el cuntadin
20-07-08, 20:42
Le nuove generazioni Rom, si presentano.
http://www.corriereadriatico.it/articolo.aspx?varget=5FB26773E91E109C1EB71ACA02BBA 453
Razzie nelle case, bloccata anche una bambina
EMANUELE LUCARINI
PESARO - “Quando i bambini fanno oh, che meraviglia, che meraviglia”, cantava Povia qualche anno fa dal palco di San Remo. Ma se invece di fare oh delinquono?
Di tutto e di più. La sirena della sicurezza - pardon, dell’insicurezza - suona forte in questi giorni pesaresi di mezza estate. Rapine, furti, aggressioni. Il campionario malavitoso è vasto e articolato. Così succede che la polizia di Stato abbia fermato due nomadi di sesso femminile nate in Italia da genitori croati per aver ripulito diversi appartamenti tra il centro storico e Soria. Dalle descrizioni fornite dalle vittime dei furti, la squadra volante ha portato in questura due donne di 19 e 11 anni. Proprio così. A 11 anni è accusata d’aver messo a segno diversi furti d’appartamento. La legge italiana tutela i minori di anni 14 che non sono perseguibili penalmente, così la bambina è stata accompagnata presso una comunità da personale della polizia municipale. La maggiorenne invece è stata portata a Villa Fastiggi... in galera. Sui luoghi dei raid ladreschi (quattro o cinque in tutto) anche personale della scientifica.
Ma gli agenti in servizio presso la questura di Pesaro e Urbino non si sono dovuti occupare solamente di criminali in erba con refurtiva in mano invece delle bambole. La volante ha denunciato in stato di libertà anche un 21enne anconetano protagonista di una lite scoppiata nella notte tra venerdì e sabato in viale Trieste. Il giovane avrebbe colpito un 20enne marocchino con una bottigliata in testa, causandogli lesioni guaribili in dieci giorni. Secondo la polizia, la lite è sfociata in seguito agli apprezzamenti che il marocchino e alcuni amici hanno indirizzato alla ragazza in compagnia dell’anconetano.
Altro giro altro regalo. Denuncia in stato di libertà anche per un rumeno di 26 anni, accusato di ricettazione di un ciclomotore rubato. Gli agenti pesaresi sono anche intervenuti a sostegno di un’anziana signora che stava per essere truffata da una donna sulla cinquantina col solito raggiro dell’impiegato Inps. La truffatrice si sarebbe presentata al cospetto dell’anziana signora, una pesarese di 79 anni, offrendole prestazioni sanitarie a pagamento per conto dell’Istituto nazionale di previdenza sociale. Alla titubanza della donna che voleva chiamare la figlia, la cinquantenne si è allontanata.
A tal proposito la polizia invita la cittadinanza a diffidare di persone che si presentano come dipendenti pubblici o di associazioni varie chiedendo soldi od oggetti di valore. In caso di dubbi, una chiamata al 113 non guasta mai. In un simile clima di insicurezza la cittadinanza si sente sempre più alla mercé di criminali improvvisati o di professione. Le forze dell’ordine fanno quel che possono, in una congiuntura di sottodimensionamento degli organici denunciata dalla manifestazione contro il decreto Brunetta dei sindacati delle forze di polizia e militari dell’altro giorno.
Sempre ieri, cinquanta km più a Sud, ancora protagonista un minore Rom.
http://www.corriereadriatico.it/articolo.aspx?varget=FB9AD8F040BB9066BD4F99C73EF0A E15
Bagnino aggredito da un minore rom
FALCONARA - Un bagnino aggredito e preso a pugni insieme alla moglie ad opera di un giovane rom, minore per quanto si è potuto sapere. E’ il bilancio di una serata iniziata male e finita peggio allo stabilimento “Lido Azzurro”, ultimo anello di una catena di fatti che, nonostante l’impegno e i controlli delle forze dell’ordine, ciclicamente si ripetono. E’ successo l’altra sera, venerdì sera, intorno alle 19.30 nella zona centralissima della spiaggia, siamo a due passi dalla stazione. Al bar dello stabilimento balneare Lido Azzurro, per motivi futili è nato un diverbio per un comportamento non chiaro del ragazzo rom. Per questo dal personale è stato chiamato il bagnino Rino per provare a mettere ordine: il tentativo di fare chiarezza tuttavia è finito appena dopo un paio di battute.
Il confronto è diventato diverbio, i toni fra i due si sono alzati e quando si sono partite le mani sono stati dolori per il padrone di casa, Rino. Attimi di paura sono seguiti nella concitazione della lite. In spiaggia erano rimaste poche persone ma il rumore che si è scatenato in pochi secondi ha attirato l’attenzione dei presenti e anche di coloro che a distanza hanno sentito la lite, con quello che è seguito.
