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Gualerz
24-04-10, 11:47
I giornali alla canna del gas

L'editoria di Stato è fallita, i contributi governativi non bastano più. Per sopravvivere si propone una tassa di navigazione per la Rete. Il Fatto Quotidiano ha dimostrato che si può vivere di soli lettori. Gli altri, se non ci riescono, chiudano e vadano a fanculo.
"Certo è che in Italia sembra che si trovino le persone con i nomi più appropriati per la mansione svolta. Grillo, come il grillo parlante di Pinocchio che mette sempre sull'avviso. Manganelli, giustamente, come capo della Polizia. Malinconico come presidente della FIEG (Federazione Italiana Editori Giornali). Per quest'ultimo il cognome calza a pennello, visto l'andazzo dei giornali Italiani e per le recenti affermazioni: Gli editori: crisi grave, riforma urgente. Malinconico: "Mini tassa per chi naviga. Misura transitoria per dare ossigeno al settore, costerà come un caffè al mese". A parte il fatto che le "Misure Transitorie" in Italia hanno valenza come minimo secolare, ma quanti "caffè al mese" è costretto a pagare il contribuente Italiano, di media? Per cosa poi, un settore che già riceve ampie sovvenzioni ed è morente? E' come se facessero pagare una tassa sul computer per mantenere in vita le fabbriche di macchine da scrivere." 50 Stelle (50-stars)

Blog di Beppe Grillo - I giornali alla canna del gas (http://www.beppegrillo.it/2010/04/i_giornali_alla_canna_del_gas.html)

Shambola
24-04-10, 19:21
Postalo sul nazionale, credo che riguardi un pò tutti questo. Speriamo che non lo svacchino subito con menate sinistri/banani...

Gualerz
25-04-10, 18:38
Postalo sul nazionale, credo che riguardi un pò tutti questo. Speriamo che non lo svacchino subito con menate sinistri/banani...

Ok :giagia:

Stalinator
25-04-10, 21:47
Veramente è l'editoria privata che ha condotto a questa situazione. I giornali rimasti sulla cresta dell'onda sono tutti legati a gruppi di potere, compreso Il Fatto Quotidiano...

Senza finanziamento pubblico i soli ad essere tagliati fuori sono quelli che "non contano niente nelle stanze dei bottoni".

Beppe Grillo con queste battaglie qualunquiste non capisce la pericolosità delle sue tesi... (o forse lo sa ma ci marcia). Compresa quella sull'Ordine dei Giornalisti, quello che secondo lui costituisce una fantomatica casta di... disoccupati e sotto-occupati.. geniale davvero parlare dalle casette miliardarie genovesi e coi conti in mano dopo i tour pieni di idioti che gli pagano il biglietto.

Zefram_Cochrane
25-04-10, 22:28
I giornali alla canna del gas

L'editoria di Stato è fallita, i contributi governativi non bastano più. Per sopravvivere si propone una tassa di navigazione per la Rete. Il Fatto Quotidiano ha dimostrato che si può vivere di soli lettori. Gli altri, se non ci riescono, chiudano e vadano a fanculo.
"Certo è che in Italia sembra che si trovino le persone con i nomi più appropriati per la mansione svolta. Grillo, come il grillo parlante di Pinocchio che mette sempre sull'avviso. Manganelli, giustamente, come capo della Polizia. Malinconico come presidente della FIEG (Federazione Italiana Editori Giornali). Per quest'ultimo il cognome calza a pennello, visto l'andazzo dei giornali Italiani e per le recenti affermazioni: Gli editori: crisi grave, riforma urgente. Malinconico: "Mini tassa per chi naviga. Misura transitoria per dare ossigeno al settore, costerà come un caffè al mese". A parte il fatto che le "Misure Transitorie" in Italia hanno valenza come minimo secolare, ma quanti "caffè al mese" è costretto a pagare il contribuente Italiano, di media? Per cosa poi, un settore che già riceve ampie sovvenzioni ed è morente? E' come se facessero pagare una tassa sul computer per mantenere in vita le fabbriche di macchine da scrivere." 50 Stelle (50-stars)

Blog di Beppe Grillo - I giornali alla canna del gas (http://www.beppegrillo.it/2010/04/i_giornali_alla_canna_del_gas.html)

Sono contrario a questa proposta di Grillo....se diventasse realtà ne sarebbero avvantaggiati solo i giornali del Padrone (Libero, il Giornalaccio e altri scondinzolini del genere) con l'unico effetto che lo spazio per l'informazione libera diventerebbe ancora più ristretto...bella merda.

