Istèvene (POL)
01-08-08, 12:17
27/07/2008 13.41
Larrivey: «Cagliari, mi riscatterò»
«Voglio dimostrare a me stesso e agli altri di poter giocare in Italia e che ho le capacità di segnare molti gol».
Non avesse avuto carattere e intelligenza, probabilmente Joaquin Larrivey avrebbe raccolto tutte le sue delusioni per una stagione non certo esaltante avrebbe fatto rientro nella sua Buenos Aires. Invece, nonostante le critiche feroci alle quali è andato incontro, l'attaccante argentino è pronto a rilanciare la sua scommessa. «Voglio dimostrare a me stesso che posso giocare nel campionato italiano e mi piacerebbe fare qualche gol in più. E' stato un anno un po' difficile, perché mi sono trovato catapultato in una nuova dimensione, lontano da familiari e amici, a parlare una lingua che non conoscevo».
Un micidiale cocktail di emozioni e di tensione che gli ha spesso tagliato le gambe e gli ha impedito di mettere in mostra tutte le sue qualità che, invece, in settimana lasciavano a bocca aperta tecnici e compagni. « In settimana ho sempre dato il massimo, ma poi la domenica non sono riuscito a fare bene. Il motivo principale probabilmente è che prima ero abituato ad avere in ogni partita almeno cinque o sei azioni da gol e questo mi permetteva di giocare più tranquillo. Qui in Italia è tutto più difficile perché la qualità degli avversari è tale che ti può capitare anche solo una palla e devi essere bravo a sfruttarla al meglio. L'anno scorso mi sembrava tutto strano e dopo le prime difficoltà, non poterne parlare con nessuno, ma dover tenere tutto dentro, mi ha fatto diventare meno tranquillo. Ora mi sento a casa».
Qualche progresso si è visto già nelle prima due amichevoli giocate dal Cagliari, nelle quali Larrivey non solo è andato a bersaglio, ma ha anche fatto vedere ottimi movimenti senza palla. « Normale che prima ci fossero le critiche perché il compito di un attaccante è fare gol e se non lo fai sono giusti i fischi. Mi piacciono gli applausi, ma se non segno è ovvio che arrivino le critiche. Il calcio è questo. So di iniziare dietro gli altri due attaccanti che l'anno scorso hanno fatto molto meglio, ma il mio compito sarà allenarmi seriamente per mettere in difficoltà il mister».
Fonte: Corriere dello Sport
http://www.goal.com/it/Articolo.aspx?ContenutoId=793321
Larrivey: «Cagliari, mi riscatterò»
«Voglio dimostrare a me stesso e agli altri di poter giocare in Italia e che ho le capacità di segnare molti gol».
Non avesse avuto carattere e intelligenza, probabilmente Joaquin Larrivey avrebbe raccolto tutte le sue delusioni per una stagione non certo esaltante avrebbe fatto rientro nella sua Buenos Aires. Invece, nonostante le critiche feroci alle quali è andato incontro, l'attaccante argentino è pronto a rilanciare la sua scommessa. «Voglio dimostrare a me stesso che posso giocare nel campionato italiano e mi piacerebbe fare qualche gol in più. E' stato un anno un po' difficile, perché mi sono trovato catapultato in una nuova dimensione, lontano da familiari e amici, a parlare una lingua che non conoscevo».
Un micidiale cocktail di emozioni e di tensione che gli ha spesso tagliato le gambe e gli ha impedito di mettere in mostra tutte le sue qualità che, invece, in settimana lasciavano a bocca aperta tecnici e compagni. « In settimana ho sempre dato il massimo, ma poi la domenica non sono riuscito a fare bene. Il motivo principale probabilmente è che prima ero abituato ad avere in ogni partita almeno cinque o sei azioni da gol e questo mi permetteva di giocare più tranquillo. Qui in Italia è tutto più difficile perché la qualità degli avversari è tale che ti può capitare anche solo una palla e devi essere bravo a sfruttarla al meglio. L'anno scorso mi sembrava tutto strano e dopo le prime difficoltà, non poterne parlare con nessuno, ma dover tenere tutto dentro, mi ha fatto diventare meno tranquillo. Ora mi sento a casa».
Qualche progresso si è visto già nelle prima due amichevoli giocate dal Cagliari, nelle quali Larrivey non solo è andato a bersaglio, ma ha anche fatto vedere ottimi movimenti senza palla. « Normale che prima ci fossero le critiche perché il compito di un attaccante è fare gol e se non lo fai sono giusti i fischi. Mi piacciono gli applausi, ma se non segno è ovvio che arrivino le critiche. Il calcio è questo. So di iniziare dietro gli altri due attaccanti che l'anno scorso hanno fatto molto meglio, ma il mio compito sarà allenarmi seriamente per mettere in difficoltà il mister».
Fonte: Corriere dello Sport
http://www.goal.com/it/Articolo.aspx?ContenutoId=793321