Il ragazzo rom infatti, ha centrato con alcuni pugni il bagnino lasciandogli i segni in volto. Alcuni presenti hanno cercato di separare i due ma, nel tentativo di conciliazione, a rimetterci è stata la moglie di Rino colpita al volto anche lei. I fendenti sono stati aggravati dal fatto che il ragazzo aveva anelli alle dita e questi hanno dato maggiore incisività ai colpi. Vista la situazione precipitare, i presenti hanno subito chiamato i carabinieri della Tenenza di Falconara. Al loro arrivo, pochi minuti dopo, il ragazzo era stato trattenuto ma nel frattempo si era liberato di quasi tutti gli anelli. I carabinieri all’arrivo hanno chiesto al bagnino se volesse sporgere denuncia (o comunque recarsi al pronto soccorso dove, secondo la gravità, la denuncia può scattare d’ufficio) ma la risposta è stata negativa. Il siparietto da Far-West però non si è chiuso qui.
Poco dopo, secondo puntata. E’ arrivata anche la madre del ragazzo rom e nuovamente gli animi davanti al bar si sono surriscaldati, questa volta tra gli adulti. Ma con i carabinieri in mezzo le scaramucce stavolta sono terminate presto. La sostanza dei fatti è che alla fine la lite con aggressione è stata risolta senza denunce. Una soluzione non belligerante che evita la complicazione di pericolose ritorsioni sul personale del Lido Azzurro ma, in generale, non aggiunge certezze alla questione-sicurezza che tutta la spiaggia falconarese sta vivendo ormai da qualche anno.
Interpellato in merito, al Lido Azzurro, il bagnino Rino ha preferito non rilasciare dichiarazioni: “Mi dispiace, non ho nulla da dire in merito” le sue uniche parole. “Dico solo che la nostra spiaggia deve essere tutelata in un altro modo e il buon nome di questo litorale non deve essere rovinato da certi episodi”. Nessun riferimento ai fatti e al rom. Ma il suo volto tumefatto - così come quello di sua moglie - parlava in maniera eloquente e molti dei clienti ieri mattina si sono interessati alle sue sorti esprimendogli la propria solidarietà.
http://www.corriereadriatico.it/articolo.aspx?varget=5FB26773E91E109C1EB71ACA02BBA 453
Razzie nelle case, bloccata anche una bambina
EMANUELE LUCARINI
PESARO - “Quando i bambini fanno oh, che meraviglia, che meraviglia”, cantava Povia qualche anno fa dal palco di San Remo. Ma se invece di fare oh delinquono?
Di tutto e di più. La sirena della sicurezza - pardon, dell’insicurezza - suona forte in questi giorni pesaresi di mezza estate. Rapine, furti, aggressioni. Il campionario malavitoso è vasto e articolato. Così succede che la polizia di Stato abbia fermato due nomadi di sesso femminile nate in Italia da genitori croati per aver ripulito diversi appartamenti tra il centro storico e Soria. Dalle descrizioni fornite dalle vittime dei furti, la squadra volante ha portato in questura due donne di 19 e 11 anni. Proprio così. A 11 anni è accusata d’aver messo a segno diversi furti d’appartamento. La legge italiana tutela i minori di anni 14 che non sono perseguibili penalmente, così la bambina è stata accompagnata presso una comunità da personale della polizia municipale. La maggiorenne invece è stata portata a Villa Fastiggi... in galera. Sui luoghi dei raid ladreschi (quattro o cinque in tutto) anche personale della scientifica.
Ma gli agenti in servizio presso la questura di Pesaro e Urbino non si sono dovuti occupare solamente di criminali in erba con refurtiva in mano invece delle bambole. La volante ha denunciato in stato di libertà anche un 21enne anconetano protagonista di una lite scoppiata nella notte tra venerdì e sabato in viale Trieste. Il giovane avrebbe colpito un 20enne marocchino con una bottigliata in testa, causandogli lesioni guaribili in dieci giorni. Secondo la polizia, la lite è sfociata in seguito agli apprezzamenti che il marocchino e alcuni amici hanno indirizzato alla ragazza in compagnia dell’anconetano.