Gualerz
26-04-10, 00:28
Il Giornale e Libero sono innocui elettoralmente parlando. Quello che proporrei è una completa digitalizzazione dell'informazione, perchè quella su carta è morta da tempo (oltre che essere soltanto un gigantesco buco nero per i soldi pubblici).

Si può discutere sulle modalità, ma il sistema attuale non funziona e bisogna porre subito un rimedio. E' comprensibile che questo governo nemico di internet non ne voglia sapere, ma chiunque abbia a cuore la libertà d'informazione deve continuare a lottare affinchè questa sposti il proprio baricentro sul web a scapito di giornali e televisione.

Frankie D.
26-04-10, 11:57
Veramente è l'editoria privata che ha condotto a questa situazione. I giornali rimasti sulla cresta dell'onda sono tutti legati a gruppi di potere, compreso Il Fatto Quotidiano...

Senza finanziamento pubblico i soli ad essere tagliati fuori sono quelli che "non contano niente nelle stanze dei bottoni".

Beppe Grillo con queste battaglie qualunquiste non capisce la pericolosità delle sue tesi... (o forse lo sa ma ci marcia). Compresa quella sull'Ordine dei Giornalisti, quello che secondo lui costituisce una fantomatica casta di... disoccupati e sotto-occupati.. geniale davvero parlare dalle casette miliardarie genovesi e coi conti in mano dopo i tour pieni di idioti che gli pagano il biglietto.

Secondo me il discorso è diverso. Perchè lo Stato deve finanziare coi soldi delle mie tasse i giornalini di partito e le testate che non vendono nulla? Perchè devo essere io a mantenere gli imprenditori dell'editoria? Se voglio finanziare un giornale lo faccio privatamente altrimenti nizba e inoltre se finanzio un giornale voglio anche avere il potere decisionale sulla sua redazione e su ciò che scrive, cosa che invece non ho attualmente.

Stalinator
26-04-10, 12:56
Secondo me il discorso è diverso. Perchè lo Stato deve finanziare coi soldi delle mie tasse i giornalini di partito e le testate che non vendono nulla? Perchè devo essere io a mantenere gli imprenditori dell'editoria? Se voglio finanziare un giornale lo faccio privatamente altrimenti nizba e inoltre se finanzio un giornale voglio anche avere il potere decisionale sulla sua redazione e su ciò che scrive, cosa che invece non ho attualmente.

Un discorso liberale coerente. Ma almeno Grillo non andasse a fare il caporivolta di un fantomatico pseudo socialismo.
Ad ogni modo sul piano ufficiale questo discorso regge, ma sul piano del meccanismo REALE, sappiamo bene che i fondi pubblici vengono comunque rinforzati nettamente da fondi privati a cui sono legati i maggiori movimenti politici, quelli con i soldi.
Nel setto dell'editoria chi ha scarsa considerazione tra l'opinione pubblica, è perchè non ha grossi mezzi a disposizione, e non si può pensare di legare il potere economico al diritto d'opinione.
Il tuo fondamentalmente è un discorso veramente del cavolo.

Visto che paghi le tasse per la sanità allora pretendi anche di andare a fare il medico? Semmai usufruisci di un servizio come utente. Lo stesso avviene con la carta stampata. Usufruisci come lettore.

