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Rollingstone (POL)
17-06-08, 14:16
Parmenio Cavalieri e Terenzio Baldoni nel libro “Cent’anni di vita a Castelletta”

Raccontano la storia di una popolosa frazione fabrianese degli anni ’40: …“i ragazzi e le ragazze, semianalfabeti o quasi, sono costretti a passare gran parte delle loro giornate nei campi, a zappare quella terra ingrata o nei boschi a far legna o a pascolare porci e pecore sul monte o dietro alla somara che pur essendo paziente e laboriosa, a volte, reagisce a calci alle sollecitazioni dei padroni”…


http://www.castelletta.it/

"la terra con cui hai condiviso il freddo, mai più potrai fare a meno di amarla"
Majakovskij

el cuntadin
18-06-08, 13:22
Parmenio Cavalieri e Terenzio Baldoni nel libro “Cent’anni di vita a Castelletta”

Raccontano la storia di una popolosa frazione fabrianese degli anni ’40: …“i ragazzi e le ragazze, semianalfabeti o quasi, sono costretti a passare gran parte delle loro giornate nei campi, a zappare quella terra ingrata o nei boschi a far legna o a pascolare porci e pecore sul monte o dietro alla somara che pur essendo paziente e laboriosa, a volte, reagisce a calci alle sollecitazioni dei padroni”…


http://www.castelletta.it/

"la terra con cui hai condiviso il freddo, mai più potrai fare a meno di amarla"
Majakovskij

Ormai da molti anni non vado a Castelletta. La frequentavo alla fine degli anni '60 quando, giovane cacciatore, in autunno, andavo a caccia di colombacci, poco oltre il paese di Castelletta. Il ricordo è lontano nel tempo, ma bello e struggente. Mi tornano in mente le merende a base di pane e salame, accompagnati da un verdicchio di vecchio tipo, ossia robusto, amarognolo, appagante. Già in quegli anni, il paese era abitato da gente anziana, dicevano che i giovani erano emigrati in Svizzera, in Francia ed in Germania.

Rollingstone (POL)
18-06-08, 13:44
Ormai da molti anni non vado a Castelletta. La frequentavo alla fine degli anni '60 quando, giovane cacciatore, in autunno, andavo a caccia di colombacci, poco oltre il paese di Castelletta. Il ricordo è lontano nel tempo, ma bello e struggente. Mi tornano in mente le merende a base di pane e salame, accompagnati da un verdicchio di vecchio tipo, ossia robusto, amarognolo, appagante. Già in quegli anni, il paese era abitato da gente anziana, dicevano che i giovani erano emigrati in Svizzera, in Francia ed in Germania.

Si, anche in Italia.
Roma, Ravenna, Bologna, Milano.
Io sono emigrato (o meglio, i miei genitori, io ero piccolo)
esattamente 40 anni fa, nel luglio del 1968.

Mi fa piacere che qualcuno la conosce.

E' ancora molto bella.....