Altro giro altro regalo. Denuncia in stato di libertà anche per un rumeno di 26 anni, accusato di ricettazione di un ciclomotore rubato. Gli agenti pesaresi sono anche intervenuti a sostegno di un’anziana signora che stava per essere truffata da una donna sulla cinquantina col solito raggiro dell’impiegato Inps. La truffatrice si sarebbe presentata al cospetto dell’anziana signora, una pesarese di 79 anni, offrendole prestazioni sanitarie a pagamento per conto dell’Istituto nazionale di previdenza sociale. Alla titubanza della donna che voleva chiamare la figlia, la cinquantenne si è allontanata.
A tal proposito la polizia invita la cittadinanza a diffidare di persone che si presentano come dipendenti pubblici o di associazioni varie chiedendo soldi od oggetti di valore. In caso di dubbi, una chiamata al 113 non guasta mai. In un simile clima di insicurezza la cittadinanza si sente sempre più alla mercé di criminali improvvisati o di professione. Le forze dell’ordine fanno quel che possono, in una congiuntura di sottodimensionamento degli organici denunciata dalla manifestazione contro il decreto Brunetta dei sindacati delle forze di polizia e militari dell’altro giorno.
Sempre ieri, cinquanta km più a Sud, ancora protagonista un minore Rom.
http://www.corriereadriatico.it/articolo.aspx?varget=FB9AD8F040BB9066BD4F99C73EF0A E15
Bagnino aggredito da un minore rom
FALCONARA - Un bagnino aggredito e preso a pugni insieme alla moglie ad opera di un giovane rom, minore per quanto si è potuto sapere. E’ il bilancio di una serata iniziata male e finita peggio allo stabilimento “Lido Azzurro”, ultimo anello di una catena di fatti che, nonostante l’impegno e i controlli delle forze dell’ordine, ciclicamente si ripetono. E’ successo l’altra sera, venerdì sera, intorno alle 19.30 nella zona centralissima della spiaggia, siamo a due passi dalla stazione. Al bar dello stabilimento balneare Lido Azzurro, per motivi futili è nato un diverbio per un comportamento non chiaro del ragazzo rom. Per questo dal personale è stato chiamato il bagnino Rino per provare a mettere ordine: il tentativo di fare chiarezza tuttavia è finito appena dopo un paio di battute.
Il confronto è diventato diverbio, i toni fra i due si sono alzati e quando si sono partite le mani sono stati dolori per il padrone di casa, Rino. Attimi di paura sono seguiti nella concitazione della lite. In spiaggia erano rimaste poche persone ma il rumore che si è scatenato in pochi secondi ha attirato l’attenzione dei presenti e anche di coloro che a distanza hanno sentito la lite, con quello che è seguito.
Il ragazzo rom infatti, ha centrato con alcuni pugni il bagnino lasciandogli i segni in volto. Alcuni presenti hanno cercato di separare i due ma, nel tentativo di conciliazione, a rimetterci è stata la moglie di Rino colpita al volto anche lei. I fendenti sono stati aggravati dal fatto che il ragazzo aveva anelli alle dita e questi hanno dato maggiore incisività ai colpi. Vista la situazione precipitare, i presenti hanno subito chiamato i carabinieri della Tenenza di Falconara. Al loro arrivo, pochi minuti dopo, il ragazzo era stato trattenuto ma nel frattempo si era liberato di quasi tutti gli anelli. I carabinieri all’arrivo hanno chiesto al bagnino se volesse sporgere denuncia (o comunque recarsi al pronto soccorso dove, secondo la gravità, la denuncia può scattare d’ufficio) ma la risposta è stata negativa. Il siparietto da Far-West però non si è chiuso qui.
Poco dopo, secondo puntata. E’ arrivata anche la madre del ragazzo rom e nuovamente gli animi davanti al bar si sono surriscaldati, questa volta tra gli adulti. Ma con i carabinieri in mezzo le scaramucce stavolta sono terminate presto. La sostanza dei fatti è che alla fine la lite con aggressione è stata risolta senza denunce. Una soluzione non belligerante che evita la complicazione di pericolose ritorsioni sul personale del Lido Azzurro ma, in generale, non aggiunge certezze alla questione-sicurezza che tutta la spiaggia falconarese sta vivendo ormai da qualche anno.
Interpellato in merito, al Lido Azzurro, il bagnino Rino ha preferito non rilasciare dichiarazioni: “Mi dispiace, non ho nulla da dire in merito” le sue uniche parole. “Dico solo che la nostra spiaggia deve essere tutelata in un altro modo e il buon nome di questo litorale non deve essere rovinato da certi episodi”. Nessun riferimento ai fatti e al rom. Ma il suo volto tumefatto - così come quello di sua moglie - parlava in maniera eloquente e molti dei clienti ieri mattina si sono interessati alle sue sorti esprimendogli la propria solidarietà.