Zefram_Cochrane
26-04-10, 14:24
Il Giornale e Libero sono innocui elettoralmente parlando. Quello che proporrei è una completa digitalizzazione dell'informazione, perchè quella su carta è morta da tempo (oltre che essere soltanto un gigantesco buco nero per i soldi pubblici).

Si può discutere sulle modalità, ma il sistema attuale non funziona e bisogna porre subito un rimedio. E' comprensibile che questo governo nemico di internet non ne voglia sapere, ma chiunque abbia a cuore la libertà d'informazione deve continuare a lottare affinchè questa sposti il proprio baricentro sul web a scapito di giornali e televisione.

Si ma non c'entra nulla, il principio è garantire il pluralismo, sempre.
Internet è importante ma non può sostituire la carta stampata ed è anche giusto che sia così, se io sono in giro per lavoro od altro per informarmi mi compro il giornale, che posso leggere durante la pausa caffè, non vado su internet...
Comunque è soprattutto, secondo me, un fatto affettivo, il piacere di sentire la carta fra le dita, io che ti chiedo "posso leggere il giornale?" per avviare un dibattito su qualsiasi cosa, insomma il giornale visto come occasione per socializzare vedendosi in faccia...insomma, perchè toglierci questi piccoli piaceri? Internet a volte è tanto disumanizzante...

Gualerz
26-04-10, 14:24
Un discorso liberale coerente. Ma almeno Grillo non andasse a fare il caporivolta di un fantomatico pseudo socialismo.
Ad ogni modo sul piano ufficiale questo discorso regge, ma sul piano del meccanismo REALE, sappiamo bene che i fondi pubblici vengono comunque rinforzati nettamente da fondi privati a cui sono legati i maggiori movimenti politici, quelli con i soldi.
Nel setto dell'editoria chi ha scarsa considerazione tra l'opinione pubblica, è perchè non ha grossi mezzi a disposizione, e non si può pensare di legare il potere economico al diritto d'opinione.
Il tuo fondamentalmente è un discorso veramente del cavolo.

Visto che paghi le tasse per la sanità allora pretendi anche di andare a fare il medico? Semmai usufruisci di un servizio come utente. Lo stesso avviene con la carta stampata. Usufruisci come lettore.

Io non compro nè neggo nessun giornale cartaceo, perchè los tato finanzia le testate anche con i miei soldi? Io non ci sto.

Gualerz
26-04-10, 14:28
Si ma non c'entra nulla, il principio è garantire il pluralismo, sempre.
Internet è importante ma non può sostituire la carta stampata ed è anche giusto che sia così, se io sono in giro per lavoro od altro per informarmi mi compro il giornale, che posso leggere durante la pausa caffè, non vado su internet...
Comunque è soprattutto, secondo me, un fatto affettivo, il piacere di sentire la carta fra le dita, io che ti chiedo "posso leggere il giornale?" per avviare un dibattito su qualsiasi cosa, insomma il giornale visto come occasione per socializzare vedendosi in faccia...insomma, perchè toglierci questi piccoli piaceri? Internet a volte è tanto disumanizzante...

Il sistema cartaceo ha costi economici e materiali che ormai sono diventati esorbitanti oltre che essere ormai obsoleto e superato. Ove è possibile risparmiare, in tutti i sensi, secondo me lo stato è quasi obbligato a farlo, soprattutto in Italia dove siamo schiacciati da un debito ormai esorbitante e da tasse che definire oppressive è poco.

Il principio non è garantire il pluralismo ma finanziare la propria grancassa mediatica sulla carta, dato che ormai quella in TV è monopolizzata dal governo. In più ci sono giornali che non vendono nulla e continuano ad essere finanziati: almeno venisse instaurato un regime meritocratico...

Zefram_Cochrane
26-04-10, 14:30
Il sistema cartaceo ha costi economici e materiali che ormai sono diventati esorbitanti oltre che essere ormai obsoleto e superato. Ove è possibile risparmiare, in tutti i sensi, secondo me lo stato è quasi obbligato a farlo, soprattutto in Italia dove siamo schiacciati da un debito ormai esorbitante e da tasse che definire oppressive è poco.

