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Visualizza Versione Completa : Cellino choc: Via Ballardini ecco Allegri



seruzzi70
31-05-08, 22:59
Pensava di esserci liberati di cellino, ma invece non è così. Con un colpo di testa degno della sua fama, ha scelto di non rinnovare il contratto a San Davide Ballardini che ha portato a una salvezza impossibile il nostro Cagliari Calcio con una giornata di anticipo. Lo sostituirà un ex cagliaritano: Massimiliano Allegri, reduce dalla promozione col Sassuolo dall C1 alla B, per un girone praticamente dominato dall'inizio alla fine.

Buona fortuna a Ballardini e sopratutto al nuovo tecnico, sperando che Cellino non dia di matto all'improvviso....

merello
01-06-08, 00:19
Il problema-ingaggio era tosto. Per 500mila euro in meno sono d'accordo con Cellino

seruzzi70
01-06-08, 22:06
In realtà, come dici tu, il problema maggiore era l'ingaggio...

Vir!
01-06-08, 22:17
Ma Cellino non doveva andarsene'^?:rolleyes:

Istèvene (POL)
02-06-08, 23:05
Non so come sarà come allenatore , Allegri ... però egli farà parte per sempre della mia memoria calcistica ...

Allegri era un giocatore di quella mitica formazione che arrivò fino alla semifinale di Coppa UEFA 1993-1994
http://it.wikipedia.org/wiki/Cagliari_Calcio_1993-1994 ,

http://www.archiviorossoblu.it/images/giocatori/1192040920_allegri.jpg

nonchè titolare nella sfida più bella :



Semifinale - Gara andata – 30.3.1994
CAGLIARI - INTER 3-2

CAGLIARI :
Fiori
Villa
Pusceddu
Napoli
Bellucci ( 38' s.t. Pancaro)
Firicano
Sanna
Valdes
Allegri ( 18' s.t. Criniti)
Valdes
Matteoli
Oliveira.

A disposizione : 12 Dibitonto, 14 La Torre, 16 Veronese.
Allenatore : Bruno Giorgi.


INTER : Zenga, A. Paganin, M. Paganin, Jonk, Ferri, Bergomi, Orlando, Manicone, Fontolan, Bergkamp, Sosa ( 40' s.t. Bianchi). A disposizione : 12 Abate, 13 Battistini, 14 Dell'Anno, 15 Marazzina.
Allenatore : Marini.

Arbitro : Lopez Nieto (Spagna).

Reti : 6' p.t. Fontolan (Inter), 10' p.t. Oliveira (Cagliari), 16' s.t. Sosa (Inter), 37' s.t. Criniti (Cagliari), 42' s.t. Pancaro (Cagliari).

Spettatori : 32.543 paganti per un incasso di 1.484.750.000 lire.

Ammoniti : Allegri (Cagliari), Antonio Paganin (Inter) e Orlando (Inter) per gioco scorretto.





Cagliari, un cuore immenso .

