el cuntadin
05-06-08, 22:22
Questi non hanno voglia di lavorare e non lavorano, ma di che cosa vuoi che vivano se non di malaffare? L'unico antidoto è una buona dose di prigione.
I carabinieri fermano una giovane rom: “Mi avete fatto perdere una giornata di lavoro”
Presa la ladra. E’ incinta, non può essere arrestata
SENIGALLIA - E’ incinta di sei mesi e non può essere messa in galera. Ma con un pancione grosso come un’anguria compie furti a raffica, usando decine di pseudonimi e conoscendo la legge italiana meglio di un avvocato. Così, quando questa giovanissima ladra di origine rom è stata bloccata dai carabinieri di Senigallia, non ha opposto resistenza: “Tanto non mi potete arrestare”. Anzi, seguendo le norme italiane, i militari dell’Arma l’hanno dovuta pure accompagnare al pronto soccorso attendendo per sei ore che i medici le facessero un ceck-up a spese di quei contribuenti che svaligia senza ritegno.
E’ successo ieri pomeriggio a Senigallia. La ragazzina, appena diciottenne ma già un’esperta ladra, si era introdotta in un appartamento in via Paisiello assieme ad un’altra connazionale. Il caso ha voluto che la proprietaria dell’abitazione, dopo essere uscita verso le 13 è rientrata quasi subito, trovando le due donne intente a fare razzia di gioielli. La malcapitata si è messa ad urlare mentre le due ladruncole scappavano: qualche secondo di choc, poi è cominciato l’inseguimento. Dopo pochi metri ne ha raggiunta una e l’ha fermata in attesa dell’arrivo dei carabinieri, accorgendosi anche della delicata condizione della rom. Nella borsetta i militari dell’Arma hanno ritrovato preziosi per 10 mila euro, altri gioielli del valore di tremila euro sono invece svaniti nel nulla assieme all’altra complice. Sulla ladra in matenità le forze dell’ordine hanno un dossier di tredici pagine per reati analoghi a quello senigalliese ed hanno scoperto anche decine di pseudonimi. La ragazza, che ha già un figlio, è stata denunciata a piede libero dal momento che nelle sue condizioni non può essere arrestata. L’unica cosa positiva su questa vicenda, la dichiarazione della rom prima di uscire dalla caserma: “A Senigallia non ci torno più, mi avete fatto perdere una giornata di lavoro”. http://www.corriereadriatico.it/articolo.aspx?varget=691F567A2AF451A12110783E8C552 09B
I carabinieri fermano una giovane rom: “Mi avete fatto perdere una giornata di lavoro”
Presa la ladra. E’ incinta, non può essere arrestata
SENIGALLIA - E’ incinta di sei mesi e non può essere messa in galera. Ma con un pancione grosso come un’anguria compie furti a raffica, usando decine di pseudonimi e conoscendo la legge italiana meglio di un avvocato. Così, quando questa giovanissima ladra di origine rom è stata bloccata dai carabinieri di Senigallia, non ha opposto resistenza: “Tanto non mi potete arrestare”. Anzi, seguendo le norme italiane, i militari dell’Arma l’hanno dovuta pure accompagnare al pronto soccorso attendendo per sei ore che i medici le facessero un ceck-up a spese di quei contribuenti che svaligia senza ritegno.
E’ successo ieri pomeriggio a Senigallia. La ragazzina, appena diciottenne ma già un’esperta ladra, si era introdotta in un appartamento in via Paisiello assieme ad un’altra connazionale. Il caso ha voluto che la proprietaria dell’abitazione, dopo essere uscita verso le 13 è rientrata quasi subito, trovando le due donne intente a fare razzia di gioielli. La malcapitata si è messa ad urlare mentre le due ladruncole scappavano: qualche secondo di choc, poi è cominciato l’inseguimento. Dopo pochi metri ne ha raggiunta una e l’ha fermata in attesa dell’arrivo dei carabinieri, accorgendosi anche della delicata condizione della rom. Nella borsetta i militari dell’Arma hanno ritrovato preziosi per 10 mila euro, altri gioielli del valore di tremila euro sono invece svaniti nel nulla assieme all’altra complice. Sulla ladra in matenità le forze dell’ordine hanno un dossier di tredici pagine per reati analoghi a quello senigalliese ed hanno scoperto anche decine di pseudonimi. La ragazza, che ha già un figlio, è stata denunciata a piede libero dal momento che nelle sue condizioni non può essere arrestata. L’unica cosa positiva su questa vicenda, la dichiarazione della rom prima di uscire dalla caserma: “A Senigallia non ci torno più, mi avete fatto perdere una giornata di lavoro”. http://www.corriereadriatico.it/articolo.aspx?varget=691F567A2AF451A12110783E8C552 09B