el cuntadin
08-07-08, 15:01
Opposti estremismi.
http://www.corriereadriatico.it/articolo.aspx?varget=414474B0E03E3E4E7EBA3817A2AA8 DEA
Denunciato l’aggressore di Franco Tomassoni Il naziskin in questura “Mi dispiace per il colpo”
ANCONA - Si è presentato spontaneamente alla polizia l’autore dell’aggressione a Franco Tomassoni, lo studente anconetano di 20 anni, attivista della sinistra universitaria di Bologna, accoltellato a una spalla da un naziskin, domenica mattina, a bordo del treno che lo stava riportando nel capoluogo emiliano. E’ un diciottenne bolognese, le sue iniziali sono F.P: fa il gommista da due anni ed è conosciuto alla Digos per alcuni precedenti specifici, che gli stessi investigatori avevano già identificato in mattinata. Accompagnato da un legale di fiducia, il giovane si è presentato prima in Procura e poi in Questura. Ha chiamato il pm, poi è andato alla Digos a dire che gli dispiaceva per quello che era successo. Ha ammesso di aver sferrato il colpo, ma ha dato una sfumatura diversa al racconto del viaggio sul treno finito nel sangue. Ha detto alla polizia di aver aggredito per non prenderle. “Quel ragazzo era con un gruppetto di una quindicina di persone, hanno urlato Fascista di m.... e mi hanno impedito di andare in bagno”. Ecco, “l’ha vissuta come una provocazione - spiega l’avvocato Marco Lisei - Aveva il timore di essere aggredito, nella sua logica è partito per primo per non subire. Ma era preoccupato per le condizioni del ragazzo ferito”. Per lui è scattata una denuncia con le accuse di lesioni dolose, aggravate da futili motivi, e porto abusivo del coltello, del quale ha detto di essersi liberato.
http://www.corriereadriatico.it/articolo.aspx?varget=414474B0E03E3E4E7EBA3817A2AA8 DEA
Denunciato l’aggressore di Franco Tomassoni Il naziskin in questura “Mi dispiace per il colpo”
ANCONA - Si è presentato spontaneamente alla polizia l’autore dell’aggressione a Franco Tomassoni, lo studente anconetano di 20 anni, attivista della sinistra universitaria di Bologna, accoltellato a una spalla da un naziskin, domenica mattina, a bordo del treno che lo stava riportando nel capoluogo emiliano. E’ un diciottenne bolognese, le sue iniziali sono F.P: fa il gommista da due anni ed è conosciuto alla Digos per alcuni precedenti specifici, che gli stessi investigatori avevano già identificato in mattinata. Accompagnato da un legale di fiducia, il giovane si è presentato prima in Procura e poi in Questura. Ha chiamato il pm, poi è andato alla Digos a dire che gli dispiaceva per quello che era successo. Ha ammesso di aver sferrato il colpo, ma ha dato una sfumatura diversa al racconto del viaggio sul treno finito nel sangue. Ha detto alla polizia di aver aggredito per non prenderle. “Quel ragazzo era con un gruppetto di una quindicina di persone, hanno urlato Fascista di m.... e mi hanno impedito di andare in bagno”. Ecco, “l’ha vissuta come una provocazione - spiega l’avvocato Marco Lisei - Aveva il timore di essere aggredito, nella sua logica è partito per primo per non subire. Ma era preoccupato per le condizioni del ragazzo ferito”. Per lui è scattata una denuncia con le accuse di lesioni dolose, aggravate da futili motivi, e porto abusivo del coltello, del quale ha detto di essersi liberato.