CAGLIARI (Stadio Sant'Elia) – 30 marzo 1994.
L'Europa è ancora là. Il fantastico Cagliari di coppa non se n'è voluto staccare neppure ieri che è stato costretto ad affrontare la semifinale d'andata di Uefa in formazione largamente rimaneggiata e ha trovato un'Inter all'ultima spiaggia di una stagione fallimentare. Niente da fare, il Cagliari ha vinto ancora, nessuno è riuscito a sgretolare il suo orgoglio; non ce l'ha fatta Fontolan che ha segnato dopo appena sei minuti di partita; si è è soltanto illuso di avere pescato il jolly Sosa quando ha riportato in vantaggio l'Inter, acciuffato in precedenza dalla solita prodezza di Oliveira. Sono stati due colpi tremendi, quelli incassati dal Cagliari; due mazzate da cappaò. Per tutti, tranne che per la miracolosa pattuglia di Giorni. L'allenatore ha letto lo smarrimento negli occhi dei propri giocatori e si è ribellato; ha cercato nuove energie negli uomini della panchina e ha rimescolato le carte; dentro Criniti al posto dell'esausto Allegri e nuovo disegno tattico in mezzo al campo con Matteoli in cabina di regia e Sanna in mediana. Il Cagliari si è scosso e ha ripreso in pugno la situazione incaricando del gol del pareggio – indovinate chi? – proprio Criniti. Ma a Giorni non è bastato, il tecnico ha chiesto un altro risultato sensazionale: l'Inter era sempre più in affanno, il Cagliari ormai in delirio di vittoria. Via libera, dunque, anche a Pancaro al 38' del secondo tempo con l'esclusione di un marcatore, Bellocci. E il miracolo è stato confezionato nel giro di quattro minuti; da una mischia nell'area nerazzurra è spuntato il piede sinistro proprio dell'ultimo entrato e il gol della vittoria rossoblù ha fatto esplodere il Sant'Elia mai così gremito in questa stagione. Bisogna riprendere fiato. L'emosione è stata violente e viene difficile descrivere il torrente di felicità che ha travolto tutti, perfino Giorni che ha lasciato la panchina per inseguire e abbracciare Pancaro fin sotto la tribuna centrale. L'epilogo della partita è stato croccante proprio perché assolutamente impensabile. Il Cagliari ha dovuto affrontare la sfida in mezzo alle difficoltà ancora prima di scendere in campo; e il gol segnato da Fontolan gli ha complicato ulteriormente la situazione costringendolo a correre tutta la gara in salita. L'azione dell'Inter è partita, al 6' , con un lancio in profondità per Bergkamp nell'area cagliaritana; l'olandese non ha trovato il tempo per concludere ma ha appoggiato il pallone a Orlando che ha crossato da destra; Fontolan, seppure attorniato da Villa, Bellocci e Sanna, ha colpito di testa inventando un pallonetto che ha superato Fiori, un po' troppo fuori dai pali. Il Cagliari ha tremato ma per fortuna non ha avuto il tempo di preoccuparsi troppo per lo svantaggio. Quattro minuti dopo, infatti, Oliveira ha rimesso le cose a posto: ha ricevuto – con le spalle rivolte verso la porta – un lancio verticale di Allegri, ha difeso il pallone dall'attacco di Antonio Paganin, si è girato e ha beffato Zenga anticipando nettamente il tiro e segnando con un destro in diagonale. L'uno a uno ha riportato un po' di tranquillità ma è apparso chiaro che la disposizione in campo delle due squadre non favoriva il Cagliari. Giorni ha fatto marcare Sosa da Villa, Fontolan da Bellocci e Bergkamp da Napoli (ma al 19' ha invertito questi accoppiamenti) utilizzando Sanna sulla fascia destra; il sistema difensivo ha retto bene ma i problemi sono emersi in mezzo al campo dove Matteoli non è stato sorretto da un vero mediano e Allegri non ha potuto mettere a disposizione del collettivo il dinamismo, intaccato dalla lunga assenza. Così l'Inter, cha ha accentrato Fontolan proprio su Allegri in fase difensiva, ha potuto fare leva su una costante superiorità numerica nella zona centrale per costruire gli schemi d'attacco. E il Cagliari, che aveva il compito di gestire il gioco, si è dovuto accontentare di sfruttare l'alternanza di azioni per cercare di passare in vantaggio. L'Inter si è avvicinata al gol al 14' quando Bergkamp, su punizione di Sosa, ha deviato il pallone liberando Bergomi davanti a Fiori che gli ha parato la conclusione in spaccata. Il Cagliari ha risposto al 24' con Valdes – su punizione di Matteoli da destra – che ha impegnato Zenga con una deviazione di testa. Al 27' è stato invece Bergomi ad anticipare Oliveira al momento del tiro, al termine di uno stupendo contropiede iniziato dallo stesso Oliveira e proseguito da Valdes. Un minuto dopo ha tremato il Cagliari: Sosa ha calciato una punizione da grande distanza ma il violento sinistro ha superato Fiori e ha colpito il palo. Il pallone è carambolato sulla schiena del portiere prima di finire in angolo. Al 44' Valdes ha saltato Ferri al limite dell'area e sul diagonale da sinistra Zenga è stato superato e Fontolan è stato costretto a un recupero precipitoso per liberare in angolo. Pregi e difetti delle due squadre sono rimasti immutati all'inizio del secondo tempo. L'Inter, fragile in difesa, non è riuscita mai a controllare con sicurezza il pallone in mezzo al campo; il Cagliari ha sofferto però i troppi vuoti nella zona centrale dove Matteoli è rimasto spesso isolato. La partita è stata sempre a rischio, dunque, e ad approfittarne è stata l'Inter. Nella maniera più imprevedibile. Al 16' il Cagliari si è conquistato un angolo; sulla battuta da sinistra Zenga ha respinto a fatica facendo scattare il contropiede; Bergomi e Manicone a destra, lancio in area per Sosa che non ci ha pensato sopra per effettuare la girata di destro; il pallone, leggermente deviato da Villa (in questa circostanza rimasto senza l'appoggio di Firicano) è risultato imprendibile per Fiori. Giorni non ha accettato la sconfitta e ha fatto ricorso a tutte le forze disponibili. Al 18' ha inserito Criniti per Allegri, spostando Sanna in mezzo al campo e avanzando la posizione di Matteoli. Contemporaneamente Villa si è sganciato più spesso in avanti grazie alla copertura di Firicano. Insomma, il Cagliari ha ripreso in mano la partita e dopo avere sfiorato il gol al 29' con Oliveira (lancio di Matteoli, Zenga dribblato ma conclusione incredibilmente respinta da Antonio Paganin sulla linea di porta) ha acciuffato il pareggio. Al 37' cross di Napoli da destra e stacco vincente di Criniti che ha segnato con una schiacciata sull'angolo di sinistra della porta interista. I rossoblù non si sono accontentati e hanno accentuato la pressione in cerca della vittoria. Pancaro al 38' ha preso il posto di Bellocci e l'Inter si è vista costretta a sostituire Sosa con Bianchi in attesa dell'ultimo assalto avversario. Le mischie nell'area nerazzurra si sono succedute e al 42' la “vendetta delle seconde linee” è stata completata: Oliveira si è aggiudicato l'ennesimo duello con Paganin e sul conseguente angolo battuto da Matteoli, Firicano ha appoggiato il pallone verso Pancaro che ha battuto di sinistro segnando con un diagonale dopo avere sfiorato lo stinco di uno dei tanti avversari ammucchiati davanti a Zenga. L'urlo di gioia ha fatto “crollare” il Sant'Elia.

