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Visualizza Versione Completa : Offagna: la Sx vuole il cannone, la DX i fiori!



el cuntadin
12-07-08, 15:08
Nelle Marche succede anche questo! Un sindaco di sinistra orna una piazza con un cannone e l'opposizione di destra, contesta l'iniziativa, in quanto ""simbolo di guerra":i:D
Ma dove son finiti i vecchi veri destri di una volta?:confused:

http://www.corriereadriatico.it/articolo.aspx?varget=610B9B86B3AFD80EBDC8CC3C71958 DD0contesta

Fiori nel cannone, Offagna divisa


OFFAGNA - Un cannone della seconda guerra mondiale, che avrebbe dovuto ornare la cittadina di Offagna, finisce al centro di una contesa. Da una parte il sindaco Stefano Balzani che ha fatto installare il pezzo d’artigilieria al centro dell’aiuola nell’incrocio fra via dell’Arengo, via Risorgimento e via Torre. Dall’altra i giovani del posto che protestano pacificamente inserendo nella bocca da fuoco delle innocue piantine e tanti colorati fiori di stagione. Una vicenda curiosa che però ha mobilitato il paese della Rocca, a tal punto che i giovani hanno annunciato una raccolta firme per far togliere il cannone dalla aiuola.

Tutto inizia alcuni giorni fa, quando l’amministrazione comunale, dopo una delibera di giunta, fa mettere il grande obice in uno dei punti più in vista della cittadina, in prossimità del campo sportivo. La cittadinanza rimane stupita, alcuni sorridono meravigliati, molti storcono il naso. I ragazzi soprattutto, che ritengono quel cannone eccessivamente aggressivo, offensivo nei confronti della tranquilla cittadina arroccata ai piedi del Monte della Crescia. E allora inizia la pacifica protesta. Per tre giorni, ad ogni risveglio mattutino, gli offagnesi trovano nella bocca del cannone dei fiori: della serie “mettete i fiori nei vostri cannoni”.

Ma il sindaco, infastidito, ogni volta mobilita i dipendenti comunali e fa togliere le gioiose piantine, simbolo di protesta ed anche pacifismo. E ieri i pacifisti offagnesi sono andati oltre. Centinaia i fiori e le piante che hanno preso d’assalto l’arma nell’aiuola, con un cartello laconico: “C’è altro da fare! Basta con i ferri vecchi, largo ai giovani”. Così l’iniziativa assume una valenza non solo di protesta pacifista, ma anche culturale e politica. I giovani offagnesi “si ribellano al sistema” e lo fanno nel modo meno traumatico ma più significativo possibile: trasformare una vecchia arma da guerra in una stravagante architettonica fioritura estiva. Ma perché mai quel cannone lungo la via più trafficata della città? Non è eccessivo? La domanda che un po’ tutti si sono posti trova facile risposta. Il Comune di Offagna ha previsto la riapertura del Museo della Resistenza e su invito-dono del Ministero della Difesa ha potuto far propria quell’arma così contestata. L’insediamento del cannone nell’aiuola ai piedi del centro storico doveva essere concomitante con l’apertura del Museo, che però per questioni tecniche è slittata.

Immediata invece la reazione, per lo più negativa, degli offagnesi, che in maniera palese hanno manifestato il proprio pensiero ed ora con una petizione chiederanno la rimozione del cannone, che a questo punto non può neanche rappresentare un richiamo ai turisti per promuovere un Museo che di fatto non c’è ancora. La questione sarà discussa in Consiglio comunale, ad annunciarlo ieri il vicesindaco Maurizio Pesaresi: “Se i giovani non ritengono opportuno quel cannone allora ne parleremo serenamente in Consiglio comunale. Credo che la protesta in fondo mostri come i nostri giovani siano interessati alle vicende della cittadina, anche dal punto di vista politico e culturale e questo è positivo in un momento in cui sembrano sempre più lontani. Non avremo ostacoli per ragionare sul da farsi con il sindaco”. “E’ inopportuno questo simbolo di guerra all’ingresso della città – ha detto Liberato Tittarelli capogruppo della minoranza consiliare -, ho auspicato la protesta e spero che quel cannone venga spostato”.


GIACOMO QUATTRINI,

el cuntadin
13-07-08, 22:01
“Il cannone resta lì, magari infiorato”


OFFAGNA - “Non inneggiamo alla guerra e non vogliamo disconoscere il nostro passato. Se i giovani oltre che contestare fanno delle proposte, questa amministrazione è felice di ascoltarli”. Così il sindaco di Offagna Stefano Balzani sul caso del cannone infiorato da alcuni ragazzi del posto, contrari al reperto bellico nell’aiuola ai piedi del centro storico. I giovani rispolverano il vecchio tema antimilitarista di “Mettete dei fiori nei vostri cannoni”, la famosa canzone dei Giganti, terza nel 1967, al Festival di Sanremo. Ma per il sindaco hanno sbagliato note. Già ieri in consiglio comunale, dopo la mobilitazione dei cittadini e le notizie sulla stampa, il primo cittadino ha parlato della vicenda, sottolineando che accanto al cannone c’è una targa che spiega il significato del mortaio. “Ricordare è di conforto ai più anziani, ma è ancora più importante per i giovani, per far loro comprendere che la nostra democrazia è un’eredità del dolore di chi ha combattuto per la libertà”: questo in sintesi il messaggio vicino al cannone, che anche ieri mattina è stato nuovamente preso d’assalto dai fiori. “Questa amministrazione, che è pacifista – ribadisce Balzani -, ha istituito da tempo un consiglio comunale giovanile, non si può dunque dire che non diamo voce ai giovani come scritto nel manifesto apparso sul cannone, anzi se con nome e cognome questi contestatori si prendono la briga di custodire l’aiuola, allora potremmo anche lasciare il cannone infiorato perché il suo significato non è certo guerrafondaio”.

A fine luglio, o dopo le ferie, la questione tornerà in Consiglio comunale ed in quella sede verrà deciso se spostare il cannone: “decideremo assieme all’opposizione come procedere, ma io sono propenso a lasciarlo lì, perché – spiega il sindaco - è un reperto di guerra che il Comune ha provveduto a disattivare e ristrutturare e sarà un richiamo per il Museo di storia contemporanea che ricorderà la lotta di liberazione di Ancona avvenuta proprio sul Monte della Crescia. E’ un Museo importante coofinanziato con la Regione che contiamo di inaugurare a novembre”. Il Comune di Offagna per ora ha investito 20 mila euro nel progetto e presto tornerà a bussare in Regione per completare il finanziamento e portare alla luce il Museo, conteso anche da Castelfidardo e Loreto. Il Comune di Offagna si era visto donare il cannone, utilizzato 64 anni fa nella battaglia di liberazione di Ancona, dal Ministero della Difesa che lo aveva prelevato dalla caserma di Pesaro in vista proprio del Museo della battaglia di Ancona. Il sindaco non pensava certo che inserendolo nell’aiuola fra via Torre, via dell’Arengo e via Risorgimento sarebbe esplosa una polemica. Le forze di opposizione hanno ribadito di voler spostare l’arma da quel punto e i giovani, protagonisti dei ripetuti blitz notturni, annunciano una raccolta firme.


GIACOMO QUATTRINI,
http://www.corriereadriatico.it/articolo.aspx?varget=03E70BC62E3E0D372537DF024AA68 6F2