el cuntadin
13-05-08, 14:56
Non c'è niente da dire, in quanto a furbizia non sono secondi a nessuno!
http://www.corriereadriatico.it/articolo.aspx?varget=AB5ABA34873FB541EA324A980A80F 17F
Trambusto e urlaall’intervento delcommissariato. Nei guainordafricano già notoper un’inchiesta di droga
L’aspirante sposo, un immigrato clandestino, prelevato dagli agenti. La fidanzata è una detenuta
Blitz della polizia, saltano le nozze in Municipio
FANO – Fiori d’arancio recisi, ieri mattina, al Comune di Fano. Le nozze tra un nordafricano e una donna italiana, che avrebbero dovuto essere celebrate alle 12, nella sala della Concordia, sono state di fatto annullate, per impossibilità dello sposo a prendervi parte.
L’uomo, un extracomunitario clandestino, è stato, infatti, prelevato con un blitz dagli agenti del commissariato di polizia di Fano, che lo avevano rintracciato in Comune, poco prima della celebrazione del rito civile, intorno alle ore 11.
La sposa, una detenuta del carcere di Villa Fastigi di Pesaro, che era stata accompagnata al Comune di Fano dalla polizia penitenziaria proprio per la grande occasione, è stata dunque abbandonata ad un passo dal matrimonio. Per ironia del destino, se il rito si fosse compiuto, sarebbero state proprio quelle nozze, annullate all’ultimo minuto dall’arrivo degli uomini delle forze dell’ordine, a regolarizzare la posizione dello sposo, che da clandestino, unendosi in matrimonio con una cittadina italiana, avrebbe ottenuto di diritto la cittadinanza. E invece la polizia ha giocato d’anticipo, approfittando proprio della sicura presenza del nordafricano in Comune, per incastrarlo.
La sala della Concordia, dove doveva celebrarsi il matrimonio, che era occupata da un convegno, era stata anche sgomberata in tutta fretta per fare posto alla celebrazione del rito civile. L’arrivo degli agenti di polizia ha creato non poche tensioni di fronte all’imminente matrimonio, un evento che solitamente viene definito, a torto o a ragione, come il più bel giorno della vita. Ed invece, per la coppia di futuri sposi si è trasformato in un vero e proprio disastro, al di là delle peggiori previsioni. Il prelievo dell’uomo da parte degli agenti non è passato certo inosservato e ha portato con sé un gran trambusto, con urla che hanno richiamato anche l’attenzione del sindaco Aguzzi, che si trovava nel suo ufficio nel palazzo comunale. Il primo cittadino, allarmato dalla vista di un’auto della polizia partita a tutta velocità sgommando sulla strada, è sceso al piano inferiore per accertarsi di quello che era successo.
Il nordafricano, che era già noto alla polizia di Fano perché coinvolto in passato in un’indagine sullo spaccio di sostanze stupefacenti, è stato, quindi, portato in commissariato e sottoposto ad accertamenti dattiloscopici per verificare con il ministero degli Interni la presenza di eventuali ordini di espulsione emessi a suo carico, che potrebbero risultare sotto altri nomi. In base a questo la Questura deciderà quale tipo di provvedimento adottare nei suoi confronti: l’arresto scatterebbe se risultasse un foglio di via inevaso. Comunque, sulla ragione e gli effetti del blitz in Comune, ieri, il commissariato ha mantenuto uno stretto riserbo.
FEDERICA GIOVANNINI,
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L’aspirante sposo, un immigrato clandestino, prelevato dagli agenti. La fidanzata è una detenuta
Blitz della polizia, saltano le nozze in Municipio
FANO – Fiori d’arancio recisi, ieri mattina, al Comune di Fano. Le nozze tra un nordafricano e una donna italiana, che avrebbero dovuto essere celebrate alle 12, nella sala della Concordia, sono state di fatto annullate, per impossibilità dello sposo a prendervi parte.
L’uomo, un extracomunitario clandestino, è stato, infatti, prelevato con un blitz dagli agenti del commissariato di polizia di Fano, che lo avevano rintracciato in Comune, poco prima della celebrazione del rito civile, intorno alle ore 11.
La sposa, una detenuta del carcere di Villa Fastigi di Pesaro, che era stata accompagnata al Comune di Fano dalla polizia penitenziaria proprio per la grande occasione, è stata dunque abbandonata ad un passo dal matrimonio. Per ironia del destino, se il rito si fosse compiuto, sarebbero state proprio quelle nozze, annullate all’ultimo minuto dall’arrivo degli uomini delle forze dell’ordine, a regolarizzare la posizione dello sposo, che da clandestino, unendosi in matrimonio con una cittadina italiana, avrebbe ottenuto di diritto la cittadinanza. E invece la polizia ha giocato d’anticipo, approfittando proprio della sicura presenza del nordafricano in Comune, per incastrarlo.
La sala della Concordia, dove doveva celebrarsi il matrimonio, che era occupata da un convegno, era stata anche sgomberata in tutta fretta per fare posto alla celebrazione del rito civile. L’arrivo degli agenti di polizia ha creato non poche tensioni di fronte all’imminente matrimonio, un evento che solitamente viene definito, a torto o a ragione, come il più bel giorno della vita. Ed invece, per la coppia di futuri sposi si è trasformato in un vero e proprio disastro, al di là delle peggiori previsioni. Il prelievo dell’uomo da parte degli agenti non è passato certo inosservato e ha portato con sé un gran trambusto, con urla che hanno richiamato anche l’attenzione del sindaco Aguzzi, che si trovava nel suo ufficio nel palazzo comunale. Il primo cittadino, allarmato dalla vista di un’auto della polizia partita a tutta velocità sgommando sulla strada, è sceso al piano inferiore per accertarsi di quello che era successo.
Il nordafricano, che era già noto alla polizia di Fano perché coinvolto in passato in un’indagine sullo spaccio di sostanze stupefacenti, è stato, quindi, portato in commissariato e sottoposto ad accertamenti dattiloscopici per verificare con il ministero degli Interni la presenza di eventuali ordini di espulsione emessi a suo carico, che potrebbero risultare sotto altri nomi. In base a questo la Questura deciderà quale tipo di provvedimento adottare nei suoi confronti: l’arresto scatterebbe se risultasse un foglio di via inevaso. Comunque, sulla ragione e gli effetti del blitz in Comune, ieri, il commissariato ha mantenuto uno stretto riserbo.
FEDERICA GIOVANNINI,
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