http://www.calciocagliari.it/index.php?page=coppa_uefa_dett9

IDMUlpwb9jA

seruzzi70
02-06-08, 23:07
Ma Cellino non doveva andarsene'^?:rolleyes:
sn le cose della vita...

seruzzi70
02-06-08, 23:08
da ciò si evince che di sicuro ci metterà cuore

Istèvene (POL)
03-06-08, 19:59
Presentato Allegri
"Non vedo l'ora di cominciare"

martedì 3 giugno 2008


http://www.cagliaricalcio.net/images/FCK/Image/1_MG_1474.JPG

Camicia bianca e giacca scura: Massimiliano Allegri ha scelto la semplicità alla conferenza stampa di presentazione di nuovo allenatore del Cagliari, andata in scena al centro sportivo "Ercole Cellino" di Assemini.

Grandi sorrisi ed entusiasmo davanti all'esercito di giornalisti e fotografi. Allegri è stato introdotto dal Presidente rossoblu Massimo Cellino: "Non avrei mai immaginato di prendere come allenatore del Cagliari un mio ex giocatore, ma è una bella soddisfazione. L'ho scelto perchè in questi anni l'ho seguito, ha fatto bene, ha vinto un campionato ed è sempre positivo portare un allenatore vincente. Vedo che ha voglia di fare ed entusiasmo".

Il nuovo mister del Cagliari si è detto felice per l'opportunità di avere il suo posto al sole della Serie A, proprio nella piazza che l'ha visto protagonista in campo. "Sicuramente qui sono cresciuto molto come calciatore, anche se le cose non sono andate benissimo, complice un infortunio alla caviglia che mi bloccò sul più bello. Dopo cinque anni di carriera, non puoi chiedere di più della Serie A". Un allenatore giovane, che ha un modello-totem, come Giovanni Galeone, ma ha cercato di apprendere da tutti i tecnici avuti da calciatore. "Giorgi, Tabarez, Trapattoni, solo per citarne qualcuno. Da giocatore, li osservavo per carpirne i segreti. Timore? Proprio Galeone, saputo che venivo a Cagliari, mi ha detto: "chi ha paura, non vada in guerra". Credo che tutti dobbiamo porci degli obiettivi e dare il massimo per raggiungerli".

Presto eppure inevitabile parlare della faccia che avrà il Cagliari di Allegri. "Proseguirò sulla scia del lavoro del mio predecessore, mettendoci comunque del mio. Sarebbe da presuntuosi stravolgere una squadra che tanto bene ha fatto in questi mesi. Il modulo? Non sono un amante dei numeri. Di sicuro, giocheranno 4 dietro e 3 in mezzo, poi si può giocare anche col trequartista e due punte, oppure con due rifinitori alle spalle di un unico attaccante. Finora sono stato molto flessibile. Penso che siano i giocatori di qualità a fare vincere la squadra, e di qualità questa squadra ha dimostrato di averne parecchia". La rosa dovrebbe rimanere più o meno invariata. Per quanto riguarda Acquafresca, il Presidente Cellino ha garantito che "il Cagliari farà di tutto per trattenerlo".

Alcuni hanno dipinto Allegri come un convinto offensivista, che non darebbe troppa importanza alla fase difensiva. Lui puntualizza: "Sono due fasi con la medesima valenza. E' vero che in Serie A c'è più tecnica e fisicità, dunque dovrò prendere qualche accorgimento per dare alla squadra il giusto equilibrio. E' altrettanto vero che non si può pensare solo a difendersi a questi livelli: c'è così tanta qualità che se ti chiudi troppo, il gol prima o poi lo prendi". Neanche la nota predisposizione della Società a cambiare tecnico in corsa lo preoccupa. "So bene che questo mestiere è legato ai risultati. Sono sereno, entusiasta, non vedo l'ora di iniziare". In bocca al lupo, caro vecchio Max.

http://www.cagliaricalcio.net/news/notizia.asp?idNotizia=5608&type=0&id_menu=1

Basta che se si gioca con un unica punta , questa non sia Larrivey ...

tzirboneddu
08-06-08, 14:55
cess custu cellinu no faidi a du aguantai...vabbè speriamo bene buona fortuna al nuovo allenatore...
FORZA CASTEDDU

seruzzi70
12-06-08, 20:42
http://www.cagliaricalcio.net/news/notizia.asp?idNotizia=5608&type=0&id_menu=1

Basta che se si gioca con un unica punta , questa non sia Larrivey ...
quoto e riquoto