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el cuntadin
21-05-08, 23:04
Interessante, almeno a mio avviso, questo articolo pubblicato oggi dal Corriere Adriatico.
Si parla del PD e di alleanze locali. L'onorevole Vannucci, che non è l'ultimo arrivato, propone una alleanza di governo locale, con l'UDC di Casini. Sapranno, i vecchi democristiai, resistere alle lusinghe, visto che, a livello marchigiano, sono ormai decenni che non occupano una posizione di potere?

http://www.corriereadriatico.it/articolo.aspx?varget=27E9D95424AC327DFF9D294BE2E9E E91
ANCONA - Nel centrosinistra cominciano le grandi manovre in vista delle elezioni amministrative del 2009. Che nelle Marche avranno un certo peso dato che saranno chiamate alle urne quattro province su cinque (Fermo, Ascoli, Pesaro-Urbino e Macerata) e molti comuni. Sarà una sorta di prova generale per le Regionali dell’anno dopo. Normale, dunque, che i partiti dell’Unione, anche alla luce degli sconvolgimenti provocati dalle Politiche e dei rapporti non sempre idilliaci che pure nelle varie realtà locali si sono registrati in questi anni tra radicali e riformisti, inizino a riflettere sul dà farsi. Ad interrogarsi è soprattutto il Pd. La Giannini dirà la sua venerdì, nel corso dell’assemblea regionale. Ma a prevalere, pare unanimemente, nel suo partito, è l’idea che nelle Province e nei comuni l’alleanza con la sinistra radicale va fatta. Quale sarà il percorso è presto detto: entro l’estate il Pd preparerà il suo programma, in autunno farà le Primarie per la scelta dei suoi candidati e poi andrà al confronto con le altre forze politiche.

“Nessuno ha mai pensato di essere autosufficienti - spiega l’onorevole Massimo Vannucci, ex segretario regionale dei Ds -. La scelta delle alleanze è spesso condizionata dai meccanismi elettorali. La volontà è di costruire un partito a vocazione maggioritaria, perno forte di un’alleanza che va calibrata caso per caso”. Vannucci non vedrebbe male neppure un’apertura verso il centro. “Vedrei bene alleanze con l’Udc di Casini, le Marche potrebbero essere un laboratorio sperimentale, in questo. E comunque il Pd è un partito federale e quindi credo che le scelte debbano farle i territori, valutando caso per caso”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche l’onorevole Luciano Agostini. Che ci va un po’ più cauto sull’apertura all’Udc ma sottolinea che “un partito riformista ha il dovere di fare alleanze sulle cose da fare. Le legislature in corso vanno completate con le maggioranze attuali, che hanno ottenuto il sostegno degli elettori. Per il futuro occorrerà verificare la possibilità di allargare il campo a tutte le forze politiche che attualmente sono all’opposizione del governo Berlusconi”. “Noi - dice dal canto suo Palmiro Ucchielli, presidentissimo della provincia di Pesaro - siamo per discutere e ascoltare tutti. Parafrasando il Giro d’Italia (a cui ieri stava assistendo): anche un grande campione ha bisogno dei gregari per vincere. Nelle Marche il centrosinistra tutto ha maturato nel tempo una grande cultura di governo, io do un giudizio molto positivo dell’esperienza fin qui vissuta con la Sinistra. E credo che le alleanze, a livello locale, laddove possibile, vadano allargate. Una coalizione, più è grande e meglio è”. Ma cosa pensa invece la Sinistra? “Noi non siamo disponibili per un discorso di geometrie variabili - fa sapere Giuliano Brandoni, segretario regionale di Rc -. Sappiamo di essere indispensabili alla vittoria del centrosinistra in almeno tre province su quattro (l’esclusione riguarda Pesaro, dove il Pd è molto più forte che a Macerata, Fermo e Ascoli) ma non accetteremo di essere dei buoni alleati al Sud e inutili al Nord. O si trova un minimo comun denominatore, oppure...”.
http://www.corriereadriatico.it/articolo.aspx?varget=27E9D95424AC327DFF9D294BE2E9E E91