Il principio non è garantire il pluralismo ma finanziare la propria grancassa mediatica sulla carta, dato che ormai quella in TV è monopolizzata dal governo. In più ci sono giornali che non vendono nulla e continuano ad essere finanziati: almeno venisse instaurato un regime meritocratico...

Ma dai, che c'è ben altro su cui risparmiare secondo me...quanto sprechiamo con gli stipendi ai politici in confronto ai finanziamenti ai giornali? Ecco, tagliamo quelli, che ci risparmiamo anche molto di più.

Gualerz
26-04-10, 14:36
Ma dai, che c'è ben altro su cui risparmiare secondo me...quanto sprechiamo con gli stipendi ai politici in confronto ai finanziamenti ai giornali? Ecco, tagliamo quelli, che ci risparmiamo anche molto di più.

Anche su quelli. In più accorpamento di comuni, province e regioni troppo piccoli o disabitati, cancellazione dei privilegi economici della casta politica, etc...

Zefram_Cochrane
26-04-10, 14:50
Anche su quelli. In più accorpamento di comuni, province e regioni troppo piccoli o disabitati, cancellazione dei privilegi economici della casta politica, etc...

Su questo sono d'accordo, ma non sui tagli ai finanziamenti all'informazione...è una questione di principio.

Frankie D.
26-04-10, 18:58
Un discorso liberale coerente. Ma almeno Grillo non andasse a fare il caporivolta di un fantomatico pseudo socialismo.
Ad ogni modo sul piano ufficiale questo discorso regge, ma sul piano del meccanismo REALE, sappiamo bene che i fondi pubblici vengono comunque rinforzati nettamente da fondi privati a cui sono legati i maggiori movimenti politici, quelli con i soldi.
Nel setto dell'editoria chi ha scarsa considerazione tra l'opinione pubblica, è perchè non ha grossi mezzi a disposizione, e non si può pensare di legare il potere economico al diritto d'opinione.
Il tuo fondamentalmente è un discorso veramente del cavolo.

Visto che paghi le tasse per la sanità allora pretendi anche di andare a fare il medico? Semmai usufruisci di un servizio come utente. Lo stesso avviene con la carta stampata. Usufruisci come lettore.

Non sono affatto d'accordo. Paragonarmi la sanità pubblica al finanziamento pubblico dei quotidiani non sta da nessuna parte, per un motivo ben preciso. I giornali sono un prodotto e come tale devono essere dipendenti dalle leggi di mercato, la sanità invece è una necessità senza la quale viene messa a rischio la tua stessa vita. Perdonami ma il paragone non ci sta. La sanità è un servizio essenziale, comprare un giornale non lo è. E inoltre siccome, come tu hai detto, molti quotidiani sono in larga parte finanziati dal privato e comandati da esso, mi pare quantomeno logico che li vengano sottrati i contributi pubblici. E' lo stesso identico discorso per cui non si dovrebbe finanziare la Fiat coi soldi pubblici visto che è un'azienda privata.

Gualerz
26-04-10, 19:15
Io sono d'accordo con Frankie, bisogna dare un taglio a questa storia dello stato che elargisce contributi e aiuti a destra e a manca a chicchessia trovandosi poi senza risorse da spendere per misure molto più urgenti, leggasi aiuti alle famiglie durante la crisi, ad esempio.

E' propro a causa di questo sistema che lo stato non è stato in grado di approntare misure efficaci contro la crisi: tutte le risorse vengono convogliate in favore delle clientele e al cittadino cornuto e mazziato non resta nulla.

Rasputin
26-04-10, 20:08
Spendiamo un po' di milioni di euro - non bruscolini - per mantenere i giornali d'ippica o quotidiani inesistenti fondati da Mastella o da qualche altro parlamentare sconosciuto - tipo l'Opinione o la Discussione, mai visto uno sfigato che li compra.

Che sia una battaglia liberista o socialista, importa poco