispetto quel ragazzo che è morto, odio la mafia e cosanostra, cercando di affrontare questi problemi nel modo migliore in base alla mia cultura condizionata dal Vangelo.

Quindi infine siccome non stò insultando nessuno, stò solo dicendo che per me il comportamento d'Impastato non è da prendere in esempio parlo degl'insulti rivolti a certe persone, perche non conoscevo e non conosco meglio Peppino Impastato.
Cosi non sono d'accordo nemmeno al comico Beppe Grillo che prende a parolacce i politici e altre persone.

Non ho detto questo per fare polemica ma solo per dire la mia.

Dico quello ke mi pare, tu nn puoi criticare una persona come Impastato! Ti credi di essere chissà ki, giudicando a destra e a manca.....x me sei solo una persona ke parla a sproposito e nn ha un minimo di rispetto. Me ne vado, nn ho più alcuna intenzione di discutere cn te.

SICILIA INDIPENDENTE!

Gioa
18-05-08, 16:21
Per allontanare equivoci per chi visita questo forum, spero cresca sempre più il mio rispetto verso gl'altri e che esso sia sempre più diretto ad ogni creatura in maniera sempre più perfetta.
Non condivido certe azioni che accadono in diversi contesti, ma considero che ognuno di noi possiede delle debolezze che possano essere superate se Dio vuole, quindi ho voluto solo sottolineare che per me non erano cose da imitare certi atteggiamenti che considero debolezze quindi direi cominciamo a chiamarle con il proprio nome.

Gioa
18-05-08, 16:48
In Sicilia credo ci sia un male comune ad altri luoghi, il quale sarebbe trattare male chi sbaglia.
Cioè se qualcuno sbaglia lo si prende a parolacce, e gli si rivolgono parole proprio bruttissime.
Secondo me per quello che ho imparato da Gesù Cristo è sbagliato trattare male le persone, aldilà dell'errore che hanno fatto, non dico che vanno premiati ma se qualcuno và arrestato e mandato in prigione è un male indirizzargli parolacce e prendersi gioco di lui.

Perciò credo che il problema della criminalità organizzata istituzionale e civile, che è un problema che specie in Sicilia è in evidenza maggiormente rispetto altrove, vada affrontato al meglio rifacendoci alla buona morale, utile ancor di più per un notevole alto livello seguire gl'insegnamenti di Dio.

Per la poca forza che ho, mi batto affinche in Sicilia e nel resto, si raccolgano certi frutti che grazie alla messa in partica del Vangelo possiamo portare.